No_Shelter

combattere la fobia e diventare "alpha male" (scopatore seriale?) non credo sia la stessa cosa -.-

Kody

Il problema qua dentro è proprio questa associazione.

Novak

Ma il libro è questo, vero? http://books.google.it/books?id=H57D...page&q&f=false

In caso di risposta affermativa, mi spieghi come fa uno a non associarlo ad un testo per aspiranti scopatori seriali?

Blue_Moon

Più che altro, non è detto che siccome una persona non legge i manuali da voi proposti e/o segue i vostri consigli allora non sia intenzionata a fare nulla.

Evidentemente, non sono interessati a questo tipo di letture e, se proprio, leggeranno altri manuali di loro gusto, non vedo perchè accanirsi tanto, francamente.

EDIT: comunque, gli ho dato un'occhiata: per la maggior parte mi sembrano ovvietà. Potrebbe essere utile per iniziare ad acquisire abilità sociali; ma, comunque, non ne consiglierei mai l'acquisto.

Per dire, si trovano consigli di questo tipo: "Mantieni il contatto visivo", "Sorridi!", "Adeguati al codice d'abbigliamento del contesto sociale nel quale intendi inserirti", "Prediligi i colori chiari"... Cioè, non mi sembra niente di particolarmente illuminante.

Halastor

Ok lo leggo e riporto le mie impressioni allora.. però so già che tu sei tu e hai la testa per reintepretare le cose in chiave positiva e di vero automiglioramento.. mi chiedo quanto bene faccia invece alla maggior parte della gente ragionare in termini di maschio alpha e maschio beta.. tutto lì.. comunque lo leggo se non è un mattonazzo..

Kody

La gente non deve diventare ossessionata a tal punto.

Dovrebbe solo cominciare a capire qualsi sono i pensieri e gli atteggiamenti disfattisti [aspettare che il destino faccia il suo corso] e quelli molto più costruttivi [prendere in mano la propria vita].

Se non avessi nominato che il primo pensiero è associato al maschio beta (ed anche ai sociofobici) ed il secondo al maschio alpha, non avrei infuocato il forum.

Jokerfs

Grazie, eroe nel tuo piccolo. Speriamo di scrivere la stessa cosa un giorno tutti quanti.

Marco Russo

La metafora dell'alpha male e del beta male è una semplificazione e come tale serve a rendere acquisibile (applicabile) un modello comportamentale per chi, per varie ragioni, non possiede -al momento- le capacità per un'analisi più dettagliata.

nei vari ambienti legati alle sottoculture della seduzione ho sempre criticato quel modello in favore di un modello differente, dove anziché il termine alpha e beta venivano utilizzati i termini "dominante" e "sottomesso". La differenza sembra nulla ma per quanto sottile esiste, e la si può apprezzare riprendendo il significato originale da cui la metafora dell'alpha è stata ricavata, ovvero l'etologia.
Il maschio alpha ha il controllo esclusivo delle femmine nel branco, ed è l'unico a riprodursi.
Non possono esistere due maschi alpha in uno stesso branco, sicché se un maschio ambisce al ruolo di alpha deve per forza sfidare il capobranco ed effettuare una cosiddetta "scalata gerarchica".
Nel modello dominante/sottomesso invece è possibile -e prevista- la concomitanza di più soggetti dominanti all'interno di uno stesso gruppo sociale, distribuiti secondo l' "ottimo di pareto", pertanto la promozione di livello è ottenibile senza tentativo di scalata gerarchica ma anche attraverso una cooperazione attiva con chi è in stato "dominante".
Tornando alla nostra specie mi sembra che questo modello sia più applicabile del precedente, secondo le evidenze empiriche che ne ho riscontrato.
Chiaramente essendo anche questo un modello è prono, come tutti i modelli e quindi come anche il precedente, a ulteriori estensioni, variazioni ed eccezioni: il modello non ha la pretesa di descrivere la realtà estesamente, ma fornire una mappa in cui sia possibile muoversi con ragionevole capacità previsionale.

premetto che non ho ancora letto il manuale, e visto che nonostante tutto sono assorto a di esso difensore, ne effettuerò una lettura critica e condividerò i miei pensieri a riguardo su questo thread, nella speranza che Kody ripensi alla sua intenzione di lucchettarlo.

Johnnie Walker

Lascia perdere, non ne vale la pena
Tralasciando per un attimo il sarcasmo, condivido appieno il tuo scoramento la negatività sa essere molto più contagiosa della positività.
Talvolta è anche colpa nostra, delle persone come tu ed io che abbiamo cambiato l'attitudine dei nostri pensieri, dimenticandoci che i consigli se la controparte non è predisposta a riceverli sono inutili.
Se dall'altra parte non c'è un forte desiderio al cambiamento nessun discorso terzi potrà mai innescarlo.
Per questo sono dell'idea che il primo passo deve partire dall'individuo stesso, per me fu il capire cosa realmente mi piaceva, i miei interessi e aspirazioni, poi fu l'elencare in che modo tali interessi mi erano preclusi dalla fobia, con questi due elenchi nella testa il terzo passo è stato logico e sequenziale., cominciare a combattere il problema più piccolo che potenzialmente mi avrebbe dato il beneficio maggiore.
Poi l'attitudine positiva è venuta con il tempo, ma solo dopo tutto ciò.
R.

Moonwatcher

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