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Vecchio 05-09-2008, 01:04   #1
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I rapporti umani sono una cosa tremendamente complicata: una volta che hai superato le inibizioni relative allo stare con gli altri, si presenta una cospicua serie di problemi che finora non avevi mai calcolato, preso com'eri dal vincere la tua ansia e indirizzare soltanto su di essa le tue preoccupazioni.
Quest'ultimo anno è stato per me un anno sostanzialmente sperimentale: ho cercato di mettermi alla prova, tornando a sottopormi ai riti di società, con tutti gli annessi e connessi, i riti e le cerimonie.
Ho scoperto di possedere risorse che fino a poco prima non avrei mai sospettato di avere, ho imparato a liberarmi dalle catene della suscettibilità e dell'ipersensibilità ai giudizi del prossimo che mi avevano sempre impedito di assaporare il piacere del "vivere vitam beatam cum multis amicis" e fin qui parrebbe tutto funzionante.
I problemi arrivano dopo: sarà che ormai non sono più un ragazzino in fiore, le occasioni mi sembrano drasticamente ridimensionate rispetto ad una volta ma soprattutto mi sembra assai difficile gestirle.
Secondo me mantenere in vita le amicizie e i rapporti umani è un processo che si compone di tre tappe fondamentali: la prima è l'accettazione, la seconda è la gestione, mentre la terza consiste nell'essere propositivi.

Per prima cosa ovviamente dobbiamo accettare ciò che ci viene proposto, eliminare parte delle nostre idiosincrasie per renderci piacevole la condivisione dei momenti della vita assieme agli altri. Tutto ciò significa diventare meno intransigenti.

In secundis bisogna sviluppare l'abilità nel mantenimento dei contatti umani in cui ci imbatteremo strada facendo. Questo secondo passo è a mio avviso assai più difficoltoso del primo, perché mette in gioco una serie di regole, di tempistiche e più in generale un savoir faire che chi è poco avvezzo ai rapporti interpersonali conosce poco o nulla.

Il terzo passo passo consiste nel trasformarsi da soggetti passivi delle offerte altrui a soggetti attivi e propositivi: quest'ultimo step dovrebbe garantire il consolidamento dei legami acquisiti. Del resto non si può pensare che saranno sempre gli altri a contattarci, tocca a noi apprendere quelle tecniche atte al mantenimento dei rapporti, allo sviluppo di un'indole partecipativa e propositiva che ci potrà garantire di non perdere quelle persone che abbiamo incontrato lungo il percorso.

Per quanto mi riguarda credo di aver svolto un discreto lavoro sul primo punto, sugli altri due invece devo ancora apportare molte migliorie.
Vecchio 05-09-2008, 01:28   #2
Esperto
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Vecchio 05-09-2008, 01:53   #3
Esperto
L'avatar di muttley
 

Gira e rigira le discussioni vertono tutte sugli stessi argomenti: a meno che non si parli di fatti privati, tutto ciò che esprime concetti e situazioni generiche è già stato affrontato. Però la discussione qui enunciata è leggermente differente.
Vecchio 05-09-2008, 02:13   #4
Esperto
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