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11-02-2012, 14:20
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#21
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Esperto
Qui dal: Oct 2011
Messaggi: 2,673
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Quote:
Originariamente inviata da Klav
un sociofobico forse non ha molte ragioni nello stigmatizzare alcuni comportamenti come sbagliati, dato che egli non può sapere effettivamente come si comporterebbe in una situazione simile dato che il socio-fobico è portato a evitare "a priori" molte situazioni in cui questi comportamenti si svolgono.
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Mi trovi abbastanza d'accordo, e apprezzo il ragionamento che sta alla base del thread!
Sottolineerei una parte della risposta di Kitsune, ossia il fatto che la fobia sociale non implica necessariamente odio, ribrezzo o sentimenti d'attacco verso l'esterno
(non credo fosse quello che volevi dire, ma sempre bene precisare).
Il malessere è vero... spesso porta fuori il peggio delle persone.
Ed è una cosa importante a ben pensarci.
Perchè quando ci si rende conto di essere su un limite, in una crisi che potrebbe portarci a un punto di non ritorno,
quello è il momento in cui si può davvero decidere di cambiare.
Quote:
Originariamente inviata da Allocco
Perchè quando ci si rende conto di essere su un limite, in una crisi che potrebbe portarci a un punto di non ritorno,
quello è il momento in cui si può davvero decidere di cambiare.
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Riferito a coloro che vedono nell'asocialità misantropica e nella sopportazione del malessere in virtù di una forma di "orgoglio fobico" qualcosa da coltivare.
(potrebbe essere letta anche come "il fobico è tale perché non ha ancora deciso di cambiare" - lungi da me pensare una cosa simile)
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Ultima modifica di Allocco; 11-02-2012 a 14:29.
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11-02-2012, 14:22
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#22
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Esperto
Qui dal: Jun 2010
Ubicazione: Near Rome
Messaggi: 11,532
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Quote:
Originariamente inviata da Klav
Scusate il malloppone ma leggendo alcuni post su questo forum mi va di mettere alcuni punti sulle I. Non datemi del troll, vi giuro che i miei sono propositi quanto mai costruttivi. Voglio solo esternare alcune mie considerazioni:
La prima è che qualcuno fa del suo "problema" quasi una medaglia. Un punto d'orgoglio
Nel senso, la fobia sociale è un problema, o un disturbo, non so come chiamarlo ma è qualcosa che danneggia o impedisce qualunque relazione. E chi è in questo forum credo in fondo voglia combatterla questa fobia sociale, voglia combattere le ansie, le paure, le insicurezze, la depressione e via dicendo. Voglia in qualche modo automigliorarsi, il che non vuol dire diventare uno stronzo a cui non frega un cazzo di nulla ma vuol dire essere in grado di valorizzare la propria persona.
E qui fatemelo dire. Qui c'è gente che partendo da questo presupposto arriva a dire: sei fatto così, la fobia sociale fa parte di te, del tuo carattere quindi se ti viene da stare zitto stai sempre zitto, se non riesci ad instaurare rapporti sociali non li cercare nemmeno perchè facendolo tradiresti te stesso ecc. ecc.
Ebbene, questa per me è una emerita stronzata! Sarebbe come dire, scusate se la cosa può sembrare offensiva, caro amico mio tu hai un cancro. Il cancro fa parte di te, tu sei te stesso solo con il tuo cancro, non fare nulla per combatterlo. Tienitelo. Sei perfettamente sano. Anzi, qualcuno arriva anche a dire che chi ha la fobia sociale fa quasi parte di un elite, che le persone che hanno relazioni sociali sono solo dei deficienti insensibili e classico stereotipo cosiddetto figo-bullo che neanche i migliori servizi di Studio Aperto potrebbero partorire.
Ecco, questo secondo me è un punto di partenza morto. Non si può affrontare nessun discorso diretto all'auto-miglioramento partendo da questi presupposti.
Tra la gente normale, gli estroversoni o come diavolo volete chiamarli normalmente hanno gli stessi problemi che avete voi. Solo che avendo delle relazioni sociali o li esternano, o comunque ci convivono meglio, riescono a superare questa vita che a suo modo è un po' aspra per tutti con una marcia in più. Le relazioni sociali sono parte integrante dell'equilibrio psico-fisico. Non avere relazioni sociali è un problema, altera l'equilibrio della vita. Di questo bisogna essere consapevoli per ricercare l'equilibrio giusto ci faccia stare meglio.
L'altra faccia della medaglia, questo fatemelo dire, è che la condizioni di socio-fobico non fa di noi un elitè di persone che della vita ha capito tutto. Non fa di noi dei giudici esterni del mondo, non fa di noi dei "geni incompresi e soprattutto non fa di noi delle persone migliori di tanta feccia che va in giro per strada in compagnia di venti presunti amici. La fobia sociale, per quanto mi riguarda, tira fuori il peggio di me stesso. Invidia, odio, disprezzo, cattiveria accompagnano la fobia sociale perchè in qualche modo c'è la percezione di essere diversi, un autoghettizzazione che vuole spiegarsi razionalmente. Questo post in fondo ne è una dimostrazione.
Ultima considerazione che mi viene in mente. La sparo qui tanto per...
Non so se qualcuno di voi conosce la famosa questione dell'albero che cade nella foresta che ci sia alcuno ad ascoltarlo. Il problema è: fa rumore?
Io sono dell'idea che non possa far rumore, poichè non c'è nessuno ad ascoltarlo. Così allo stesso modo è la personalità del sociofobico. Se non c'è nessuno a cui mostrare la propria personalità, questa personalità non esiste. Quindi non si può ritenere che questa personalità sia migliore di quella di un altro.
Ma vabbè, qui si sente l'influenza della birra. Ma per l'alcoolismo dovrebbe esserci una sezione apparte.
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Tra il teneresi la propria fs senza farci niente e avere come unico obiettivo diventare identico in tutto e per tutto alle persone che si veodno fuori, esistono anche altre via, altre alternative....
Ovviamente la maggior parte dei "normaloni" non hanno i nostri problemi a livello sociale, non che li hanno anche loro ma li combattono e bla bla, non li hanno....Ne hanno altri, tipo lavoro, salute, disgrazie che ti capitano, tutte cose che possiamo avere anche noi, in più a differenza loro abbiamo i casini che abbiamo a livello di relazioni interpersonali.
La personalità è impossibile non averla, ce l'hai anche se vivi da sempre in un'isola deserta, è un interfaccia per rapportarti con l'esterno, anche se questo esterno è il deserto.
Forse i casi in cui non c'è si possono ritrovare in gravi malformazioni, cioè persone che vivono su di un letto, paralizzate, sorde cieche e mute, negli altri casi la personalità c'è....
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11-02-2012, 14:41
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#23
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Banned
Qui dal: Dec 2008
Messaggi: 1,408
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Quote:
Originariamente inviata da Klav
Tra la gente normale, gli estroversoni o come diavolo volete chiamarli normalmente hanno gli stessi problemi che avete voi.
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Ma basta con questa favola. Sono stato solo per anni e anni, sono stato ricoverato più volte e devo prendere un farmaco contro l'angoscia altrimenti m'ammazzo. C'è gente che al mio posto si sarebbe già uccisa quindici volte.
Comunque io non mi esprimo più, sono veramente parole al vento.
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Ultima modifica di Satana; 11-02-2012 a 14:52.
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11-02-2012, 15:46
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#24
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Esperto
Qui dal: Aug 2011
Messaggi: 13,555
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Quote:
Originariamente inviata da mattia_zu86
Pessima generalizzazione. E' proprio da questi reality show che il mondo "al di fuori" appare come lo hai descritto. Esiste ben altro. Ben altri scenari che vanno oltre la discoteca e il reality show.
Qui si vuole molto combattere gli stereotipi,
ma da dove può venire fuori l'idea che "mondo esterno = mondo dei tamarri", se non da un pregiudizio?
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È vero che c'è altro, come é vero che c'è gente che pensa che il mondo esterno è tutto cosi, e pensa di risolvere i suoi problemi scimmiottandolo
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11-02-2012, 15:52
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#25
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Banned
Qui dal: Oct 2011
Ubicazione: Caput Mundi
Messaggi: 278
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e a te si può sapere che può importare?
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11-02-2012, 16:03
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#26
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Esperto
Qui dal: Aug 2011
Messaggi: 13,555
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Quote:
Originariamente inviata da mattia_zu86
e a te si può sapere che può importare?
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Finchè non danneggia gli altri, nulla
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11-02-2012, 16:10
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#27
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Esperto
Qui dal: Mar 2011
Ubicazione: bardo
Messaggi: 4,403
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Quote:
Originariamente inviata da mattia_zu86
La citazione di Einstein è un po' senza senso e fuori contesto
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Allora io sono senza senso e fuori contesto.
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11-02-2012, 16:21
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#28
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Banned
Qui dal: Nov 2011
Ubicazione: Dentro la mia testa
Messaggi: 1,457
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Non capisco a che serva poi fare a gara su chi sta peggio,o far continuamente notare che l'altra persona non sta male come stai male tu...farlo aiuta forse a risolvere i propri problemi?
Trovo questo topic molto costruttivo e pieno di spunti di riflessione ...
Un altra cosa che ho notato(come si è detto prima) è il sovrappore la parola estroverso a parole come stupido,superficiale,tamarro...quando non è cosi,ci sono queste categorie tra gli estroversi come ci sono tra gli introversi...
Immaginiamo per un attimo il mondo al contrario.....dove i sociofobici sono una maggioranza e gli estroversi una minima parte....per l'idea che molte persone hanno qui(cioè di essere migliori ,più profondi ecc...) gli estroversi verrebbero trattati da sfigati,emarginati,tutti senza distinzione,esattamente come molte persone qui lamentano di essere trattate...molti sociofobici lamentano di essere giudicati...ma giudicano e giudicano etichettando negativamente tutto in insiemi identici e generali(donne superficiali,estroversi superficiali ecc...)....io stessa mi ritrovo a cadere spesso in certi errori,ma se non altro ho capito che non è giusto...
Cercare di non ragionare per stereotipi mi sembra molto salutare,in quanto essi sono nati è vero per "semplificare" e facilitare processi mentali...ma a mio avviso uccidono la curiosità,non permettono di aprire la mente e scoprire cose o fare esperienze nuove,e al posto di liberarti ti ingabbiano nei tuoi problemi...
Certo è bello cullarsi nella convinzione che noi siamo migliori di tutto il resto...in molti casi si è sicuramente meglio di certe persone...ma elevarsi quasi a Semidei lo trovo un prendere in giro se stessi...
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11-02-2012, 16:21
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#29
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Banned
Qui dal: Oct 2011
Ubicazione: Caput Mundi
Messaggi: 278
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Quote:
Originariamente inviata da Kitsune
Allora io sono senza senso e fuori contesto.
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Se una citazione è estrapolata da un contesto che ha ben poco a che vedere con quello di cui si discute e la fobia sociale, non vuol dire che sia senza senso e fuori contesto chi vi si riconosce. Te ne prego
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11-02-2012, 17:10
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#30
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Esperto
Qui dal: Jan 2012
Messaggi: 2,839
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Quote:
Originariamente inviata da Carlien
Aggiungo comunque che spesso mi sono sentita anche accusata perchè ho "meno problemi" di altri qui del forum, facendomi sentire una "fobica di serie B" , come se ci fosse qualcosa di male o la mia sofferenza non avesse valore. Vengono un pò applicate le regole di qui fuori dove se non sei "in" non vai bene, qui se non sei abbastanza "out" sei un troll.
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ti capisco pienamente, è capitato anche a me di sentirmelo dire, e ci sono rimasta male, mi sono sentita anche qui fuori-posto...
non credo si tratti di una gara a chi ha più problemi, però se si mostra di stare meglio, di essere talvolta più allegri e positivi si passa per falsi ed "estroversi"...
trovo il topic costruttivo, è un buon confronto..
l'essere introversi o sociofobici non creda impedisca di affrontare la vita con un sorriso sulle labbra...a me è quello che mi fa andare avanti, cercare il meglio in ogni cosa, ma questo non vuole certo dire che dietro questo proposito non ci sia una voragine...
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11-02-2012, 17:20
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#31
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Esperto
Qui dal: Jan 2012
Messaggi: 2,839
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Quote:
Originariamente inviata da shady74
L'unica cosa a cui bisogna stare attenti è non sfogare la propria amarezza sugli altri, che non c'entrano niente, e che hanno i loro problemi da affrontare.
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mi trovi pienamente d'accordo... ...
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11-02-2012, 17:21
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#32
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Esperto
Qui dal: Aug 2011
Messaggi: 13,555
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Non bisogna nemmeno sfogare la propria non-amarezza sugli altri, ovviamente parlando del forum, perché fuori di qui c'è un luogo ed un tempo per ogni cosa.
Il rispetto deve essere reciproco, troppo comodo pretenderlo a senso unico, e questo vale per tutto.
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Ultima modifica di lauretum; 11-02-2012 a 17:23.
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11-02-2012, 17:24
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#33
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Esperto
Qui dal: Mar 2011
Ubicazione: bardo
Messaggi: 4,403
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Ogni tanto compaiono interventi partendo dal presupposto che il fobico debba aprirsi, dimenticandosi o ignorando di considerare che la chiusura è una difesa perché l'apertura è una condizione che arreca malesseri ingestibili e alle volte inguaribili, dimenticando o ignorando che per aprirsi bisogna lavorarci prima sopra creando quelle che sono le difese immunitarie per evitare condizioni di peggioramento.
Discorsi sull'automiglioramento?
Qui per la maggior parte dei casi è necessario parlare di vere e proprie terapie comportamentali e cognitive.
Medaglie al problema? giudicare?
Qui per tanti casi parliamo di disturbi con diagnosi psichiatriche, gente che assume dei farmaci.
Strumenti che aiutano a meglio inquadrare i problemi per essere aiutati con le giuste soluzioni.
Questi sono i soliti discorsi contro i luoghi comuni, sappiamo benissimo che esistono e che dividono l'utenza.
Cosa otteniamo criticando quelle persone depresse che sono diventate pessimiste? è questo lo spunto di crescita? esorcizzare il male?
Chi era che giudicava chi?
Visto che filosofeggiamo, a cosa serve millantare il solito stato mentale di "enlightenment peace and love" che nessuno raggiunge mai se non per 5 minuti ogni morte di papa?
La verità è sempre la stessa, qui siamo tutti diversi e ognuno ha la propria unica strada da percorrere.
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11-02-2012, 17:26
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#34
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Esperto
Qui dal: Jan 2012
Messaggi: 2,839
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Quote:
Originariamente inviata da lauretum
Non bisogna nemmeno sfogare la propria non-amarezza sugli altri, ovviamente parlando del forum, perché fuori di qui c'è un luogo ed un tempo per ogni cosa.
Il rispetto deve essere reciproco, troppo comodo pretenderlo a senso unico.
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concordo...infatti gli eccessi da entrambi i sensi non sono positivi...sono qui da poco ma non ho ancora letto di nessuno che sbatte la propria felicità o il suo stare bene in faccia agli altri(se questo intendevi con non-amarezza)...il rispetto verso la persona che si ha di fronte non deve mai mancare, deve essere alla base...
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11-02-2012, 17:29
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#35
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Intermedio
Qui dal: Sep 2011
Ubicazione: Nell'ombra
Messaggi: 150
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Ciao a tutti,vorrei dare la mia opinione a riguado.
Penso che Klav non abbia tutti i torti. In passato mi è capitato di avere reazioni orgogliose e di sentirmi in guerra con il mondo. Pensavo che se il mondo non mi accettava allora non mi meritava e che erano tutti degli idioti superficiali. Sinceramente penso che questo mio attaggiamento fosse un po' come la storia della volpe e dell'uva, ma a breve termine mi ha aiutato ad affrontare la mia situazione, a sentirmi meno debole.Alla lunga però non mi ha portato a niente se non ad isolarmi ancora di piu.
Oramai considero la mia fobia sociale un handicap che devo assolutamente superare. Mi ha fatto perdere tantissime occasioni e la mia vita sarebbe stata molto migliore senza. Accetto che sia una parte di me, ma io pretendo di piu da e per me stesso.
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11-02-2012, 17:41
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#36
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Esperto
Qui dal: Aug 2011
Messaggi: 13,555
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Quote:
Originariamente inviata da shady74
Io sono qui da due anni e mezzo ed a parte qualche troll o fake, non ho visto mai nessun utente sbattere in faccia agli altri i suoi successi o la sua felicità.
Il fatto che il rispetto deve essere reciproco è sottinteso.
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Io si. Forse è sbagliata la mia percezione, o forse la tua. Passo e chiudo.
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11-02-2012, 17:45
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#37
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Esperto
Qui dal: May 2010
Ubicazione: USS Enterprise • NCC1701E
Messaggi: 16,780
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Quote:
Originariamente inviata da Klav
Scusate il malloppone ma leggendo alcuni post su questo forum mi va di mettere alcuni punti sulle I. Non datemi del troll, vi giuro che i miei sono propositi quanto mai costruttivi. Voglio solo esternare alcune mie considerazioni:
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Ennesimo post della serie “datevi una mossa”, basato su una comprensione nulla dell'argomento di cui si parla.
Quote:
Originariamente inviata da Kitsune
Ogni tanto compaiono interventi partendo dal presupposto che il fobico debba aprirsi, dimenticandosi o ignorando di considerare che la chiusura è una difesa perché l'apertura è una condizione che arreca malesseri ingestibili e alle volte inguaribili, dimenticando o ignorando che per aprirsi bisogna lavorarci prima sopra creando quelle che sono le difese immunitarie per evitare condizioni di peggioramento. […] La verità è sempre la stessa, qui siamo tutti diversi e ognuno ha la propria unica strada da percorrere.
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Ineccepibile
Quote:
Originariamente inviata da shady74
Comunque io in questo forum, a parte qualche "fondamentalista" che lancia anatemi contro chi si discosta dall'"ortodossia fobica", non vedo tutto questo esaltare la fobia sociale
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Concordo
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Ultima modifica di barclay; 11-02-2012 a 17:48.
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11-02-2012, 17:50
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#38
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Banned
Qui dal: Aug 2010
Ubicazione: all'inferno... o giù di lì
Messaggi: 3,775
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Quote:
Originariamente inviata da Kitsune
Ogni tanto compaiono interventi partendo dal presupposto che il fobico debba aprirsi, dimenticandosi o ignorando di considerare che la chiusura è una difesa perché l'apertura è una condizione che arreca malesseri ingestibili e alle volte inguaribili, dimenticando o ignorando che per aprirsi bisogna lavorarci prima sopra creando quelle che sono le difese immunitarie per evitare condizioni di peggioramento.
Discorsi sull'automiglioramento?
Qui per la maggior parte dei casi è necessario parlare di vere e proprie terapie comportamentali e cognitive.
Medaglie al problema? giudicare?
Qui per tanti casi parliamo di disturbi con diagnosi psichiatriche, gente che assume dei farmaci.
Strumenti che aiutano a meglio inquadrare i problemi per essere aiutati con le giuste soluzioni.
Questi sono i soliti discorsi contro i luoghi comuni, sappiamo benissimo che esistono e che dividono l'utenza.
Cosa otteniamo criticando quelle persone depresse che sono diventate pessimiste? è questo lo spunto di crescita? esorcizzare il male?
Chi era che giudicava chi?
Visto che filosofeggiamo, a cosa serve millantare il solito stato mentale di "enlightenment peace and love" che nessuno raggiunge mai se non per 5 minuti ogni morte di papa?
La verità è sempre la stessa, qui siamo tutti diversi e ognuno ha la propria unica strada da percorrere.
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Impeccabile come sempre.
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11-02-2012, 18:21
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#39
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Banned
Qui dal: Aug 2008
Messaggi: 1,827
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Quote:
Originariamente inviata da shady74
Io sono qui da due anni e mezzo ed a parte qualche troll o fake, non ho visto mai nessun utente sbattere in faccia agli altri i suoi successi o la sua felicità.
Il fatto che il rispetto deve essere reciproco è sottinteso.
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dici il vero.
e se qualcuno è talmente ipersensibile da non sopportare neanche di leggere di sfuggita atteggiamenti che persino ipoteticamente denotino una parvenza di serenità interiore, il problema è di questa persona. il mondo non si può adeguare alle pare di pochi elementi. penso sia inevitabile il contrario!
è un po' quello che porta un fobico a chiudersi in sé stesso, la sua incapacità di adattarsi.
ma purtroppo, o ti adatti o ti isoli.
ci siamo passati tutti.
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Ultima modifica di pirata; 11-02-2012 a 18:34.
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11-02-2012, 18:24
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#40
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Esperto
Qui dal: Nov 2009
Messaggi: 3,199
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Quoto Kitsune.
E aggiungo che ognuno ha i suoi limiti, alcuni soggettivi ma altri oggettivi.
Se questi non esistessero il pensiero positivo sarebbe qualcosa che si differenzia dal pensiero magico primitivo, dato che invece esistono il modo con cui spesso s'intende il primo finisce per coincidere col secondo.
Se partiamo dal fatto che volere non è potere, si può trovare un punto d'incontro tra pessimisti e ottimisti.
Sicuramente, qui prevale un'ottica svalutativa, nessuno lo nega, ma la strada per uscirne non per tutti può essere quella di emulare una personalità differente dalla propria. (Personalmente la ritengo una strada pericolosa, ma chi sono io per dirlo?).
Altri, hanno trovato più utile partire dalla piena accettazione di quello che si è, che non è orgoglio per il disagio mentale ma stima per la propria persona, per quello che si è riusciti a fare nonostante il peso che ci si trascina dietro.
Detto questo, non è nemmeno vero che la fobia impedisce "ogni" relazione, sappiamo che l'ansia sociale ha varie declinazioni e accettare che probabilmente mai nella vita ci farà piacere entrare in una discoteca non significa che non possiamo coltivare relazioni in altri contesti a noi più consoni.
Voler cercare di guarire sotto questo aspetto secondo me è alienante, per molti frustrante perchè realmente impossibile in quanto si scontra con i limiti di cui parlavo prima.
Guarire nel nostro caso significa stare bene, e stare bene può voler dire trovare un equilibrio tra le nostre inclinazioni e le esigenze della vita sociale.
Bisogna sempre ricordare che la solitudine può essere una scelta, l'esclusione invece è imposta ed è quella che fa soffrire.
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