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17-07-2013, 22:25
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#1
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Esperto
Qui dal: Oct 2011
Ubicazione: TORINO
Messaggi: 687
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è questo che ero io?
oggi ero a pranzo con due colleghi, da poco arrivati in azienda...
uno dei due, persona apparentemente normale, non era a suo agio; si sforzava a intervenire, aveva un'espressione decisamente corrucciata, era poco avvezzo a sorridere. aggiungo che al mattino avevo provato a coinvolgerlo in qualche chiacchiera ma mi era sembrato molto restio, anzi mi aveva dato un feedback negativo a livello di espressività.
mia prima conclusione: "mi detesta" e quindi devo detestarlo anch'io.
penso che la gente, i cosiddetti estroversi o normali si fermino a questa ipotesi.
poi mi sono ricordato che anche io spesso sono stato così. ma era dovuto esclusivamente a sensazioni mie interne, al fatto che dovevo nascondere qualcosa o che mi sentivo insicuro, insoddisfatto, depresso, insomma nulla a che vedere con gli altri. per gli altri al massimo potevo provare una forma di invidia, di innocua invidia dovuta al fatto di sentirmi inferiore.
solo che gli altri non hanno mica tempo per fare certi calcoli o per darti chances. se non gli piaci, amen, ti staranno lontano e stop. se non li metti a loro agio, se non gli dimostri apertura, perché no amicizia, li repelli. e ti isoli. nessuno è lì per elemosinarti attenzioni, o per farti la carità, o per porsi le domande.
tu per loro sei semplicemente o uno con dei problemi, o un burbero, o uno che li detesta, o tutte le cose messe insieme e anche altre, purché negative... in ogni caso uno da cui poter stare tranquillamente lontano.
il risultato è stato che l'altro collega che inizialmente mi sembrava più propenso a fare amicizia con lui, alla fine si è attaccato a me che ero molto più responsivo ed estroverso, nonostante probabilmente di primo acchitto gli sembrassi meno interessante. e badate non mi sto inventando nulla, credo che gli uomini in generale possono fare cattive impressioni in base alla loro apparenza, espressività perlomeno iniziale, ma poi ciò che importa sono sempre e dico sempre le azioni, e questo lo vivo sulla mia pelle quotidianamente (è bellissimo quando nasce una fiducia reciproca dopo un'iniziale diffidenza)
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Ultima modifica di n. 8028; 17-07-2013 a 22:27.
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18-07-2013, 00:22
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#2
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Esperto
Qui dal: Jun 2013
Messaggi: 1,308
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1) Perchè sei estroverso? Non va bene.
2) Vero, alle persone non importa nulla di comprenderti.
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18-07-2013, 09:40
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#3
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Banned
Qui dal: Jun 2013
Messaggi: 143
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E il colmo è, come sappiamo tutti, che più di preoccupi di piacere agli altri, meno tendenzialmente gli piacerai e più ci starai male. E' quasi impossibile camuffare il proprio stato; si può tentare di pensare meccanicamente a qualcosa di adeguato da dire, senza riuscirci, ma è forse più importante il modo in cui lo si dice, ciò che si comunica col corpo a fregarci. Quante persone avremo visto riempirsi la bocca di banalità eppure comunicare e suscitare simpatia.
Comunque questo discorso vale soprattutto nel breve periodo periodo. Nel lungo periodo c'è qualche chance in più di essere conosciuti e compresi. Il problema semmai è, chi c'arriva al lungo periodo e non si nasconde prima?
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18-07-2013, 09:52
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#4
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 65,154
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Quote:
Originariamente inviata da n. 8028
solo che gli altri non hanno mica tempo per fare certi calcoli o per darti chances. se non gli piaci, amen, ti staranno lontano e stop. se non li metti a loro agio, se non gli dimostri apertura, perché no amicizia, li repelli. e ti isoli. nessuno è lì per elemosinarti attenzioni, o per farti la carità, o per porsi le domande.
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Gli altri hanno (avrebbero) il diritto di lamentarsi solo se da parte loro ci fosse stata uguale apertura, tentativo di mettermi a mio agio, ecc. ecc (cosa che non avviene sempre, anzi). Io non sono tenuto ad andare verso gli altri più di quanto loro non siano tenuti a venirmi incontro.
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18-07-2013, 14:22
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#5
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Esperto
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 698
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Voglio raccontare una cosa successa l'altro giorno. Mi trovo - ahimê - in vacanza con la mia famiglia e quando siamo arrivati in albergo ci ha, per così dire, "accolto" un individuo alquanto curioso: il ragazzo, vittima di un costante disagio, emetteva frasi appena comprensibili, aveva un linguaggio corporeo evidentemente compromesso e rifuggiva il contatto visivo. Conoscendomi, non mi ci è voluto molto a capire che si trattava di.timidezza patologica. Di un imbranamento unico, quando ci ha condotto nelle stanze non riusciva nemmeno ad aprire la porta e una volta aperta ci.ha letteralmente chiusi dentro nel corridoio al buio.
Ho provato anche a guardarlo negli occhi per capire cosa o che intenzioni avesse ma questo non ha fatto che peggiorare la situazione, l'ha immediatamente abbassato manco fosse un sacrificatore satanico di vittime umane... Per non parlare di quando a cena se n'è sbucato improvvisamente dal nulla dicendo "buonasera" senza sapere come tenere le braccia e le gambe o dove nascondersi. Una presenza scenica veramente imbarazzante.
È un episodio che mi ha fatto un sacco riflettere. Ci si sente decisamente SGRADITI ad avere a che fare con cpmportamenti del genere, e poi questo, che avrà avuto la mia età se non di più, era talmente surreale come personaggio che io e mio fratello ridevamo alla grande sotto ai baffi.
Ma davvero anche io davo questa impressione? Immagina che sia uno del forum, che:
- si sente brutto e inadeguato ( invece era carino, scuro di carnagione, con gli occhiali e un e giusto un po' di pancia che usciva dai jeans)
- ha subito bullismo e si lamenta che gli ridono dietro (e si meraviglia? Non so come ho fatto a non ridergli in faccia!)
- ODIA le donne perché sono strane, pecore, vacche, galline, anemoni (se solo fosse stato più tranquillo ci avrei parlato tranquillamente)
- è un essere tormentato egocentrico troppo concentrato su se.stesso.
Ecco. Ovviamente quelle sopra sono soltanto eventualità fantasiose, MA alla fone non è più o meno questo il comportamento REALE ed effettivo della maggior parte di chi scrive qui??
Meditiamo, gente.
Ah, par condicio, ieri a cena avevo vicino a me un ragazzo che era praticamente identico al Trota...poretto, chissà le prese in giro che si becca ogni giorno
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18-07-2013, 15:24
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#6
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Esperto
Qui dal: Aug 2009
Ubicazione: Roma
Messaggi: 5,542
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Io cerco di metterli a loro agio, nel senso che magari mi ci rivedo e quindi sgancio sorrisi e ringraziamenti a profusione.
Però è vero, la sensazione è comica...immaginavo la scena descritta da caratteriale e quel tipo avrei potuto essere io.
E immaginavo anche quella di 8028, anche se nn sembro burbero, posso dare l'impressione di uno non interessato al colloquio; a volte è vero, altre soltanto un modo per divincolarmi da eventuali impegni sociali che mi agitano profondamente.
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18-07-2013, 15:53
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#7
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 3,959
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Sembra che si stia parlando dell'acqua calda: è ovvio che se uno non riesce a interagire normalmente (o a non interagire proprio) non sarà mai la persona più ricercata ed apprezzata in un contesto sociale di qualunque tipo (anzi, l'opposto).
Comunque, di contro, non è che ci siano necessariamente sempre dell'odio o della cattiveria dietro a ogni forma di "esclusione": la maggior parte della gente è più diretta e pragmatica, emargina ed esclude dalla propria vita tutto ciò che non le va, non la attira e ciò che non le può servire.
E non serve nemmeno essere dei "trota" o avere disfunzioni comunicative così evidenti come quelle citate in alcuni esempi per ritrovarsi marginalizzati e esclusi.. basta molto (ma MOLTO!) meno.
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18-07-2013, 17:19
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#8
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Esperto
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 698
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Quote:
Originariamente inviata da chopin6630k
Bah... Se ne fregano anche. :-//
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Non ho ben chiaro a cosa ti riferisci, puoi specificare meglio?
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18-07-2013, 18:08
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#9
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Banned
Qui dal: May 2012
Messaggi: 1,349
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Quote:
Originariamente inviata da LesPaul
1) Perchè sei estroverso? Non va bene.
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Hahah
Comunque la cosa peggiore è quando si sta tanto a contatto con la gente, si diventa estroversi, e si utilizzano le stesse maniere che prima odiavamo sui timidi.
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18-07-2013, 18:33
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#10
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Esperto
Qui dal: Dec 2012
Ubicazione: Emilia Romagna
Messaggi: 670
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Quote:
Originariamente inviata da caratteriale
È un episodio che mi ha fatto un sacco riflettere. Ci si sente decisamente SGRADITI ad avere a che fare con cpmportamenti del genere, e poi questo, che avrà avuto la mia età se non di più, era talmente surreale come personaggio che io e mio fratello ridevamo alla grande sotto ai baffi.
- si sente brutto e inadeguato
- ha subito bullismo
- è un essere tormentato egocentrico troppo concentrato su se.stesso.
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Questo ero io circa 20 minuti fa...dal parrucchiere...non sapevo neanche come stare seduto.Il brutto e che ti rendi conto di tutto quello che succede e puoi ben immaginare cosa pensano gli altri,però non ci puoi fare quasi niente.
Quote:
vero,alle persone non importa nulla di comprenderti.
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credo sia il tuo stesso terrore che tiene lontana la gente, che e poi quello che speri perché la paura deriva proprio da essa.
E un meccanismo indubbiamente perverso...
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Ultima modifica di AbitanteDiMarte; 18-07-2013 a 18:37.
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18-07-2013, 18:46
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#11
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Banned
Qui dal: Feb 2012
Ubicazione: Milano
Messaggi: 5,362
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Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
Gli altri hanno (avrebbero) il diritto di lamentarsi solo se da parte loro ci fosse stata uguale apertura, tentativo di mettermi a mio agio, ecc. ecc (cosa che non avviene sempre, anzi). Io non sono tenuto ad andare verso gli altri più di quanto loro non siano tenuti a venirmi incontro.
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E' verissimo ed è lo stesso ragionamento che fanno gli altri (la maggior parte).
Il problema è che non possono supporre che il linguaggio non verbale di un avventore sia talmente compromesso dal comunicare segnali incoerenti con le proprie emozioni e i propri desideri.
La stragrande maggioranza delle persone si sente rifiutata da persone con queste problematiche, e quindi evita di investirci.
Per questo, inizialmente, può essere utile sforzarsi di controllare il linguaggio non verbale e il proprio atteggiamento comunicativo in modo da comunicare accettazione anziché rifiuto. Questo puó avviare profondi circoli virtuosi, che incrementano l'autostima e invogliano alla frequentazione sociale nonostante la sua faticositá. E ció permette di interiorizzare tutte quelle capacitá legate alla comunicazione non verbale di cui una persona vissuta a lungo in isolamento è carente.
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18-07-2013, 18:49
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#12
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Banned
Qui dal: Feb 2012
Ubicazione: Milano
Messaggi: 5,362
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Quote:
Originariamente inviata da n. 8028
è questo che ero io?
oggi ero a pranzo con due colleghi, da poco arrivati in azienda...
uno dei due, persona apparentemente normale, non era a suo agio; si sforzava a intervenire, aveva un'espressione decisamente corrucciata, era poco avvezzo a sorridere. aggiungo che al mattino avevo provato a coinvolgerlo in qualche chiacchiera ma mi era sembrato molto restio, anzi mi aveva dato un feedback negativo a livello di espressività.
mia prima conclusione: "mi detesta" e quindi devo detestarlo anch'io.
penso che la gente, i cosiddetti estroversi o normali si fermino a questa ipotesi.
poi mi sono ricordato che anche io spesso sono stato così. ma era dovuto esclusivamente a sensazioni mie interne, al fatto che dovevo nascondere qualcosa o che mi sentivo insicuro, insoddisfatto, depresso, insomma nulla a che vedere con gli altri. per gli altri al massimo potevo provare una forma di invidia, di innocua invidia dovuta al fatto di sentirmi inferiore.
solo che gli altri non hanno mica tempo per fare certi calcoli o per darti chances. se non gli piaci, amen, ti staranno lontano e stop. se non li metti a loro agio, se non gli dimostri apertura, perché no amicizia, li repelli. e ti isoli. nessuno è lì per elemosinarti attenzioni, o per farti la carità, o per porsi le domande.
tu per loro sei semplicemente o uno con dei problemi, o un burbero, o uno che li detesta, o tutte le cose messe insieme e anche altre, purché negative... in ogni caso uno da cui poter stare tranquillamente lontano.
il risultato è stato che l'altro collega che inizialmente mi sembrava più propenso a fare amicizia con lui, alla fine si è attaccato a me che ero molto più responsivo ed estroverso, nonostante probabilmente di primo acchitto gli sembrassi meno interessante. e badate non mi sto inventando nulla, credo che gli uomini in generale possono fare cattive impressioni in base alla loro apparenza, espressività perlomeno iniziale, ma poi ciò che importa sono sempre e dico sempre le azioni, e questo lo vivo sulla mia pelle quotidianamente (è bellissimo quando nasce una fiducia reciproca dopo un'iniziale diffidenza)
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quando fai incontrare un cane con un gatto adulti, succede una cosa simile. Vedi per il cane scodonzolare è un segnale di gioia e giocosità, per il gatto, di nervosismo e aggressività. E' per questo che finiscono per azzuffarsi, se non sono cresciuti assieme.
Per fortuna la nostra struttura mentale è più complessa, concedendoci la possibilità di compiere autoanalisi sui nostri comportamenti, per capire dove possano essere migliorati.
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18-07-2013, 20:02
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#13
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Esperto
Qui dal: Oct 2011
Ubicazione: TORINO
Messaggi: 687
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è proprio difficile distinguere tra qualcuno che ti detesta e qualcuno che ha un'espressività evitante. praticamente impossibile.
questo tizio sembra perfettamente ok, se gli parli risponde normalmente, ogni tanto interviene ma normalmente devi interpellarlo... non sorride mai e anzi fa delle facce come se si ritenesse superiore, e magari è uno di quelli che si considera superiore, ma la figura che ci fa è solo quella dello snob da evitare. non sorride mai, non apre bocca non parla, ecc.
io ho capito che non detesta nessuno, è solo uno a cui riesce difficile conversare, non c'è niente di male, ma a uno così ti passa la voglia di parlarci.
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18-07-2013, 21:21
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#14
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Banned
Qui dal: Feb 2012
Ubicazione: Milano
Messaggi: 5,362
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Quote:
Originariamente inviata da Joseph
Sul fatto che la questione fosse esclusivamente tua non ci piove (e questo vale dai timidi ai serial killer), ciò non toglie che queste questioni vengano poi attuate sugli altri (e questo vale appunto dai timidi ai serial killer ).
Gli altri, i sani, non sono (per definizione) masochisti e non vogliono essere trattati male dunque girano alla larga da quelle persone che manifestatamente trattano male se stesse in primo luogo e quindi figuriamoci come trattano gli altri.
Il timido preferirebbe ricevere attenzioni e magari una fidanzata/o? E' probabile, ma ciò non gli è concesso dal fatto che gli vengono preferite persone più piacevoli sul piano relazionale. Gli altri non sono dunque "cattivi", ma semplicemente egoisti.
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specifico: giustamente egoisti
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18-07-2013, 21:53
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#15
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Banned
Qui dal: Apr 2011
Messaggi: 2,141
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il mio più grande dubbio è questo : e se invece dell'aspetto fisico la gente mi emarginasse perchè do' l'impressione descritta in questo topic?
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18-07-2013, 22:14
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#16
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Banned
Qui dal: Feb 2012
Ubicazione: Milano
Messaggi: 5,362
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Quote:
Originariamente inviata da Alexon
il mio più grande dubbio è questo : e se invece dell'aspetto fisico la gente mi emarginasse perchè do' l'impressione descritta in questo topic?
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è proprio così alexon.
A patto di non essere ripugnanti (dove per ripugnante intendo dire emanare odore di urina stantìa e non essersi fatti una doccia da mesi), difficilmente una persona è tanto brutta da venire emarginata.
In giro è pieno di persone che hanno anche grosse menomazioni estetiche, ad esempio vistose cicatrici o ustioni al volto, che tuttavia non hanno problemi ad avere relazioni amicali.
Di "stronzi" in giro ce ne è molto meno di quanto non si supponga qui dentro.
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18-07-2013, 22:38
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#17
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Esperto
Qui dal: Oct 2011
Ubicazione: TORINO
Messaggi: 687
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Quote:
Originariamente inviata da Alexon
il mio più grande dubbio è questo : e se invece dell'aspetto fisico la gente mi emarginasse perchè do' l'impressione descritta in questo topic?
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da quando ho preso atto che in quel modo non funzionava e che stavo fallendo nel nuovo contesto lavorativo, ho preso questo provvedimento.
io entro sul lavoro con una maschera, non ho problemi ad ammetterlo.
e spesso (tipo oggi) mi odio per certi miei comportamenti "forzatamente estroversi", ma sto giocando su me stesso e con me stesso, sì è come se mi stessi prendendo gioco di me e degli altri, e l'unico modo per cambiare è sforzarsi di farlo.
spero presto di raffinare il mio comportamento di modo che esca naturale perché così è forzato e io mi rendo conto che quando trascendo sono falso, e mi indispone. ma per il resto sono contento di tirar fuori la mia indole estroversa che peraltro ho sempre avuto (solo che prima la reprimevo perché non capivo che l' estroversione è migliore dell'introversione, perlomeno a chi stanno a cuore le relazioni sociali e a me in questo momento della mia esistenza stanno a cuore);
in questo momento sto "usando" i miei colleghi di lavoro per i miei esperimenti sociali, per pochi casi individuali un po' me ne dispiace, ma sono pochissimi soggetti, in questo momento su una quarantina di persone che ho conosciuto c'è solo una ragazza che sollettica leggermente il mio interesse/curiosità e secondo me prima o poi i nodi con lei verranno al pettine, e capirà che da parte mia c'è molta finzione; lo capiranno anche gli altri ma di loro me ne fotto abbastanza perché non ho interesse a costruire solide amicizie con loro.
quindi sto usando il lavoro come palestra. spero presto di poter mettere in pratica i miei "cambiamenti" al di fuori di questo contesto, sul lavoro in realtà c'è sicuramente poca naturalezza da parte di tutti e si tende a fare i gentili e recitare parti tutti, mentre fuori, nel relax del tempo libero, in cui non c'è di mezzo lo stress/responsabilità del lavoro penso proprio che le possibilità di essere maggiormente ciò che si è, ci siano.
ho anche preso provvedimenti nel mio modo di apparire, rimpiango di non averlo fatto immediatamente perché la mia apparenza iniziale è stato un freno e un repellente che mi ha stra-penalizzato nella prima impressione che hanno avuto gli altri su di me.
pensa che ho fatto un colloquio e successivamente un incontro di gruppo, in un'altra azienda, e per la prima volta mi sono sentito rispettato, chiamato "signore" anziché ragazzo, e mi sono sentito persino carismatico rispetto alle persone con cui ho avuto a che fare... quindi se inizierò a lavorare lì, probabilmente non esisteranno certi pregiudizi che sono esistiti in questo posto di lavoro, almeno lo spero...
comunque c'è da dire che non è male, non è male lo small talk, la macchinetta del caffé, il dire quattro cazzate durante la pausa, sono tutte cose che alleggeriscono il lavoro. e in effetti non posso negare di ritenermi fortunato a lavorare in questo ambiente... (di altri ne ho conosciuti pochi)
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Ultima modifica di n. 8028; 18-07-2013 a 22:43.
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19-07-2013, 11:17
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#18
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
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Quote:
Originariamente inviata da Marco Russo
quando fai incontrare un cane con un gatto adulti, succede una cosa simile. Vedi per il cane scodonzolare è un segnale di gioia e giocosità, per il gatto, di nervosismo e aggressività. E' per questo che finiscono per azzuffarsi, se non sono cresciuti assieme.
Per fortuna la nostra struttura mentale è più complessa, concedendoci la possibilità di compiere autoanalisi sui nostri comportamenti, per capire dove possano essere migliorati.
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Quello che non capisco è dove stia scritto che il fobico/timido debba adeguarsi al non verbale del non fobico/timido e non viceversa. In teoria dovrebbero venirsi incontro entrambi.
Quote:
Originariamente inviata da n. 8028
l'estroversione è migliore dell'introversione, perlomeno a chi stanno a cuore le relazioni sociali e a me in questo momento della mia esistenza stanno a cuore
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L'introversione non impedisce le relazioni sociali e non è peggiore dell'estroversione, a priori.
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19-07-2013, 20:35
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#19
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Esperto
Qui dal: Oct 2011
Ubicazione: TORINO
Messaggi: 687
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Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
L'introversione non impedisce le relazioni sociali e non è peggiore dell'estroversione, a priori.
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Se ti fa piacere crederlo, sono felice per te!
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19-07-2013, 20:48
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#20
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Banned
Qui dal: Feb 2012
Ubicazione: Milano
Messaggi: 5,362
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Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
Quello che non capisco è dove stia scritto che il fobico/timido debba adeguarsi al non verbale del non fobico/timido e non viceversa. In teoria dovrebbero venirsi incontro entrambi.
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è un po' come dire che Berlusconi debba adeguarsi alle sentenze della magistratura... In teoria dovrebbero venirsi incontro entrambi!
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