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Diario: 25 aprile 2011
Mi hanno invitato, ma io non voglio andarci.
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Diario: 7 settembre 2013
E' inutile, devo fare qualcosa..
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Diario: 10 gennaio 2019
Li ho invitati, non so se accetteranno..
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Diario: 5 maggio 2019
Posso affermare senza dubbio di essere stato da entrambi i lati.
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Aggregarsi ed essere aggregativi, due opposti che si influenzano a vicenda.
Sono stato quello che "non ho amici, non esco", quello che "se mi invitano e non conosco nessuno?" e anche quello che "mi hanno invitato, ma non voglio andarci". Avevo ragione.
A un certo punto sono rimasto completamente isolato e ho iniziato a pensare che per ogni invito che ho rifiutato c'è qualcuno che ha pensato "che lo invito a fare, tanto dice sempre di no".
Ero quello che si aggregava sempre, ma non proponeva mai. Nulla di male, è pieno di persone normali e piene di amici che lo fanno.
Ho sprecato occasioni, bruciato amicizie, passato periodi completamente isolato dagli altri. Ho toccato il fondo, quello che i più non vedranno mai.
Ora mi sforzo di stare dall'altra parte, di essere quello che aggrega e invita, che mette in contatto i pochi amici che ha e si arrabbia ogni volta che scopre dall'altra parte qualcuno di normale, qualcuno che non ha mai visto il fondo, e che dà per buono un modo di fare distruttivo che allontana e divide le persone.
Posso affermare senza dubbio di essere stato da entrambi i lati, perciò lasciatemi dire una cosa.
Aggregarsi è un'opzione, essere aggregativi no.
Se hai pochi amici non puoi permetterti il lusso di mantenerli divisi e poi lamentarti che non hai la comitiva con cui uscire la sera o modo per incontrare persone nuove e conoscere il ragazzo o la ragazza dei sogni. Se non hai amici aggregarsi rimane un'opzione, ma valuta bene.. stai sprecando un'occasione per uscire dall'isolamento e tornare alla normalità.