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31-05-2011, 16:10
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#21
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Originariamente inviata da niky
Poniamo la situazione (che corrisponde pari pari alla mia, naturalmente ) che siete senza amici, non uscite mai, vi sono arrivati i marones a terra per il tempo trascorso in casa e non sapete che fare per riemergere dal "tunnel" in cui vi siete cacciati.
Poniamo (ed anche questo è il mio caso) che avete davvero una gran voglia di darvi una "regolata", una mossa, per cambiare lo stato delle cose....non per una questione di conformismo e pregiudizio (magari potrebbe starci in minima parte) ma perchè sentite che è qualcosa di necessario per voi stessi, per la vostra salute fisica e psicologica!
Poniamo che le uniche persone con cui avete, non dico feeling o empatia perchè potrebbe essere un'esagerazione, ma almeno una sorta di contatto (in altre parole, le uniche facce nuove che vedete, dato che non siete inseriti in altri giri) sono quelle del contesto lavorativo (o universitario, come nel mio caso) in cui vi trovate....e che, col passare del tempo, vi accorgete che con buona parte di queste si potrebbe andare oltre il rapporto "formale" del vedersi solo in quell'ambito.
Poniamo che, dopo aver riflettuto su roba come palestre e corsi di lingua, per dirne due (ma scartati perchè lì bisogna andarci solo per raggiungere l'obiettivo fisico e linguistico rispettivamente, e non certo per conoscere occasionalmente) e dopo aver fatto 2+2 col risultato che grosse opportunità non se ne trovano (parrocchie?? non fanno per voi), vedete un deserto intorno a voi e l'unico miraggio (sottolineo miraggio ) sembra essere proprio quello rappresentato dai colleghi di lavoro/universitari (come nel mio caso, tanto per cambiare), in che modo giochereste le vostre carte???
Tentereste il tutto per tutto per entrare nel gruppo, già consolidato chiaramente, di qualcuno di loro?? (dando per scontato che non ci si può vedere solo tra le persone dell'università)
O anche solamente per qualche ora passata insieme ad es ogni 15 gg (quindi senza morbosità), al bar, in centro, sul lungomare, ovunque capiti?
Direste mai qualcosa del tipo "sono arrivato da pochi anni in questa città e non ho grandi amicizie, solo qualche conoscenza così ma nessuna comitiva" (come è, bene o male, il mio caso) per vedere che reazione susciterebbe??
O non avreste coraggio per paura del 2 di picche, pur con la voglia enorme di approfondire certi rapporti che forse forse meriterebbero chanches in più?
Messi spalle al lmuro, senza via d'uscita, vi appigliereste a quella possibilità?
Posto che, dopo avervi scartavetrato di poniamo , mi vorrete dare un vostro parere, mi scuso per la lunghezza...ma era necessario porre tutto
P.s: come ho detto in alcuni topic in questi giorni, sono quasi al limite, non ne posso + della mancanza di relazioni sociali perchè quelle poche collezionate nella mia vita mi hanno dimostrato che posso dire la mia senza paura di niente e nessuno...ma non esco dal torpore per un motivo o un altro
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Direi che non entrerei in gruppi già consolidati, ma con persone con le quali ti trovi già bene, per il semplice fatto che i membri dei gruppi già consolidati condividono tra loro esperienza, valori comportamentali, che sono già molto solidi, quindi l'entrata di un nuovo membro nella ciurma è quasi sempre malvisto come elemento di destabilizzazione e cmq diffidenza, potresti iscriverti a volontariato, lì conosci un sacco di gente e chissà non trovi la tua anima gemella, se vuoi restare nell'ambito universitario tenta il tutto per tutto con persone con le quali ti trovi bene, proponi loro di uscire una qualche sera, ripeto, ti consiglierei di non mendicare entrate in gruppi nei quali non si sa quanto sei desiderato non in quanto sei te ma in quanto sono già strutturati, se fosse possibile, l'ideale sarebbe crearti dei tuoi giri , con persone con le quali ti trovi bene, e iniziare col birroccio al sabato al pub per poi stabilire un rapporto + confidenziale e di amicizia(o di relazione amorosa nel caso tuo se sono donne), se poi vuoi spostarti sul campo virtuale, esistono i social networks di incontri, gratuiti ma anche a pagamento, se sei disposto a sborsare 20 euri al mese e scegli un social ben frequentato hai buone probabilità di trovare la tua ragazza, esistono anche social di amicizia nonchè le chat di amicizia, oltre a questo ti consiglio, restando nell'ambito universitario, di provarci con chi ti sta a genio, perchè sono gli anni + belli della tua vita, ed è di gran lunga meglio giocartela vivendo di rimpianti che di rimorsi per le cose non fatte. In bocca al lupo dunque.
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31-05-2011, 19:06
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#22
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Originariamente inviata da Rose
Penso che faresti bene a proporre una birra o un aperitivo da qualche parte ogni tanto. Stop. Limitati a questo senza aggiungere altro.
Se poi ti faranno delle domande puoi dire che hai pochi amici e bla bla.
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Innanzitutto grazie a tutti voi che avete risposto.
Mi riallaccio a questo messaggio di Rose per specificare, dato che non l'avevo fatto in precedenza, che queste persone abitano un pò tutte in paesi diversi dal mio , magari anche non lontani ma comunque non nel mio luogo di residenza.
Con quei pochissimissimi concittadini che ci sono all'univ non ho stretto granchè,un saluto e qualche chiacchiera di circostanza, a volte (sembrerà che me la vada a cercare, lo so, ma che devo fare? è così, non posso forzarmi )
Ecco, dunque, uno dei motivi che mi lascia perplesso nel mio interrogarmi sulla situazione....cioè normalmente le amicizie sono quelle della propria città ma, vista la situazione di "emergenza" e soprattutto essendo dell'idea che se qualcuno ti garba non devi stare a guardare la residenza.....però i problemi quantomeno logistici ci sono, per un drink o altro).
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31-05-2011, 19:07
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#23
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Originariamente inviata da dottorzivago
PErchè non vi potete vedere solo tra colleghi universitari?
I quando ero all'università provai (con nn poca fatica) ad organizzare una cena con altri 4, riuscii a organizzarla ma dopo basta, vidi che non c'era voglia ed entusiasmo per ripetere l'esperienza.....l'oro se ne fregarono e nessuno si interscambio le comitive....ognuno rimase x i fatti suoi nonostante eravamo compagni abbastanza affiatati. Spero che a te vada diversamente!
Pero non gli sparerei la triste realtà....se entrano nell'argomento gliela puoi dire e vedere le conseguenze.
A volte mi convinco che avere la ragazza sia un gran sollievo.....basterebbe una risposta anche a tutte le mie 3 famose domande........PASSO IL TEMPO CON LA RAGAZZA.stop!
Rose hai portato un esempio di come sia FONDAMENTALE vivere la realtà del paese o quartiere....se usualmnete uno frequenta i classici posti da giovani un ragazzo puo uscire solo e incontrare casualmente qualcuno.
Se invece non esce mai (come quasi tutti qua) e va in piazza da solo è visto come un pazzo stà tranquilla
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Credo non sia possibile vedersi SOLO tra colleghi universitari nel senso che un pranzo, una cena, due pranzi, due cene, ok perchè no, nessuno porrebbe veti....ma a livello di frequentazione esclusiva è praticamente impossibile, non possono mica lasciare le rispettive comitive per creare un unico gruppo universitario, credo.
Se una sera proponi di vedersi da qualche parte (una sera non in senso letterale, ma a lungo andare), quasi certamente ti piombano col proprio gruppo
Quoto anche io l'esempio di Rose sulla realtà del paese o quartiere
La ragazza?? sembrerà assurdo, ma personalmente sento + la necessità degli amici che della ragazza...oddio, avere la ragazza sarebbe fantastico e non sono ipocrita nel negarlo, ma attualmente sarebbe una "conseguenza", cioè una volta che hai vita sociale di tal nome, POTREBBE (non è detto amici=tante potenziali fidanzate, però è indubbiamente molto + probabile beccarla) poi capitare di approfondire con qualche fanciulla. Ma la base di partenza è conoscere gente, c'è poco da fare.
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31-05-2011, 19:13
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#24
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Originariamente inviata da _cristina_
Fai bene a porre tutto! Beh per esperienza del tutto personale ti dico che io non son mai riuscita a inserirmi in una comitiva o in un gruppo già formato..sono stata testimone di "entrate"^^ ma tutte solo perché c'era il proprio ragazzo..perciò io non ci tento più..anche se a parer mio un tentativo per uscire dal tuo torporer (cit) lo potresti fare..tutt'al più anche vedersi una o due volte ogni 15 giorni secondo me non è male, anzi! Io non ho una compagnia e spesso per motivi di lavoro sabato e domenica non posso nemmeno uscire per cui dal mio punto di vista non è un must dover uscire tutti i weekend..spesso non mi chiedono di uscire e una volta al mese va più che bene! Uscire con i tuoi colleghi di università non mi sembra una cosa così strana e paradossale soprattutto se non sei natio della città..io sarei sincera..cioè direi che è da poco che vivo qui e non mi sono ancora inserito in un gruppo di amici..non c'è nulla di strano secondo me! Prova e in bocca al lupo!
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E' una vicenda un pò complicata da spiegare la mia: vivo in un posto che non è quello natìo per cui ho la "scusante" di non essere cresciuto e aver fatto le scuole qui (indice di amicizie che nascono e fioriscono, come noto) ma, al contrario di quello che verrebbe da pensare, sentendo parlare di università e città non natia, non sono fuorisede (cioè non abito con altri ragazzi coinquilini, per chiarirci)
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Ultima modifica di niky; 31-05-2011 a 19:16.
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31-05-2011, 19:21
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#25
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Originariamente inviata da lizbon
potresti provare a fare un tentativo se ci tieni tanto, ma tentare il tutto per tutto no, rischi di diventare patetico, poi bisogna vedere che intendi per tentare il tutto per tutto
io non lo direi così subito, per dire una cosa del genere bisogna essere molto sicuri di sè stessi per suscitare reazioni positive.
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Tutto per tutto non alludo, meglio specificarlo, al tipo di persona che quasi con la bava alla bocca sta lì a elemosinare l'ingresso in un gruppo (che poi, ripeto, a me interessano SOLO le persone che ho citato dell'università ma, automaticamente, a loro si associa anche la rispettiva comitiva...da qui il discorso del gruppo consolidato. Poi vabbè la distanza geografica entriamo in un altro capitolo). Tutto per tutto inteso come far trapelare qualcosa, cioè che ho conoscenze ma non comitive e tutto il resto della città nuova ecc ecc, per vedere se in qualcuno la cosa può far breccia, possibilmente non a livello di pietismo (so che è un rischio che potrei correre, ma in quel caso no grazie), ma di autentico interesse.
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31-05-2011, 19:33
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#26
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Originariamente inviata da stone
Non ho esperienza in materia di gruppi di studenti universitari ma ho un'enorme esperienza coi gruppi di colleghi. In questi casi, in alcuni ambienti, c'è un'ostacolo insormontabile: i gruppi sono composti esclusivamente da coppie sposate ed essere l'unico che non ha una moglie da cui tornare è assai sgradevole, senza contare che, quando non si parla di lavoro, il discorso cade inevitabilmente su argomenti di cui non si ha conoscenza (i figli, p.es.). A questo s'aggiunge il problema dell'essere “quello strano” che tutti i colleghi evitano. Infine c'è il problema dell'esclusività tipica di quei gruppi, in cui ogni membro ha il veto sui nuovi arrivati e, visto che non siamo il genere di persona che piace a tutti…
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beh a me chiaramente non si pone la questione famiglia perchè i miei coetanei sono tutti ragazzotti di 21-22-23-24 anni...magari l'uscita con coppie non è il massimo ma personalmente non è l'ìostacolo insormontabile (anche perchè single, pur se pochi, ci sono) come anche non è un problema (a quanto riscontro) la capacità di inserirmi, previa nessuna ostilità dall'altra parte....e qui mi ricollego al discorso veto sui nuovi arrivati.
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31-05-2011, 19:38
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#27
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Originariamente inviata da Martello
Direi che non entrerei in gruppi già consolidati, ma con persone con le quali ti trovi già bene, per il semplice fatto che i membri dei gruppi già consolidati condividono tra loro esperienza, valori comportamentali, che sono già molto solidi, quindi l'entrata di un nuovo membro nella ciurma è quasi sempre malvisto come elemento di destabilizzazione e cmq diffidenza, potresti iscriverti a volontariato, lì conosci un sacco di gente e chissà non trovi la tua anima gemella, se vuoi restare nell'ambito universitario tenta il tutto per tutto con persone con le quali ti trovi bene, proponi loro di uscire una qualche sera, ripeto, ti consiglierei di non mendicare entrate in gruppi nei quali non si sa quanto sei desiderato non in quanto sei te ma in quanto sono già strutturati, se fosse possibile, l'ideale sarebbe crearti dei tuoi giri , con persone con le quali ti trovi bene, e iniziare col birroccio al sabato al pub per poi stabilire un rapporto + confidenziale e di amicizia(o di relazione amorosa nel caso tuo se sono donne), se poi vuoi spostarti sul campo virtuale, esistono i social networks di incontri, gratuiti ma anche a pagamento, se sei disposto a sborsare 20 euri al mese e scegli un social ben frequentato hai buone probabilità di trovare la tua ragazza, esistono anche social di amicizia nonchè le chat di amicizia, oltre a questo ti consiglio, restando nell'ambito universitario, di provarci con chi ti sta a genio, perchè sono gli anni + belli della tua vita, ed è di gran lunga meglio giocartela vivendo di rimpianti che di rimorsi per le cose non fatte. In bocca al lupo dunque.
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Le chat in genere non le ho mai frequentate, magari qualche forum di argomenti vari sì, e lì è capitato di scambiare due parole con qualcuno, anche per telefono (chiaramente parlando del tema di quel forum, non certo di vita sociale rispettiva)....ma sinceramente una conoscenza di quel tipo, fermo restando che chi ci va ha il mio rispetto, non sento faccia per me, poi chissà!
Gli anni + belli riguardo all'univ. puoi dirlo forte, quantomeno posso dire che ho trovato persone con cui discutere, confrontarmi, anche ridere e scherzare finalmente, cosa che ai tempi della scuola non mi è stata possibile, per motivi di ostilità dell'ambiente (eufemismo )....vedrò di dare ancora di più, se possibile.
Devo comunque essere onesto e riconoscere che il risultato di un certo livello l'ho raggiunto all'università, cioè essere apprezzato e ben voluto ma davvero da tanta gente che posso solo ringraziare, è come se in qualche modo il destino mi avesse voluto "risarcire" per quanto tolto in precedenza...e di questo sono molto contento. Poi è chiaro che il quid in più dipende principalmente da me. ecco perchè parlavo di quel tutto per tutto, come una grande occasione che la sfortuna passata non può impedirmi di cogliere, tutto qui il senso del mio discorso
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Ultima modifica di niky; 31-05-2011 a 19:43.
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31-05-2011, 20:24
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#28
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Qui dal: Mar 2011
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Originariamente inviata da stone
Non ho esperienza in materia di gruppi di studenti universitari ma ho un'enorme esperienza coi gruppi di colleghi. In questi casi, in alcuni ambienti, c'è un'ostacolo insormontabile: i gruppi sono composti esclusivamente da coppie sposate ed essere l'unico che non ha una moglie da cui tornare è assai sgradevole, senza contare che, quando non si parla di lavoro, il discorso cade inevitabilmente su argomenti di cui non si ha conoscenza (i figli, p.es.). A questo s'aggiunge il problema dell'essere “quello strano” che tutti i colleghi evitano. Infine c'è il problema dell'esclusività tipica di quei gruppi, in cui ogni membro ha il veto sui nuovi arrivati e, visto che non siamo il genere di persona che piace a tutti…
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Prendo spunto da questo post per chiedere: il problema della mancanza di argomenti in una conversazione deriva dal fatto che (parlo per me, a voi capita?) sono troppo presa dai miei pensieri e vivo la realtà in modo non oggettivo, ma spesso sono rinchiusa nella mia testa, senza pensare a cose frivole o anche culturali a cui gli altri invece pensano e quindi quando si ritrovano possono parlarne.
Cmq in gruppo alla fine si parla solo di cose così scontate e banali di solito...
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31-05-2011, 23:41
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#29
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Esperto
Qui dal: May 2010
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Originariamente inviata da Rose
La mancanza di argomenti per me è che non ho niente di figo di cui parlare. Solo roba da sfigati. Niente uscite e scopate ecc. Diciamoci la verità la gente parla fra loro per lo più di questo.
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Verissimo. C'è una distanza incolmabile tra la nostra vita quotidiana e quella degli altri.
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31-05-2011, 23:45
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#30
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Esperto
Qui dal: Feb 2011
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Originariamente inviata da Rose
La mancanza di argomenti per me è che non ho niente di figo di cui parlare.
Solo roba da sfigati. Niente uscite e scopate ecc.
Diciamoci la verità la gente parla fra loro per lo più di questo.
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Hai ragione, spesso è così.
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01-06-2011, 00:01
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#31
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Esperto
Qui dal: Feb 2011
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Originariamente inviata da Rose
Cmq sentite quanto è stronza e bastarda la gente.
Nel mio ultimo lavoro sono andata via, lontano da dove vivo.
Ovviamente le mie sfighe mi son ben guardata dal raccontarle ai miei colleghi eppure sfottevano cmq perchè dicevano che sto lontana dal mio ambiente non esco e quindi non scopo.
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Non c'è che dire, parole di pessimo gusto.
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01-06-2011, 10:07
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#32
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Qui dal: Mar 2011
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Originariamente inviata da Rose
Cmq sentite quanto è stronza e bastarda la gente.
Nel mio ultimo lavoro sono andata via, lontano da dove vivo.
Ovviamente le mie sfighe mi son ben guardata dal raccontarle ai miei colleghi eppure sfottevano cmq perchè dicevano che sto lontana dal mio ambiente non esco e quindi non scopo.
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Oddio, ma che gente! Beh, io preferisco schivare quella gente lì, mi fa solo cadere le braccia. Per cui esco solo con persone con cui mi trovo bene. Quando hai detto di trovarsi tra fobici, beh, non vedo cosa ci sia di male, la trovo un'ottima idea. Solo tra noi ci si può capire. Poi siamo generalmente più sensibili e introspettivi, per cui gli argomenti di cui parleremmo andrebbero a genio a entrambe le parti.
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01-06-2011, 11:43
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#33
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Qui dal: Dec 2010
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I miei colleghi hanno tutti almeno 40 anni, tutti con prole, tutti abitano fuori dalla mia citta e non sono mai gli stessi, cambiano ogni 4 mesi circa. A volte sto fuori dall'italia per lavoro e manco mesi, anche se volessi, non saprei proprio come fare. Quindi sono solo, mi son abituato talmente tanto che ormai considero la mia condizione da solitario, normale. Ho un lavoro a tempo determinato, capita di stare a casa anche 2 o 3 mesi, ma lo stesso non riesco ad organizzarmi, quando torno dopo le prime 2 settimane di euforia x la ritrovata libertà, inizio già a pensare che da li a un mese sarò chiamato a lavorare, inoltre ho delle attività da portare avanti quando sono qui, è già una fatica organizzarmi con tutti questi impegni. Come cavolo faccio a coltivare un qualsiasi rapporto?...amoroso non ne parliamo, nessuna starebbe con uno che fà la mia vita. Ho voluto esagerare, tutto questo x non sentirmi un fallito, per dimostrare e dimostrarmi che anche io ero capace, valevo, mi son tolto parecchi sassolini dalla scarpa ma...continuo a sentirmi un fallito, perchè ho fallito proprio nella cosa che desideravo di più, avere una vita sociale normale.
Scusate lo sfogo.
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01-06-2011, 12:14
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#34
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Esperto
Qui dal: Nov 2009
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Originariamente inviata da Rose
Io potrei parlare di esperienze passate spacciandole per recenti oppure inventare di sana pianta. Ma che tristezza però.
E' l'unica.
Oppure ci si trova fra fobici, trovare gente aperta di mente è mooooolto difficile.
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Si può parlare anche di altro, a meno di avere a che fare con un gruppo di bimbiminkia.
Perché sì, passami il termine, ma persone che parlano solo di scopate, pub e discoteche quello che è.
Sì può parlare di attualità oppure di politica.. che - fra l'altro - sono temi più interessanti.
Se questo non è possibile meglio lasciar perdere...
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Ultima modifica di Xchénnpossoreg?; 01-06-2011 a 12:19.
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01-06-2011, 20:46
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#35
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Qui dal: Mar 2011
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Originariamente inviata da Rose
Pochi parlano prettamente di questo. E cmq si si può fare ma prima o poi il discorso va sempre a cadere su temi personali, perchè la gente è curiosa e vuole farsi i cazzi tuoi, sempre e comunque.
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Ci ho un po' riflettuto su questo. Ma alla fine tutto ciò di cui parli può dire qualcosa di te. Se parli del tuo film preferito o di un libro o di politica, qualcosa di te viene fuori, sia dalle parole che dall'atteggiamento/linguaggio non verbale.
Si può capire che persona sei anche da argomenti non prettamente personali.
Questo mi fa paura perché la mia vita com'è ultimamente non mi piace per niente e mi dispiace che questo si veda.
Anche altre cose dicono qualcosa di te. Ad es. un giorno ero al bar con una mia amica e quando mi è squillato il cellulare, ha detto: è un evento.
Beh, si vede che ultimamente non frequento tanta gente e quei pochi che frequento magari ci fanno battutine sopra o comunque mi sento a disagio perché devo fare da sola e stare da sola, spesso. Sto pensando di andare al cinema da sola. Non penso di averlo mai fatto, ma c'è sempre una prima volta, no?
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01-06-2011, 22:29
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#36
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Banned
Qui dal: Nov 2010
Messaggi: 1,195
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Quindi voi ritenete, esulando un attimo dal mio caso specifico, che per entrare in un gruppo e far colpo sia fondamentale la vivacità di argomenti, magari dalle banalità sessuali alle tematiche politico-sociali???
se si è in grado di padroneggiare la cosa si è fatto il più??
Dando per assodato questo, pensate sia necessario anche altro??
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01-06-2011, 22:31
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#37
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Qui dal: Nov 2010
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Originariamente inviata da Rose
Cmq sentite quanto è stronza e bastarda la gente.
Nel mio ultimo lavoro sono andata via, lontano da dove vivo.
Ovviamente le mie sfighe mi son ben guardata dal raccontarle ai miei colleghi eppure sfottevano cmq perchè dicevano che sto lontana dal mio ambiente non esco e quindi non scopo.
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Che simpaticoni....comunque pensavo che queste fossero più battute riservate agli uomini, non c'è più religione ormai
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01-06-2011, 22:35
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#38
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Banned
Qui dal: Nov 2010
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Quote:
Originariamente inviata da sway
Solo tra noi ci si può capire. Poi siamo generalmente più sensibili e introspettivi, per cui gli argomenti di cui parleremmo andrebbero a genio a entrambe le parti.
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mizzica quanto hai ragione, secondo me un gruppo di timidi/vf/introversi ecc non starebbe muto come dei pesci a fare le mummie (come molti faciloni pensano) ma anzi ci sarebbero discussioni e confronti concatenati, materiale ce ne sarebbe parecchio
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01-06-2011, 23:32
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#39
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Esperto
Qui dal: Feb 2011
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Quote:
Originariamente inviata da sway
Ad es. un giorno ero al bar con una mia amica e quando mi è squillato il cellulare, ha detto: è un evento.
Beh, si vede che ultimamente non frequento tanta gente e quei pochi che frequento magari ci fanno battutine sopra o comunque mi sento a disagio perché devo fare da sola e stare da sola, spesso. Sto pensando di andare al cinema da sola. Non penso di averlo mai fatto, ma c'è sempre una prima volta, no?
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Questo è uno di quei casi in cui il "fatti i c...i tuoi" è d'obbligo.
Per quanto riguarda l'andare da sola al cinema, personalmente non ci vedo nulla di male.
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Originariamente inviata da niky
Quindi voi ritenete, esulando un attimo dal mio caso specifico, che per entrare in un gruppo e far colpo sia fondamentale la vivacità di argomenti, magari dalle banalità sessuali alle tematiche politico-sociali???
se si è in grado di padroneggiare la cosa si è fatto il più??
Dando per assodato questo, pensate sia necessario anche altro??
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Saper parlare ed intrattenere è molto importante, però come sempre dipende anche dalla compagnie: conosco persone con le quali si può parlare solo di "classici" come donne, calcio e motori. Ce ne sono altre invece con cui si può discutere praticamente di tutto, e spesso e volentieri anche di argomenti più impegnativi.
Per il resto, per entrare in un gruppo, a prescindere da quello di cui si potrebbe parlare, deve esserci una certa affinità ed intesa con i suoi componenti, altrimenti la cosa finisce prima di iniziare.
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03-06-2011, 09:57
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#40
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Esperto
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Originariamente inviata da sway
Ci ho un po' riflettuto su questo. Ma alla fine tutto ciò di cui parli può dire qualcosa di te. Se parli del tuo film preferito o di un libro o di politica, qualcosa di te viene fuori, sia dalle parole che dall'atteggiamento/linguaggio non verbale.
Si può capire che persona sei anche da argomenti non prettamente personali.
Questo mi fa paura perché la mia vita com'è ultimamente non mi piace per niente e mi dispiace che questo si veda.
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Non ne sono del tutto sicura.
Per dire, io ho i miei problemi ma nessuna delle persone che in un modo o nell'altro devo frequentare ne sa nulla.
Quello che può uscire da una preferenza per un libro o un film è solo il gusto personale (la politica invece è una questione più profonda, lì si palesa il carattere)... e questo ci può stare.
Se parte una domanda o un discorso che ritengo scomodo non batto ciglio, magari faccio una battuta.. insomma non sono tenuta a dare spiegazioni.
Fate anche conto che il 90% delle domande sono fatte tanto per, la risposta in realtà non interessa un tubo (quindi si può raccontare qualsiasi cosa) :P
E poi c'è il jolly, parlate degli altri. Le persone in genere adorano sentir parlare di se stesse.
Esempio: salta fuori il tema dell'amore. Ti chiedono come va in questo campo.
Si abbozza: sai, solite cose.. e tu? novità? E via così., l'interlocutore andrà avanti a ruota libera..
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Ultima modifica di Xchénnpossoreg?; 03-06-2011 a 10:15.
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