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06-12-2019, 01:31
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#1
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Banned
Qui dal: Mar 2019
Messaggi: 565
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Ciao,
Oggi sul pullman ho intravisto un mio vecchio amico d'infanzia. Intravisto perchè è entrato nella prima porta del pullman mentre io ero seduto sull'ultimo sedile, in mezzo c'era molta gente. All'uscita stranamente (pensavo di essere evitante, non credo ci sia qualche altra ragione troppo nascosta, sono semplicemente andato lì) anzichè far finta di nulla mi sono avvicinato per sincerarmi che fosse davvero il mio amico: c'era tanta gente in fondo, potevo essermi sbagliato, ma so che va al politecnico e mi è sembrato di averlo visto salire lì, tentare non costava nulla. Era proprio lui ! Lascio perdere il modo in cui mi sono piazzato come una sentinella davanti al suo posto per sincerarmi che fosse davvero lui.
Comunque mi sono accorto che mentre parlo tendo ad enfatizzare molto quello che dico, muovo le braccia, per esprimere l'essere felice, tengo un sorriso da babbeo tutto il tempo per far vedere che sono interessato a quello che l'altro dice e anche le mie espressioni sono strane. Per farvi capire è come se per farmi capire io debba enfatizzare tutto quello che faccio, risultando ai miei occhi come falso.
Per di più noto che talvolta faccio delle uscite molto infelici, la tecnica dei secondi non funziona perchè è come se le dicessi immediatamente di getto, senza pensare, non so se sia per l'ansia di dare una risposta ma questo non credo, per il resto lo schema lo eseguo in modo perfetto, domanda-risposta + interessamento alla persona che ho davanti Due esempi:
Il tizio non mi guardava sempre negli occhi (forse aveva fretta perchè era ora di pranzo o forse sono risultato strano ed imbarazzante fin da subito senza accorgermene) e ad un certo punto nota un cane simile al suo. Alla sua osservazione di quanto siano simili anzichè dargli ragione come avrei dovuto me ne esco con un "Ah, ma non è già morto ?". Tento poi di salvarmi in corner dicendogli quanto sia triste che i cani vivano così poco. In un secondo momento egli si mostra sorpreso dal fatto che io l'abbia potuto riconoscere in mezzo a tanta gente e io per dirla tutta gli dico che l'ho riconosciuto da taglio di capelli, dalla faccia e dal NASO. Ora, ha un naso abbastanza pronunciato e temo di averlo offeso in modo involontario perchè mi ha risposto a mo' di battuta ma io al suo posto mi sarei sentito ferito, è un suo probabile punto debole. Non potevo neanche chiedere scusa perchè l'avrei sminuito ancora di più, bollandolo come un debole o un permaloso.
Come dicevo io gli schemi credo di averli capiti, non è troppo difficile ...
Se sorrido a trentadue denti è probabile che gli altri si mostrino più disponibili quindi sorridere sempre e comunque e bisogna sempre fare una discussione a ping-pong mostrando interesse per l'altro. Come posso però evitare figure del cavolo con queste uscite di impulso incontrollabili ?
Anche qualche anno fa mi era successa una cosa altrettanto imbarazzante ...
Eravamo in gruppo e arriva un nostro amico, non ricordo se non lo vedevo da tempo o no. A turno come vuole la pratica l'abbiamo salutato ma al mio turno anzichè dire come gli altri "Ciao bro" o qualcosa di simile ho detto "Bentornato"; ansia da prestazione forse ? Era totalmente fuori contesto tanto che tutti hanno riso. Poi vabbè la stretta di mano è un optional, come la faccio io non la fa nessuno
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Ultima modifica di Pima; 06-12-2019 a 01:35.
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06-12-2019, 03:10
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#2
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Esperto
Qui dal: Nov 2007
Messaggi: 691
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Mi hai strappato qualche risata, perché mi sono rivisto molto in questi tuoi modi ed uscite per così dire "infelici". Anche a me succede spesso, è una cosa che nasce dettata dall'ansia di dare una risposta immediata,in uno stato di tensione generale dove il pensiero è vorticoso,le parole ed i concetti inafferrabili,la memoria salta. È veramente brutto, anche se a volte divertente per gli altri. Io per esempio una volta ero così in tensione che,in occasioni di un saluto generale (cioè salutare persona per persona al mio arrivo,in un gruppo misto) stavo per dare il bacino ai maschi e la stretta di mano fiera alle femmine ahah, roba da matti. Il meglio di noi lo diamo solo in situazioni molto tranquille, conosciute, sicure,in cui abbiamo il tempo per ragionare. Ma sfortunatamente non è così che funziona,là fuori. Le dinamiche sono spesso molto rapide,e l'ansia ci impedisce di reggere il passo.
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06-12-2019, 11:46
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#3
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 7,855
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Sono uscite effettivamente poco felici, a me difficilmente capitano perche' son piu' bloccata, chi parla rischia di dire sciocchezze soprattutto se molto agitato/emozionato e poco abituato a vivere tali situazioni.
Se saluti uno una volta ogni tanto per esempio rischi preso dall'agitazione e magari imbarazzo di farlo in modo inadeguato, se tutto il giorno non fai che salutare persone ti viene automatico farlo in modo appropriato e dovresti sforzarti per farlo in modo piu' originale e strano.
Poi forse sei anche un po' troppo concentrato su te stesso, se intanto pensi "come appariro'? sto sorridendo da scemo, devo muovere meno la braccia ecc." non riesci a concentrarti adeguatamente su quello che viene detto per non dire cose inopportune.
Per me non e' falso, e' (forse) esageratamente (anche rispetto al contesto) sinceramente emozionato, vorresti un po' nascondere tanto entusiasmo perche' nella nostra societa' si tende a doversi mostrare piu' pacati, posati, ma se c'e' un rapporto vero con una persona a me mi distuba che stia con un sorriso da stregatto o da babbeo, non lo penso, e mi fa piacere che sembri tanto contento di vedermi. Poi insomma bisogna vedere se l'impressione oggettiva e' tale o e' solo una tua paura.
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Ultima modifica di cancellato2824; 06-12-2019 a 12:01.
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06-12-2019, 15:12
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#4
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Banned
Qui dal: Mar 2019
Messaggi: 565
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Quote:
Originariamente inviata da ila82
Sono uscite effettivamente poco felici, a me difficilmente capitano perche' son piu' bloccata, chi parla rischia di dire sciocchezze soprattutto se molto agitato/emozionato e poco abituato a vivere tali situazioni.
Se saluti uno una volta ogni tanto per esempio rischi preso dall'agitazione e magari imbarazzo di farlo in modo inadeguato, se tutto il giorno non fai che salutare persone ti viene automatico farlo in modo appropriato e dovresti sforzarti per farlo in modo piu' originale e strano.
Poi forse sei anche un po' troppo concentrato su te stesso, se intanto pensi "come appariro'? sto sorridendo da scemo, devo muovere meno la braccia ecc." non riesci a concentrarti adeguatamente su quello che viene detto per non dire cose inopportune.
Per me non e' falso, e' (forse) esageratamente (anche rispetto al contesto) sinceramente emozionato, vorresti un po' nascondere tanto entusiasmo perche' nella nostra societa' si tende a doversi mostrare piu' pacati, posati, ma se c'e' un rapporto vero con una persona a me mi distuba che stia con un sorriso da stregatto o da babbeo, non lo penso, e mi fa piacere che sembri tanto contento di vedermi. Poi insomma bisogna vedere se l'impressione oggettiva e' tale o e' solo una tua paura.
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Ti ringrazio per il preziosissimo consiglio. Forse é vero che sono troppo concentrato su di me però credo di non capire come si fa a prestare attenzione all'altro. Nel senso, io ascolto e provo a rispondere correttamente, guardo negli occhi, annuisco con la testa; questo non é già dare attenzioni all'altro ? Sembro sempre concentrato di me così però non riesco a spostare l'attenzione.
Poi vabbé dipende, se l'argomento mi piace posso tenere anche una conferenza (mm ok no) però le chiacchiere mi riescono difficili.
Se mi preparo però vado bene. Mi ritrovavo momentaneamente solo assieme ad una ragazza molto molto timida. In quel caso sembravo normale perché io conoscevo già bene quella ragazza perché é un'amica di mi sorella. Avevo già un pre-set di cose da dire diciamo. Alla fine pur essendo timida ha parlato solo lei. Anche questo é un eccesso o é come dici tu, un interesse vero l'altro ?
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06-12-2019, 15:16
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#5
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Banned
Qui dal: Mar 2019
Messaggi: 565
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Quote:
Originariamente inviata da pure_truth2
Mi hai strappato qualche risata, perché mi sono rivisto molto in questi tuoi modi ed uscite per così dire "infelici". Anche a me succede spesso, è una cosa che nasce dettata dall'ansia di dare una risposta immediata,in uno stato di tensione generale dove il pensiero è vorticoso,le parole ed i concetti inafferrabili,la memoria salta. È veramente brutto, anche se a volte divertente per gli altri. Io per esempio una volta ero così in tensione che,in occasioni di un saluto generale (cioè salutare persona per persona al mio arrivo,in un gruppo misto) stavo per dare il bacino ai maschi e la stretta di mano fiera alle femmine ahah, roba da matti. Il meglio di noi lo diamo solo in situazioni molto tranquille, conosciute, sicure,in cui abbiamo il tempo per ragionare. Ma sfortunatamente non è così che funziona,là fuori. Le dinamiche sono spesso molto rapide,e l'ansia ci impedisce di reggere il passo.
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Più che ansia da risposta però mi é sembrato quasi un impulso, come se il cervello non fosse intervenuto in tempo. Sai che i bambini senza farlo apposta dicono cose scomode. Io non sono un bambino ma é come se avessi risposto sinceramente a quell'osservazione, senza filtri di controllo.
Sono contento di non essere solo però. Tranquillo, queste sono ancora cose soft rispetto alle cavolate che ho sparato
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06-12-2019, 23:38
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#6
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Banned
Qui dal: Jul 2014
Messaggi: 7,102
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a parte la frase sul naso il resto non mi sembra niente di grave. Poi perchè avresti dovuto salutare per forza come gli altri? 'Bentornato' è un'espressione abbastanza neutra e trasversale, avessi detto "è un piacere riaverla con noi" magari faceva un po' ridere.
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07-12-2019, 07:18
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#7
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Banned
Qui dal: Jul 2018
Messaggi: 3,358
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L'ideale sarebbe non farsi paranoie su queste cose...
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07-12-2019, 16:03
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#8
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Esperto
Qui dal: Mar 2019
Ubicazione: Torino
Messaggi: 730
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Al di là delle paranoie, trovo che sia utile interrogarsi su come si parla con le persone, negli esempi che riporti si nota quell'imbarazzo e quell'irrefrenabile impulso a riempire i silenzi dicendo la prima cosa che passa per la testa.
Ponendosi in quel modo è normale che si creino situazioni difficili o non si riesca a stabilire una connessione con il prossimo, anzi talvolta si finisca con l'essere allontanati perché l'altra persona si sente "braccata" da un fiume di parole e un' ansia percettibile.
A livello comunicativo ti consiglio di forzarti a rallentare il ritmo, inserendo pause e lasciando più spazio all'altro di ribattere o tirare fuori nuovi argomenti.
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