Difficile pensare ad una presentazione di me, a volte mi capita di pensare di non aver mai conosciuto la vera me ma di essere un risultato dei miei traumi e delle mie sofferenze, di essere la risposta adattiva ai bisogni altrui come direbbe Alice Miller. Che dire, ho 22 anni e sono al terzo anno di scienze dell'educazione, mi sto per laureare e diventare educatrice, lavoro in cui la relazione si presta come strumento di cura. Tutto ciò nonostante siano anni che soffro di fobia sociale e dismorfofobia, ho deciso di provarci comunque perchè sento che è quello che vorrei fare io e non la mia ansia. Sono stati anni difficili e sto cambiando molto, faccio ancora fatica ogni giorno ma lo faccio con la speranza di poter diventare la versione migliore di me e di poter usare la mia testimonianza per chi crede che non ci sia un'uscita. Io non ne sono ancora uscita ma so che è possibile vivere normalmente e avere relazioni soddisfacenti. Mi interessa la salute mentale e studiarla mi ha fatto molto male, mi sono confessata delle cose che avrei preferito rimuovere ma penso che la consapevolezza sia un'arma molto molto potente. Le mie aspettative? Vorrei confrontarmi con altre persone che stanno vivendo cose simili, che magari sono ad un punto diverso del percorso, esserci di conforto e capirci, almeno noi che abbiamo qualcosa in comune. Penso che uno dei primi progressi che sto facendo sia quello di smettere di pensarmi come vittima, come quella ragazza indifesa che per anni ha subito violenza da parte di suo padre e vuole nascondersi da tutto e tutti. In primis sono una persona, dotata di capacità di risignificare gli eventi e di usarli come cassa di risonanza ed esperienza. Vi auguro di essere più pazienti e meno giudicanti con voi stessi.