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Vecchio 29-05-2015, 22:23   #41
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Quote:
Originariamente inviata da cat Visualizza il messaggio
ma come fate a mettere due quote?

[..]
il tasto in basso a destra in ciascuna risposta col più +, se clickato " salva" quel post ( diventa rosso, mi pare, per dirti che ha " memorizzato" il post) come un quote per quando andrai a scrivere la tua di risposta.

Quindi basta che scorri la lista dei post, premi quel tasto + in quelli che vuoi quotare per " metterli in coda" e quando andrai a rispondere ti ritrovi l'ammasso di quote pronti nel riquadro dove scrivi.

Per spezzettare una singola risposta in più quote invece devi creare tu manualmente tanti piccoli blocchi. Ma non credo sia questo che ti serviva sapere ( nel caso provo a spiegarti).

Spero sia comprensibile come spiegazione
Vecchio 29-05-2015, 22:27   #42
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Inanzitutto @cat, un suggerimento sull'uso del forum: è buon uso non rispondere con due o più post in successione in una discussione ma accorpare in un unico post tutte le risposte, quantomeno finché un altro utente non risponde dopo il tuo post.
Questo per rendere più agevole la lettura e per rispetto del regolamento.

Detto ciò...
Premetto che non sono sociofobico, né ho mai avuto un disagio a livello patologico ma ho vissuto nel (lontano) passato situazioni vagamente assimilabili a quanto descrivi.

Da come ti stai ponendo e descrivendo qui, mi trasmetti l'immagine di un genitore anche fin troppo presente e che si presenta come un modello di successo ed ottimismo nonché troppo razionale ed analitico.
Non è proprio una critica ma un'osservazione.
Paradossalmente vedo queste attenzioni e tentativo di counseling come soffocanti nonché il tuo modello come molto oneroso da replicare.

Senza che implichi trascurarlo o sottovalutare il tutto, dai tempo al tempo e non pianificargli la "terapia" ma lascia che sia lui a decidere gli step da seguire.

Semmai stabilisci dei termini oltre i quali intervenire, interessati con discrezione ai suoi progressi e, sopratutto, fatti guidare da uno specialista.

Secondo me è fondamentale capire da dove nasce la delusione d'amore, cosa l'ha deluso, perché ha paura d'incontrare lei e quest'esperienza dove mina la sua visione del futuro.


Mi sono trovato in una situazione VAGAMENTE simile poco dopo i 20 anni. Ero stato lasciato e lo stallo nasceva dalla visione di un futuro senza sesso e senza relazioni sentimentali.
Il sesso e le relazioni all'epoca, come oggi seppur diversamente, erano i pilastri della mia esistenza, da qui la forte correlazione col resto.
Nel mio caso la convinzione che mi fosse precluso ciò nasceva dalla convinzione che l'esteriorità e la rispondenza a modelli modaioli, scontava tutto, unitamente ad un senso d'inferiorità.

Ho vissuto alla giornata e senza motivazione qualche anno accademico per questo motivo.

Nella mia logica distorta concludevo che esistendo un uomo più bello di me io sarei stato sempre scartato e che, in virtù di questo assioma, se una era interessata a me ci avrebbe provato lei.

Sono uscito dalla situazione, durata qualche anno, grazie appunto ad un percorso interiore di consapevolezza del (gran) valore che avevo e sullo scardinamento di tali distorsioni.
Mi è stata d'aiuto anche qualche donna che ho conosciuto e che, concedendosi sessualmente ed instaurando una relazione con me, ha rafforzato la componente ottimista.

Quote:
Originariamente inviata da cat Visualizza il messaggio
Gli propongo di fare cose divertenti perché credo che abbia bisogno di ritrovare il piacere della vita.
Abbandona quest'idea perché può non coincidere con la sua visione di piacere.

Quote:
Originariamente inviata da cat Visualizza il messaggio
Allora, nessuno mi ha dato una diagnosi, fino a qualche tempo fa lo psichiatra parlava di depressione reattiva (per la delusione d'amore); poi, visto che sei mesi dopo era ancora chiuso in casa, pochi giorni fa ha parlato di fobia sociale.
Sconsiglio le autodiagnosi. Sarebbe il caso di un consulto approfondito con uno psichiatra e/o psicologo.

Quote:
Sentire lo psicoterapeuta o lo psichiatra, è una cosa, parlare con voi e sentire quello che provate dentro, un'altra.
Personalmente trovo utilissimo quanto dici a livello empatico e di comprensione ma da ponderare bene nel tentativo di risolvere i problemi di tuo figlio.
Segui i consigli degli specialisti ma anche di persone NON sociofobiche che con occhio esterno, non coinvolto o, magari, che hanno rielaborato certe dinamiche.
Focalizzarsi solo sulle testimonianze di chi c'è dentro rischia di maturare idee negazioniste oppure di non individuare percorsi risolutivi.


Quote:
Originariamente inviata da cat Visualizza il messaggio
Non lo considero inferiore! Tutt'altro! Lo considero fantastico! E' intelligente, sensibile, nobile d'animo, leale…
Perché è tuo figlio o perché è realmente così? Un genitore difficilmente è obiettivo e, proprio per questo motivo, è un counselor poco indicato.

Quote:
ho avuto paura, vi dico francamente, che fosse completamente matto, perché non ho mai conosciuto nessuno che si fosse isolato, sono venuta qui. Ho visto che ci siete voi, mi siete sembrati "sani" nella vostra stranezza e mi sono rassicurata
Soffrire di un disturbo mentale non è sinonimo di pazzia ma non necessariamente è sinonimo di normalità.
Bada che lo dico senza alcun intento offensivo o denigrante.

E' altrettanto giusto, su un piano formale, non cercare di evitare certe definizioni o prendere consapevolezza su certi temi delicati.

Se uno si ammala di raffreddore non c'è il minimo problema nel definirlo malato o con una patologia.
Quando si parla invece di fobia sociale, c'è sempre questo rifiuto di definire, ripeto formalmente, la persona come paziente psichiatrico o persona con uno stato patologico da DSM.

Questo per dire cosa? Per dire che, fatto salvo che solo uno psichiatra o psicologo può stabilire se tuo figlio è affetto da disturbo d'ansia sociale o meno, non bisogno nemmeno rifiutare quest'ipotesi o tranquillizzarsi cercando per forza di ricondurre le dinamiche a forme atipiche di normalità.

Se fosse in una condizione patologica, è giusto, nella speranza che condivida, che intraprenda un percorso di psicoterapia o di terapia farmacologica se ce ne fosse il bisogno e che venga educato al concetto che non c'è nulla di vergognoso in tutto ciò.

Quote:
Originariamente inviata da cat Visualizza il messaggio
gli ho chiesto di scrivere una lista dei suoi desideri, da quelli che ha sepolto quando era bambino, a quelli inconfessabili, dai più seri ai più banali. Si è fermato al barattolo di nutella gigante.
Mi sento di consigliarti più pragmatismo. Prova a capire cosa cerca nell'immediato.

Quote:
Il massimo l'ho raggiunto quando gli ho proposto di farci i dreadlock e andare insieme in Giamaica.
Quoto solo questa frase tralasciando il resto.
Apprezzabili le proposte ma detto in modo simpatico ma non offensivo, la tua mi sembra una proattività tipica di una persona che NON soffre di FS.
Lascia che sia LUI ad indicarti dei percorsi.

Alla fine io e te siamo quasi coetanei (hai 5 anni in più di me se non erro).
Vecchio 29-05-2015, 22:31   #43
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Originariamente inviata da cat Visualizza il messaggio
Grazie, sei stato utilissimo. mi hai dato molte indicazioni veramente importanti.
Lui non esce per niente di casa, solo ogni tanto in giardino. Forse hai ragione sulle cose entusiasmanti. Infatti sono riuscita a trascinarlo al cinema (in un'altra città ovviamente, perché ha paura di incontrare Quella Là), anche se non mando tanto giù che non voglia andare a vivere sulla spiaggia per curare i nidi delle tartarughe caretta caretta (non vorresti andarci tu? guarda, mi faresti felice! )
Anche tu pensavi al suicidio? Per me quella è la paura più terribile. Come sei guarito da quel pensiero?
O non pensavo a niente guardando il vuoto / lo schermo del pc, o uscivo e pensavo al suicidio. Non era un brutto pensiero, anzi era l'unica cosa dolce che mi veniva da pensare. Le cose che avevo attorno erano nere e morte e senza speranza, tutto era senza speranza. Mi angosciava quasi tutto e spesso non riuscivo a tenere la forchetta in mano o a stare con la bocca chiusa, da cascare per terra. Se mi forzavano a esternare qualcosa, o dicevo qualcosa che faceva piangere mia mamma (per quanto si sforzasse di, ogni tanto cedeva), o mi angosciavo appunto perchè non vedevo speranza e cose buone in niente (non mi riferisco solo a me stesso, ma all'umanità).
Sottolineo che c'entrava più neppure la ragazza, dentro di me avevo risolto la faccenda da più di un anno, dopo un'ultima volta circa due anni e mezzo fa in cui l'avevo vista per strada e mi era venuto un attacco di panico non ho avuto più problemi nell'incontrarla, anzi vedendola mi pareva come se non la conoscessi neppure, una completa estranea. Questo non vuol dire che la depressione non continuasse, anzi, è peggiorata dopo questa "accettazione".
I miei sapevano che continuando così forse non sarei arrivato ai trent'anni. Mi hanno fatto cambiare città e ho ricominciato gli studi (questo non volevo propriamente farlo, ma va bè), scegliendo una città per cui avevo in qualche modo identificato il mio cambiamento.
Cosa che è effettivamente successa, autosuggestione o meno adesso non sarò completamente apposto (esco molto poco ma mi sta bene, sono per natura introverso e evitante e non mi pesa, poi ogni tanto mi faccio prendere dal malessere ma niente di grosso) ma il brutto sembra essere passato.
Questo è ovviamente stato il mio modo, supportato in toto dai genitori, poi a ognuno il suo.
Vecchio 29-05-2015, 22:35   #44
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L'avatar di milton erickson
 

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Originariamente inviata da cat Visualizza il messaggio
Anche io, vi voglio bene e fra un pochino di tempo incomincerò a proporvi campi di fotografie in Islanda, corsi di restauro di motociclette d'epoca, stage di danze sciamaniche, nidi di caretta caretta da curare, tour della birra….
be' a parte gli scherzi se questo gruppo di persone virtuali divenisse una associazione reale che cioè non si limita a fare raduni ma cerca di aiutare le persone nel reale io ci starei eccome!

Ps: non che i raduni non siano utili ma qualcosa di più organizzato ecco (ma forse pretendo troppo)
Ringraziamenti da
_Diana_ (31-05-2015)
Vecchio 29-05-2015, 22:52   #45
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Quote:
Originariamente inviata da The_Sleeper Visualizza il messaggio
il tasto in basso a destra in ciascuna risposta col più +, se clickato " salva" quel post ( diventa rosso, mi pare, per dirti che ha " memorizzato" il post)
Spero sia comprensibile come spiegazione
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Originariamente inviata da liuk76 Visualizza il messaggio
Inanzitutto @cat, un suggerimento sull'uso del forum: è buon uso non rispondere con due o più post in successione in una discussione ma accorpare in un unico post tutte le risposte,
e questa cosa mi pare di averla capita
Vecchio 29-05-2015, 23:08   #46
cat
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L'avatar di cat
 

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Originariamente inviata da liuk76 Visualizza il messaggio
Da come ti stai ponendo e descrivendo qui, mi trasmetti l'immagine di un genitore anche fin troppo presente e che si presenta come un modello di successo ed ottimismo nonché troppo razionale ed analitico.
Sono ottimista, razionale e analitica, ma anche viscerale e fisica. Sicuramente mi piaccio abbastanza e ho i miei buoni motivi, capisco che per mio figlio possa essere un modello difficile, ma spesso in questo periodo gli racconto di quando sono stata triste o vittima di bullismo…


Quote:
Originariamente inviata da liuk76 Visualizza il messaggio
sono trovato in una situazione VAGAMENTE simile poco dopo i 20 anni. Ero stato lasciato e lo stallo nasceva dalla visione di un futuro senza sesso e senza relazioni sentimentali.
Nel mio caso la convinzione che mi fosse precluso ciò nasceva dalla convinzione che l'esteriorità e la rispondenza a modelli modaioli, scontava tutto, unitamente ad un senso d'inferiorità.
E' più o meno quel che è accaduto a mio figlio: vede il suo futuro come una melma triste, senza amore, senza sesso, senza nulla per cui valga la pena vivere.
Lui aveva già un problema: il suo senso di colpa nei confronti di suo fratello con disabilità motoria.
E immediatamente dopo la fine della sua relazione con quella ragazza, un nostro giovane e amato zio è morto cadendo con l'ultraleggero. Era disperato e continuava a dire che nulla aveva un senso.

Quote:
Originariamente inviata da liuk76 Visualizza il messaggio
Sconsiglio le autodiagnosi. Sarebbe il caso di un consulto approfondito con uno psichiatra e/o psicologo.
Non è un'autodiagnosi. E' seguito da uno psichiatra e da una psicoterapeuta.

Quote:
Originariamente inviata da liuk76 Visualizza il messaggio
Personalmente trovo utilissimo quanto dici a livello empatico e di comprensione ma da ponderare bene nel tentativo di risolvere i problemi di tuo figlio.
Segui i consigli degli specialisti ma anche di persone NON sociofobiche che con occhio esterno, non coinvolto o, magari, che hanno rielaborato certe dinamiche.
Focalizzarsi solo sulle testimonianze di chi c'è dentro rischia di maturare idee negazioniste oppure di non individuare percorsi risolutivi.
Ho bisogno di questa visione interna per capire. Gli specialisti mi danno appunto altri apporti, di altro genere.

Quote:
Originariamente inviata da liuk76 Visualizza il messaggio
Se fosse in una condizione patologica, è giusto, nella speranza che condivida, che intraprenda un percorso di psicoterapia o di terapia farmacologica se ce ne fosse il bisogno e che venga educato al concetto che non c'è nulla di vergognoso in tutto ciò.
Già fatto, convivo con la disabilità motoria dell'altro figlio da venti anni, sono abbastanza immune da stereotipi. Ho avuto paura che questo suo isolarsi fosse una prima manifestazione di un terribile distacco dalla realtà, nel senso che ho avuto paura che perdesse completamente la testa.


Quote:
Originariamente inviata da liuk76 Visualizza il messaggio
Alla fine io e te siamo quasi coetanei (hai 5 anni in più di me se non erro).
Mi dispiace, sono impegnata

Ultima modifica di cat; 29-05-2015 a 23:12.
Vecchio 30-05-2015, 11:15   #47
Avanzato
 

Cara cat, io credo di aver capito ciò che potrebbe passare nella testa di tuo figlio e secondo me non c'è da essere così allarmati. Che sia una situazione seria non ci sono dubbi, probabilmente ci vorrà anche un anno di tempo,ma il modo in cui lo state già aiutando secondo me porterà i suoi frutti, fosse anche tra molto tempo, ma comunque funzionerà. Io ho vissuto un po' come lui i primi anni del liceo: andando a studiare fuori paese non avevo più amicizie di scuola, non sono mai stato uno "che si fa sentire" e quindi mi isolai. Fu proprio mia madre a iniziare a risolvere la situazione attraverso un'altra madre di un mio ex compagno di scuola che stava più o meno nella stessa mia condizione di isolamento. Da allora ho il mio gruppettino di amici.

Secondo me tuo figlio dopo l'enorme delusione provata a causa di una ragazza, che definire insensibile e doppiogiochista è dire poco, forse ha paura di venire additato da tutti come "il fesso che si è fatto fregare". Cioè io non ho mai avuto esperienze con le ragazze, ma sicuramente al suo posto e alla sua età avrei paura di rivedere chi conosca quella travagliata storia d'amore. E poi l'effetto domino: "Se lo sanno gli amici lo sanno le amiche, se lo sanno le amiche lo diranno a altre ragazze e da lì in poi rimarrò "marchiato" quando ci proverò con le altre, quindi meglio non farsi più vedere in giro e quando tutti si saranno dimenticati di me si ricomincia da capo."
E invece no, si finisce male e ricominciare diviene difficile.

Non voglio sembrare indelicato, ma secondo me il primo passo che deve fare è iniziare a odiare e mandare al diavolo quella ragazza e cercare di non pensarla più. Ed è tosta, molto, soprattutto in simili frangenti visto che potrebbe ora avere dei pregiudizi negativi e assoluti contro l'intero genere femminile.
E se posso ancora permettermi, non stare là a proporgli tutte quelle cose da fare. Se non vuole, non vuole. Se non ti parla perchè non vuole farti preoccupare digli sempre con dolcezza che è tutto apposto, che capisci cosa passa e che infondo è sempre lui, non è mica cambiato.
Il mio consiglio è di spronarlo attraverso gli amici. Finchè sei tu a invitarlo non accetterà mai perchè lui sa che di te può fidarsi e che lo vedrai sempre come il figlio adorato. Ma degli amici no: io credo che lui abbia paura del giudizio esterno dopo quell'esperienza e di conseguenza ora credo che abbia una sorta di disturbo paranoide di personalità misto a bassissima autostima.

Insistete con le visite psichiatriche ma chiedi aiuto agli amici. Sempre e continuamente. Senza avere paura di dirlo in giro e mettendo anche loro nelle condizioni di non essere bruschi nei suoi confronti. Bisogna andare a gradi e assolutamente non avere fretta, altrimenti potrebbe chiudersi ancora di più.

Questi sono i miei poveri consigli. Spero funzioni qualcosa perchè dall'idea che mi sono fatto tu e tuo figlio siete bravissime persone. Tu in particolare mi ricordi mia sorella: tutto il contrario di me in quanto a carattere, cerca sempre di spronarmi ma non ce la fa, e i maggiori cambiamenti favorevoli in campo di fobia sociale li sto ottenendo da solo o grazie all'intervento di amici.

Ti chiedo scusa per il papiro che ho scritto

Ultima modifica di ilPaul; 30-05-2015 a 11:17.
Ringraziamenti da
cat (30-05-2015)
Vecchio 30-05-2015, 13:01   #48
cat
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L'avatar di cat
 

Quote:
Originariamente inviata da ilPaul Visualizza il messaggio

Secondo me tuo figlio dopo l'enorme delusione provata a causa di una ragazza, che definire insensibile e doppiogiochista è dire poco, forse ha paura di venire additato da tutti come "il fesso che si è fatto fregare". Cioè io non ho mai avuto esperienze con le ragazze, ma sicuramente al suo posto e alla sua età avrei paura di rivedere chi conosca quella travagliata storia d'amore. E poi l'effetto domino: "Se lo sanno gli amici lo sanno le amiche, se lo sanno le amiche lo diranno a altre ragazze e da lì in poi rimarrò "marchiato" quando ci proverò con le altre, quindi meglio non farsi più vedere in giro e quando tutti si saranno dimenticati di me si ricomincia da capo."
E' esattamente quello che dice lui, come se gli avessi letto nella mente. E poi ha paura di incontrarla, di stare malissimo al momento dell'incontro, di avere un attacco di panico ed essere ricordato per sempre come un pazzo scatenato.

Quote:
Originariamente inviata da ilPaul Visualizza il messaggio
Non voglio sembrare indelicato, ma secondo me il primo passo che deve fare è iniziare a odiare e mandare al diavolo quella ragazza e cercare di non pensarla più. Ed è tosta, molto, soprattutto in simili frangenti visto che potrebbe ora avere dei pregiudizi negativi e assoluti contro l'intero genere femminile.
Purtroppo lui dice di amarla ancora. E si colpevolizza, è convinto di avere sbagliato tutto lui! A lei ha perdonato tutto, il doppio gioco, le menzogne, la superficialità, e a se stesso non perdona nulla.

Quote:
Originariamente inviata da ilPaul Visualizza il messaggio
chiedi aiuto agli amici. Sempre e continuamente. Senza avere paura di dirlo in giro e mettendo anche loro nelle condizioni di non essere bruschi nei suoi confronti. Bisogna andare a gradi e assolutamente non avere fretta, altrimenti potrebbe chiudersi ancora di più.
lui non vuole che io chieda aiuto agli amici e che dica loro cosa gli sta succedendo. Solo due di loro sanno, perché è stato lui a raccontare più o meno come stava. Io non posso scavalcarlo così, non posso tradirlo.
Gli amici ogni tanto vengono a trovarlo e cercano di coinvolgerlo.
Lui per ora non risponde

Quote:
Originariamente inviata da ilPaul Visualizza il messaggio
[LEFT] sono i miei poveri consigli. Spero funzioni qualcosa perchè dall'idea che mi sono fatto tu e tuo figlio siete bravissime persone. Tu in particolare mi ricordi mia sorella: tutto il contrario di me in quanto a carattere, cerca sempre di spronarmi ma non ce la fa, e i maggiori cambiamenti favorevoli in campo di fobia sociale li sto ottenendo da solo o grazie all'intervento di amici.

QUOTE=ilPaul;1524460]
chiedo scusa per il papiro che ho scritto
ti ringrazio per il papiro che mi hai scritto!
Vecchio 30-05-2015, 13:26   #49
Esperto
L'avatar di Onizuka
 

Io mi sono ritirato a 15 anni dalla scuola proprio per la fobia sociale, ma ci sono ritornato a 18 anni ed attualmente, a 20 anni ci vado ancora. In quei 3 anni non uscivo quasi mai, ora esco un po' di più grazie al fatto che c'è la scuola di mezzo. Ovviamente ho ancora molte paure e non so se ce la farò, ma porto la mia testimonianza per dirti che tuo figlio potrebbe sicuramente uscirne. Io non ne sono uscito del tutto, eppure con la mia sola forza di volontà e senza aiuto di farmaci, psichiatri, psicologi ecc, sono riuscito addirittura a tornare a frequentare, cosa che per me prima era impensabile. Lasciando da parte alcune complicazioni della mia situazione, come genitori non troppo comprensivi ed altro ancora, credo che il supporto (inteso soprattutto come tentare di instaurare un dialogo, di capire i problemi, di non pressare) dei genitori accompagnato ad una psicoterapia possa portare a dei miglioramenti. Ma come hanno già detto alcuni, devi cercare di non essere frettolosa, né pressante, cosa che in molti genitori fanno. Io ci ho messo ben 3 anni per riuscire a tornare a fare qualcosa. Ora non dico che tutti ci debbano mettere anni, ma tieni almeno in considerazione questa possibilità e armati di tanta pazienza. Vi auguro il meglio

Ultima modifica di Onizuka; 30-05-2015 a 13:30.
Ringraziamenti da
cat (30-05-2015)
Vecchio 30-05-2015, 13:37   #50
cat
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L'avatar di cat
 

Quote:
Originariamente inviata da marcoonizuka Visualizza il messaggio
credo che il supporto (inteso soprattutto come tentare di instaurare un dialogo, di capire i problemi, di non pressare) dei genitori accompagnato ad una psicoterapia possa portare a dei miglioramenti. Ma come hanno già detto alcuni, devi cercare di non essere frettolosa, né pressante, cosa che in molti genitori fanno. Io ci ho messo ben 3 anni per riuscire a tornare a fare qualcosa. Ora non dico che tutti ci debbano mettere anni, ma tieni almeno in considerazione questa possibilità e armati di tanta pazienza. Vi auguro il meglio
Avere pazienza, in questa mia vicenda, per me, era davvero impensabile fino a qualche giorno fa. Vi dico sinceramente che, se psichiatra e psicoterapeuta stanno aiutando mio figlio, voi state aiutando tantissimo me.
Le vostre testimonianze mi stanno finalmente riportando nel concreto delle vite vissute, con tutte le loro possibili variabili e, pur senza darmi certezze, mi danno speranza e forza.
Grazie, siete meravigliosi.
In bocca al lupo anche a te, per tutto.
Ringraziamenti da
Onizuka (30-05-2015)
Vecchio 30-05-2015, 13:53   #51
Esperto
L'avatar di Onizuka
 

Quote:
Originariamente inviata da cat Visualizza il messaggio
Avere pazienza, in questa mia vicenda, per me, era davvero impensabile fino a qualche giorno fa. Vi dico sinceramente che, se psichiatra e psicoterapeuta stanno aiutando mio figlio, voi state aiutando tantissimo me.
Le vostre testimonianze mi stanno finalmente riportando nel concreto delle vite vissute, con tutte le loro possibili variabili e, pur senza darmi certezze, mi danno speranza e forza.
Grazie, siete meravigliosi.
In bocca al lupo anche a te, per tutto.
E' proprio questo che molti genitori sbagliano, molto spesso in buona fede. Non avendo loro stessi problemi di questo tipo, non riescono ad immedesimarsi nei pensieri di un figlio che ha questo tipo di problemi. E da figlio ti dico che è proprio questo che fa soffrire di più: non essere compresi dalle persone più importanti della propria vita. Molti di noi qui possono contare solo sui propri genitori, ma se non si viene compresi nemmeno da loro le cose si fanno davvero difficili e la situazione si complica. Io vivo una situazione difficile in casa, a volte. I miei pressano spesso affinché io lavori, ma gli ho spiegato che per me è già un grandissimo passo l'essere tornato a scuola, figurarsi il lavorare. Questo perché pur essendo tornato a scuola ho ancora molti problemi. Ho provato ad andare da una psicologa ma non riuscivo a trovarmi bene, ho fatto un altro tentativo ed anche la seconda volta non mi trovavo bene. Ancora oggi dopo 3 anni ho tante difficoltà e tendo a chiudermi in me stesso. Ma ripeto, il mio è stato un percorso diverso e non sono mai riuscito a digerire l'aiuto di uno psicologo. Con me non funziona. Ma so di tantissime persone che sono riuscite ad ottenere grandissimi miglioramenti grazie a psicologi e tutto il resto. Un ultimo appunto: alcune persone, come il sottoscritto, quando sono in difficoltà, anziché provare ad affrontare i problemi e buttarsi, si chiudono in se stesse ed evitano il problema, rinviando per paura di soffrire. E questo è un circolo vizioso. Ancora oggi evito tantissime cose, mi sono perso tantissime esperienze e continuo a perderle tuttora, e sono pienamente consapevole di questa situazione. Spesso lo faccio perché non sono interessato ad alcune di queste cose, avendo un carattere chiuso ed amando stare a casa, ma altre volte lo faccio solo per paura di soffrire. So che si soffre anche evitando, ma molto spesso si preferisce quest'alternativa. Potrei andare avanti per ore ma mi fermo qui, volevo solo riportarti uno stralcio di pensieri di una persona che almeno in qualcosa è sicuramente simile a tuo figlio

Ultima modifica di Onizuka; 30-05-2015 a 13:56.
Ringraziamenti da
cat (31-05-2015)
Vecchio 30-05-2015, 16:16   #52
Intermedio
 

Quote:
Originariamente inviata da cat Visualizza il messaggio
Innanzitutto grazie Blimunda. Grazie per aver scritto quel che provavi e del tuo processo di guarigione.
Io non ho mai avuto problemi di fobia sociale. Ho avuto molti molti altri problemi, anche molto gravi, ma sono sempre andata avanti nella vita come una guerriera, con la spada sguainata, felice e positiva anche nel dolore, grata di tutto anche quando era niente... Insomma, io funziono così.
Qui sono un'infiltrata. Sono nel dolore più atroce, perché uno dei miei figli si è isolato dal mondo e vive nella disperazione e nell'evitamento di... tutto. Ho bisogno del vostro aiuto. Ho bisogno di capire. Ho bisogno di Blimunda e di tutti voi, perché fino a poco prima di leggere i vostri messaggi, io mi stavo convincendo che mio figlio fosse un alieno. Dovete capirmi. Non sono stupida, né poco empatica, né insensibile e conosco bene la sofferenza. Ma per una come me che, se ha un problema va a cercare ogni soluzione nel mondo esterno, nella maggiore socializzazione, nelle nuove attività, avere un figlio che invece si chiude e si isola era semplicemente inconcepibile.... e magari riuscirò a trovare il modo per comunicare con lui senza ferirlo.
Ora vi descrivo meglio la situazione. Ho 45 anni, faccio l'avvocato, sono sposata da vent'anni e ho tre figli (due gemelli di venti anni e una bimba di otto) che adoro. La nostra è una famiglia molto unita. Uno dei miei gemelli ha una vera e propria fobia sociale. E' depresso. E' completamente chiuso in casa, da otto mesi. Tutto è cominciato per una delusione d'amore. Anche se, devo dirvi la verità, c'erano problemi preesistenti, una sua angoscia profonda, dovuta al fatto che il suo gemello ha una gravissima disabilità motoria e lui vive con sensi di colpa da una vita. Nonostante il nostro (mio e di mio marito) carattere tendenzialmente ottimista e non stereotipato)...
Ora, per colpa di una delusione forte, per una storia d'amore andata male con una ragazza (per me) insensibile e distruttiva, ha lasciato l'università e… tutto il resto. Ha paura di tutto. Di uscire ed incontrarla. Di uscire e di essere visto come uno che soffre. Di non riuscire a superare gli esami universitari. Di non trovare la sua strada.... Non so più come fare per aiutarlo. E' in terapia con una psicologa ed è seguito da uno psichiatra…. Noi non sappiamo più cosa fare, né cosa non fare. Come vi dicevo, io non riesco a capirlo veramente. Abbiamo sempre parlato tanto e abbiamo un bellissimo rapporto, ma io questa sua situazione attuale non la conosco! Non ce la faccio, io non mi sono mai sentita così. Ho avuto tanti gravi problemi nella mia vita, ma non mi sono mai isolata. Sono sempre stata molto attiva ed estroversa. Vederlo così solo, isolato, disperato, senza speranza, mi angoscia tantissimo. E temo di sbagliare. Temo di avere già sbagliato tanto, tutte le volte in cui, in questi otto mesi, ho tentato di forzarlo a fare cose che non voleva fare oppure quando ho ridicolizzato le sue esperienze…. Quando ho letto i vostri messaggi, mi si è aperto il cuore. Cosa hanno fatto i vostri genitori, per aiutarvi? Secondo voi, proporre, ad esempio, a uno che sta così male di andare in Islanda a fare uno stage di fotografia, è così sbagliato? Visto che ha paura di incontrarla (la sua amata che non lo ama-e non sa quel che si perde) qui, non potrebbe andare un po' lontano, a fare esperienze nuove? Secondo voi, lo potrei convincere o forzare o è meglio lasciarlo in pace, annichilito su quel divano, aspettando che risorga? E se non risorgesse?
Avere una famiglia che lo supporta, che lo aiuta, una mamma che non capisce il suo problema ma si prende la briga di fare ricerche su internet...credimi è moltissimo, potrai forse sbagliare qualche mossa ma essere circondato da così tanto amore e supporto gli farà bene... secondo me è solo questione di tempo e tuo figlio starà meglio.
Ringraziamenti da
cat (31-05-2015)
Vecchio 30-05-2015, 17:21   #53
Avanzato
 

Quote:
Originariamente inviata da cat Visualizza il messaggio

lui non vuole che io chieda aiuto agli amici e che dica loro cosa gli sta succedendo. Solo due di loro sanno, perché è stato lui a raccontare più o meno come stava. Io non posso scavalcarlo così, non posso tradirlo.
Gli amici ogni tanto vengono a trovarlo e cercano di coinvolgerlo.
Lui per ora non risponde
Anche solo loro due vanno benissimo se sono amici sinceri, di quelli fraterni.
Se gli amici già cercano di coinvolgerlo alleatevi tra voi. Perchè pensare che lo state tradendo? Lo fate a fin di bene.

Ribadisco che questo potrebbe funzionare ma non per tutte le persone valgono le stesse ricette.
Vecchio 30-05-2015, 20:57   #54
Esperto
L'avatar di AloneInTheDARK
 

Non voglio dare consigli sbagliati, ma la depressione è a fasi... se hai qualche cosa in mente da proporgli per sbloccarlo, cogli la fase giusta.
Vecchio 30-05-2015, 22:00   #55
Esperto
L'avatar di milton erickson
 

Ti faccio una domanda che ti potrebbe sembrare un po' strana ma forse potrebbe aiutarti a capire alcuni lati di tuo figlio che non capisci. Prima che tu figlio si chiudesse in te stesso, tu cosa avresti pensato leggendo gli interventi degli utenti di questo forum?
Ringraziamenti da
Angus (30-05-2015), cancellato8738 (31-05-2015)
Vecchio 31-05-2015, 06:23   #56
cat
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Originariamente inviata da ilPaul Visualizza il messaggio
Anche solo loro due vanno benissimo se sono amici sinceri, di quelli fraterni.
Se gli amici già cercano di coinvolgerlo alleatevi tra voi. Perchè pensare che lo state tradendo? Lo fate a fin di bene.
Mi sembrerebbe di tradirlo, di scavalcarlo, se fossi io a chiedere ai suoi amici di intervenire più spesso… più che altro perché gli avevo detto che avevo intenzione di farlo e lui non era d'accordo…

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Originariamente inviata da marcoonizuka Visualizza il messaggio
E da figlio ti dico che è proprio questo che fa soffrire di più: non essere compresi dalle persone più importanti della propria vita. Molti di noi qui possono contare solo sui propri genitori, ma se non si viene compresi nemmeno da loro le cose si fanno davvero difficili e la situazione si complica. Io vivo una situazione difficile in casa, a volte. I miei pressano spesso affinché io lavori, ma gli ho spiegato che per me è già un grandissimo passo l'essere tornato a scuola, figurarsi il lavorare.
Anche io, (e soprattutto mio marito) ho pressato molto su mio figlio in questi ultimi mesi. Soprattutto quando ho visto che era uscito dalla fase più terribilmente depressa. mi dicevo "ma come, è di nuovo lui, è allegro, in casa sta bene, ha ricominciato a fare battute e a interessarsi di cose strane, perché non esce, perché non va a fare un corso di shiatsu cucina danza afro percussioni scrittura creativa etc?" Finché non ho deciso di affrontare questo problema come affronto di solito i problemi: cercando risposte. Questo perché, da persona non "sociofobica", come prima cosa viene da pensare, anzi da sperare, che basterebbe uno sforzo di volontà, uno, singolo, veloce, risolutivo. E' l'ansia della mamma preoccupata perché il suo bambino ha la febbre. Antipiretico e via. Mi sto rendendo conto che è un processo più lungo, in cui, forse, si devono resettare alcuni circuiti viziosi, come dici tu.

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Originariamente inviata da AloneInTheDARK Visualizza il messaggio
Non voglio dare consigli sbagliati, ma la depressione è a fasi... se hai qualche cosa in mente da proporgli per sbloccarlo, cogli la fase giusta.
Spero che arrivi!!!

Quote:
Originariamente inviata da milton erickson Visualizza il messaggio
Ti faccio una domanda che ti potrebbe sembrare un po' strana ma forse potrebbe aiutarti a capire alcuni lati di tuo figlio che non capisci. Prima che tu figlio si chiudesse in te stesso, tu cosa avresti pensato leggendo gli interventi degli utenti di questo forum?
Domanda interessante.
Avrei pensato che la nostra cultura e la nostra società, con le sue veloci superficialità e il culto dell'apparenza, stanno rovinando e soprattutto schiacciando i nostri giovani migliori.
Avrei pensato "che spreco! le menti migliori, quelle più dotate di intelligenza e introspezione stanno chiuse in casa, mentre lì fuori è pieno di deficienti totali, pressappochisti, vanagloriosi, boriosi, incapaci, che pensano di fare tutto loro e non fanno che fare cazzate… ecco perché le cose vanno male nel mondo! cosa fate! Uscite fuori! Venite allo scoperto!".
Avrei anche pensato "cavoli, io ho un figlio che non cammina, che sta su una sedia a rotelle e non parla, che lotta ogni giorno, da quando è nato, per raggiungere quello che per tutti è scontato, e non ci riesce, scrive bellissime poesie e desidera solo stare fuori e godere del mondo ogni giorno… se questi ragazzi facessero un'esperienza di volontariato con lui, ne uscirebbero trasformati.."
Vecchio 31-05-2015, 10:15   #57
Avanzato
 

Ciao Cat non sono intervenuta in questo topic xke' ho visto che avevi ricevuto gia' molti buoni consigli da utenti con problematiche simili a quelle di tuo figlio o cmq vicini x eta'.
Ho letto il tuo ultimo post e siccome parli di volonta' volevo solo dire che purtroppo non basta, se x esempio tu non riuscissi piu' a svolgere il tuo lavoro xke' l' ansia dovuta al giudizio degli altri o alla paura di sbagliare ti bloccasse, e iniziassi a sbagliare sempre di piu' come ti sentiresti? Ti assicuro che la depressione sarebbe dietro l ' angolo e pure la fs
Purtroppo chi non prova certe cose non riesce a capirle, non x mancanza di empatia o di intelligenza ..lo vedo anche in chi mi vuole bene,, anzi neanch' io lo capivo anni fa.
sentivo parlare di persone depresse e mi chiedevo il xke', provavo ad immedesimarmi.ma niente.. solo provarlo sulla mia pelle mi ha fatto capire..ahime'
Per tuo figlio io sono abb. sicura che stara' meglio e te lo auguro

p.s.anch' io leggendoti ho pensato subito che avrei voluto mi adottassi..ma sono troppo grande..'
Vecchio 31-05-2015, 10:49   #58
Esperto
L'avatar di milton erickson
 

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Originariamente inviata da cat Visualizza il messaggio

Avrei anche pensato "cavoli, io ho un figlio che non cammina, che sta su una sedia a rotelle e non parla, che lotta ogni giorno, da quando è nato, per raggiungere quello che per tutti è scontato, e non ci riesce, scrive bellissime poesie e desidera solo stare fuori e godere del mondo ogni giorno… se questi ragazzi facessero un'esperienza di volontariato con lui, ne uscirebbero trasformati.."
Ecco questo è un punto importante..mi viene da pensare che nella tua famiglia la presenza di una situazione di difficoltà così "forte" impedisca a volte anche di pensare ai propri momenti di fragilità, al bisogno di rifiatare e pensare a sè senza sentirsi egoisti..

ed è anche difficile pensare, immagino, per un figlio, di lasciare il nido (ovvero laurearsi, sposarsi, andarsene da casa) lasciando una madre da sola a reggere la situazione..e questo può portare ad un blocco, al di là della situazione contingente di essere abbandonato dalla fidanzata..

ma ovviamente tutti sti meccanismi non si affrontano su un social ..hai bisogno di parlarne meglio e approfondire con gente competente in privato..

poi magari ciò che dico non ci azzecca niente, ma è quello che mi viene in mente
Ringraziamenti da
cat (01-06-2015), rosadiserra (02-06-2015)
Vecchio 31-05-2015, 12:56   #59
Esperto
L'avatar di Onizuka
 

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Originariamente inviata da cat Visualizza il messaggio


Anche io, (e soprattutto mio marito) ho pressato molto su mio figlio in questi ultimi mesi. Soprattutto quando ho visto che era uscito dalla fase più terribilmente depressa. mi dicevo "ma come, è di nuovo lui, è allegro, in casa sta bene, ha ricominciato a fare battute e a interessarsi di cose strane, perché non esce, perché non va a fare un corso di shiatsu cucina danza afro percussioni scrittura creativa etc?" Finché non ho deciso di affrontare questo problema come affronto di solito i problemi: cercando risposte. Questo perché, da persona non "sociofobica", come prima cosa viene da pensare, anzi da sperare, che basterebbe uno sforzo di volontà, uno, singolo, veloce, risolutivo. E' l'ansia della mamma preoccupata perché il suo bambino ha la febbre. Antipiretico e via. Mi sto rendendo conto che è un processo più lungo, in cui, forse, si devono resettare alcuni circuiti viziosi, come dici tu.

Sono certo che con una madre come te lui riuscirà a stare meglio. Credimi, il supporto di un genitore che si informa sul problema e che lo comprende è quello che tutti noi vorremmo.
Vecchio 31-05-2015, 14:24   #60
Avanzato
 

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Originariamente inviata da cat Visualizza il messaggio
Mi sembrerebbe di tradirlo, di scavalcarlo, se fossi io a chiedere ai suoi amici di intervenire più spesso… più che altro perché gli avevo detto che avevo intenzione di farlo e lui non era d'accordo…
Ma è logico che ora non voglia. Lui non vuole fare niente, vedere nessuno, provare nessun sentimento...
Perchè ha paura del finale negativo. Se ci pensi è anche quello che stai facendo tu: non vuoi farlo perchè lo tradiresti. Renditi conto che il non fare cose relativamente normali perchè si ha paura del rifiuto o dell'apparire in un certo modo rimanendo quindi fermi per poi dilaniarsi nei pensieri negativi e nella desolazione è il dramma esistenziale di alcuni di noi qui, me compreso.
Io non credo che lo staresti tradendo, ma fai come ritieni sia più giusto secondo te.
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