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Vecchio 22-03-2023, 23:00   #81
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Originariamente inviata da CongaBlicoti_96 Visualizza il messaggio
...
Ma ce lo dici perché lo ritieni un'illusione? Non tenerci così in sospeso
Vecchio 22-03-2023, 23:08   #82
Esperto
 

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Originariamente inviata da anahí Visualizza il messaggio
Anche se ora che ci penso a voler proprio essere radicali, tutto quello che una persona fa e' per definizione espressione autentica di cio' che e'. Anche la persona molto repressa con il suo essere repressa sta esprimendo qualcosa in modo molto autentico e onesto, l'atteggiamento per esempio potrebbe essere espressione del terrore di essere rifiutata.

Anche se mi sembra che questa visione radicale si presti un po' ad essere usato come sofisma per fare perdere di vista qualcosa di importante.
Non lo so. Io vedo l'autenticità come qualcosa che non è per forza collegato alla percezione esterna. Ma nemmeno incentrata sull'espressione totale di quello che ritengo compatibile con la mia anima. Anzi credo che proprio non sia qualcosa che dipende da questi fattori. Distacco completamente il valore personale, ma lo identifico magari in qualcosa che è oggettivamente tangibile.
Es a caso: Gino Strada. Lo ritengo una persona estremamente alta dal punto di vista valoriale. Ma non autentico. Non vuol dire che per questo sia una persona priva di genuinità, anzi.
Una qualsiasi opera . La ritengo tecnicamente e letteralmente
autentica, ma questo punto di vista non ha chiaramente niente a
che fare con questioni correlae all'anima o l'espressione della
personalità.
Vecchio 22-03-2023, 23:15   #83
Esperto
L'avatar di cuginosmorfio
 

non esiste l'autenticità. Dal momento che abbandoniamo la fase animale/neonato/grugniti/funzioni basiche e ci addentriamo nel mondo sociale fatto di interazioni che iniziano (di norma) coi nostri genitori o nucleo famigliare, iniziamo ad indirizzare i nostri comportamenti e formarli sulla base di esperienze che via via si accumulano.
Quello che io sono oggi, pur se penso e credo di vivermi al massimo della mia autenticità, è solamente uno degli infiniti io che sono/sarei potuto essere se cresciuto in un altra maniera/altro contesto.
Ovviamente, per me.

È più o meno quello che rimastica in parte il film "everything everyewhere all at once".
Ringraziamenti da
zoe666 (23-03-2023)
Vecchio 22-03-2023, 23:20   #84
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Originariamente inviata da cuginosmorfio Visualizza il messaggio
non esiste l'autenticità. Dal momento che abbandoniamo la fase animale/neonato/grugniti/funzioni basiche e ci addentriamo nel mondo sociale fatto di interazioni che iniziano (di norma) coi nostri genitori o nucleo famigliare, iniziamo ad indirizzare i nostri comportamenti e formarli sulla base di esperienze che via via si accumulano.
Quello che io sono oggi, pur se penso e credo di vivermi al massimo della mia autenticità, è solamente uno degli infiniti io che sono/sarei potuto essere se cresciuto in un altra maniera/altro contesto.
Ovviamente, per me.

È più o meno quello che rimastica in parte il film "everything everyewhere all at once".
Il film non lo ho visto, secondo me pero' autenticita' non vuol dire questa specie di impermeabilita' alle circostanze esterne. Cio' che e' la mia autenticita' cambia in continuazione, e cambia anche perche' e' l'ambiente a cambiare chi sono.
Vecchio 22-03-2023, 23:20   #85
Esperto
L'avatar di Teal
 

Temo che la ricerca esasperata dell’autenticità possa rivelarsi paralizzante. Alla fine ogni nostro pensiero é una rielaborazione di un’infinità di influenze esterne, e ogni nostra azione porta con sé tutte le nostre implicazioni psicologiche, per cui anche i “migliori” comportamenti possono essere una forma di narcisismo o di insicurezza.
Forse solo i gesti istintivi, in quanto non mediati, si possono considerare autentici.

Ultima modifica di Teal; 22-03-2023 a 23:51.
Ringraziamenti da
CongaBlicoti_96 (22-03-2023), pokorny (22-03-2023)
Vecchio 22-03-2023, 23:23   #86
Esperto
L'avatar di DownwardSpiral2
 

Il vostro dibattito mi ha ricordato un libro molto bello di Foucault ("Il coraggio della verità") che trattava il tema della storia del concetto di "parresia" (in breve il "dire il vero") come virtù contrapposta alla retorica, in particolare nei cinici e come questa virtù sia stata gradualmente eliminata nel corso dei secoli.
Ringraziamenti da
Angus (22-03-2023)
Vecchio 22-03-2023, 23:33   #87
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Originariamente inviata da Teal Visualizza il messaggio
Temo che la ricerca esasperata dell’autenticità possa rivelarsi paralizzante. Alla fine ogni nostro pensiero é una rielaborazione di un’infinità di influenze esterne, e ogni nostra azione porta con sé tutte le nostre implicazioni psicologiche, per cui anche i “migliori” comportamenti una forma di narcisismo o di insicurezza.
Forse solo i gesti istintivi, in quanto non mediati, si possono considerare autentici.
Mah, secondo me Teal hai una visione troppo piatta (sei miope? ), l'ho notato più volte tra le righe dei tuoi interventi. Come dice anahì, autenticità non è indipendenza dalle influenze esterne (inclusa la nostra "psicologia"), ma qualcosa che riguarda il modo in cui interagiamo con esse. Non è nemmeno un atto volontario e cosciente, che è facile immaginare come faticosissimo. E' un modo di porsi naturale, automatico. L'autenticità è un modo di vivere eracliteo. Il tema è molto affascinante e anche inquietante, perché sconfina con la metafisica. E' autentico chi, quando affronta le circostanze di vita, ha in qualche modo "un piede da un'altra parte", fuori dallo spazio e anche dal tempo, non è totalmente immerso nel qui e ora. Ed è per questo che il "qui" e l'"ora" può percepirli e non semplicemente rappresentarli cognitivamente. E' questo il senso meraviglioso dell'autocoscienza.

Primo en passant: è tra l'altro lo stesso appiattimento che vedo negli interventi terapeutici che vengono proposti e somministrati in Occidente, farmaci a parte, e che mi spingono a diffidarne.

Secondo en passant: è solo una mia impressione, o la filosofia, dacché si è separata dalla scienza, si è occupata da sempre, quasi in modo ossessivo, sostanzialmente solo di questo problema?

Ultima modifica di Angus; 22-03-2023 a 23:51.
Vecchio 22-03-2023, 23:38   #88
Esperto
L'avatar di pokorny
 

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Originariamente inviata da Schlemiel Visualizza il messaggio
Un rabbino anche a quei tempi era una persona insignita ufficialmente di tale ruolo, Gesù non pare lo sia stato, era semmai un predicatore, un particolare stranissimo è che non vengono mai citati i suoi maestri, che fosse un riformatore è palese come è palese che ve ne siano stati tanti in quel periodo di dominazione e simile a una guerra civile.
Urca è vero, grazie per la correzione! Son cose importanti.
Vecchio 22-03-2023, 23:46   #89
Esperto
 

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Originariamente inviata da Angus Visualizza il messaggio
Ma ce lo dici perché lo ritieni un'illusione? Non tenerci così in sospeso
In parte per lo stesso motivo che sostengono cugino e teal.
E non credo che sia una visione piatta, ma realistica. Il comportamento e la personalità possono essere influenzati da talmente tanti fattori ( e di fatto lo sono da quando nasciamo) che è pressoché impossibile riuscire a mantenere una linea di autenticità. Non è per forza qualcosa di negativo, anzi credo che sia molto liberatorio. L'illusione sta invece nel credere l'essere umano così cosciente e alla ricerca di un ideale.
Banalmente io posso considerare una persona autentica, ma usando come metro di paragone ideali/circostanze che mi influenzano nel pensare ciò. Niente di meno autentico.
Credo che l'unica forma in cui possiamo ( come essere umani ) avere un minimo di autenticità sia dal momento in cui veniamo concepiti. Quindi nella fase embrionale. E già li ho dei dubbi, perchè è scientificamente provato che il feto ad un certo punto della vita capti ed assimili dalla madre.
Ringraziamenti da
Teal (22-03-2023)
Vecchio 22-03-2023, 23:47   #90
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In realta' questo pensiero che l'autenticita' e' una specie di chimera a cui non vale la pena tendere lo trovo un pensiero pericolosamente "reazionario". In senso lato. Nel senso che io immagino che l'utente medio di questo forum abbia problemi con l'autoespressione coraggiosa, e insomma dire che l'autenticita' in fondo non vale la pena di essere perseguita puo' essere un modo di mantenere questa situazione in cui la persona rimane nascosta, non si esprime.
Vecchio 22-03-2023, 23:48   #91
Esperto
 

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Originariamente inviata da anahí Visualizza il messaggio
In realta' questo pensiero che l'autenticita' e' una specie di chimera a cui non vale la pena tendere lo trovo un pensiero pericolosamente "reazionario". In senso lato. Nel senso che io immagino che l'utente medio di questo forum abbia problemi con l'autoespressione coraggiosa, e insomma dire che l'autenticita' in fondo non vale la pena di essere perseguita puo' essere un modo di mantenere questa situazione in cui la persona rimane nascosta, non si esprime.
No, perché ? Anzi è esattamente il contrario. Nel senso , secondo me, è un pensiero che si distacca appunto da dogmi e imposizioni morali/sociali/personali che siano. Non viene repressa l'espressione, ma viene accettata.

Ultima modifica di CongaBlicoti_96; 22-03-2023 a 23:52.
Vecchio 22-03-2023, 23:50   #92
Esperto
L'avatar di Nightlights
 

Si ma a questo punto bisogna stabilire cosa si intende per autenticità. Che cos'è l'autenticità? Io dico la mia: per me l'autenticità è rimanere sempre se stessi davanti a chiunque, mostrando sia pregi che difetti. Per voi cos'è?
Vecchio 22-03-2023, 23:51   #93
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Comunque visto che erano state menzionate le filosofie orientali, mi ricordo che c'era un koan zen che diceva "che volto avevi prima che nascessero i tuoi genitori?" (ne esistono varie versioni). Quando io parlo di ricerca dell'autenticita' non parlo di questa ricerca paradossale di un'identita' precedente a tutte le nostre interazioni con l'ambiente. Ma di una modalita' di autoespressione.
Vecchio 22-03-2023, 23:54   #94
Esperto
L'avatar di NoSurrender
 

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Originariamente inviata da DownwardSpiral2 Visualizza il messaggio
Ciao NoSurrender, per esperienza diretta anche con la ketamina ad alti dosaggi capita di fare nde, a me è capitato di vedermi in terza persona mentre "fluttuavo" nella stanza.
Con la dmt (ne ho fatto un uso direi abbondante) non si hanno nde ma ad alti dosaggi può capitare di fare dei viaggi direi "multidimensionali" in cui si incontrano entità che spesso tentano di insegnarci qualcosa, io personalmente finivo in una dimensione molto oscura popolata da creature non proprio piacevoli quindi dopo un po' mi sono regolato per farne un uso più ricreativo e meno "cerimoniale" come dovrebbe essere.
Un mio amico invece dice di incontrare proprio gli spiriti dei defunti, di sentire l'energia dei cari che non ci sono più e mi è rimasto impresso quando mi ha raccontato di aver incontrato lo spirito del padre di un suo amico e alla domanda "come mai sei qua?" lo spirito gli ha risposto "cosa ci fai TU da noi".
Ciao Downward, molto molto interessante, soprattutto quando dici che a te la dmt non fa fare nde, al contrario di molti.
Sarei curioso di sapere di più su quello che vedevi o percepivi le creature non proprio piacevoli....

Quote:
Originariamente inviata da IO&EVELYN Visualizza il messaggio
Comunque Nosurrander sul sito di Victor zammit ci sono altre prove per la continuità della vita.

Il piano dopo quello fisico è l'astrale, ed è immenso, alcuni dicono anche in base alle convinzioni della persona, li il pensiero crea, qua lo fanno le mani.

Comunque sulle nde è già stato detto che di percezioni veridiche sono state verificate, incontri con defunti che non si sapeva essere morti ecc ecc. (Se poi il cervello crea la coscienza come fa in quel caso a vedere altrove, non solo nella area della sala operatoria, ma fuori. Senza contare Umberto di grazia, dotato psichicamente con tanto di esperimenti fatti in università Usa, sul suo sito coscienza. Org dove si dimostra che la coscienza non è un prodotto del cervello)

La storia del cervello, anossia ecc e delle sostanze chimiche già ampiamente smentita da più dottori, in tempi recenti e non.

Tutto sta nel non rifiutare tutte queste cose, anche se sembra impossibile farle nostre da un punto di vista materialista e nichilista,ci siamo nati e cresciuti quindi...


Le Obe si possono fare senza pericolo di vita, ma non è facile, ci deve essere una preparazione, e sopratutto se si crede che non esiste, non si riuscirà mai a uscire.

Stessa cosa per la reincarnazione, che nemmeno a me piace l'idea di tornare qua, lo abborro.

A parte il fatto che il mio nick è NoSurrender e non surrander
Grazie tantissime per il suggerimento su Victor Zammit, che non conoscevo, andrò sicuramente a vederlo!

Io ho provato più volte a fare una obe (out of body experience), ascoltandomi l'audio su youtube del Monroe Institute, ma mi sono sempre addormentato!
Tu ci sei mai riuscito invece?
Vecchio 23-03-2023, 00:01   #95
Esperto
L'avatar di Teal
 

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Originariamente inviata da Nightlights Visualizza il messaggio
Si ma a questo punto bisogna stabilire cosa si intende per autenticità. Che cos'è l'autenticità? Io dico la mia: per me l'autenticità è rimanere sempre se stessi davanti a chiunque, mostrando sia pregi che difetti. Per voi cos'è?
Ecco appunto, c’é chi la intende come sincerità e chi come ampiezza di visione.
Vecchio 23-03-2023, 00:02   #96
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Originariamente inviata da CongaBlicoti_96 Visualizza il messaggio
No, perché ? Anzi è esattamente il contrario. Nel senso , secondo me, è un pensiero che si distacca appunto da dogmi e imposizioni morali/sociali/personali che siano. Non viene repressa l'espressione, ma viene accettata.
Ah okei, mi sembra che intendiamo cose diverse con questo concetto, tu se non ho capito male lo intendi come un giudizio dato dall'esterno. Mentre per me la discriminante e' come si sente la persona dentro nell'esprimersi in un certo modo. Se schiacciata, soppressa, oppure sicura, libera, convinta, etc
Vecchio 23-03-2023, 00:05   #97
Esperto
 

Se devo prendere il termine nella forma letterale, si chiaro. Una persona autentica è quella che esprime il suo essere senza troppe influenze. Ma contestualizzandolo alla domanda del topic ed in particolar modo a come la interpreto è un falso mito. Assolutamente accattivante, considerando le molteplici filosofie e tentativi nella storia, ma comunque basata su un concetto con poche fondamenta diciamo.
Vecchio 23-03-2023, 00:17   #98
Esperto
L'avatar di NoSurrender
 

Nel frattempo sono in testa alla classifica settimanale, le piccole soddisfazioni della vita!
Grazie, vi voglio bene!
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Ultima modifica di NoSurrender; 23-03-2023 a 02:14.
Ringraziamenti da
cancellato25904 (23-03-2023)
Vecchio 23-03-2023, 02:13   #99
Esperto
L'avatar di NoSurrender
 

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Originariamente inviata da anahí Visualizza il messaggio
Per me e' abbastanza simile, ma la parola chiave nel mio caso e' autenticita'. La cosa che voglio di piu' e' una vita che sento autentica, che sia espressione di quello che sono davvero. Appunto credo che l'ostacolo piu' grande a questo sia adagiarsi, che per me non e' altro che paura di esprimersi.
Ciao anahì, devo dire che condivido pienamente la tua ricerca di autenticità nella vita. Anche per me è importante sentirsi in sintonia con ciò che si è veramente e trovare il coraggio di esprimersi senza timori. Credo che adagiarsi nella propria comfort zone possa essere uno dei maggiori ostacoli alla realizzazione di questo desiderio, ma sono convinto che con la giusta determinazione e motivazione si possa sicuramente superarlo.
Vecchio 23-03-2023, 07:48   #100
XL
Esperto
L'avatar di XL
 

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Originariamente inviata da anahí Visualizza il messaggio
Puoi spiegare meglio cosa intendi quandi dici che c'e' una differenza tra modo di vivere autentico e modo di vivere migliore e piu' positivo? Perche' per come intendo io queste cose, le due cose coincidono. Nel senso che per me un dolore autentico e' piu' salutare per me rispetto a una felicita' superficiale.
A me se una cosa vera fa schifo, fa schifo allo stesso modo, anzi il fatto che faccia schifo e sia anche vera aggiunge ancora più negatività a questa cosa.
Se la salute comporta dolore, o troppo dolore probabilmente a me fa schifo pure la salute.

Non mi ha mai convinto il fatto che se una cosa esiste ed è fatta in certi modi debba esser considerata buona, giusta e bella solo per il fatto che esiste.

Non è autentico un mondo senza violenza e sopraffazione ma lo giudico migliore questo mondo ideale rispetto alla realtà autentica del mondo in cui viviamo che queste cose le contiene.

Qualcosa di falso può essere migliore rispetto a quel che è vero sotto diversi aspetti.

Questi conflitti dentro di voi non esistono?
Sono l'unico che li vive?

Io desidero il bene, l'autenticità senza questo bene è inutile. Se lo stato di salute possibile è comunque carico di aspetti negativi resta uno stato difettato, pesantemente difettato, e l'autenticità non lo salva da questi difetti.

Il meglio che si può ottenere in una situazione per me potrebbe comunque non essere abbastanza.
La giustizia e quel che è autentico e reale, ad esempio, potrebbero essere irrimediabilmente in conflitto, e io personalmente tra i due butto a mare la realtà, perché dobbiamo considerarla per forza buona cosí com è?

È falso che quel che esiste è buono, giusto e bello.
È falso che quel che è necessario è buono, giusto e bello.

Che le cose esistono e sono fatte magari in certi modi lo si può capire, come giudicarle rappresenta un problema diverso e separato. L autenticità di un fatto non lo fa diventare automaticamente positivo o più positivo di un fatto irrealizzabile.

La verità e il nostro giudizio in relazione agli stati di fatto autentici sono due cose distinte.

Il vero non aggiunge bellezza a ciò che è brutto ma esiste. Può essere più bello un volto inventato rispetto ad uno reale ed autentico.

Io queste cose le noto, per questo quando qualcuno mi dice "io sono autentico" e si aspetta che io gli dica bravo, ha fatto male i conti, perché magari mi fa schifo comunque, a me cosa frega del fatto che sia autenticamente stronzo uno che è stronzo?
Per caso grazie a questa autenticità il comportamento da stronzo sparisce?

L'autentico non coincide col bene, dedurre "questo è autenticamente vero e anche necessario, dunque è buono", per me rappresenta un errore.

Ultima modifica di XL; 23-03-2023 a 08:46.
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