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Vecchio 21-10-2012, 12:29   #1
Intermedio
 

Ho detto quasi tutto col titolo.
Ho 18 anni e da circa 5 anni vivo nella depressione e nella solitudine più totale. Sono perseguitato soprattutto dal peso di non essere felice come tutti. In teoria l'adolescenza dovrebbe essere la parte più bella della vita, e passarla in questo modo è a dir poco atroce. Non poter mai dire di aver fatto tutte le cazzatine che si fanno da giovane, di aver avuto una ragazza (Sicuramente prima gelerà l'inferno) ecc...
Tuttavia io non mi considero un perdente anche se sono uno sfigato e se la mia esistenza è vuota, perchè la causa di tutto questo è il fatto che sono nato in un posto totalmente sbagliato in cui non c'è niente per me. Il posto in cui vivo è l'opposto totale di ciò che sono. In tutti gli aspetti, dai più minimi ai più importanti. Per questo non mi ritengo il responsabile della mia schifo di vita. Se fossi nato in un posto più adatto a me, tutto ciò non sarebbe reale.
Tutti gli altri che sembrano perfetti in tutto e per tutto, non hanno assolutamente un bel niente più di me. Hanno solo la fortuna di essere nati in un posto ritagliato su misura per loro. Se vivessero in un posto in cui tutte le cose che gli piacciono (persone incluse) non esistono sarebbero esattamente come me. Quindi non mi riterrò mai inferiore a loro.

Io vivo con l'obiettivo di andarmente all'estero, e gettare tutto questo inferno che sto passando ora nella fogna più profonda dell'oblio, e di rimpiazzarlo con una nuova bellissima vita. Ma nel mentre che cerco di realizzare tutto questo, come posso ignorare la depressione e motivarmi? Io ho motivazione da vendere, ma il peso della parte più bella della vita che non saprò mai nemmeno cos'è, è sempre là pronto a schiacciarmi. Come posso ignorarlo per dare il meglio di me e realizzare il mio desiderio?
Vecchio 21-10-2012, 12:43   #2
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Originariamente inviata da Seth Visualizza il messaggio
Ho detto quasi tutto col titolo.
Ho 18 anni e da circa 5 anni vivo nella depressione e nella solitudine più totale. Sono perseguitato soprattutto dal peso di non essere felice come tutti. In teoria l'adolescenza dovrebbe essere la parte più bella della vita, e passarla in questo modo è a dir poco atroce. Non poter mai dire di aver fatto tutte le cazzatine che si fanno da giovane, di aver avuto una ragazza (Sicuramente prima gelerà l'inferno) ecc...
Tuttavia io non mi considero un perdente anche se sono uno sfigato e se la mia esistenza è vuota, perchè la causa di tutto questo è il fatto che sono nato in un posto totalmente sbagliato in cui non c'è niente per me. Il posto in cui vivo è l'opposto totale di ciò che sono. In tutti gli aspetti, dai più minimi ai più importanti. Per questo non mi ritengo il responsabile della mia schifo di vita. Se fossi nato in un posto più adatto a me, tutto ciò non sarebbe reale.
Tutti gli altri che sembrano perfetti in tutto e per tutto, non hanno assolutamente un bel niente più di me. Hanno solo la fortuna di essere nati in un posto ritagliato su misura per loro. Se vivessero in un posto in cui tutte le cose che gli piacciono (persone incluse) non esistono sarebbero esattamente come me. Quindi non mi riterrò mai inferiore a loro.

Io vivo con l'obiettivo di andarmente all'estero, e gettare tutto questo inferno che sto passando ora nella fogna più profonda dell'oblio, e di rimpiazzarlo con una nuova bellissima vita. Ma nel mentre che cerco di realizzare tutto questo, come posso ignorare la depressione e motivarmi? Io ho motivazione da vendere, ma il peso della parte più bella della vita che non saprò mai nemmeno cos'è, è sempre là pronto a schiacciarmi. Come posso ignorarlo per dare il meglio di me e realizzare il mio desiderio?
inizia una nuova vita da qualche altra parte
nesusno ti conosce, nessuno ti giudica
conosci una rgazza, falle subito dei complimenti, le resterai impresso lo stesso.
parti da 0, è come rinascere ma mantenendo l'esperienza.
quando si è sputtanati nel proprio paese non c'è via d'uscita
Vecchio 21-10-2012, 12:52   #3
Intermedio
L'avatar di MissAntropia
 

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Originariamente inviata da Belindo Visualizza il messaggio
inizia una nuova vita da qualche altra parte
nesusno ti conosce, nessuno ti giudica
conosci una rgazza, falle subito dei complimenti, le resterai impresso lo stesso.
parti da 0, è come rinascere ma mantenendo l'esperienza.
quando si è sputtanati nel proprio paese non c'è via d'uscita
Condivido. Ho vissuto questa situazione per 14 anni, poi me ne sono andata e sto decisamente meglio.

Forza e coraggio, faccio il tifo per te.
Vecchio 21-10-2012, 13:10   #4
Esperto
 

Coraggio amico, consolati pensando che la vita non è per sempre.
Vecchio 21-10-2012, 13:33   #5
Esperto
L'avatar di lizbon
 

1. non è vero che tutti sono felici.

2. l'adolescenza è un periodaccio di sofferenze per tanti

3. fai bene a non considerarti un perdente inferiore agli altri ma non commettere l'errore di attribuire la responsabilità di tutto agli altri e solo al posto dove stai, le responsabilità in parte sono anche nostre.

Nessuno è perfetto e nessuno vive in un posto ritagliato su misura, il paese delle meraviglie non esiste.

Se hai motivazione da vendere impegnati molto per perseguire il tuo obiettivo e occupando il tempo in questo modo forse riuscirai a ignorare la depressione e non dire che la parte piu' bella della vita non saprai mai cos'è perchè hai ancora tempo.
Vecchio 21-10-2012, 13:38   #6
Banned
 

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Originariamente inviata da Seth Visualizza il messaggio
Ho detto quasi tutto col titolo.
Ho 18 anni e da circa 5 anni vivo nella depressione e nella solitudine più totale. Sono perseguitato soprattutto dal peso di non essere felice come tutti. In teoria l'adolescenza dovrebbe essere la parte più bella della vita, e passarla in questo modo è a dir poco atroce. Non poter mai dire di aver fatto tutte le cazzatine che si fanno da giovane, di aver avuto una ragazza (Sicuramente prima gelerà l'inferno) ecc...
Tuttavia io non mi considero un perdente anche se sono uno sfigato e se la mia esistenza è vuota, perchè la causa di tutto questo è il fatto che sono nato in un posto totalmente sbagliato in cui non c'è niente per me. Il posto in cui vivo è l'opposto totale di ciò che sono. In tutti gli aspetti, dai più minimi ai più importanti. Per questo non mi ritengo il responsabile della mia schifo di vita. Se fossi nato in un posto più adatto a me, tutto ciò non sarebbe reale.
Tutti gli altri che sembrano perfetti in tutto e per tutto, non hanno assolutamente un bel niente più di me. Hanno solo la fortuna di essere nati in un posto ritagliato su misura per loro. Se vivessero in un posto in cui tutte le cose che gli piacciono (persone incluse) non esistono sarebbero esattamente come me. Quindi non mi riterrò mai inferiore a loro.

Io vivo con l'obiettivo di andarmente all'estero, e gettare tutto questo inferno che sto passando ora nella fogna più profonda dell'oblio, e di rimpiazzarlo con una nuova bellissima vita. Ma nel mentre che cerco di realizzare tutto questo, come posso ignorare la depressione e motivarmi? Io ho motivazione da vendere, ma il peso della parte più bella della vita che non saprò mai nemmeno cos'è, è sempre là pronto a schiacciarmi. Come posso ignorarlo per dare il meglio di me e realizzare il mio desiderio?
Se l'unico problema è il posto in cui vivi e non ti ritieni inferiore,secondo me riuscirai a risolvere i tuoi disagi
Vecchio 21-10-2012, 14:53   #7
Intermedio
 

Ciò che dite è giustissimo.
Ma anche se ho già in mente cosa devo fare, passare tutto il tempo in casa senza nessuno, non uscire mai, non avere amici, non avere nulla da raccontare ecc ha il suo peso...e anche se penso che (se tutto va bene) un giorno starò meglio e potrò ricominciare da capo, non posso fare a meno di risentire di ciò che mi manca, e questo mi ostacola moltissimo, per quanto ci provo non riesco a ignorare il presente
Vecchio 21-10-2012, 15:14   #8
Banned
 

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Originariamente inviata da lizbon Visualizza il messaggio
1. non è vero che tutti sono felici.

2. l'adolescenza è un periodaccio di sofferenze per tanti

3. fai bene a non considerarti un perdente inferiore agli altri ma non commettere l'errore di attribuire la responsabilità di tutto agli altri e solo al posto dove stai, le responsabilità in parte sono anche nostre.

Nessuno è perfetto e nessuno vive in un posto ritagliato su misura, il paese delle meraviglie non esiste.

Se hai motivazione da vendere impegnati molto per perseguire il tuo obiettivo e occupando il tempo in questo modo forse riuscirai a ignorare la depressione e non dire che la parte piu' bella della vita non saprai mai cos'è perchè hai ancora tempo.

in una risposta tutti i luoghi comuni dissipati...

Ultima modifica di Halastor; 21-10-2012 a 15:20.
Vecchio 21-10-2012, 15:24   #9
Avanzato
L'avatar di akirafudo
 

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Originariamente inviata da Seth Visualizza il messaggio
Ciò che dite è giustissimo.
Ma anche se ho già in mente cosa devo fare, passare tutto il tempo in casa senza nessuno, non uscire mai, non avere amici, non avere nulla da raccontare ecc ha il suo peso...e anche se penso che (se tutto va bene) un giorno starò meglio e potrò ricominciare da capo, non posso fare a meno di risentire di ciò che mi manca, e questo mi ostacola moltissimo, per quanto ci provo non riesco a ignorare il presente
Beh saresti inumano se il presente non influisse. Cerca solo di non ossessionarti coi tuoi problemi e cerca un progetto (servizio civile, università fuori?, lavoro) da perseguire in un altro posto. A 18 anni ero disperatissimo i problemi mi sembravano solo sul punto di aggravarsi ancora e cronicizzarsi, a 19 avevo la ragazza di cui ero innamorato, vivevo fuori casa con un gruppo di amici che sento ancora adesso. Basta con il cliché dell'adolescenza come il periodo più bello, per molti in realtà è il contrario. Pensiamo che il non aver avuto certe esperienze in giovanissima età ci segnerà per sempre ma non è così
Vecchio 21-10-2012, 15:30   #10
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Molti sottovalutano l'importanza dell'ambiente, le tradizioni socioculturali, le consuetudini e il loro influsso sull'individuo. Dacchè esse variano di luogo in luogo, l'individuo singolo per riuscire in un determinato ambiente, dovrà adattarsi ad esse.

Sono perfettamente d'accordo con quanto affermi, anche e soprattutto con l'andare all'estero. QUesto paese ha tanti di quei mali, nascosti, sotterranei e subdoli, altri visibili molto apertamente. Non voglio fare il pippotto sulla società corrotta e o tempi o costumi, però sicuramente varrebbe la pena provare come si vive in altre società e in altri paesi e come vengono concepiti lì lavoro e affetti.

Nei paesi calvinisti troverai sicuramente un'etica del lavoro maggiore. Per quanto riguarda gli affetti, si dice siano più freddi, ma non avendo un'esperienza diretta, bisognerebbe che tu sperimentassi di persona.
Vecchio 21-10-2012, 15:38   #11
Avanzato
L'avatar di akirafudo
 

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Originariamente inviata da Martello Visualizza il messaggio
Molti sottovalutano l'importanza dell'ambiente, le tradizioni socioculturali, le consuetudini e il loro influsso sull'individuo. Dacchè esse variano di luogo in luogo, l'individuo singolo per riuscire in un determinato ambiente, dovrà adattarsi ad esse.

Sono perfettamente d'accordo con quanto affermi, anche e soprattutto con l'andare all'estero. QUesto paese ha tanti di quei mali, nascosti, sotterranei e subdoli, altri visibili molto apertamente. Non voglio fare il pippotto sulla società corrotta e o tempi o costumi, però sicuramente varrebbe la pena provare come si vive in altre società e in altri paesi e come vengono concepiti lì lavoro e affetti.

Nei paesi calvinisti troverai sicuramente un'etica del lavoro maggiore. Per quanto riguarda gli affetti, si dice siano più freddi, ma non avendo un'esperienza diretta, bisognerebbe che tu sperimentassi di persona.
Guarda per esperienza variano anche da posto a posto in Italia ma si sa siamo un collage! Io ho sperimentato questo: a volte diamo per scontato, e lo fa anche chi è in possesso di grande immaginazione, che molti aspetti della vita resteranno inalterati spostandosi ad esempio all'estero.
Ora è chiaro che un problema psicologico lo porteremo anche lì, ma su tante questioni ci troveremo a tirare un sospiro di sollievo, alcune cose ci verranno più naturali, altre meno rispetto al posto di partenza, ma l'esperienza è sicuramente utilissima per arrivare relativizzare pensieri e stati d'animo.
Vecchio 21-10-2012, 16:11   #12
Esperto
L'avatar di Melancholia
 

Essere motivato è già una gran cosa.
Dovresti capire che tipo di vita vorresti condurre all'estero.
Non so quali studi tu stia facendo, ma hai già in mente che lavoro farai?
Vecchio 21-10-2012, 19:36   #13
Intermedio
 

Ora faccio la quarta liceo e vorrei fare la facoltà di lingue (sempre se da qualche parte sia possibile studiare inglese-svedese) e non so ancora che lavoro voglio fare, quella sarà una cosa da vedere a suo tempo, ma prima di tutto voglio finire la scuola e andarmene di corsa da questo posto del cazzo e da tutti gli stronzi che lo popolano.

Anche se non ci sono mai stato mi è sempre piaciuta la Svezia. Insomma è un posto che mi rispecchia incredibilmente: Freddo, inverno costante, metal ecc..
(Esatto io odio a morte l'estate, e indovina un po dove dovevo nascere? In Sardegna)

Spero proprio di trovare un modo che mi permetta di ignorare la depressione e concentrarmi su quello che voglio fare...
Vecchio 22-10-2012, 04:35   #14
Intermedio
 

Le tue parole rispecchiano ciò che penso io sulla mia vita......l'estero mi aspetta e spero nella rinascita....forza e coraggio
Vecchio 22-10-2012, 21:33   #15
Banned
 

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Originariamente inviata da Seth Visualizza il messaggio
Il posto in cui vivo è l'opposto totale di ciò che sono. In tutti gli aspetti, dai più minimi ai più importanti. Per questo non mi ritengo il responsabile della mia schifo di vita. Se fossi nato in un posto più adatto a me, tutto ciò non sarebbe reale
Non credo che sarebbe cambiato molto, rispetto ad ora.
Ogni posto è sbagliato per vivere, quando non si ha nessuno con cui condividere le giornate.
Ovunque troverai la banda di estroversi di turno, i fighetti e i bulletti del quartiere, le ragazze affascinate dalla figura del figobullo ecc...
Il mondo di oggi è così, esistono poche eccezioni
Vecchio 23-10-2012, 19:09   #16
Intermedio
 

Quote:
Originariamente inviata da rainy Visualizza il messaggio
Non credo che sarebbe cambiato molto, rispetto ad ora.
Ogni posto è sbagliato per vivere, quando non si ha nessuno con cui condividere le giornate.
Ovunque troverai la banda di estroversi di turno, i fighetti e i bulletti del quartiere, le ragazze affascinate dalla figura del figobullo ecc...
Il mondo di oggi è così, esistono poche eccezioni
Certo ovunque trovi gli stronzi di turno, ma il problema è che qui odio tutti dalla A alla Z. E poi non è vero che tutti i posti sono sbagliati, per esempio a me piace tantissimo il metal e odio a morte i truzzi e le discoteche, e dal momento che qui sono tutti dei truzzetti di merda fissati con le discoteche, che sono l'unico ad avere certi gusti e che non ci sono concerti o eventi che mi piacciono ma solo cose che odio profondamente, questo significa che è il posto in cui sono nato che è sbagliato per me, che non posso ricevere niente se non rabbia e sofferenze e che le sue caratteristiche non hanno nulla a che vedere con me. E ciò determina il mio malessere e la mia solitudine.
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