Ciao, sono un ragazzo di 27 anni di Napoli e soffro d'ansia quando sono in pubblico, mi sento osservato e quando le persone ridono sento che stanno ridendo di me.
Questa forma di ansia si è sviluppata col tempo per il bullismo ricevuto già dalle elementari crescendo esponenzialmente crescendo con l'età. Tutt'ora subisco mobbing pesante a lavoro perché esteticamente non piacente ma soprattutto non ho la cosiddetta "cazzimma". A Napoli se sei un bravo ragazzo col viso efebico sei visto alla stregua di un disabile, ma con la differenza che nel mio caso non c'è nessuno che possa tutelarmi e devo mantenermi sulle mie gambe. Quando provo a chiedere aiuto vengo deriso e mi viene detto che sono un bonaccione, che devo risolvere da solo i problemi legati alle persone tossiche che mi circondano.
Ma quello che mi domando è: perché cagare il cazzo al prossimo che già fa una vita di merda? Perché affossare le persone? Non si vive più sereni nella tranquillità? Che sia a scuola o a lavoro, perché compagni di classe o colleghi devono infilarti il coltello nella pancia continuamente? Eppure non mi sembra così difficile vivere in serenità tutti quanti, ma forse è vero sono troppo buoni