Masterplan92

C era l obbligo di frequenza o no?voi frequentavate sempre?io non tutte ma alcune sto cercando di frequentarle

An.dream

I primi due anni frequentavo (prendevano le firme ed essendo solo non avevo nessuno che poteva firmare per me ), gli anni successivi ci andavo solo i primi giorni per capire come prepararlo, qual era il programma, come venivano trattati gli argomenti a lezione. I gruppi su Facebook erano utilissimi per ottenere qualche informazione sui prof e sull'esame.

lowman's

che brutto ricordo che ho di quel poco che frequentai l'università, nelle aule eravamo ammassati gli uni sugli altri, il puzzo di chiuso, il caldo, il chiasso, la confusione, il brusio di sottofondo, i gruppetti consolidati già dal primo giorno, i tipi strani che volevano attirare l'attenzione, la voce dei docenti a mala pena udibile, le scritte sulle lavagne che sembravano un esame oculistico, le cose che non funzionavano come dovevano...mi chiedo come faccia la gente normale a sopravvivere dai 3 ai 5 anni a tutto ciò

crimm

Da me niente obbligo di frequenza. Io ho frequentato la maggior parte dei corsi, quelli che non ho frequentato era perché prevedevano attività di gruppo e presentazioni in aula...vomito al solo pensiero. Quindi in quei casi ho preferito studiarmi il libro a casa da sola.

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Kanon

Si, sempre.

thevenin

Quando ero a quella statale sì, incubo

crimm

Perché a volte i prof si limitano a leggere le slide o spiegano male, oppure le aule sono stracolme e quindi seguire una lezione non è sempre utile

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Masterplan92

A volte spiegano solo slide o manuali..oppure c é chi lavora e studia e non può

Masterplan92

Perché incubo?

zoe666

ho frequentato due università.
Nella prima c'era obbligo di frequenza, quindi andavo praticamente sempre. Avevo qualche amica con cui mi sedevo vicino, il tempo passava piacevolmente, e ricordo quegli anni con piacere, seppur non abbia concluso la carriera universitaria li.
Nella seconda ci andavo sporadicamente. Giusto se le lezioni mi interessavano particolarmente. Ma l'ambiente era dispersivo, conoscevo poca gente, spesso sedevo da sola, quindi seguivo il giusto, recuperavo qualche appunto o qualche notizia e andavo via.

Kanon

A me c'era l'obbligo di frequenza e se facevi il 15% di assenze (se ricordo bene) non potevi fare l'esame.
Ma in ogni caso a me piacevano gli argomenti...

Hazel Grace

No non volevo beccare le mie colleghe

Winston_Smith

Non c'era l'obbligo, ma era come se ci fosse. Eravamo quasi una classe da scuola superiore, solo più numerosa (i primi anni).

An.dream

Perché se vuoi il titolo devi pagare. Studiare per conto tuo non ti dà nessun titolo solitamente.

thevenin

perché ero sfigato e solo, e non capivo un cazzo all'inizio

An.dream

Eh, ma alla fine è così ed è anche normale che sia così. Chi cerca un ingegnere cerca qualcuno laureato in ingegneria, giustamente; poi può esserci anche Tizio che sa molte più cose dell'ingegnere e non si è mai iscritto all'università, ma senza il pezzo di carta non è nessuno. Ed è giusto che sia così per certe professioni.
Poi c'è anche tanta gente che è diventata milionaria senza una laurea, dipende molto dall'ambito del quale si parla.

Il mio pensiero sull'Università è quello comunque; spesso, in Italia, non serve frequentarla, puoi benissimo prepararti da solo e i prof non aggiungono nulla di più a quello che si può reperire facilmente da un libro. Ma se vuoi avere un titolo devi stare al gioco, dare esami, e aspettare.

forse

Frequentavo lingue, dunque mi sembrava il caso di seguire... Tentai di frequentare tutti i corsi che potevo, tranne quelli in cui al primo giorno, il professore ci disse "beh ragazzi, siete troppi, vi metto il materiale online". La stanza era così piena che occupavamo pure il corridoio lol. Alla fine, i corsi che superai senza problemi, furono proprio quelli che riuscii a seguire. L'unico corso che non seguii fu italiano e infatti non lo passai. L'insegnante mi chiese una nota a fondo di una pagina di un libro di 600 pagine circa.... dicendomi che avrei dovuto ricordarla e alla fine, mi fece capire che non mi faceva passare proprio perché non avendo seguito il corso, non sapevo le cose che voleva lui... Credo che quell'esame fu l'inizio del mio declino universitario. Peccato che non fosse sicuro a nessuno quale corso seguire. Ogni anno cambiavano direttive riguardo ai corsi di italiano ed era complesso capire quale fosse quello esatto... Ripensandoci, mi sa che proprio tutte queste inefficienze universitarie, mi abbiano portata allo stremo delle forze (e probabilmente è così per tanti percorsi universitari )

CryingOnMyMind

3 anni pieni fin'ora e sarò mancato una decina di ore a lezione. Frequentare è importante poi, non avendo nessuno, se manco perdo gli appunti di quel giorno quindi ci andrei pure con la febbre
Aggiungo che non ho obbligo di frequentare, ma sarebbe ancora peggio starmene a casa tutto l'anno

Blue Sky

La facoltà di giurisprudenza tendenzialmente non ha obbligo di frequenza se non per pochi corsi. Frequentavo alcuni corsi e altri no, a seconda di come valutavo più efficace spendere il tempo in vista dell'esame.
Spesso le lezioni erano inutili, perché troppo in anticipo rispetto all'esame e perché vi assistevi in un momento in cui ancora non eri preparato sulla materia e non potevi capire gli argomenti.
Ci sono molte variabili da considerare per decidere se e quanto frequentare, e a seconda della facoltà e del tipo di studio richiesto la soluzione può essere molto differente.

Mik80

Di che facoltà si tratta?