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Vecchio 22-12-2011, 14:34   #1
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Può sembrare stupido però ultimamente ho voglia di aiutare gli altri, sebbene non sappia nè come nè chi aiutare.
Ho inziato a pensarci e ho notato che anche la protagonista de "Il favoloso mondo di Amelie" vive un periodo della sua vita spinta da questo desiderio.
Religioni, ideologie e altro parlano della bellezza del aiutare il prossimo, del condividere e dell'amare, e, spinto dal mio nuovo moto ri rivoluzione (approposito, dovrò aggiornare il topic " http://www.fobiasociale.com/la-mia-svolta-23600/ ") mi sono chiesto se fosse davvero quella la risposta: Vivere per gli altri.
Allora eccomi qui a scrivere questo confusissimo topic sperando di raccogliere idee, pensieri o consigli riguardo a ciò.

Avete esperienze? Sapete raccontarmi la vostra storia? Avete idea di come sanare questa voglia o più semplicemente consigli?

Potrebbe essere la risposta?
Vecchio 22-12-2011, 15:20   #2
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Non penso che aiutare gli altri sia la risposta al senso della vita, forse per qualcuno, a livello soggettivo lo è; sicuramente è un'attività che può dare grandi soddisfazioni, ma niente di più. Io personalmente sono schifosamente pigro, a malapena ho voglia di stare dietro a me stesso, figuriamoci badare a qualcun altro. Ripeto, è sicuramente una cosa positiva impiegare il proprio tempo per aiutare qualcuno che soffre, ma finchè non avrò curato totalmente me stesso, non sarò in grado di pensare a nessun atro.
Vecchio 22-12-2011, 15:23   #3
Banned
 

io faccio il volontario al negozio equosolidale del mio paese...

dico solo che fare una cosa simile da ragazzino già mi paralizzava...

mi trovo bene, sò quello che devo fare e sono carino e gentile coi clienti, ho ricevuto i complimenti anche di un'altra collega...

mi da soddisfazione, sò di fare del bene (comprate i regali ai negozi equosolidali) e in più mi ha aiutato a sbloccarmi, il volontariato mi da quella spinta in più che mi serve per fare ogni cosa
Vecchio 22-12-2011, 15:24   #4
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avevo provato anche con il servizio civile, ma mi hanno scartato
Vecchio 22-12-2011, 15:25   #5
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da Kavin Casey Visualizza il messaggio
Avete esperienze? Sapete raccontarmi la vostra storia? Avete idea di come sanare questa voglia o più semplicemente consigli?

Potrebbe essere la risposta?
volontariato (croce rossa, caritas, ...)
sono esperienze che ti formano, e ti aiutano a lottare contro paure e fobie
Vecchio 22-12-2011, 16:09   #6
Avanzato
L'avatar di Marlalee
 

Ci fu un tempo in cui notai (in alcuni - winston docet) come sotto la manica di altruismo si celasse il polso dell'egocentrismo e nell'ostentazione di nobili gesti, il vizio al narcisismo.

Non curarti del mio sguardo cinico.

La parte meno cinica di me dice:
Kavin, mi piace molto saperti propositivo, vedere che incanali l'energia puntando all'attuazione di soluzioni da te ragionate.
Questa è una via, se ritieni possa aiutarti l'aiutare gli altri, percorrila.
Se può essere la risposta? Sì come no. Nessuno può dirlo se non la tua esperienza diretta.
Più che vivere per gli altri opterei per un vivere con gli altri, nel modo da te ora esposto, diverso da prima.
In pratica stai vagliando la possibilità di inserirti nel volontariato? Di partire per qualche missione?
Esperienza in tale ambito ne ho, se sei di Milano posso mandarti in privato qualche aggancio, se ancora cercano.

Tralasciando il volontariato anche nel tuo quotidiano puoi attuarlo ma se decidi di vivere nell'ottica di dare al prossimo tieni a mente che quel che dai è dato e non ha alcuna importanza il ritorno. Dare/ricevere non è automatico e neanche frequente.
La bellezza di aiutare il prossimo che hai citato credo si basi sulla consapevolezza di questo, non in funzione di ritorni.
Ci riuscirai?
Lo sapremo nella prossima puntata.
Vecchio 22-12-2011, 16:17   #7
Esperto
L'avatar di Labocania
 

Quote:
Originariamente inviata da Marlalee Visualizza il messaggio
Ci fu un tempo in cui notai (in alcuni - winston docet) come sotto la manica di altruismo si celasse il polso dell'egocentrismo e nell'ostentazione di nobili gesti, il vizio al narcisismo.

Non curarti del mio sguardo cinico.

Saggia osservazione, ma è più corretto dire che non esiste gesto altruistico sottomesso alla logica del narcisismo. I vari santi, missionari, madri terese sono stati mossi solo ed unicamente dall'ancestrale bisogno di affermazione personale, null'altro. Ciò che resta della loro opera gli dà ragione sul piano materiale e quello conta, quindi va bene promuovere il volontariato e la solidarietà.
Vecchio 22-12-2011, 16:44   #8
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da Kavin Casey Visualizza il messaggio
Può sembrare stupido però ultimamente ho voglia di aiutare gli altri, sebbene non sappia nè come nè chi aiutare.
Ho inziato a pensarci e ho notato che anche la protagonista de "Il favoloso mondo di Amelie" vive un periodo della sua vita spinta da questo desiderio.
Religioni, ideologie e altro parlano della bellezza del aiutare il prossimo, del condividere e dell'amare, e, spinto dal mio nuovo moto ri rivoluzione (approposito, dovrò aggiornare il topic " http://www.fobiasociale.com/la-mia-svolta-23600/ ") mi sono chiesto se fosse davvero quella la risposta: Vivere per gli altri.
Allora eccomi qui a scrivere questo confusissimo topic sperando di raccogliere idee, pensieri o consigli riguardo a ciò.

Avete esperienze? Sapete raccontarmi la vostra storia? Avete idea di come sanare questa voglia o più semplicemente consigli?

Potrebbe essere la risposta?
No, non è la risposta
Però è comunque una cosa molto positiva, che aiuta a crescere come persona. Te la consiglio vivamente.
Che c'è di male nel coltivare un po' il proprio narcisismo (se di questo si tratta)? Specialmente per un fobico.
Vecchio 22-12-2011, 18:26   #9
Intermedio
L'avatar di Ulver
 

Bè io faccio volontariato, e devo dire che mi ha reso più attivo, forse anche meno egoista perchè la timidezza spesso mette un velo nero anche sulla condizione degli altri....., si guarda solo a noi stessi...te lo consiglio vivamente!!
Vecchio 22-12-2011, 18:41   #10
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da Labocania Visualizza il messaggio
I vari santi, missionari, madri terese sono stati mossi solo ed unicamente dall'ancestrale bisogno di affermazione personale, null'altro.
Esagerazione.
Vecchio 22-12-2011, 18:43   #11
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da Labocania Visualizza il messaggio
I vari santi, missionari, madri terese sono stati mossi solo ed unicamente dall'ancestrale bisogno di affermazione personale, null'altro.
non lo puoi sapere di certo


Quote:
Originariamente inviata da Labocania Visualizza il messaggio
Ciò che resta della loro opera gli dà ragione sul piano materiale e quello conta, quindi va bene promuovere il volontariato e la solidarietà.
infatti, ogni polemica sulle persone è inutile, in questi casi contano i fatti
Vecchio 22-12-2011, 18:58   #12
Esperto
L'avatar di Woland12
 

Un altro topic sul desiderio di altruismo, di cambiare la vita di chi soffre... si vede che ormai è Natale....

Quote:
Originariamente inviata da Labocania Visualizza il messaggio
Saggia osservazione, ma è più corretto dire che non esiste gesto altruistico sottomesso alla logica del narcisismo. I vari santi, missionari, madri terese sono stati mossi solo ed unicamente dall'ancestrale bisogno di affermazione personale, null'altro.
E questo è veramente un buon motivo per darsi al volontariato...

Ultima modifica di Woland12; 22-12-2011 a 19:01.
Vecchio 22-12-2011, 19:04   #13
Esperto
L'avatar di Allocco
 

Secondo me l'intervento di Labocaina è condivisibile...
(poi non so, magari voleva aprire una polemica, ma non l'ho letta così..)

Non è mica un crimine affermarsi personalmente.
Se uno si vuole affermare aiutando gli altri e fa una catastrofe finendo per rovinare la vita sua e quella altrui allora si...
Ma se fa le cose per bene, è ovvio che ne riceva una ricompensa (morale, spirituale, psicologica, o materiale pure ecc)..
Questo mica toglie valore alle sue azioni...

Persino McGuyver si faceva offrire i pranzi dopo aver salvato il mondo..!
Vecchio 22-12-2011, 19:45   #14
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da Kavin Casey Visualizza il messaggio
Può sembrare stupido però ultimamente ho voglia di aiutare gli altri, sebbene non sappia nè come nè chi aiutare.
Ho inziato a pensarci e ho notato che anche la protagonista de "Il favoloso mondo di Amelie" vive un periodo della sua vita spinta da questo desiderio.
Religioni, ideologie e altro parlano della bellezza del aiutare il prossimo, del condividere e dell'amare, e, spinto dal mio nuovo moto ri rivoluzione (approposito, dovrò aggiornare il topic " http://www.fobiasociale.com/la-mia-svolta-23600/ ") mi sono chiesto se fosse davvero quella la risposta: Vivere per gli altri.
Allora eccomi qui a scrivere questo confusissimo topic sperando di raccogliere idee, pensieri o consigli riguardo a ciò.

Avete esperienze? Sapete raccontarmi la vostra storia? Avete idea di come sanare questa voglia o più semplicemente consigli?

Potrebbe essere la risposta?
Mi era successa una cosa analoga mesi fa una sera. La sensazione soggettiva di 'essere qualcosa' si era leggermente indebolita e tutti i problemi evaporati. A quel punto è sorto un desiderio di aiutare gli altri, anche i più str* molto piacevole. In quel momento avevo chiaro che i miei problemi non avevano ragione di esistere e che potevo anche prendermi un cancro e sarei stato contento ugualmente, in quanto non importante. Non so se si tratta dello stesso fenomeno perchè il mio era temporaneo ed è sparito la mattina dopo. Non so appunto se il tuo dura di più o se è diverso. Se questa è la strada, può essere, ma più che una strada mi sembra una "zona di luce" in una foresta buia, senza nessuna continuazione e che non si saprebbe come raggiungere dinuovo.
Vecchio 22-12-2011, 20:21   #15
Banned
 

Forse perché scopriamo la fragilità in loro sia un pò la nostra..
Vecchio 22-12-2011, 23:04   #16
Principiante
L'avatar di mile426
 

Anche io stavo pensando al volontariato...
C'è un'associazione cristiana (io sono stata cristiana fino a circa due anni fa, ora sono in un momento di transizione in cui cerco di capire in cosa credo davvero) che fa davvero tanto: ospitalità per chi non ha un posto in cui vivere, restaurazione di abiti e giocattoli vecchi per i poveri, e tante altre cose. Sono andata due o tre volte come visitatrice e ogni volta, entrata lì dentro, mi sentivo bene, in pace con me stessa.
Mi piacerebbe fare volontariato lì, ci sono tantissimi giovani e potrei di sicuro fare tante amicizie, oltre che fare qualcosa di buono per gli altri.

Insomma, proviamoci!

Sarebbe bello anche fare volontariato negli ospedali... far ridere i bambini o stare accanto ad anziani soli, penso che sia un'esperienza che ti cambia davvero!

Per "mi sono chiesto se fosse davvero quella la risposta: Vivere per gli altri." ...sarebbe una gran cosa se fosse davvero così!
Vecchio 22-12-2011, 23:17   #17
Esperto
L'avatar di Milo
 

Aiutare emeriti sconosciuti?ma anche no!
Vecchio 22-12-2011, 23:35   #18
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da Allocco Visualizza il messaggio
Secondo me l'intervento di Labocaina è condivisibile...
(poi non so, magari voleva aprire una polemica, ma non l'ho letta così..)

Non è mica un crimine affermarsi personalmente.
No, ma non vedo come faccia a sapere che tutti i santi, i misericordiosi, gli altruisti, ecc. siano mossi da quell'aspirazione.
Vecchio 23-12-2011, 00:02   #19
Banned
 

A volte ho aiutato a volte no, a volte ho aiutato e poi dopo mi son sentito un fesso, altre volte mi son sentito di aver fatto qualcosa di giusto, di onorevole...e in verità ho molto apprezzato molto anche un piccolo segno di riconoscenza e di rispetto.

Sono daccordo con chi dice che nessuno fà niente per niente. Senza una causa non c'è effetto.
La causa può essere di natura nobile, ma anche ignobile, ma ciò che è nobile per me, può essere ignobile per un altro...per cui
Vecchio 23-12-2011, 00:34   #20
Avanzato
L'avatar di Marlalee
 

Quote:
Originariamente inviata da awasted Visualizza il messaggio

perchè uno che fa volontariato non può aspettarsi ritorni?


I ritorni ci sono sempre se uno sa coglierli. Il rischio c'è, per me, nel farlo con la ferma convinzione interiore di ricevere riconoscenza o appoggio futuro da parte di coloro ai quali hai dato. Non pensare solo al volontariato, Kavin forse faceva una riflessione più ampia che andrà a riversarsi su ogni relazione interpersonale.

In quel che hai quotato non c'era un riferimento esclusivo al volontariato, ma ritieni ci sia sempre gratitudine ad attenderti anche nel volontariato? Dipende.

Senza entrare nei dettagli (per privacy) l'ho svolto in ambienti dove gli uomini hanno avuto un background altamente critico, di miseria, guerra, violenza. Pensi siano stati tutti riconoscenti e affettuosi o che abbiano l'obbligo di essermi riconoscenti? Puoi auspicarlo ma non è mai una risposta automatica. Lo fai ritenendo di essere stimato da loro? Lascia perdere, c'è chi assesta "pugni sui denti" in risposta e chi ti ruberà la borsa.
E allora? Che faccio, smetto di farlo? No, se hai chiaro in mente che quel che dai non ha obbligo di ritorno in termini di amore/riconoscenza, altrimenti la voglia di tornare a coltivare solo il tuo orticello prevale e l'esperienza si conclude ben presto, se poi la elabori come ennesimo fallimento personale o "sono tutti malvagi" è un bel guaio
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