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11-12-2020, 02:04
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#1
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Esperto
Qui dal: Nov 2020
Messaggi: 534
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Sarà che in passato evitavo completamente di affrontare la realtà e ho soffocato un sacco di problemi che ora vengono tutti fuori di colpo, ma mi sento incapace e perfino inibito a svolgere qualsiasi attività che comporti un minimo di attività e sforzo mentale. Mi rendo conto che non sono materialmente in grado di fare nemmeno le più banali faccende della vita quotidiana, cose normali per la quasi totalità delle persone. Mi sento insicuro e alienato alla sola idea di dover fare una qualsiasi attività che preveda un minimo di auto-organizzazione, oppure che preveda un iter burocratico. Mi sembra quasi che per sentirmi meno alienato e avere più confidenza, io debba capire il meccanismo di funzionamento di tutto quello che devo fare,salvo poi deprimermi perché mi sento inadeguato e impossibilitato a svolgere anche cose normali. Mi sembra di avere troppa confusione in testa e di essere inconcludente anche nelle più piccole cose.
Perché provo scoraggiamento anche di fronte alla più piccola difficoltà o responsabilità e la mia testa cerca un modo a EVADERE il problema più che affrontarlo (portandomi quindi al fallimento)?
C'è qualche possibilità di uscirne? Ho pensato che ottenere piccoli successi potesse aumentare confidenza e autostima e portare a un miglioramento per piccoli passi, ma nel mio caso i piccoli e banali successi han storia a sé e nel complesso non migliorano niente.
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11-12-2020, 09:41
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#2
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Avanzato
Qui dal: Sep 2019
Messaggi: 358
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Penso che l'autostima sia fondamentale.
Anche io per certi versi ero così... forse anche perché i miei facevano tutto al posto mio.
In teoria dicono che l'autostima si debba costruire ma, secondo me, per farlo anche noi dobbiamo apprezzare veramente i piccoli passi che facciamo.
Non so tu... ma io tendo sempre a sminuire quello che faccio. Quindi ogni piccolo passetto che faccio invece di essere contenta e orgogliosa mi dico cose del tipo "eh ma tanto era una cavolata ce la fanno tutti a farla" e cose così.... quindi non si va molto lontano con una predisposizione mentale come la mia ahahha.
Non so nemmeno se uno psicoterapeuta possa effettivamente aiutare una persona ad acquisire sicurezza in sé stessi.
Però puoi provare a fare dei piccoli passi...meglio che non fare nulla
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11-12-2020, 11:34
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#3
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Esperto
Qui dal: Nov 2020
Messaggi: 534
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Si anche io faccio spesso così. Mi dico che son cose normalissime e che non devo essere felice per avercela fatta, anzi che ci ho messo pure troppo.
Oltre a questo il problema è anche che quei piccoli successi sono troppo pochi e troppo distanti tra loro nel tempo.
Anche i miei han praticamente quasj fatto loro al posto mio e penso che a questo punto sia stato un male.
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12-12-2020, 00:05
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#4
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Banned
Qui dal: Apr 2015
Ubicazione: Ovunque ma non qui
Messaggi: 14,306
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Se non si affrontano le cose poi purtroppo vengono fuori tutte assieme..anche io mi sento un fallito soprattutto nel campo studio/lavoro..molte cose che scrivi avrei potuto scriverle io..poi si,anche la tendenza a non essere mai contenti..
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12-12-2020, 15:06
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#5
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Esperto
Qui dal: Nov 2020
Messaggi: 534
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Il problema, parlo soprattutto del mio caso, è che ora che vengono fuori tutte assieme, si rimane sotto choc e non si sa nemmeno da che parte cominciare, dato che il ritardo accumulato è enorme e non vedo prospettive per quanto mi riguarda .
Anche provare a imparare a ottenere piccoli successi, cose banali per chiunque, per me è alla stregua di scalare il K2 e se non mi scoraggio e non mollo a priori,ho solamente fatto(una volta) una cosa che i miei coetanei fanno (regolarmente) da 10-15 anni buoni.
Come posso rimettermi in pari se ogni giorno il gap aumenta?
Boh, è una bella domanda. Sto cercando una soluzione ma non vedo vie d'uscita a questa situazione.
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12-12-2020, 19:57
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#6
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Esperto
Qui dal: Feb 2017
Ubicazione: Camelot
Messaggi: 583
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mancanza di autostima comporta mancanza di buttarsi a fare cose nuove, provare, rischiare..
e la mancanza di queste ultime porta a mancanza di esperienza.
cerco di essere contenta dei piccoli risultati raggiunti, che poi mi motivano a fare altro per cercare di andare in pari con gli altri..
non è facile però.. dobbiamo convincere noi stessi di potercela fare per provare
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12-12-2020, 23:59
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#7
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Principiante
Qui dal: Dec 2020
Messaggi: 64
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Quote:
Originariamente inviata da Texas
Il problema, parlo soprattutto del mio caso, è che ora che vengono fuori tutte assieme, si rimane sotto choc e non si sa nemmeno da che parte cominciare, dato che il ritardo accumulato è enorme e non vedo prospettive per quanto mi riguarda .
Anche provare a imparare a ottenere piccoli successi, cose banali per chiunque, per me è alla stregua di scalare il K2 e se non mi scoraggio e non mollo a priori,ho solamente fatto(una volta) una cosa che i miei coetanei fanno (regolarmente) da 10-15 anni buoni.
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Anch'io ho vissuto in un mondo parallelo per tanti anni e ora mi ritrovo completamente in ciò che hai scritto e con l'ansia di essere rimasta indietro per sempre e che l'inattività mi abbia pure atrofizzato, impedendomi di mettermi sotto adesso.
Credo che si debba scegliere di partire dalla nostra zona di confort e fare cose nuove e che sappiamo ci piaceranno, ma che richiedono di superare alcune paure (frequentare un corso di cucina dove ci sono persone) e poi alzare sempre più l'asticella facendo cose verso cui abbiamo pochissima motivazione perché noiose o davvero spaventose...
Sempre pensando che dobbiamo partire da cose che ci piacciono, dovremmo essere egocentrici in questo caso: magari gli altri fanno da 15 anni cose che non ci rispecchiano, e allora concentriamoci solo su cose che danno piacere e arricchiscono noi, solo noi.
Credo che la perseveranza sia importantissima e che il nostro senso di inadeguatezza debba servirci come pungolo (nessuno ha un pungolo così feroce come il nostro).
A volte questo pensiero che "tanto sono rovinata per sempre, non recupererò mai" mi porta a non fare nulla, ma così rovino anche il poco che potrei ancora godermi. Esempio pratico: se non leggo, non posso studiare e, se non studio, non ho un lavoro e l'indipendenza; se non leggo, sono stupida e noiosa e nessuno vuol stare vicino a una stupida.
Quindi, vale sempre la pena iniziare... e perdonarsi gli errori.
Pensieri su queste considerazioni, consigli?
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13-12-2020, 03:02
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#8
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Esperto
Qui dal: Nov 2020
Messaggi: 534
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Quote:
Originariamente inviata da abreazione
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Che il senso di inadeguatezza possa essere un pungolo, sono d'accordo.
Difatti io sto facendo in modo di non ritornare alle malsane abitudini giornaliere, anche quando sento di "mollare" e rilassarmi come quando vivevo fino a un mese o due fa, prima di un piccolo evento che mi ha un po scombussolato. Abitudini e fuga dalla realtà che ho avuto per anni, per non pensare ai problemi e restare fermo. Il problema è che pungolarsi è qualcosa che serve se porta a un cambiamento entro un certo periodo. Se mi pungolo e mi auto impongo di stare male per trovare le forze di cambiare e rinunciare alla confort zone, un minimo di risultati o cambiamenti li devo ottenere in periodo di tempo che può anche essere lungo, ma la luce in fondo al tunnel la dovrai vedere, anche se da lontano.
Se questo non accade, se il pungolarsi non porta niente, diventa solo una tortura che rischia di aggravare o iniziare una depressione.
Io adesso per esempio sto cercando di affrontare la realtà, che nel mio caso e con le mie problematiche mi porta a sentirmi perso e inibito. Spero di trovare la forza di fare dei cambiamenti.
E sull'iniziare son d'accordo, provare a fare qualcosa è meglio di non fare nulla. Ma al tempo stesso è tutto da vedere che quel qualcosa sia la strada giusta.
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13-12-2020, 10:00
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#9
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Principiante
Qui dal: Dec 2020
Messaggi: 64
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Spesso questo particolare pungolo diventa senso di colpa che mortifica e basta, mi trovi d'accordo... come lo renderesti più funzionale? O sarebbe meglio trovare un altro tipo di motivazione, quale ti viene in mente?
Secondo te, quali sono i fattori principali che ci impongono di "restare fermi, persi, inibiti"?
...
A proposito di sensi di colpa (e della paura di essere rifiutata e incompresa):
mi sento come la sorellina piena di entusiasmo che chiede insistentemente al fratello depresso di giocare. Non voglio cercare di fare quella ingenua che vuole risolvere i problemi della gente (e a volte mi hanno detto che lo sembro, che parlo come un post motivazionale su IG): purtroppo passo dal cercare soluzioni stupide per risolvere problemi a infognarmi negli stessi senza capirci più nulla.
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13-12-2020, 16:11
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#10
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Esperto
Qui dal: Jan 2014
Messaggi: 1,854
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si capisco ciò che intendi, mi ci rispecchio molto...il fatto è che quando ci si ritrova ad una certa età a dover ancora iniziare a fare cose,esperienze che altri invece fanno regolarmente da anni e pure in modo disinvolto, il solo questo fatto demotiva tantissimo a priori...l'inesperienza, il senso di inadeguatezza, la paura di figuracce portano facilmente a mollare in partenza!
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14-12-2020, 13:28
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#11
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Esperto
Qui dal: Nov 2020
Messaggi: 534
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Quote:
Originariamente inviata da abreazione
Spesso questo particolare pungolo diventa senso di colpa che mortifica e basta, mi trovi d'accordo... come lo renderesti più funzionale? O sarebbe meglio trovare un altro tipo di motivazione, quale ti viene in mente?
Secondo te, quali sono i fattori principali che ci impongono di "restare fermi, persi, inibiti"?
...
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Credo che inizialmente tutto nasca dalla paura. La paura non ti fa superare dei problemi che si ingigantiscono e da piccoli che sono diventano insormontabili. Non superandoli, adotti uno stile evitante ad ogni tipo di problema (per me è così)
A quel punto si rimane in un limbo, incapaci di uscire dalla situazione che si è creata e che ti schiaccia.
Sul come superare non saprei.
Penso che prima di tutto bisognerebbe perdonarsi e non guardarsi indietro. Distruggere completamente il passato e guardare solo al presente o al futuro (facile a dirsi)
A quel punto visto che il modo in cui hai agito fino ad ora non ha funzionato, si dovrebbe cambiare mentalità. Magari cambiando modo di pensare si potrebbe trovare la forza per riuscire ad affrontare (almeno quello) le proprie paure. A provarci, a prescindere da come vada.
Tutte cose facili a dirsi...
E io non ho idea di come cambiare il mio modo di pensare.
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