a volte si fa di tutto per trovare un equilibrio, che sia soddisfacente, ma si finisce sempre per cercare di migliorare la situazione in modo da avere il massimo..a volte la mente continua a formulare nuove idee e illuminazione per migliorare una situazione, ma alal fine si aspetta sempre un idea che sia migliore di tutte le altre ,e non si ha mai la pazienza di provarne una.
a volte si cerca di cambiare il proprio comportamento, ma si finisce per costruire un muro tra noi e le altre personee ci sentiamo imprigionati ogni qual volta volgiamo dare uno strappo alla regola.
o qual volta abbiamo un dovere, ma ci lasciamo andare ad un paicere, sentendoci poi in colpa, o ogni qual volta non colgliamo una occasione per paura del rischio e sentendo poi il rimpianto..sono situazioni che descrivono appunto il tentativo di mantenere l'equilibrio, ma la voglia di migliorare la situazione.
I nemici?? la paura e la fatica. ci vorrebbe coraggio e disciplina!
Ma con la disciplina non c'è improvvisazione , e dove c'è i il coraggio non c'è cervello.
A volte si vorrebbe rinunciare a una parte di noi, cioè all'ego, togliere tutto il superfluo, lasciando spazio al mistero , al nuovo, all'imprevedibile..e a volte di vorrebbe tenere tutto come è,finendo per impazzire al primo cambiamento.
A volte ci si programma tutta la settimana per non annoiarsi ,e si finisce per non godersi niente!
anche qui, paura e fatica, paura di perdere tutto ,e fatica di rinunciare.
ecco come mi sento ultimamente, in mezzo a tutte queste cose, so cosa sarebbe giusto fare, e pensare, eppure non lo faccio mai, ogni giorno cerco costantemente di verificar se sono sulla strada giusta per uscire da questo strano stato, e finisco ogni volta per cercare il dolore..involontariamente mi metto in situazioni difficili che non desidero, mi soffermo sui pensieri che mi fanno stare male, trovo una soluzione ma non ne provo nessuna!
non rischio , e non faccio fatica...cedo sempre!
oggi mi si è posta questa domanda??? laciare le porte aperte o chiuderle definitivamente???
io solitamente lascio le aperte aperte, ma alla fine aspetto che qualcosa ci esca, invece di guardare avanti! fa così paura guardare avanti??? c'è sempre il peso del passato, che ci si pone d'avanti, è come se fossimo circondati dal passato. si cerca di modificare il passato revisionarlo rivalutarlo, ma mai si cerca di migliorare il presente, dare il massimo, abbracciare il nuovo! ci si confronta continuamente con il passato e si cerca di ripristinarlo, come se fossero finiti i pezzi, solo perchè qualche mese prima si stava bene
Io in realtà so quale è il problema! il mio per lo meno! da un mese sicuro ho la visione che ho di me , distaccata da me. non mi autovaluto, non penso, sono intelligente carino , con talento, gentile ecc ecc, no penso cosa pensa lei di me, come mi vede, sono il meglio?? ecc ecc quindi finisco per fare tutto in funzione del suo possibile pensiero, e non del mio personale! no penso faccio questo perchè mi piace ecc, no penso a lei piacerebbe, sarebbe contenta se sapesse che mi diverto, che faccio questo o quello ecc.
e anche qui c'è dimezzo la paura e la fatica..fatica di badare a noi stessi ed essere autonomi, consci delle nostre scelte e di cio che siamo, dall'atra la paura di non piacere.
ed è così datutta la vita , s icerca sempre di soddisfare qualcuno, che sia uno o tanti o la società, di rispecchiare a un immagine prestabilita, e ci si confronta.
diventiamo i nostri peggiori nemici! siamo quasi sempre noi il nostro problema principale ,siamo noi il nemico, il nemico è dentro di noi! ogni giorno, sia che se facciamo un azione buona o cattiva, siamo noi a autovalutarci! infatti quasi mai chiediamo il parere di qualcun altro!
cmq, mi sento sballato! non i sento apposto da un mesetto circa, ho sbalzi di umore di fiducia e cerco qualcosa che sia una conferma , una costante, che mi tenga sveglio, se per non so, due 3 giorni cerco di limitarmi, o mi lascio andare ritorno squilibrato!
faccio troppo pensieri contorti ultimamente, so che è un mio modo di crescere, non sono ancora del tutto formato, sono ancora nella fase adolescenziale da qusto punto di vista, non ho un immagine chiara di me,
ma mi chiedo è un processo che si ferma prima o poi o è così tutta la vita??? voi un pò più cresciuti, parlo gente di 30 40 anni avete smesso di modificarvi, di crescere, di farvi domande??? di non sentirvi appagati e allora cercate di cambiare??
io conosco gente di 25 anni che sembra immutabile ,serenamente immutabile! ma anche gente di 20! nel bene o nel male! mi piacerebbe concludere questo processo, ma come dice un mio amico, chi è in grado di elevarsi ha il dovere di farlo!