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Originariamente inviata da elisewin_
Sto pensando che questo è il periodo più bello dell'anno. Vorrei non finisse mai.
Esco fuori e l'aria fredda invernale mi fa sentire felice. In quel momento smetto di affannarmi dietro ai miei problemi, smetto di pensare al tempo che scorre incessante e che non mi permette di vivere...smetto di pensare a tutto.
Vedo le strade deserte, sento l'aria gelida che respiro, il vento freddo che muove gli alberi, e per un attimo il tempo non lo sento più; mi sembra di viverla la vita. Vorrei non finisse mai.
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Quanto è bello ciò che scrivi
Mi hai tolto le parole di bocca
Ho provato le stesse sensazioni uscendo stamattina…
Cosa sto pensando?
Però sto cambiando…
Prima ero felice di essere un tipo disperato,emarginato,che amava leggere le poesie,essere incompreso,godere delle belle sensazioni della solitudine in mezzo ai boschi o mentre ascoltavo qualche canzone o leggevo hesse o altri autori tedeschi…
E poi c’era solo il computer,una parte di me,come un prolungamento,ricordo ancora un giorno che si ruppe l’alimentatore lasciando la disperazione come se avessi avuto un grave lutto…
Non potevo vivere senza di esso,era la mia vita…tutto il mondo avevo a disposizione…
Adesso se si frantumasse non mi farebbe nè caldo nè freddo
Anzi un motivo in più per starsene di più fuori casa e vedere la piccola porzione di mondo che mi circonda…
Del resto questi luoghi virtuali come ha scritto alucard non esistono
Mi sento più sicuro di me,più forte, ma mi rendo conto di avere perso delle cose che l’introversione mi aveva dato e che rendeva la mia vita unica e particolare…
Sono molto meno attaccato per esempio a programmi in tv dove si parlava di arte ( o anche di politica,mi ricordo che non mi perdevo una puntata di otto e mezzo,adesso chi lo guarda più? E altri di quel tipo) o di cultura in generale…non leggo un romanzo da tempo (non ne sento il bisogno,inoltre mi dico a che serve vivere le sensazioni di personaggi di carta quando posso benissimo io viverle in pieno facendo esperienze belle o brutte che siano?)
Adesso leggo solo cose di psicologia,e sopratutto che non si perdano in chiacchiere,cioè in teorie senza azioni…
Anzi mi sa che finirò anche di leggere anche queste cose
Non sono come quei tipi che leggono e rileggono freud e roba varia e stanno ancora al punto di partenza…o cercano di capire…quando non c’è niente da capire…
Un tempo mi piaceva l’autunno,mi piaceva disperami,pensare alla morte,scrivere delle poesie,adesso non vedo l’ora che arriva l’estate…
Certo mi piacciono ancora le giornate di pioggia,mi piace sentirne l’odore,ma se avevo in programma di uscire questo mi disturba parecchio…(magari esco lo stesso,mi bagno e sono felice)
Poi c’è dell’altro,non so se questo sia positivo o negativo
Sto diventando una persona superficiale,direi menefreghista (prima rimanevo sconvolto da certe notizie del telegiornale,episodi di cronaca nera e mi chiedevo il perché di tanta violenza…penso ad erika ed omar ad esempio)
Adesso invece me ne frego completamente,penso solo a me stesso,e le recenti notizie di Napoli mi lasciano indifferenti ( so benissimo come dice Dyer Wayne che l’illusione della giustizia è zona erronea)
Poi rifletto di meno sulla caducità dell’esistenza,anzi ne sento perfino la mancanza e il post delirio autunnale era proprio un rigurgito di quelle vecchie sensazioni,certe dimensioni emotive che non ho più…
Non scrivo più poesie da due anni,e questo mi manca (ho pure pubblicato due libri) ma non ho più la creatività di un tempo…
in breve tutto quel parte cupa della mia personalità ( "il naufragar m'è dolce in questo mare...") si è come sciolto in un mattina illuminata: ed è la solarità, con la sua vitalità,la sua potenza che guida i miei giorni…
c’è una frase di Martin Gore che lessi tempo fa (componente dei Depeche Mode) che adesso capisco alla perfezione:
“Io vivo da nove mesi a Santa Barbara, California. Sinceramente non mi manca il cielo grigio dell'Inghilterra. Adesso mi sveglio la mattina davanti a una montagna su cui splende il sole e la giornata assume una piega positiva fin dall'inizio”
A volte penso che stia cambiando troppo e mi manca il vecchio me stesso,quello che voleva andare a fare un viaggio in Irlanda o peggio in Islanda mentre adesso se ne andrebbe volentieri a Santo Domingo….
Non so se perderò definitivamente questa parte di me,che torna in autunno,o se farò in modo,in maniera equilibrata che queste due parti possano convivere ( e forse già succede)
Forse nessuna delle due esclude l’altra e si può interessarsi di poesie,di belle sensazioni,e al tempo stesso dedicarsi all’agire,e alla socialità,all’essere aperti( e quindi ai rapporti in un certo senso approssimativi e banali che si possono avere con la maggior parte delle persone che non capiscono una mazza di poesia e di oscure sensazioni sublimi) e al contempo però divertirsi…con gli altri…
E…
Da solo con le proprie sensazioni (magari da non condividere se non chi sai che ti capirà perché prova esperienze simili ma non uguali)
Ecco fare quello che si piace fare nel momento,forse questa è la soluzione…
Scegliere di essere malinconici,perché una parte di te lo vuole,guardare un bel film triste,goderne, e poi magari uscire fuori e fare una bella corsa sotto il sole ( questo mi è capitato davvero l’anno scorso quando vidi i quattrocento colpi) ed essere felici di esistere…
Ecco che vivere il nichilismo fino in fondo fa persino bene…
Come godersi un bel tramonto…
Ecco che sento dentro di me,il vero me stesso,quello che vive al di là dei consigli di certi libri di psicologia sull’essere banalmente sempre positivi,perché so che sto vivendo a modo mio,anche in questa apparente contraddizione…
Mi viene in mente il taoismo,ma non voglio appesantire il tutto,con altri discorsi…
Mi viene in mente anche la bioenergetica,colle sue fasi di carico e di scarico…
Mi viene in mente anche il lupo della steppa con le sue mille personalità
penso anche alle teorie del Voice Dialogue…
mi ricordo:
Era bello vivere con le sensazioni interne,bastavano quelle…
Ma poi aumentando l’estroversione la mia energia che prima si concentrava solo sulla bellezza di una percezione (mi mancano le sensazioni di altre vite che avevo all’improvviso,senza che le cercassi,ad esempio mi ricordo un giorno ero un pozzo abbandonato,un'altra volta ero l’asfalto bagnato di una città in cui non ero mai stato,si ero anche oggetti,sentivo le loro sensazioni,le loro emozioni,e mi ricordo anche di altre vite vissute in altre epoche con le loro trepidazioni- ad esempio mi spararono un giorno e sentii il bruciore della pallottola e il freddo del corpo in una battaglia in un paese della Francia all’inizio novecento…
Ero pazzo allora?
Ero folle?
Adesso dico di sì,ma so benissimo avendo studiato un po’ di antipsichiatria che forse avevo solo delle capacità in più rispetto agli altri ( come i santi e le loro estasi)
Capacità perdute,come questa poesia scritta in quel periodo:
Una melodia infantile,
malinconica,
viene dal futuro.
Come il volo leggero
dei gabbiani
sul mare di un pianeta disabitato.
Che stavo dicendo mi sono perso nei vaneggiamenti…( che bello mi ricordo anche un giorno ero un bambino che stava giocando su un gradino negli anni sessanta mentre mangiava una focaccina calda croccante in giorno di fine marzo e non era andato a scuola…mentre dal porto vicino arrivava il sapore del mare…del Portogallo)
Mi sono perso un'altra volta,scusate
Stavo dicendo adesso che ho deciso per il mondo,la mia energia si sta incanalando verso l’esterno…come mi piace sorridere e trasmettere la mia felicità…
Ma affinché ci sia questa luce ho bisogno ancora ( e spero di non abbandonarlo mai) del mio buio per rigenerarmi,direi per rinascere ancora ed interagire con tutti gli altri…
Quindi prendere dal pozzo dell’introversione solo quando mi serve è l’ideale…
E poi essere ancora più contraddittorio:
Magari in un giorno di sole deciderò di godermi la malinconia leggendo un libro…
E in un giorno di pioggia me ne andrò in giro ed entrerò in qualche pub a bere una birra felice di esistere…e attaccherò bottone con chi non conosco…
PS: ma quanto cazzo scrivo? E soprattutto che cazzo scrivo… :lol: :lol: