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07-10-2012, 16:09
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#1
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Banned
Qui dal: Oct 2012
Messaggi: 334
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Come ho scritto nella presentazione sono una ragazza molto ma molto timida con un rapporto di totale chiusura con i miei genitori, specialmente riguardo tutto ciò che tocca la sfera sessuale/sentimentale.
C'è un fatto che mi ha scaraventato nella più totale ansia e stress da un po' di tempo.
Mi sono fidanzata da circa due mesi con un ragazzo che abita lontano (è venuto qualche mese dove abito io per questioni personali, infatti l'ho conosciuto nel mio paese) e ci siamo resi conto che vale la pena provare a portare avanti la nostra storia. Non avendo entrambi grossi mezzi a nostra disposizione e non lavorando entrambi ci siamo resi conto che l'unico modo per portare avanti la storia e parlarne con le nostre rispettive famiglie.
Qui vi è il dramma.
Lui l'ha già fatto, ci ha messo poco, io ogni volta che ci provo sprofondo nel più totale panico. Non so come uscirne e come affrontare la situazione!
Il pensiero della loro reazione, delle loro faccie, o semplicemente di io che ne parlo con loro mi uccide, letteralmente.
Come uscirne? Cosa dire? Come comportarmi?
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07-10-2012, 16:27
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#2
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Esperto
Qui dal: Mar 2011
Ubicazione: bardo
Messaggi: 4,403
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Scusami se non ci arrivo ma come parlarne con le vostre rispettive famiglie possa aiutarvi a portare avanti la storia?
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07-10-2012, 16:33
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#3
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Banned
Qui dal: Oct 2012
Messaggi: 334
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Quote:
Originariamente inviata da Kitsune
Scusami se non ci arrivo ma come parlarne con le vostre rispettive famiglie possa aiutarvi a portare avanti la storia?
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Avrei i mezzi per andare da lui, o lui da me o ospitarci a vicenda in una delle case o da parenti che per una fortuita coincidenza entrambi abbiamo nella città dell'altro.
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07-10-2012, 16:38
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#4
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Banned
Qui dal: Oct 2011
Ubicazione: Florentia
Messaggi: 1,368
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Secondo me, chiedi troppo ai tuoi.
Possono essere i genitori migliori del mondo e sicuramente lo sono... ma mettersi in casa il ragazzo della figlia o chiedere a parenti di poterlo ospitare mi sembra un grosso sacrificio da parte loro e una grande richiesta da parte tua... perciò fai bene a provare disagio nel dover affrontare questo tema con loro.
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07-10-2012, 16:42
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#5
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Banned
Qui dal: Nov 2010
Ubicazione: Somewhere over ther rainbow
Messaggi: 2,996
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Prova magari a chiedere a lui di parlarne con i tuoi, prova magari a scrivere una lettera ai tuoi che ti autospedisci.
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07-10-2012, 16:44
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#6
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Esperto
Qui dal: Mar 2011
Ubicazione: bardo
Messaggi: 4,403
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Quote:
Originariamente inviata da Dianne
ospitarci a vicenda in una delle case o da parenti.
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A tempo indeterminato o avresti già una stima sulla durata della convivenza?
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07-10-2012, 16:54
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#7
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Banned
Qui dal: Oct 2012
Messaggi: 334
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IO sarei ospitata da parenti che ho dove abita lui .
Tempo determinato, qualche settimana verso Natale, qualche giorno ogni tanto.
In oltre dicendolo potrei essere molto più libera sotto molti aspetti.
Il problema è come affrontare uno dei più sconvolgenti blocchi della mia vita, non se ne vale la pena perchè ci ho già pensato e, si, ne vale la pena.
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07-10-2012, 17:04
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#8
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Banned
Qui dal: Nov 2010
Ubicazione: Somewhere over ther rainbow
Messaggi: 2,996
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Mi sembra un'ottima soluzione, ne vale la pena credimi, è una esperienza da fare comunque.
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07-10-2012, 17:04
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#9
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Esperto
Qui dal: Mar 2011
Ubicazione: bardo
Messaggi: 4,403
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Ok ora è più chiaro ma ho ancora altre domande.. i tuoi sanno che sei fidanzata?
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07-10-2012, 17:12
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#10
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Banned
Qui dal: Oct 2012
Messaggi: 334
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No, appunto, il problema è che non ho idea di come dire ai miei che sono fidanzata.
E' quella cosa cosa mi terrorizza e che mi scaraventa nel panico.
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Ultima modifica di Dianne; 28-07-2013 a 21:29.
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07-10-2012, 17:20
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#11
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Esperto
Qui dal: Mar 2011
Ubicazione: bardo
Messaggi: 4,403
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Potresti cominciare con l'incidente della chiamata domestica.
Lo fai chiamare a casa.. aspetti che qualcun altro risponda, qui a seconda della curiosità dei tuoi può già dire chi è o la scusa per cui ha chiamato (es: sul cellulare eri irraggiungibile da tempo ed era preoccupato) ..poi ti fai passare.. parlate un po' in modo puccioso ed eventualmente i tuoi approfondiranno l'inquisizione a quel punto puoi tirare fuori la faccenda.
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07-10-2012, 17:38
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#12
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Banned
Qui dal: Feb 2012
Ubicazione: Milano
Messaggi: 5,362
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Quote:
Originariamente inviata da Roy
Secondo me, chiedi troppo ai tuoi.
Possono essere i genitori migliori del mondo e sicuramente lo sono... ma mettersi in casa il ragazzo della figlia o chiedere a parenti di poterlo ospitare mi sembra un grosso sacrificio da parte loro e una grande richiesta da parte tua... perciò fai bene a provare disagio nel dover affrontare questo tema con loro.
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Parli per esperienza diretta? Io sì e posso assicurare che non c'è alcun problema, se c'è la volontà.
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07-10-2012, 18:19
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#13
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Esperto
Qui dal: Aug 2009
Ubicazione: Un po' in Emilia, un po' in Romagna
Messaggi: 1,522
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Parlo per esperienza personale visto che sono nella stessa situazione.
Cerca di parlare ai tuoi con calma di quello che intendete fare e con molta probabilità all'inizio saranno un po' incuriositi di vedere com'è il tuo ragazzo ecc. Se, come prevedibile, vedranno che è un tipo a posto saranno solo contenti per te e lo accetteranno in casa senza problemi.
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07-10-2012, 19:27
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#14
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Avanzato
Qui dal: Aug 2008
Messaggi: 332
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Capisco esattamente il tuo problema.
Beh io direi di parlarne in disparte col genitore con il quale hai più confidenza (immagino la mamma). Parlane in un momento qualunque, magari quando il genitore è impegnato a fare qualcosa. Anteporre al discorso frasi come: "ti devo parlare di una cosa" rende a mio parere tutto più imbarazzante (perchè il genitore potrebbe aspettarsi qualcosa di serio/preoccupante). Puoi esordire con un: "mamma sai che ho conosciuto un ragazzo che mi piace? Ci stiamo sentendo ora..."
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07-10-2012, 20:01
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#15
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Esperto
Qui dal: Jun 2012
Messaggi: 1,418
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La cosa migliore da fare, e te lo dico da persona timidissima, quando si ha paura di parlare è scriverla.
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07-10-2012, 20:27
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#16
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Banned
Qui dal: Feb 2012
Ubicazione: Milano
Messaggi: 5,362
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E' tipo mezz'ora che leggo e rileggo il tuo post, cerco di pensare a una risposta e non mi arriva.
Il fatto è che non è che ci sia una scappatoia.
Non esiste il modo di fare una cosa senza farla.
Devi parlare coi tuoi, in questo caso è obbligatorio. O lo fai oppure rischierai di compromettere la relazione con quel ragazzo.
Di cosa hai paura di preciso? Di quali reazioni?
Io lo so che quanto ti sto per dire non ha alcun senso per chi "è dentro" in queste fobie, ma se hai paura di qualcosa, o la fai o non la fai.
Secondo me dovresti farlo non appena leggi questo post, fai tre respiri profondi e vai da loro senza pensarci. Mamma ho un ragazzo, abita lontano e mi piacerebbe andarlo a trovare oppure che venisse qui a trovarmi qualche volta.
Fine. Concentrati solo su te stessa.
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07-10-2012, 23:05
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#17
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Banned
Qui dal: Oct 2012
Messaggi: 334
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Quote:
Originariamente inviata da chopin6630k
La cosa migliore da fare, e te lo dico da persona timidissima, quando si ha paura di parlare è scriverla.
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Scriverla? Tipo lettera? Non sarebbe quantomeno strano?
La mia paura...non so di cosa ho paura, ho paura e basta.
Ma non paura che possa non piacergli, più imbrazzo per i loro sguardi, le loro reazioni, i loro pensieri.
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Ultima modifica di Dianne; 07-10-2012 a 23:07.
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07-10-2012, 23:34
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#18
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Banned
Qui dal: Mar 2012
Ubicazione: Ovunque... e da nessuna parte...
Messaggi: 6,762
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Ciao e benvenuta!
Quote:
Originariamente inviata da Dianne
rapporto di totale chiusura con i miei genitori, specialmente riguardo tutto ciò che tocca la sfera sessuale/sentimentale
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Idem.
Ho parlato recentemente con mio padre di ragazze e gli ho rivelato di aver avuto qualche storia, ma solo perché stavamo litigando e lui credeva di sapere tutto della mia vita. E io gli ho rinfacciato di non essersi mai interessato minimamente alla mia vita personale, invece.
Secondo me, se ami davvero questo ragazzo e se pensi che valga la pena di fare questo sforzo per lui, dovresti armarti di sano coraggio e parlarne coi tuoi.
Infondo è solo un rapporto amoroso, mica ha fatto del male a qualcuno. Al massimo li renderai felici, perché scopriranno che la loro figliola ha conquistato il cuore di un ragazzo.
Farete una chiacchierata di qualche minuto e poi addio
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16-10-2012, 01:47
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#19
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Principiante
Qui dal: Oct 2012
Messaggi: 31
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L'idea era proprio quella di aprire un topic in questi giorni su una difficoltà anologa alla tua. Mi accorgo ora della presenza di questa discussione, dunque se non disturbo, mi intrufolo quì.
Ho 22 anni, sto insieme a un ragazzo di un'altra regione da quasi due anni. La necessità del confessare ai miei genitori la nostra relazione deriva proprio dalla circostanza che lui sia lontano e per incontrarci un volta ogni uno-due mesi dobbiamo necessariamente spostarci e percorrere molti chilometri, in treno o in areo.
La fuga in segreto è purtroppo da me vissuta soprattutto ultimamente, passato il fervore incosciente dei primi tempi, abbastanza male non soltanto per il disagio nel raccontare ai miei fandonie, ma anche per via, ad esempio, dei possibili pericoli nei quali potrei malaguratamente capitare durante lo spostamento, e dei quali i miei si ritroverebbero all'oscuro, per quanto io sia pragmaticamente autonoma e responsabile.
Ho giocato molto camuffando la mia inevitabile lontanza da casa nei giorni in cui ci vediamo, grazie al fatto di essere una studentessa fuorisede che spesso viaggia in una città poco distante dalla mia per seguire le lezioni. Le volte insomma che sono andata a trovarlo per stare da lui una settimana o pochi giorni, ho detto ai miei di frequentare l'università nella città nella quale sono iscritta.
A cosa è dovuta questa situazione? la ragione richiama la stessa paura di cui parla la ragazza che ha aperto il topic. Per alcuni di voi potrà sembrare una follia ingiustificata che si può risolvere con la più facile delle soluzioni: parlargliene. Tuttavia lo assicuro, l'imbarazzo e la vergogna sono tali da avere spinto al silenzio per due anni anche una ragazza che ha un rapporto e un dialogo normale e abbastanza aperto con i suoi genitori. D'altraparte è vero che la causa va ricercata piuttosto che in me stessa proprio nell'educazione dei miei genitori, con i quali non ho mai avuto discussioni concernenti sentimenti esterni alla famiglia. La mia posizione come quella dei miei due fratelli è insomma quella di una persona asessuata che non ha mai avuto un ragazzo e non ha mai baciato o desiderato nessuno.
Aggiungo che i miei genitori hanno una cultura tradizionalista dal punto di vista delle relazioni (anche se sono sicuramente aperti e innovativi in altre questioni). In base ai discorsi che ho loro sentito fare e che riguardano altre persone, il fidanzamento deve secondo loro avvenire in età adulta, possibilmente una volta completata l'istruzione e dopo avere trovato un lavoro, e deve essere propedeutico al matrimonio, da celebrare nel giro di poco tempo. Naturalmente prima del matrimonio, sono quanto meno fuori luogo i rapporti sessuali.
Considerando quanto vi ho detto la difficoltà nel parlare loro della mia storia (preciso che ho anche presentato ai miei il ragazzo come amico) deriva non solo da vergogna e imbarazzo, ma anche dalla paura che possano intromettersi e rendermi difficile anche solo essere ospitata a casa sua le volte che vado a trovarlo. In ogni caso da alcuni giorni ho pensato di parlarne a mia madre (parlarne con mio padre o con entrambi i genitori insieme è inimaginabile) e di programmare con la sua compliance il prossimo viaggio per vederci. Tuttavia non ho ancora trovato le parole, e non riesco proprio in alcun modo a dire nemmeno a lei che ho un ragazzo.
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16-10-2012, 09:18
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#20
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Esperto
Qui dal: Oct 2011
Messaggi: 2,673
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Ok.
Accendo la mia fantasia, posso? *clic*
A: Mà senti, mi daresti 50 euro che vado a [luogo] un paio di giorni e non voglio usare tutti i miei risparmi?
M: Dove vaaaii??
A: A [luogo]!
M: Con chi???
A: Eh con chi..!
M: Se vuoi i soldi dimmi con chi vai! Dove dormi scusa?
A: Dove dormo! Non ti preoccupare che trovo un posto va!
M: Si per strada come i barboni! Ma sei matta??? E' pericoloso!
A: Ma non dormo per strada! *sguardo d'intesa*
M: Mh...
A questo punto dipende da come la madre è fatta, perlopiù.
A mio avviso è probabile che abbia già intuito il tutto.
Quindi potrebbe fare domande specifiche per chiarire (e a quel punto è bene assettarsi sulla risposta vaga che suggerisce qualcosa, come sopra) oppure tacere per poi riprendere il discorso in seguito, magari col supporto del padre (eventualità peggiore, si crea un senso di minoranza, ma la risposta vaga funziona anche in questo caso, pur con maggiore difficoltà).
Ecco, il mio consiglio (dopo questo vaneggiamento) è l'uso della famigerata risposta vaga!
"eh cosa faccio!" *alza il sopracciglio*
"ehhh mà, che domande mi fai scusa!" *espressione del "come se non lo sapessi"*
"tu non preoccuparti!" *ride*
ecc ecc.
Che deve essere rigorosamente rilassata, mai astiosa o aggressiva.
Una risposta vaga deve suggerire qualcosa di positivo.
Deve passare il messaggio che "tutto va bene, poi vi dico" e non "non ve lo dico perché è complicato".
Fine delirio
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Ultima modifica di Allocco; 16-10-2012 a 09:23.
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