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Vecchio 03-11-2024, 02:16   #21
Intermedio
L'avatar di Tatsuhiro Satō
 

Qualcosa non andava nella società umana/disumana o in me?
Vecchio 03-11-2024, 05:38   #22
Esperto
 

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Originariamente inviata da Mollusco Visualizza il messaggio
Credo che quel "qualcosa che non andava" dell'opener si riferisse alla media dei problemi della societa', e non fosse detto in senso morale. E' un non-andare rispetto al modo in cui vanno gli altri.
Infatti non parlo di moralità. Sono diversa, lo sono gli altri, io c'ho le mie, gli altri hanno le loro, normale non è nessuno.
Non é che l'ho pensata sempre così, ma adesso sì.

Ultima modifica di claire; 03-11-2024 a 05:41.
Vecchio 03-11-2024, 08:38   #23
Esperto
L'avatar di Keith
 

Quote:
Originariamente inviata da NatoMorto Visualizza il messaggio
4 ....all asilo....ho detto tutto
Io poco più tardi, a 6 anni.
Vecchio 03-11-2024, 08:56   #24
Esperto
L'avatar di Maffo
 

Ho questo ricordo di quando avevo 5/6 anni in cui facevo una battutina ad un mio compagno all' asilo, e subito dopo me ne vergognavo perché mi sembrò una cosa stupida da dire, però ancor prima di allora, a 4 anni, mia madre mi portò a fare una visita specialistica per capire se ero autistico (spoiler no, non lo sono) dato che le maestre dicevano che socializzavo poco con gli altri bambini.

Tl;dr 5/6 anni
Vecchio 03-11-2024, 09:02   #25
Esperto
L'avatar di Maffo
 

Comunque secondo me anche mio padre è un po' autistico perché è un' ora e mezza che canta sempre lo stesso ritornello di due frasi non stop, e mi sta sfracellando la minchia a livelli assurdi
Ringraziamenti da
Brutton (04-11-2024)
Vecchio 03-11-2024, 10:22   #26
Esperto
L'avatar di Crepuscolo
 

Appena arrivato all'asilo,quindi sui tre anni. Forse al tempo neanche mi rendevo conto ma venivo già emarginato dagli altri bambini perché ero molto tranquillo e parlavo poco.
Vecchio 03-11-2024, 10:25   #27
Super Moderator
L'avatar di Daytona
 

Che avevo comportamenti e atteggiamenti diversi dagli altri bambini, praticamente da sempre si è visto.
Ero precoce su alcuni fronti e in ritardo su altri. Dalle elementari ero sempre quello intelligente e brillante ma che proprio non si applica.
A dire la veritá non mi ha mai creato problemi consistenti la cosa fino ai 16 anni più o meno, dove sono spuntati i primi sintomi di ansia, poi qualche anno dopo ho avuto un episodio depressivo e una specie di coda fluttuata in modo molto altalenante come intensitá e spettro di sintomi. Mi hanno disadattato più da adulto che da bambino-ragazzino ste robe comunque.
Edit: cioè, in tutto ciò se ne rendevano conto più gli adulti che avevo intorno che io forse.
Mi sono sempre accorto di essere diverso dagli altri, anche se ha assunto un connotato negativo (qualcosa che non andava), più in lá con l'etá

Ultima modifica di Daytona; 03-11-2024 a 10:31.
Vecchio 03-11-2024, 10:47   #28
Esperto
L'avatar di sparatemi
 

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Originariamente inviata da Lost75 Visualizza il messaggio
A quale età vi siete resi conto per la prima volta che in voi c'era qualcosa che non andava?
prima media
Vecchio 03-11-2024, 11:08   #29
Esperto
L'avatar di NatoMorto
 

Quote:
Originariamente inviata da Keith Visualizza il messaggio
Io poco più tardi, a 6 anni.
Noi e quelli come noi siamo la conferma che non ci sono shock o fattori scatenanti significativi ma che il nostro è un problema genetico
Vecchio 03-11-2024, 11:34   #30
Esperto
L'avatar di AvolteRitorno
 

Mah, ci sto pensando, non ci avevo mai riflettuto a fondo...

Forse già all'asilo. Inizialmente mi rifiutai di continuare ad andarci perché una delle suore mi aveva dato uno schiaffo (fosse successo ai giorni nostri sai che casini, ma ai tempi era educare). In seguito, optato per un asilo laico, coinvolgendo altri bambinetti arrivai a un passo dall'evasione, eravamo in cima al muro che cintava la proprietà, bastava andarsene (anche qui, se non ci fossimo attardati ad aspettare i più lenti, immagino il casino che avrebbero fatto a chi "doveva" accudirci).

Il punto è che, già da molto piccolo, ho sempre tentato rifuggere dalle imposizioni, dai canoni della società. Non ho mai accettato fino in fondo l'uniformarmi, seguire delle regole imposte indiscriminatamente a tutti, solo perché è sempre stato fatto così. Non saprei come definire meglio la cosa, ma anche crescendo io in qualsiasi contesto sociale (ma anche non sociale) non mi son mai sentito a mio agio, l'impulso iniziale è sempre stato quello di andarmene, smarcarmi, non sottomettermi a uno stile di vita imposto.
Chiariamoci però, non è che io non segua le regole di default, anzi, i miei principi personali sono molto più rigidi di qualsiasi decalogo di netiquette.
Quindi se riesco evito certi contesti, se non si può farne a meno mi adeguo e seguo anche io le regole alla lettera, più che altro per rispetto verso gli altri.
Vecchio 03-11-2024, 11:37   #31
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da NatoMorto Visualizza il messaggio
Noi e quelli come noi siamo la conferma che non ci sono shock o fattori scatenanti significativi ma che il nostro è un problema genetico
Attenzione perché i primi mesi e anni di vita sono DETERMINANTI, ovviamente non ci sono i ricordi, ma ciò che avviene in questo periodo influisce in modo significativo e a volte purtroppo irreversibile, o comunque di difficile risoluzione, rispetto a traumi o fattori che intervengono successivamente, poiché sia il sistema nervoso che le basi psichiche in quel periodo si stanno sviluppando come "fondamenta".Non parlo per opinione personale ma perché per formazione e professione un po' di queste cose le mastico .
Ringraziamenti da
Lost75 (03-11-2024), zoe666 (03-11-2024)
Vecchio 03-11-2024, 12:19   #32
Esperto
L'avatar di Lost75
 

Quote:
Originariamente inviata da claire Visualizza il messaggio
Attenzione perché i primi mesi e anni di vita sono DETERMINANTI, ovviamente non ci sono i ricordi, ma ciò che avviene in questo periodo influisce in modo significativo e a volte purtroppo irreversibile, o comunque di difficile risoluzione, rispetto a traumi o fattori che intervengono successivamente, poiché sia il sistema nervoso che le basi psichiche in quel periodo si stanno sviluppando come "fondamenta".Non parlo per opinione personale ma perché per formazione e professione un po' di queste cose le mastico .
Vero, fin da molto piccolo a casa mi hanno terrorizzato con la storia dell'uomo cattivo o della strega cattiva che ti vuole rapire per farti del male. Questo perchè non dovevo allontanarmi da loro o dare confidenza agli estranei. Ho sempre pensato fosse questa una delle cause dei miei problemi di evitamento
Vecchio 03-11-2024, 12:34   #33
Esperto
 

All'età di 15 anni, quando tutti si sbaciucchiavano con le coetanee e io solo come uno stupido
Vecchio 03-11-2024, 13:49   #34
Esperto
L'avatar di Stasüdedòs
 

Dividerei in 3 momenti ben distinti:

1) Periodo dalla 1^media fino alle superiori: bullismo per lo più psicologico/verbale, ma avevo ancora qualche amico ed ero ancora nella fase del "solo un po' timido, di poche parole, ma poi da adulto le cose si sistemano".... se se, come no...

2) Periodo post-scolastico dai 20 anni in poi: ho realizzato i danni provocati dai lunghi anni di bullismo adolescenziale, il deterioramento irreversibile delle già scarse skills sociali, l'incapacità di relazionarmi con l'altro sesso (e di sostenere conversazioni generiche con gli altri), la progressiva perdita delle poche amicizie avute e create durante l'infanzia ... nonostante tutto, qualche tentativo di recupero ho provato ad avviarlo (senza successo), mantenendo comunque un briciolo di speranza fino ai 30 anni circa.

3) Periodo dai 30 fino ad oggi: totale rassegnazione consapevole sulla mia condizione e dispiegamento davanti a me di un futuro estremamente chiaro e segnato in certe sue caratteristiche, con le quali dovrò necessariamente convivere fino alla fine.
Vecchio 03-11-2024, 13:56   #35
Esperto
L'avatar di NatoMorto
 

Quote:
Originariamente inviata da claire Visualizza il messaggio
Attenzione perché i primi mesi e anni di vita sono DETERMINANTI, ovviamente non ci sono i ricordi, ma ciò che avviene in questo periodo influisce in modo significativo e a volte purtroppo irreversibile, o comunque di difficile risoluzione, rispetto a traumi o fattori che intervengono successivamente, poiché sia il sistema nervoso che le basi psichiche in quel periodo si stanno sviluppando come "fondamenta".Non parlo per opinione personale ma perché per formazione e professione un po' di queste cose le mastico .
Sono d'accordo ma a meno che non ci sia un vero e proprio abbandono o peggio,senza entrare nei dettagli,come nel mio caso o altri casi,mi è semplicemente accaduto quello che accade a tutti gli altri....solo che in me ha "scatenato" quello che ho tutt ora... Per questo parlo di componente genetica...gli altri milioni di bambini che hanno fatto le mie stesse cose o esperienze anche nell' imprinting o nei primi mesi di vita non hanno sviluppato la depressione...poi si sa che un trauma molto pesante nei primi mesi di vita può scatenare qualsiasi cosa anche in soggetti non predisposti
Ringraziamenti da
Keith (04-11-2024), Mollusco (03-11-2024)
Vecchio 03-11-2024, 14:32   #36
Esperto
 

Mi pare ci siano ricerche recenti sul "gene della depressione", ma non so e non mi addentro. Fin qui parrebbe che i disturbi di natura non psicotica non abbiano basi genetiche ma ambientali. E anche i disturbi psicotici non sono sempre "tare ereditarie" , avevo letto la percentuale di ereditarietà e non la ricordo ma era più bassa di quello che credevo.
Vecchio 03-11-2024, 14:53   #37
Esperto
L'avatar di NatoMorto
 

Magari mi sbaglio perché fan fatica gli psichiatri e gli studiosi....quindi figuriamoci un diplomato in alberghiera come me...ma resto della mia idea ...io la vedo così: un bimbo che mangia tre noccioline e scopre di essere allergico non ha un allergia per "colpa" di 3 noccioline ma perché ci è nato e la vita lo ha portato e catalogato come persona allergica...qui parliamo di fattore genetico ...invece se un bimbo mangia 200 noccioline al giorno per mesi poi probabilmente per saturazione o trauma diventerà allergico ...e qui il fattore genetico non c entra
Vecchio 03-11-2024, 15:01   #38
Esperto
L'avatar di Keith
 

Quote:
Originariamente inviata da NatoMorto Visualizza il messaggio
Noi e quelli come noi siamo la conferma che non ci sono shock o fattori scatenanti significativi ma che il nostro è un problema genetico
Nel mio caso c'è stata la morte improvvisa di mio nonno che ha causato un grande shock su mia madre e di conseguenza anche su di me, ma c'è cmq un substrato genetico.
Vecchio 03-11-2024, 15:09   #39
Avanzato
 

Quote:
Originariamente inviata da claire Visualizza il messaggio
Mi pare ci siano ricerche recenti sul "gene della depressione", ma non so e non mi addentro. Fin qui parrebbe che i disturbi di natura non psicotica non abbiano basi genetiche ma ambientali. E anche i disturbi psicotici non sono sempre "tare ereditarie" , avevo letto la percentuale di ereditarietà e non la ricordo ma era più bassa di quello che credevo.
Quote:
Originariamente inviata da NatoMorto Visualizza il messaggio
Sono d'accordo ma a meno che non ci sia un vero e proprio abbandono o peggio,senza entrare nei dettagli,come nel mio caso o altri casi,mi è semplicemente accaduto quello che accade a tutti gli altri....solo che in me ha "scatenato" quello che ho tutt ora... Per questo parlo di componente genetica...gli altri milioni di bambini che hanno fatto le mie stesse cose o esperienze anche nell' imprinting o nei primi mesi di vita non hanno sviluppato la depressione...poi si sa che un trauma molto pesante nei primi mesi di vita può scatenare qualsiasi cosa anche in soggetti non predisposti
Infatti secondo me non si tratta di un vero e proprio gene della depressione ma di una predisposizione genetica generale verso questo tipo di malattie. Un ambiente familiare magari non felicissimo, come il mio, che verso soggetti piu' resistenti non ha effetti particolari, in soggetti predisposti come noi scatena delle reazioni patologiche.

Io tra l'altro ho pure un parente stretto che ha sintomi molto simili ai miei, per cui mi sembra evidente almeno nel mio caso una tara ereditaria.
Vecchio 03-11-2024, 15:17   #40
Esperto
L'avatar di NatoMorto
 

Quote:
Originariamente inviata da Mollusco Visualizza il messaggio
Infatti secondo me non si tratta di un vero e proprio gene della depressione ma di una predisposizione genetica generale verso questo tipo di malattie. Un ambiente familiare magari non felicissimo, come il mio, che verso soggetti piu' resistenti non ha effetti particolari, in soggetti predisposti come noi scatena delle reazioni patologiche.

Io tra l'altro ho pure un parente stretto che ha sintomi molto simili ai miei, per cui mi sembra evidente almeno nel mio caso una tara ereditaria.
Esattamente come me
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