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19-10-2007, 14:44
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#1
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Principiante
Qui dal: Oct 2007
Ubicazione: Padova
Messaggi: 11
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Mi chiedevo se esistono altre persone che, come me, a scuola erano particolarmente note per proferire parola...diciamo una volta al mese...e, comunque, parlando poco e timidamente anche quella rara volta.
Io ero e sono così...ed inoltre, a causa di ciò, non ci si riferiva a me nemmeno chiamandomi con il mio nome...venivo definito, dalla maggior parte dei compagni, semplicemente "quello che non parla mai" (o "la mummia", o ancora "il morto vivente"...eccetera) ed ero fatto continuamente ed incessantemente vittima degli scherzi più crudeli e di ogni sorta di vessazione...verbale e non...con mia intessissima sofferenza (più a livello emotivo che fisico), anche perchè, non so dire precisamente per quale ragione, io mi rifiutavo di reagire e continuavo a sopportare silenziosamente...era come se, per così dire, non fosse da me reagire ma lo fosse (forse anche troppo) il cercare di resistere il più tenacemente possibile.
Ad oggi sono passati vari anni ma la mia personalità non è cambiata (continuo ad essere di estremamente poche parole con chiunque non sia il mio psichiatra o la mia mamma...e continuo a sopportare silenziosamente le offese), nonostante stia seguendo una terapia (con un medico molto ben pagato ed, a mio parere, abbastanza competente) ormai da circa tre anni (lo so...tre miseri anni, nel mondo delle psicoterapie, possono rappresentare un periodo ridicolmente breve).
Ovviamente non ho mai avuto amici, amiche...o una fidanzata (eventualità che considero più un'utopia che una possibilità futura)...infatti suppongo che, per la femmina media, quelli come me non siano che degli inutili sfigati da non prendere nemmeno in considerazione.
Come se ciò non bastasse devo sopportare anche altri problemi di salute.........wow...che vita meravigliosa...quale sarà la mia prossima avventura? Un cancro al cervello con metastasi? Lo spero.
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19-10-2007, 16:10
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#2
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Intermedio
Qui dal: Oct 2007
Messaggi: 150
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Ciao,
Purtroppo le cicatrici del cuore/mente sono invisibili per molti... è questo rende questi problemi ancora + difficili....... cmq coraggio
Ho letto che sono vari anni che sei seguito da uno psicologo..me ne intendo poco...ma stai facendo quel tipo di sedute dove si arriva alla radice del problema??? ho letto invece che praticamente tutti ormai fanno la cognitiva per sti casi....
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19-10-2007, 16:29
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#3
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Principiante
Qui dal: Jul 2007
Messaggi: 33
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quelle per arrivare alla radice del problema on servono a un cazzo perchè io l'ho fatta e sono come prima, sono sempre in soggezione con le persone, non spiccico parola, ho paura che tutti mentre cammino per strada mi notino e ridano.. e quindi mi serve sempre l'accompagnatore per uscire, ho vissuto i 3 anni delle medie come un'incubo, un'incubo tremendo e senza scampo, che, noostante siano passati 10 anni non mi da tregua, ME LI SOGNO SDDIRITTURA LA NOTTE che mi prendon ancora per il culo per la mia zittaggine e il mio andar male a scuola, con i professori che gli davano man forte.
se in 3 anni non hai avuto benefici cambia psicoterapeuta perchè questo non ti porterà da nessuna parte, anche io lo cambierò, e son passati nemmeno 2 anni..
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19-10-2007, 16:57
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#4
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Ubicazione: Non a Ferrara purtroppo
Messaggi: 564
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Alle Medie mi chiamavano "Mummia" o "Statua di cera" perché non mi muovevo mai dal banco.Poi al primo anno di Liceo venivo da alcune ragazze guardato come un alieno perché parlavo poco.Negli ultimi anni non parlavo con nessun compagno di classe perché non ci andavo d'accordo.Anche all'Università parlavo poco,e molti mi disprezzavano per questo.
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23-10-2007, 14:35
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#5
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Principiante
Qui dal: Oct 2007
Ubicazione: Padova
Messaggi: 11
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Sono seguito da qualche anno da uno psichiatra (medico chirurgo specializzato in psichiatria e psicoterapia, se proprio la si vuol dir tutta)...non so dire con precisione quale tipo di terapia egli utilizzi con me, e non conosco il suo nome (quello della terapia)...so solo che essa consiste, approssimativamente, in questo: ogni volta che mi presento nel suo suo studio ci sediamo l'uno davanti all'altro, separati solo da un tavolo su quale, di solito, restano appoggiate varie pile di libri, alcuni documenti ed un computer portatile...quindi, come mi ha già, in più occasioni, spiegato, io dovrei cominciare a parlare di quel che vorrei...di qualsiasi cosa. Lui si limita a commentare quel che io dico od a pormi delle domande per approfondire alcune discussioni...raramente si prodiga in descrizioni...tecniche diciamo (relative a ciò che, almeno in teoria, dovrebbe accadere nel mio cervello malato in certe particolari condizioni). Anche se, ormai, conosco questo medico da molto tempo, normalmente faccio molta fatica a cominciare...tanto che, saltuariamente, è lui che si decide a fare, per così dire, la prima mossa...alcune volte è accaduto che siamo rimasti per dieci o quindici minuti in silenzio, l'uno di fronte all'altro, come due cretini (con mia crescente ed insopportabile ansia, naturalmente). Ad oggi è la persona che più sa di me...posso affermare, con la massima certezza, che ne sa cento volte più di chi, lui escluso, mi conosce meglio...e, con questo, mi sto riferendo ai miei genitori.
Non sono sicuro che la suddetta terapia stia producendo dei cambiamenti apprezzabili in me...so solo che io ho sempre l'impressione che non stia servendo a nulla...ma, come ho già detto, forse è troppo presto per trarre delle conclusioni. Comunque andrà la mia vità cambierà certamente...o la terapia darà i suoi, sperati, frutti...o metterò, finalmente, in pratica la soluzione che contemplo da anni, ammesso che la si possa considerare una soluzione. Fatto sta che molti l'hanno provata...e nessuno s'è mai lamentato.
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23-10-2007, 15:49
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#6
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Avanzato
Qui dal: Sep 2007
Ubicazione: pazzialand
Messaggi: 326
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Quote:
Originariamente inviata da Gabriele
Sono seguito da qualche anno da uno psichiatra (medico chirurgo specializzato in psichiatria e psicoterapia, se proprio la si vuol dir tutta)...non so dire con precisione quale tipo di terapia egli utilizzi con me, e non conosco il suo nome (quello della terapia)...so solo che essa consiste, approssimativamente, in questo: ogni volta che mi presento nel suo suo studio ci sediamo l'uno davanti all'altro, separati solo da un tavolo su quale, di solito, restano appoggiate varie pile di libri, alcuni documenti ed un computer portatile...quindi, come mi ha già, in più occasioni, spiegato, io dovrei cominciare a parlare di quel che vorrei...di qualsiasi cosa. Lui si limita a commentare quel che io dico od a pormi delle domande per approfondire alcune discussioni...raramente si prodiga in descrizioni...tecniche diciamo (relative a ciò che, almeno in teoria, dovrebbe accadere nel mio cervello malato in certe particolari condizioni). Anche se, ormai, conosco questo medico da molto tempo, normalmente faccio molta fatica a cominciare...tanto che, saltuariamente, è lui che si decide a fare, per così dire, la prima mossa...alcune volte è accaduto che siamo rimasti per dieci o quindici minuti in silenzio, l'uno di fronte all'altro, come due cretini (con mia crescente ed insopportabile ansia, naturalmente). Ad oggi è la persona che più sa di me...posso affermare, con la massima certezza, che ne sa cento volte più di chi, lui escluso, mi conosce meglio...e questo mi sto riferendo ai miei genitori.
Non sono sicuro che la suddetta terapia stia producendo dei cambiamenti apprezzabili in me...so solo che io ho sempre l'impressione che non stia servendo a nulla...ma, come ho già detto, forse è troppo presto per trarre delle conclusioni. Comunque andrà la mia vità cambierà certamente...o la terapia darà i suoi, sperati, frutti...o metterò, finalmente in pratica, la soluzione che contemplo da anni, ammesso che la si possa considerare una soluzione. Fatto sta che molti l'hanno provata...e nessuno s'è mai lamentato.
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ma scusa questo psichiatra ti fa solo psicoterapia o ti da anche psicofarmaci?
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23-10-2007, 18:30
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#7
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Intermedio
Qui dal: Oct 2007
Ubicazione: Nord
Messaggi: 141
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Quote:
Originariamente inviata da Gabriele
o metterò, finalmente in pratica, la soluzione che contemplo da anni, ammesso che la si possa considerare una soluzione. Fatto sta che molti l'hanno provata...e nessuno s'è mai lamentato.
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e certo che nessuno si è mai lamentato... :lol:
cmq tornando serii, prima impegnati a tentare di migliorare..lo so che è difficile, pure io e molti altri siamo nella tua stessa situazione...ma se arriverai alla soluzione finale, ricordati del male che faresti ai tuoi genitori che immagino ti stiano cercando di aiutare, giusto?
quindi, pensaci/pensiamoci bene...
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23-10-2007, 22:09
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#8
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 23,122
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Io vanto l'invidiabile record di non aver mai alzato la mano per intervenire in un dibattito o fare domande ai professori per tutti i 5 anni del liceo. Alle medie l'ho fatto un po' di volte ma per questo ero bollato come secchione, dal momento che mi interessavo a ciò che spiegava l'insegnante. Ecco perché decisi di non parlare più.
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24-10-2007, 20:08
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#9
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Intermedio
Qui dal: Sep 2007
Messaggi: 158
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fino alle superiori sono stato uno tra i più interessati alla discussione in classe, appena uscito da quell'ambiente mi sono ammutolito, l'università con 10000 iscritti non aiutano, non viene permesso più ai studenti di esprimersi di discutere, perlomeno a me
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25-10-2007, 00:39
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#10
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Banned
Qui dal: Oct 2006
Messaggi: 315
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interessante la cosa dei quarti d'ora spesi in silenzio con lo psocologo/psichiatra...è capitato anche a me! é una tortura,x altro inutile...cosa vogliono trarne?
La prox volta,xò, pensa che ogni secondo speso cosi,son soldi che se ne vanno inutilmente, e loro se ne approfittano.....
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26-10-2007, 12:11
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#11
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Principiante
Qui dal: Oct 2007
Ubicazione: Padova
Messaggi: 11
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Quote:
Originariamente inviata da morenson000
ma scusa questo psichiatra ti fa solo psicoterapia o ti da anche psicofarmaci?
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Sì...è da parecchio tempo che faccio uso di psicofarmaci che lui mi ha prescritto...ne ho usati di vario tipo ma, in questo periodo, sto usando un antidepressivo, lo Zoloft, ed un ansiolitico, l'alprazolam (il principio attivo del più noto Xanax...ma io ne compro un altro, che costa meno: si chiama semplicemente Alprazolam ed è prodotto dalla Sandoz).
Prendo 2 compresse di Alprazolam alla mattina, 2 a mezzogiorno e 2 alla sera...più due di Zoloft verso sera...quindi, in totale, 8 compresse al giorno. Tuttavia ho confidato al mio medico di sentirmi, per così dire, un po' troppo "impasticcato"...e la cosa non mi da una bella sensazione...non vorrei che tanti farmaci mi facessero più male che bene.
Per cui stiamo programmando di ridurre il dosaggio.
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26-10-2007, 15:03
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#12
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Esperto
Qui dal: Oct 2007
Ubicazione: Bari
Messaggi: 636
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Quote:
Originariamente inviata da Gabriele
Mi chiedevo se esistono altre persone che, come me, a scuola erano particolarmente note per proferire parola...diciamo una volta al mese...e, comunque, parlando poco e timidamente anche quella rara volta.
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Io ero uno di quelli, con l'aggravante, però, di essere contestualmente il più "bravo della classe", sia alle elementari, sia alle medie, sia al liceo. Per interderci, ero quello che non si assentava mai e che svolgeva le versioni di latino fino all'ultima riga, un alunno modello, insomma.
Ma nel mio caso nessuno ha mai osato prendermi in giro o farmi scherzi di cattivo gusto perchè ero una risorsa preziosa da gestire: l'educazione cattolico-tradizionalista che ho ricevuto mi impietosiva e mi induceva sempre ad aiutare gli altri o durante i compiti in classe, o il pomeriggio per telefono, anche quando avevo voglia di prendere tutti a calci in c**o :evil:
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