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Quando esco di casa - a parte la somma fatica del vestirsi e prepararsi di cui si parlava - mi sembra di dover fare uno sforzo enorme per non cadere in pezzi.
Non sono mai naturale, è come se temessi di scompormi da un momento all'altro, che un piede schizzi via, che mi rotoli giù la testa.
Non so.
Questa sensazione la sento di meno dopo una grossa fatica fisica, ma non fatico molto perché faccio fatica ad uscire di casa per faticare.
Se mi vesto con la tuta mi sento a disagio, come se camminassi con le pantofole sull'asfalto, non so. Se mi vesto normalmente mi sento "apparecchiata", tipo che tutto deve sta al posto suo e quindi devo tenermi addosso i vestiti con la forza della mente.
Mi sembra di essere sempre concentrata - nel senso di strizzata - come se quella fissazione su un passo dopo l'altro sia la maniera migliore di non volare via picchiando la testa contro un lampione.
Non so più lasciarmi fare le cose, drop the leash, drop the leash!

Poi mi sembra di non avere a che spartire con le persone che vedo per strada.
Mi sembra di non avere niente da dire/da dare perché quella non sono io.
Una rigidità extrema.
C'è stato un periodo ultimamente in cui uscivo a camminare tutti i giorni, ma c'era sempre una sorta di meccanicità/qualcosa che non mi convinceva.
Sono molto inibita. Dico cose fesse e scherzo molto ma è solo un riflesso del nervosismo.
Non mi lascio mai essere.
Questa faccenda delle inibizioni ferox mi dà da pensare molto.
Non riesco a vedere le persone a cui tengo perché mi sento trattenuta e intrappolata e inespressa.


La consapevolezza di questa rigidità mi fiacca.
Mi toglie la voglia di stare in mezzo alle persone, chiunque siano.
Con la parola scritta va un po' meglio (ad esempio nelle chat), ma di persona fatico tanto.

Con il corpo non so essere esplosiva o estemporanea, e quando lo faccio risulto goffa. Non so creare, con i miei movimenti. Non c'è una armonia. Non sono tranquilla.

Anche il fatto di essere donna mi fiacca.
Non vorrei. O vorrei esserlo in un altro modo.
Tipo così: http://playerpianosara.files.wordpre.../11/mowgli.jpg


Le cose non vanno bene.

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Quando esco e faccio le cose [raram.] mi sembra di rimanere esclusa, come se mandassi avanti la kontrofigüra.
Sento come uno strappo fra il voler restare con gli altri nella speranza che quel di inespresso venga fuori, e il voler tornare a casa per riprendere da dove avevo interrotto con me. Non so perché le cose semplicemente non scorrono, e io non scorro con loro.
A fine giornata resta sempre quella amarezza >:


*abbraccia caratteriale*

Kody

Non è che stai troppo nella tua testa? Io ho sperimentato una cosa del genere e la causa era quella...

Skyl

Io provo le stesse cose nelle mie rare sortite in luoghi pubblici o locali pubblici....
Senso di inadeguatezza, goffaggine in tutto quello che faccio, sensazione di avere gli occhi di tutti puntati addosso...

Non vedo l'ora di tornare a casa per smettere la maschera e finalmente lasciar defluire la tensione che l'uscita mi ha causato...

Non so perchè continuo a forzarmi ad uscire

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La cosa anche buffa è "comportarsi" come se si fosse naturali.
Fingere la naturalezza, lol.
Se non si allenta la mente tutto resta rigido
Mi fa senso tutta questa faccenda