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20-04-2009, 20:52
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#1
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Banned
Qui dal: Apr 2009
Ubicazione: A casa mia!
Messaggi: 232
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Avete presente la spiacevole sensazione d'abbandono che da la depressione all'ultimo stadio?
La voglia mi abbandona,
il desiderio mi abbandona,
lo stimolo mi abbandona,
le forze mi abbandonano,
la speranza mi...
Al prossimo abbandono mi schianto!
Scusate... mi sento vagamente di cacca ultimamente, indipendentemente da cosa succede... credo sia la dimostrazione che quando stai troppo male, non c'è proprio nulla in grado di farti risorgere... mah! :roll:
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20-04-2009, 21:25
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#2
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Esperto
Qui dal: Oct 2008
Ubicazione: Chelsea Hotel,NY
Messaggi: 544
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ti capisco. Quando ti senti di aver perso tutto di tutto...e può che altro,il terrore di essere abbandonato e deriso,mentre vedi il mondo divertirsi.
E' una fossa...ma a piccoli passetti,con una terapia giusta e soprattutto continuativa (anche io ho sgarrato parecchio con i farmaci ) la puoi riaffrontare. E comunque,almeno io,ho passato delle voglie di morire che non so come,quando arrivi all'ultimo stadio,la mente vira a farti stare bene..almeno,a me succede così ogni volta...scatta sempre l'istinto di sopravvivenza.
passo!
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20-04-2009, 23:28
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#3
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Principiante
Qui dal: Apr 2009
Ubicazione: a Est dove sorge il sole
Messaggi: 73
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Non penso, credo invece che anche quando ti senti crollare il mondo addosso, vederti all'ultima spiaggia, c'è sempre un barlume di speranza che riesce a farti andare avanti, quella piccola fiammella, che ti permette come l'araba fenice di risorgere dalle proprie ceneri, dal proprio dolore.
Ti dico questo dall'esperienza traumatica di una persona che a giugno dello scorso anno ha perso la propria compagna (con la quale ero assieme da 12 anni, di cui 5 di convivenza) dopo averla vista spegnersi lentamente a causa di un tumore al seno.
Per me è morta due volte, la prima quando i medici mi dissero che non c'era più speranza; e anche allora non mi ero rassegnato andando a cercare pareri
in vari ospedali, navigando ore e ore in internet alla ricerca di risposte che mi dessero una minima speranza, non rassegnandomi mai, trovando in quei momenti un aiuto anche in alcuni miei colleghi.
In quei momenti credevo proprio (come dici te) di non farcela a risorgere, di non avere la forza di superare anche questa batosta (6 anni prima avevo perso mio padre per un tumore al fegato). Ho trovato le forze per reagire perchè lo dovevo a lei, lasciarmi vincere dalla depressione per me significava vederla morire un'altra volta. Un grande aiuto mi è stato dato da alcune persone che nei momenti difficili capisci il loro valore; in primis una mia amica che conoscevo da quando avevo 18 anni (a proposito del thread se si può essere solo amici di una ragazza).
Quando ero andato a convivere, avevo cambiato città, quindi ho deciso di ritornare nella mia città natale dove ho quasi ricominciato da zero.
Qui ho deciso di mantenere solo quelle amicizie su cui sapevo di poter contare. E questa mia amica è stata per me l'equivalente dell'aereo che porta un aliante in volo e lo lascia solo quando è in grado di volare da solo; mi ha presentato ai suoi amici, dandomi la possibilità di uscire tutti i fine settimana (cosa che mi ero imposto io stesso) e di conoscere gente nuova, permettendomi con gradualità di tornare a vivere, evitando che mi isolassi, visto anche il mio carattere non proprio portato a socializzare, anzi.
Un altro aiuto mi è stato dato dai miei amici con cui vado in montagna, i quali mi costringevano quasi ad andare in montagna con loro.
Poi io stesso ho capito che l'unico modo per sopravvivere era essere sempre in movimento, per cui da parecchio tempo il lunedi e il mercoledi faccio pilates, mentre il martedi e il giovedi vado in palestra ad arrampicare, il sabato vado a correre a piedi o con la mtb e la domenica sci di fondo o trekking. Le prime uscite con gli sci, tornavo alla macchina prossimo ad avere i crampi, sapendo che la forza che mi faceva sciare a certi livelli era la rabbia che avevo in me e che in questa maniera aveva una via di sfogo.
Mentre invece il luogo più a rischio era ed è la mia camera da letto, dove la mente può tornare a spaziare e permettere al vaso di pandora di riaprirsi e fare uscire i miei ricordi, le mie immagini passate e cui sta a me vincerli, guardando avanti e cercando di evitare per quanto posso di guardare indietro.
A febbraio ho rischiato di rovinare tutto, quando ho invece ceduto alla tentazione di isolarmi per alcune settimane, ma poi fortunatamente sono riuscito a riprendermi.
Non è stato facile, all'inizio guardandomi allo specchio vedevo uno sconfitto, qualsiasi parte di me aveva un difetto, non c'era più nulla che andasse bene.
Ora cerco sempre di guardare avanti, ad esempio ho deciso di andare qualche fine settimana a visitare città estere utilizzando i voli lowcost.
Ho imparato a vivere alla giornata, cercando di non rimandare quello che posso fare ora a chissà quando, carpe diem, la vita è una sola, perchè buttarla via ?
Per me è stata l'AMICIZIA di alcune persone la mia ancora di salvezza oltre cha il mio stesso desiderio di farcela, spero tu possa contare nello stesso modo su chi ti sta vicino oltre che su te stessa.
In bocca al lupo.
Leggiti questo brano (non mi ricordo dove l'ho trovato)
"Hai continuato ad ammassare cadaveri, per la tua sola ambizione hai continuato a camminare schiacciando i cadaveri dei tuoi compagni, e le migliaia di corpi uccisi da loro, e quelli di una moltitudine di persone che non ti erano né amiche né nemiche, ma ora la tua strada si è interrotta. Tuttavia, osserva. TI STANNO GUARDANDO e, anche se terrorizzati, CREDONO IN TE. Sono ciò che ti è rimasto al termine del tuo sanguinoso viaggio. Sono le ali del falco con cui hai continuato a volare. Sono piume delle tue ali. TI PERDONERANNO. Benché adesso siano disperati ti accoglieranno con affetto, e così potrai continuare a vivere, affidando a loro il tuo corpo ferito, rinunciando al desiderio che nutrivi in passato e venendo seppellito dalle rovine del tuo sogno. Ma se ancora non vuoi rinunciare al tuo desiderio, se ancora quel castello ti appare più brillante di qualsiasi altra cosa, prosegui sulla tua strada accumulando i cadaveri di coloro che sono ancora rimasti. Recita nel tuo cuore 'CORAGGIO', e otterrai le ali delle tenebre per volare via da dove sei ora."
Insomma, se ti fermi diventi anche tu cadavere e saranno andati perduti tutti per niente.
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21-04-2009, 00:13
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#4
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Banned
Qui dal: Apr 2009
Ubicazione: A casa mia!
Messaggi: 232
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grazie
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21-04-2009, 02:06
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#5
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Esperto
Qui dal: Jan 2008
Messaggi: 4,864
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Mi si è gelato il sangue a leggere tutto.....e sn rimasta talmente scossa che non so cosa dire....Un abbraccio ad entrambe :wink:
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21-04-2009, 10:00
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#6
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Principiante
Qui dal: Apr 2009
Ubicazione: a Est dove sorge il sole
Messaggi: 73
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Effettivamente ora le nostre situazioni sono diverse; però posso dirti che forse la prima parte della mia vita è stata simile alla tua; come detto in precedenti thread fino a 20 vita sociale ridotta praticamente a zero; quasi tutti i fine settimana a casa a guardare la tv o a studiare. Poi a 20 anni quel corso speleo e la mia voglia di cambiare (sport, interessi vari e anche l'indipenedenza economica avendo iniziato a lavorare) e a quel punto io sono riuscito ad arrivare a quel bivio che mi ha permesso di cambiare il corso della mia vita; quel bivio che tu purtroppo non hai trovato oppure trovandolo hai scelto la strada sbagliata.
E' vero, ora uscire mi fa piacere, anche se capita di sentirmi solo in mezzo agli altri (sentirsi di essere in un luogo che non ti appartiene); alcune volte ci sono sabati sera dove vorrei starmene tranquillo a casa, ma invece non lo faccio,mi impongo di uscire, poichè uscendo tra tante serate grigie e vuote trovi anche quelle felici, dove si incontrano persone nuove, con le quali si sta meglio che non con altri; persone positive, che mi fanno dire fortuna che quella sera sono uscito.
Purtroppo per te, il mondo reale è quello che sta fuori dalle mura di casa, con tutto quello che ne comporta, e se non riesci a "farti violenza" su te stessa per cominciare a costringerti a vivere in mezzo agli altri, se non riesci a darti un "colpo di reni" per rialzarti, prima o poi rischi di superare il punto di non ritorno, e spero sinceramente che tu non lo abbia già oltrepassato.
P.S.: non hai mai pensato di fare un fine settimana in una città estera, andando via da sola ? vedere altre realtà, uscire dalla quotidianità e trovare nuovi stimoli. ormai con i voli lowcost puoi andare ovunque con prezzi accessibili (ovviamente partendo dal presupposto che tu lavori).
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22-04-2009, 21:18
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#7
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Esperto
Qui dal: Sep 2008
Ubicazione: Milano (hinterland)
Messaggi: 2,240
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Quote:
Originariamente inviata da -Dama-del-Drago-
Avete presente la spiacevole sensazione d'abbandono che da la depressione all'ultimo stadio?
La voglia mi abbandona,
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lo stimolo mi abbandona,
le forze mi abbandonano,
la speranza mi...
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Quanto vorrei che lo stato di cui parli mi fosse totalmente sconosciuto. Eccome, se lo vorrei. Quanto vorrei essere completamente alieno al problema e poter vantare l'ingenuità di risponderti: "coraggio, la vita è meravigliosa e imprevedibile, c'è sempre una speranza, devi solo credere in te stessa!"
Ma purtroppo temo di sapere di cosa parli. Ho fin troppo presente questa maledetta sensazione. Sembra proprio un nemico invincibile, eh? Ti illudi di averlo sconfitto, superato, sbaragliato... ma è solo questione di tempo, ed ecco che già lo senti rinascere.
Un abbraccio.
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22-04-2009, 21:27
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#8
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Esperto
Qui dal: Apr 2007
Ubicazione: Milano
Messaggi: 1,441
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Quote:
Originariamente inviata da -Dama-del-Drago-
Avete presente la spiacevole sensazione d'abbandono che da la depressione all'ultimo stadio?
La voglia mi abbandona,
il desiderio mi abbandona,
lo stimolo mi abbandona,
le forze mi abbandonano,
la speranza mi...
Al prossimo abbandono mi schianto!
Scusate... mi sento vagamente di cacca ultimamente, indipendentemente da cosa succede... credo sia la dimostrazione che quando stai troppo male, non c'è proprio nulla in grado di farti risorgere... mah! :roll:
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Sì ho ben presente ma poi passa anche senza un motivo...almeno così succede a me e non dico che mentre ho la crisi son tranquilla perché so che passa, no, però ormai lo sto accettando...
in verità ho sempre la speranza che col passare degli anni e delle crisi cicliche, troverò una consapevolezza tale da debellare quella brutta bestia, ma ancora è lei a comandare me
Vita di una bipolare...
Mi sento solo di dirti che non sei la sola e che una volta son rimasta a letto per 7 mesi senza quasi uscire di casa e poi piano piano mi è tornata la voglia, se riesci ad innamorarti ne esci.
Ma se lei arriva chiudo le persiane, stacco il telefono e aspetto. Mi prendo un tranquillante, dormo, dilato i tempi, non chiedo più nulla a me stessa, faccio il vegetale.
Poi da vegetale ricomincia l'evoluzione, lentissima, per giungere alla donna, che però è sempre una nuova donna perché le crisi servono a rinascere!
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22-04-2009, 22:58
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#9
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Banned
Qui dal: Mar 2008
Messaggi: 14,153
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guarda io penso a realizzare qualcosa di concreto nella mia vita..nel mio caso laurearmi,cosi' dopo nessuno mi potra' mai dare dello sfigato o fallito perche' qualcosa lavro' combinato nella mia vita indipendentemente dal numero di amici ,ragazze,dalla quantita' di vita sociale che faccio... :wink:
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