Non avevo mai fatto caso al testo di questo brano, ma sembra proprio il racconto di una festa vista attraverso gli occhi di un sociofobico. Ho messo anche la traduzione (fatta da me), dopo il testo originale.
Slint - Don, Aman
Don stepped outside
It feels good to be alone
He wished he was drunk
He thought about something he said
And how stupid it had sounded
He should forget about it
He decided to piss, but he couldn't
(A plane passes silently overhead)
The streetlights, and the buds on the trees, were still
It finally came, he took a deep breath
It made him feel strong, and determined
To go back inside
The light
Their backs
The conversations
The couples, romancing, so natural
His friends stare
With eyes like the heads of nails
The others
Glances
With amusement
With evasion
With contempt
So distant
With malice
For being a sty in their engagement
Like swimming underwater in the darkness
Like walking through an empty house
Speaking to an imaginary audience
And being watched from outside by
Someone without a key
He could not dance to anything
Don left
And drove
And howled
And laughed
At himself
He felt he knew what that was
Don woke up
And looked at the night before
He knew what he had to do
He was responsible
In the mirror
He saw his friend
----------------------------------------
Don uscì in strada
Si sta bene da soli
Avrebbe voluto essere ubriaco
Pensò a qualcosa che aveva detto
E a quanto suonava stupido
Se ne sarebbe dovuto dimenticare
Decise di pisciare, ma non ci riusciva
(Un aereo passa silenziosamente sulla testa)
Le luci in strada, e i boccioli sugli alberi, erano immobili
Alla fine venne, respirò profondamente
Lo fece sentire forte, determinato
A tornare dentro
La luce
Le loro schiene
Le conversazioni
Le coppiette, amoreggiavano, in modo così naturale
I suoi amici fissavano
Con occhi come teste di chiodi
Gli sguardi degli altri
Con divertimento
Con evasione
Con disprezzo
Così distanti
Con malizia
Per essere un orzaiolo nei loro fidanzamenti
Come nuotare sott'acqua nell'oscurità
Come camminare attraverso una casa vuota
Parlando ad un pubblico immaginario
E venire osservati da fuori
Da qualcuno senza una chiave
Non sapeva ballare nulla
Don se ne andò
E guidò
E ululò
E rise
Di sé stesso
Sentì di sapere cos'era successo
Don si svegliò
Ripensò alla notte precedente
Sapeva cos'avrebbe dovuto fare
Era lui il responsabile
Nello specchio
Vide il suo amico