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03-01-2014, 16:13
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#1
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Principiante
Qui dal: Dec 2013
Ubicazione: Bologna
Messaggi: 3
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Buongiorno a tutti. Su suggerimento di dany91, scrivo qui quanto ho scritto già nel mio post di presentazione.
( vecchio thread)
Quote:
Originariamente inviata da tryphpnuke
Ciao a tutti. Mi chiamo Paolo e ho 26 anni. Sono laureato in matematica, e ho iniziato quest'anno la carriera di insegnante in un liceo della provincia di Bologna.
Fortunatamente per me, non credo di avere direttamente problemi di fobia sociale (nonostante il mio talento da latin lover sia moooooolto nascosto), ma credo che il problema possa riguardare uno dei miei studenti.
Anche con le poche ore a settimana che passo in classe, mi sono subito reso conto che questo ragazzo di quasi 17 anni (lo chiamo Andrea per comodità) veniva escluso da tutti. La cosa che mi ha colpito maggiormente, però, è che lui stesso sembra non curarsi della propria situazione di emarginazione all'interno della classe cui appartiene.
Inizialmente pensavo -nella mia ignoranza in materia- si trattasse di una forma di autismo, seppur lieve, ma leggendo qualche post in giro per questo forum ho sempre più maturato l'idea che possa trattarsi di altro. Essendo un insegnante di nuova generazione, ho aggiunto tutti i miei studenti su Facebook, Andrea compreso, e il suo profilo è qualcosa che sinceramente ho trovato sconcertante: nelle foto è quasi sempre da solo, fatta eccezione per poche immagini in cui è ritratto in compagnia dei suoi genitori, ma comunque non si tratta dei soliti "selfie", bensì di foto scattate da altri, generalmente passanti (questo lo so perché un giorno a ricreazione gli ho buttato lì un "complimenti al fotografo della tua foto profilo!"). Ancora, spesso scrive stati nei quali si "tagga" da solo in posti in cui generalmente io non andrei da solo: cinema, bar, pizzeria, McDonald's, ...
Insomma, spero di non offendere nessuno (credetemi: non è questa la mia intenzione), ma non si comporta come un "normale" ragazzo di quell'età, e il suo profilo Facebook è talmente diverso da quello dei suoi coetanei da avere un "che" di inquietante.
Come dicevo, il rapporto con i suoi compagni di classe non lo aiuta affatto: al di fuori del contesto scolastico, non si vede con nessun compagno di classe, e quando fa assenze non si rivolge ai suoi compagni ma contatta direttamente me e i miei colleghi per avere informazioni sul programma svolto e i compiti assegnati. È il primo anno che insegno in quella classe, quindi non conosco la loro storia dall'inizio, e dunque non posso sapere quanti tentativi abbia fatto lui per avvicinarsi agli altri, e quanti tentativi abbiano fatto gli altri per avvicinarsi a lui, ma la situazione attuale è questa.
Francamente, non so come agire: la maggior parte dei miei colleghi fa spallucce con aria rassegnata, e i pochi altri si limitano ad annunciare il loro impegno senza concretizzare le proprie intenzioni. Io stesso non so cosa fare: parlare alla famiglia potrebbe essere troppo invasivo, parlare ai suoi compagni e chiedere la loro collaborazione potrebbe risultare controproducente, e comunque mi sembrerebbe offensivo nei suoi confronti implorare dei suoi coetanei di fargli la carità di diventare suoi amici, io sono "troppo vecchio" per tentare instaurare un rapporto di amicizia con lui, senza contare che la cosa sarebbe quanto mai "sospetta".
Insomma: vorrei sapere cosa posso fare, ammesso che possa fare qualcosa. Ho visto che prima di essere abilitato al post devo presentarmi e dire come mai sono piombato qui: spero che possiate darmi qualche dritta. Tutto qua.
EDIT: Niente domande sul nickname.. Lo usai per iscrivermi ad AlterVista qualche anno fa perché volevo -appunto- provare il CMS PHP-Nuke. Oggi ho deciso di rispolverarlo.
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Aspetto vostri suggerimenti su come gestire la situazione. Mi scuso fin da subito se non risponderò con grande frequenza, ma prometto che pian piano leggerò tutto!
E grazie!
======== Risposte dal topic precedente ========
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Originariamente inviata da BobbyJean90
Che persone di merda che sono gli insegnanti; sì, gli insegnanti in generale, fortunatamente tu sei un'eccezione.
Io sono a favore di parlare con i genitori. Non so se questo ragazzo è studioso o rende bene nella tua materia, ma nel caso contrario potresti usare questo come pretesto per dire ai suoi che ti sembra un ragazzo solo, magari che lo vedi distratto da altri problemi e che sarebbe meglio per lui fare qualche attività extrascolastica con i coetanei in modo da far riposare la mente e ottenere risultati migliori anche nella scuola.
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Originariamente inviata da AshtrayGirl
Guarda che la famiglia sicuramente lo sa già eh....te ne accorgi se tuo figlio non ha amici. Si gentile con questo ragazzo ma senza dare l'impressione che ''ti fa pena'' o lo vuoi far cambiare a tutti i costi, magari si aprirà lui....ma magari non lo considera neanche un problema.
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Originariamente inviata da BobbyJean90
La famiglia? Ma per favore, le famiglie sono le ultime ad accorgersi dei problemi dei figli... esperienza personale.
tryphpnuke, non dare retta a queste persone che ti consigliano di fregartene, per una volta che c'è un po' di umanità subito pronti a calpestarla...
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Originariamente inviata da Javi7
Ogni volta che ripenso agli insegnanti che ho avuto e che mi hanno sempre etichettato come anormale (parole riferite ai miei durante i cosiddetti colloqui con i genitori) non posso far altro che ricordarmi la canzone - IO SONO FRANCESCO- di Francesco Tricarico.
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Innanzitutto temo abbiate frainteso il comportamento dei miei colleghi: non è che se ne fregano, è che oggettivamente la situazione non è delle più facili, e vi garantisco che personalmente non li giudico affatto per il fatto di essere scoraggiati al punto da arrendersi. Se in più aggiungete il fatto che abbiamo paura di fare più danno che altro, il quadro è ancora più completo. Anche se ho iniziato da pochi mesi, vi posso garantire che quello dell'insegnante non è un mestiere facile! (Quindi portate pazienza coi vostri prof..)
La famiglia. Eh, anche a me pare strano che la famiglia non sappia, che sia completamente all'oscuro, ma mi sto ricredendo sempre più. Ad esempio, la nostra scuola mette a disposizione uno psicologo per gli studenti che desiderano confrontarsi con lui (sebbene non si possa parlare di vera e propria terapia). Per le solite cavolate relative alla privacy, per gli studenti minorenni che vogliono andarci è necessario un permesso firmato dai genitori. Ebbene, alla riunione con i genitori di qualche mese fa, quando la mia collega ha esposto la questione e ha distribuito i moduli da compilare e riconsegnare, i genitori di Andrea hanno rifiutato il modulo, negandogli così la possibilità di usufruire dello "sportello".
(Anche se, pensandoci, probabilmente non ne avrebbe usufruito lo stesso per timore del giudizio degli altri, visto che -purtroppo- gli incontri avvengono in orario scolastico, e quindi i suoi compagni di classe ne sarebbero venuti necessariamente a conoscenza..)
AshtrayGirl: il mio problema è proprio quello che dici tu! Innanzitutto bisogna capire se ha bisogno di aiuto e se io e i miei colleghi siamo le persone giuste per darglielo, e poi come fare per dargli una mano senza "farglielo capire"?
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Ultima modifica di tryphpnuke; 03-01-2014 a 16:31.
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03-01-2014, 16:23
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#2
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Messaggi: 7,393
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Fossi in te ne parlerei con i genitori.
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03-01-2014, 16:44
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#3
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Esperto
Qui dal: Oct 2011
Messaggi: 2,635
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Quote:
Originariamente inviata da Bluevelvet93
Fossi in te ne parlerei con i genitori.
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Se sono persone a modo prenderanno in considerazione le parole del prof e si muoveranno di conseguenza, magari portando il ragazzo da un buon psicologo/psichiatra, cosa sacrosanta poichè a 17 anni nessun miglioramento è precluso.
Se son delle teste di cazzo se ne fregheranno e il 17enne potrebbe pure prendersela a male non solo verso di loro ma anche verso tryphpnuke, magari sentendosi umiliato.
Comunque nel dubbio, escludo (come peraltro già fatto, a quanto vedo) lo spronare i compagni a coinvolgerlo maggiormente (non funziona quasi mai, le dinamiche sociali sono mooolto diverse, anzi si peggiorerebbero le cose), direi che parlare ai genitori sia la soluzione migliore, a meno che non siano dei mefreghisti.
In tal caso, perchè non affrontare il discorso direttamente col ragazzo? tra un po' è maggiorenne.
Ovviamente con un approccio tranquillo e non facendolo sentire un appestato che deve per forza avere delle tare mentali da risolvere.
Ad esempio, iniziare chiedendogli il perchè di certi suoi comportamenti, se a lui piace/sta bene agire così, ecc...
Come appunto personale, senza assolutamente nulla contro l'utente/insegnante che ha aperto la discussione, mi intristisce constatare come una persona sostanzialmente diversa dalla massa risulti a prima vista inquietante solo in quanto diversa.
E' la cruda realtà, lo so, e negarla non serve a nulla; abituarcisi, forse.
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03-01-2014, 17:10
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#4
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Banned
Qui dal: Dec 2012
Messaggi: 2,958
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Una cosa che posso consigliare a te e ai tuoi colleghi è di non "favorirlo" solo perchè è timido e isolato, con una mia ex compagna i prof facevano così e lei si è attirata tutte le antipatie (ma li è anche vero che eravamo una classe quasi tutta al femminile, quindi si tratta di invidia, che magari in una classe normale non c'è... ). Ma poi non c'è il rischio che lui si attacchi troppo a te mettendo in imbarazzo?
EDIT: per favorirlo intendo non dare 10 al posto di 5 ovviamente, ma per esempio questa mia compagna andava benissimo già di suo, ma a volte veniva favorita non tanto nel suo voto ma rispetto al voto degli altri....poi vabbè ripeto questo perchè era una calsse femminile.....comunque è molto bello che tu lo voglia aiutare, ma lui potrebbe anche pensare "ma questo che vuole da me, pensi a fare il prof", e magari inventarsi qualche balla, quindi non assillarlo per esempio, una mia compagna che aveva problemi mentali ha rischiato di rovinare la carriera ad un mio prof, non è successo nulla perchè lui è una specie di "santone" del mio liceo, però....
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Ultima modifica di IlForumista; 03-01-2014 a 17:14.
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03-01-2014, 17:27
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#5
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Esperto
Qui dal: Dec 2012
Ubicazione: Emilia-Romagna
Messaggi: 8,348
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Da come ne parli sembra che non abbia alcun problema, anzi. Beato lui se non ha problemi a mostrarsi agli altri nella sua solitudine.
C'è da vedere se è davvero così o è soltanto una corazza; in entrambi i casi dovrebbe essere abbastanza intelligente da non 'offendersi' nel caso tu decida di parlargli riguardo a questo problema.
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03-01-2014, 17:35
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#6
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Banned
Qui dal: Dec 2013
Messaggi: 278
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È davvero apprezzabile il tuo tentativo di aiutarlo, però mi raccomando, cercate di non umiliarlo! Anche pecche ha ragione AshtrayGirl, lui sa di essere solo (lo sanno anche i genitori, solo che sottovalutano il problema) e di tutto ha bisogno, tranne di qualcuno che glielo ricordi.
Io suggerirei un atteggiamento pratico. Non si trova bene con i suoi compagni di classe? Magari con altri ragazzi di altre classi si trova meglio. Voi professori dovreste coinvolgerlo in qualche progetto interclasse, magari che preveda delle attività all'aperto per favorire la socializzazione. Mi rendo conto che sarebbe una cosa impegnativa, ma è un'idea.
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03-01-2014, 18:40
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#7
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Banned
Qui dal: Jul 2010
Ubicazione: Puglia
Messaggi: 3,106
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Purtroppo non si può fare nulla, è la cruda realtà.Tu come insegnante non puoi aiutarlo perchè sei sempre il loro professore e devi mantenere un certo distacco, i genitori neanche perchè non possono imporgli di uscire e socializzare.Dipende tutto da lui.La verità è che il tempo deve fare il suo corso.E' andata sempre così per tutti e continuerà ad andare in questo modo, a meno che questo ragazzo non abbia la forza di unirsi ad un gruppo di bravi ragazzi tipo quelli che si formano in chiesa ed essere guidato e seguito magari da un parroco.Sebbene tu e i tuoi colleghi uniate le forze per aiutare questo ragazzo(cosa che non accadrà mai)non potrete comunque fare nulla per avvicinarlo perchè si sentirebbe subito compatito e gli altri ragazzi noterebbero subito la cosa e si creerebbe una situazione peggiore di quella iniziale,in quanto lui sarebbe automaticamente al centro di tutto e dell'attenzione e verrebbe percepito dagli altri e si sentirebbe percepito l'anello debole o lo strano della classe. Quindi alla fine invece di migliorare arrivereste addirittura a peggiorare tutto.Inoltre sarebbe più utile seguirlo al di fuori dall'ambiente scolastico piuttosto che in classe, cosa che sicuramente voi professori non potreste fare.Il mio consiglio è di lasciare stare le cose come stanno, di seguirlo come già stai facendo e di aiutarlo nel caso in cui dovesse succedere qualche episodio a suo sfavore.Ad ogni modo qualsiasi cosa accada e qualsiasi decisione pensiate di prendere vi auguro di riuscire ad aiutare il ragazzo.
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Ultima modifica di GiuseppeSport; 03-01-2014 a 18:48.
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03-01-2014, 18:43
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#8
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Banned
Qui dal: Dec 2013
Messaggi: 278
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Per questo io pensavo di coinvolgerlo in attività di gruppo con altri ragazzi dell'istituto, così da non farla sembrare una cosa pensata "per lui".
Inviato dal mio GT-P3110 con Tapatalk 2
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03-01-2014, 18:52
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#9
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Esperto
Qui dal: Jun 2013
Ubicazione: Nord-Est
Messaggi: 955
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Quote:
non si comporta come un "normale" ragazzo di quell'età
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Ma questa dovrebbe essere considerata una cosa positiva, dato che i ragazzi della sua età sono per la maggior parte degli imbecilli decerebrati!
Quote:
il suo profilo Facebook è talmente diverso da quello dei suoi coetanei da avere un "che" di inquietante.
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Perché ciò che è "diverso" deve essere "inquietante"??? Dovrebbe essere positivo che ci sia qualcuno che si differenza dalla massa di pecoroni massificati e conformisti ...
Ma ti sembra che il ragazzo soffra? Perché se sta male è un conto, altrimenti non vedo perché qualcuno debba interferire nella sua vita ...
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03-01-2014, 19:32
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#10
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Principiante
Qui dal: Oct 2008
Messaggi: 55
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Quote:
Originariamente inviata da Nimo
Ma questa dovrebbe essere considerata una cosa positiva, dato che i ragazzi della sua età sono per la maggior parte degli imbecilli decerebrati!
Perché ciò che è "diverso" deve essere "inquietante"??? Dovrebbe essere positivo che ci sia qualcuno che si differenza dalla massa di pecoroni massificati e conformisti ...
Ma ti sembra che il ragazzo soffra? Perché se sta male è un conto, altrimenti non vedo perché qualcuno debba interferire nella sua vita ...
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Quoto
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03-01-2014, 19:44
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#11
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Intermedio
Qui dal: Mar 2007
Messaggi: 128
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Secondo me è un po' un campo minato, come ci si muove c'è rischio di far danni. Comunque non è nemmeno detto che sia fobia sociale. Non è detto che il ragazzo abbia un problema, magari non si trova nell'ambiente scolastico. O anche che non percepisca la sua situazione come un problema. Magari è asociale e a lui non pesa... o altre mille possibilità.
Non sarebbe possibile parlarne con lo psicologo della scuola? Senz'altro lui saprebbe valutare meglio la situazione e suggerire quale sarebbe la cosa migliore da fare.
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03-01-2014, 19:45
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#12
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Banned
Qui dal: Jun 2012
Messaggi: 1,207
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Ma il suo comportamento in classe com è ??
Cioè bene o male almeno uno o 2 compagni di banco li avrà... Con loro parla o che ?
Secondo me se uno è solo e vive male la sua situazione si nota molto facilmente... la tristezza spesso trasuda da ogni poro, dallo sguardo, dalle movenze, dal modo di parlare, dall atteggiamento generale etc.etc... Ma da come ne parli non mi sembra così crucciato (anche se mi pare alquanto improbabile, specie a quell età.. io mi sono rassegnato alla mia condizione di emarginato solo molto più tardi..).
E se non è crucciato ed è sereno va bene così...
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Ultima modifica di RhyenaN; 03-01-2014 a 19:55.
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03-01-2014, 19:47
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#13
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Intermedio
Qui dal: Mar 2007
Messaggi: 128
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Quote:
Originariamente inviata da Nimo
Ma questa dovrebbe essere considerata una cosa positiva, dato che i ragazzi della sua età sono per la maggior parte degli imbecilli decerebrati!
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Secondo me non è necessariamente una cosa positiva o negativa di per sé, dipende da come la vive il ragazzo. Se a lui causa sofferenza, forse avrebbe bisogno di un aiuto.
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03-01-2014, 20:16
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#14
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Super Moderator
Qui dal: Jun 2013
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 7,579
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Complimenti per il tuo interesse per questo ragazzo
Il primo passo secondo me sarebbe contattare i genitori e parlarne..
Detto questo, magari al ragazzo piace veramente fare le cose da solo, non gli pesa apparire asociale... ..avere qualche amico però sarebbe una cosa in ogni caso positiva per lui..
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05-01-2014, 00:52
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#15
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Esperto
Qui dal: Sep 2012
Messaggi: 10,892
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magari è gay, ha un secondo profilo facebook dove ha essenzialmente amicizie gay/bi e frequenta solo altri gay sia come amicizia che per altro...
che ne puoi sapere ??
te lo dico perché io sono esattamente cosi, a scuola parlo essenzialmente con un mio compagno di classe con cui sono in parecchia confidenza (anche se poi sono un pò scherzoso con quasi tutti.. ma assicuro che sono considerato quello che s'isola in classe)
il mio facebook con nome e cognome non me lo cagò e non ho quasi nessuna foto mia.
nell'altro ho pure poche foto mie ma io quando esco non sono il tipo che tagga e mette foto su face..
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05-01-2014, 00:55
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#16
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Principiante
Qui dal: Dec 2013
Messaggi: 63
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Vedere un professore che si preoccupa in questo modo per i suoi studenti è veramente commevente (sarà che nella mia esperienza scolastica, salvo qualche eccezione, non ho avuto grande foruna in tal senso)...
Comunque credo che la cosa migliore in questa situazione, se davvero credi di dover o voler fare qualcosa, sia parlarne faccia a faccia con lui, senza tanti giri di parole, senza cioè farlo sentire "strano" o "anormale"... come? Tu, in primo luogo, non ti devi/dovresti sentire a disagio nel parlarne o peggio compatire questo ragazzo... La compassione (imho) è il peggio del peggio
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05-01-2014, 02:29
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#17
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Intermedio
Qui dal: Jan 2013
Messaggi: 264
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La pietà è quasi sempre controproducente. Sii un suo amico, nel senso di parlargli con simpatia, di come va, eccetera, non fare sorrisi che possano essere riconosciuti come finti ma cerca di essere sereno tu stesso nel parlargli.
Per il resto forse, com'è ovvio che sia, lo conosciamo poco.
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05-01-2014, 09:16
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#18
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Intermedio
Qui dal: Dec 2013
Messaggi: 89
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se hai "confidenza" e sei "ben visto" dagli altri studenti, quando capita l'occasione di poter parlare da solo con quel gruppetto (o anche solo uno studente) "leader", quelli che trascinano tutti gli altri (a patto che siano un minimo maturi) puoi buttare l'esca, dicendo che tu pensi che Andrea sia un ragazzo brillante/simpatico (puoi dire che l'hai capito parlandoci un pò su FB) ma un pò chiuso in classe e non ti spieghi come mai.
oppure che ti rivedi in Andrea quando tu eri al superiore.
magari sapere che tu pensi questo di lui potrebbe influenzarli a rivalutarlo almeno un pò, visto che penso che la figura del "professore giovane" sia una delle poche che abbiano la stima dei ragazzini nelle scuole.
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