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Vecchio 09-07-2016, 16:31   #1
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Lo so, in questo forum, questa celeberrima frase può risultare provocatoria. Tra ansia depressione e altri disturbi, siamo più sensibili/vulnerabili a quanto gli altri fanno, oppure siamo più incapaci di difenderci, quand'è il momento. E chi più chi meno tra noi, ha qualche conticino in sospeso.

La frase perciò, può risultare un po' indigesta.

Ma proviamo a leggerla in un'altra maniera. Noi non amiamo molto noi stessi. Ci vediamo , infatti, più sfigati, più deboli, meno capaci, con meno carattere. In più passiamo parecchio tempo a tormentarci con i brutti pensieri, anche se ne faremmo volentieri a meno. Quindi non possiamo proprio dire di volere a noi stessi tutto sto' gran bene!

Ma se non amiamo abbastanza noi stessi, ameremo il prossimo in egual misura, cioè poco.

In questa chiave, la frase non comporta di elevare il prossimo, ma elevare noi stessi, se vogliamo elevare il prossimo.
Occorre l'amor proprio.

Ultima modifica di cancellato16573; 09-07-2016 a 19:49.
Vecchio 09-07-2016, 17:19   #2
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D'accordissimo.
Infatti la frase può essere letta, più che come una prescrizione morale, come una vera e propria legge di natura. Appunto più ami te stesso e più sarai capace di amare gli altri.Ami gli altri nella misura in cui riesci ad amare te stesso.
Quindi non si tratta di essere prima altruisti e poi egoisti,cosa peraltro impossibile,ma ovviamente il contrario.
Come potremmo amare gli altri,essere d'aiuto agli altri,se non siamo in grado di aiutare noi stessi?
Noi fobico-depressi che ci diamo addosso e ci riteniamo noi per primi non meritevoli e quindi inadeguati,non siamo di fatto capaci di amare quasi nessuno.
Vecchio 09-07-2016, 17:43   #3
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'Tollera il prossimo' può funzionare.
Sull'amore per se stessi, non ho mai capito cosa praticamente significhi. Sentimenti come l'amore vanno da un soggetto A a un oggetto B, non può essere A -> A.
Ringraziamenti da
alleny82 (09-07-2016), XL (09-07-2016)
Vecchio 09-07-2016, 18:16   #4
Esperto
L'avatar di Blue Sky
 

Sicuramente posso dire che da quando sono più sensibile a me stesso, ai miei bisogni, a curare il mio benessere, riesco anche a comprendere meglio gli altri.
Quindi penso che un aspetto importante per stare meglio sia dare valore alla vita in generale, propria e degli altri.
Vecchio 09-07-2016, 18:55   #5
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Quote:
Originariamente inviata da Superpippo Visualizza il messaggio
Ma proviamo a leggerla in un'altra maniera. Noi non amiamo molto noi stessi. Ci vediamo , infatti, più sfigati, più deboli, meno capaci, con meno carattere. In più passiamo parecchio tempo a tormentarci con i brutti pensieri, anche se ne faremmo volentieri a meno. Quindi non possiamo proprio dire di a noi stessi tutto sto' gran bene!
Non sono d'accordo.

Quote:
Originariamente inviata da Semifobico Visualizza il messaggio
Come potremmo amare gli altri,essere d'aiuto agli altri,se non siamo in grado di aiutare noi stessi?
Ad esempio una persona può criticarsi relativamente ad una situazione (anche solo per sfogarsi), ma essere di aiuto ad altre persone in altre situazioni.
Ringraziamenti da
alleny82 (09-07-2016)
Vecchio 09-07-2016, 18:58   #6
Esperto
 

Ma cazzo scrivo? La verità è che sono una egoista dibmerda.

Ultima modifica di Leucina; 11-07-2016 a 12:22.
Vecchio 09-07-2016, 19:07   #7
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Quote:
Originariamente inviata da Joseph Visualizza il messaggio
Certo, ma tutti siamo divisi in più parti e quindi...
Ma per una parte che magari ti ha reso / ti rende la vita difficile, direi di accettarla; amarla mi sembra troppo.
Vecchio 09-07-2016, 19:50   #8
Esperto
L'avatar di alleny82
 

Io non mi stimo.. però mi sto simpatica.

Peraltro l'amore che mi spinge verso gli altri mi pare di averlo da sempre, solo che ora è bloccato da vari impedimenti.

Comunque spesso è importante anche solo una parola, un consiglio per aiutare un altro essere umano a sentirsi un po' meglio.

Non pensate di dover guarire da chissà che per poter fare un minimo di bene a qualcuno. Non sopravvalutate la salute.
Ringraziamenti da
Genesis_R (09-07-2016), SimpleBreakfast (09-07-2016), The_Sleeper (09-07-2016)
Vecchio 09-07-2016, 20:02   #9
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Andiamo per gradi.

Cosa significa amare qualcuno? Saranno stati scritti dei libri. Io direi così: fare qualcosa, in modo che un'altra persona sia felice. Oppure desiderarlo semplicemente, cioè che quella persona sia resa felice da altri o da sé stessa.

E io con me stesso? Cosa faccio?
Vecchio 09-07-2016, 20:03   #10
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Quote:
Originariamente inviata da alleny82 Visualizza il messaggio
Comunque spesso è importante anche solo una parola, un consiglio per aiutare un altro essere umano a sentirsi un po' meglio.

Non pensate di dover guarire da chissà che per poter fare un minimo di bene a qualcuno. Non sopravvalutate la salute.
Infatti
Se tutti facessero dei piccoli gesti, anche gesti che non costano niente, il mondo sarebbe un posto migliore.....
Ringraziamenti da
alleny82 (10-07-2016)
Vecchio 09-07-2016, 20:29   #11
Esperto
L'avatar di Myway
 

io amo il prossimo mio ^^...no, non te...il prossimo !!
Ringraziamenti da
AloneInTheDARK (09-07-2016), DownwardSpiral2 (10-07-2016)
Vecchio 09-07-2016, 21:21   #12
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Non è "ama il prossimo tuo più di stesso"!

Cosa vuol dire? Quando ti preoccupi più che siano contenti gli altri, più di te. Quindi hai a cuore l'altrui felicità, anche se può costare la tua infelicità. O quando per qualche motivo desideri l'infelicità di un altro, come se fosse più importante di te, della tua vita, anche se è stato veramente carogna.
Perché l'opinione di un altro debba così drammaticamente contare della mia?
Non è forse questa , condizione d'infelicità? Non ho capito, vivo le mie emozioni in funzione di quello che un altro può pensare?
Vecchio 09-07-2016, 21:31   #13
XL
Esperto
L'avatar di XL
 

Quote:
Originariamente inviata da Superpippo Visualizza il messaggio
Ma proviamo a leggerla in un'altra maniera. Noi non amiamo molto noi stessi. Ci vediamo , infatti, più sfigati, più deboli, meno capaci, con meno carattere.
Io penso di non essere molto amato in base a certe caratteristiche ed in base a quel che so adesso credo che questo è vero.

Se riesco a cambiare queste caratteristiche e mi vien voglia di cambiarle verrò amato, se riesco a convincere gli altri ad amarle queste caratteristiche verrò amato, se per fortuna trovo persone che mi apprezzino così come sono e che mi piacciono verrò amato, altrimenti no, non verrò amato, questo è tutto.


Se vedersi in certi modi non corrispone all'essere si può correggere questa visione, ma se essere e vedere coincidono e si vuol osservare altro, va poi modificato l'essere e non quel che si osserva. "Mi vedo più sfigato" per me significa che osservo di far poca presa sull'altro sesso adesso così come sono, ma è una realtà questa che coinvolge me stesso come sono fatto ora e le reazioni di altre persone, se l'esame di realtà risulta intatto questa cosa non può esser modificata a piacere mentalmente.
Se non vengono modificati a valle materialmente i parametri che determinano la mia non amabilità non potrò iniziare a credere di risultare amabile, perché avrò pochi riscontri.

Tutti 'sti discorsi sull'amore verso di sé e via dicendo non riesco neanche più a capirli, sinceramente penso non significhino praticamente nulla. L'amore verso noi stessi rappresenta praticamente l'amore sociale dei nostri simili che crediamo di poter ricevere adesso, quindi non è qualcosa che sorge così per magia dall'interno, è un qualcosa che ha a che fare sempre ed in ogni caso col nostro rapporto con gli altri, insomma non lo produciamo noi da soli con una scelta arbitraria del tipo: d'ora in poi inizierò a volermi bene.

Certo può esserci amore verso di sé anche se non c'è quello degli altri, ma affinché possa venire a crearsi questa situazione bisogna aver allucinato la situazione con credenze narcisistiche irreali: nessuno ti pensa e credi di essere al centro delle simpatie di tutti.
Come al solito in queste cose s'è invertita la causa con l'effetto, l'amabilità sociale crescerà quando cresce la propria autovalutazione di amabilità sociale, ma la relazione di causa effetto è inversa, l'autostima rappresenta un'autovalutazione di come veniamo considerati dagli altri ovvio che se siamo capaci di verificare bene le cose nel caso in cui aumentasse l'autovalutazione deve esser cambiata a monte anche la valutazione sociale stessa.

In pratica rappresenta una credenza che ha a che fare col rango sociale che occupiamo attualmente secondo certe preferenze diffuse e la gerarchia insieme alla posizione sociale che occupiamo in questa gerarchia non la produciamo noi da soli con un atto mentale, in genere questa posizione si negozia ed in casi estremi possono sorgere anche conflitti materiali più o meno violenti in cui certi individui cercano di squartare a monte le cose.

Ultima modifica di XL; 10-07-2016 a 00:01.
Vecchio 09-07-2016, 22:05   #14
Esperto
L'avatar di Zenfone2
 

Io amo me stesso ma odio tutti
Vecchio 09-07-2016, 22:11   #15
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E odiare tutti, ti fa sentire felice?
Vecchio 09-07-2016, 22:17   #16
Esperto
L'avatar di Zenfone2
 

Quote:
Originariamente inviata da Superpippo Visualizza il messaggio
E odiare tutti, ti fa sentire felice?
"Odiare" in realtà è una parola grossa, diciamo che non c'è nessuno che stimo veramente (a parte i familiari).
Vecchio 09-07-2016, 22:38   #17
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Quote:
Originariamente inviata da Joseph Visualizza il messaggio
Suppongo valga quello che vale per il rapporto con gli altri: l'obiettivo dovrebbe essere riuscire ad amarli e basta, ma nel frattempo c'è da tenere conto di tutta una serie di difficoltà a cui è meglio rispondere in maniera articolata.
Con una parte di sé che mette in difficoltà si può avere qualsiasi tipo di relazione, anche odiarla (magari in maniera alternante). Basta che sia utile per risolverla.
D'accordo sulla seconda parte; sulla prima, non vedo quell'obiettivo come un obbligo. Se si intendesse nel senso di compassione, riuscirei a capirlo già meglio.
Vecchio 09-07-2016, 23:42   #18
Esperto
L'avatar di Antonius Block
 

Quote:
Originariamente inviata da Superpippo Visualizza il messaggio
In questa chiave, la frase non comporta di elevare il prossimo, ma elevare noi stessi, se vogliamo elevare il prossimo.
Io non voglio.
Vecchio 09-07-2016, 23:52   #19
Esperto
L'avatar di Ogard
 

Beh, la solita legge. Si sta bene con gli altri se si sta bene con se stessi, o quantomeno in pace con se stessi.
Tante volte invece ho visto persone amare ed idolatrare altri individui proprio per la loro scarsa autostima..
Vecchio 10-07-2016, 00:00   #20
Esperto
 

Certo è facile dire parole gentili, fare piccole gentilezze... E si può fare anche non amando se stessi...
Ma fatti>parole.
Se critico costantemente me stessa, se non mi accetto, faccio guerra al mio modo di essere... come posso poi andare da qualcun altro e confortarlo o rassicurarlo o dirgli: vai benissimo così come sei?
Quanto sarei credibile e quanto è davvero sincero questo modo di fare?
Perchè a parole dico che l'altro va benissimo così com'è, lo conforto e tutto, ma nei fatti se fossi al posto suo io mi ODIEREI, probabilmente.
E questo fatto non sfugge all'altra persona, se mi conosce anche solo un po', per cui si farà delle domande...
E capirà che quello che gli comunico, in realtà è: "io non sono te, quindi stica. Però dirti che al posto tuo penserei le peggio cose è brutto, non si fa. Troviamo una frasetta gentile prestampata che ti farà sentire meglio per 5-10 minuti e ciao".
Mi ringrazierà, perchè è così che fanno le persone educate, ma i suoi problemi resteranno.
Se invece amassi me stessa (mod fantascienza on) primo sarebbe più credibile qualsiasi mio gesto verso gli altri, secondo forse non avrei neanche bisogno di dire o fare chissà cosa... Basta che l'altro veda come tratto me stessa, come sono in pace con i miei problemi e accetto i miei difetti. Subito gli comunico: non ti giudico per come sei. Difetti e problemi non ti rendono meno amabile o degno di stima. Puoi riuscire a stare bene anche tu.

Anche mettere gli altri prima di noi, o trattarli meglio, boh, è gentilezza? È amore? Forse è solo uno squilibrio, una disuguaglianza... E vabbè, se va a nostro sfavore, vuol dire che è giusto, che è una cosa accettabile?

Si sembra tutto molto irrealistico, forse le persone che amano se stesse sono poche e difficili da incontrare.
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