Milo

Io ho un'età simile alla tua e onestamente la mia pagina face non è piena di grigliate,tra gente che a famiglia e chi crescendo ha perso la compagnia la maggior parte della gente che conosco non farà una ceppa o al massimo un giro con la famiglia.

Peste Nera

In parte hai ragione Milo anche se io mi chiedo perché gente di 40 e più anni va in vacanza coi genitori. O si è rassegnata oppure si accontenta. Quando andavo al mare vedevo ad esempio un uomo di circa 40/50 anni sempre in vacanza con la mamma e lui lavorava in una grande azienda con un buono stipendio (era ingegnere). Io non ci sarei andato neanche morto.

incompresa88

Uhm…
Non saprei. Io quando dico alle persone che vado in vacanza con i miei mi guardano tutti in modo strano e quando sono effettivamente in vacanza con loro la gente mi tratta come una bambina.
Secondo me non è molto ben visto.

zoe666

Ieri mi è capitato di parlare con una collega ed è spuntata la domanda di rito sul "cosa fai in queste vacanze?".
Io ho detto che sarei rimasta sola a casa. L'ho detto col sorriso, tranquilla. Ne avrei approfittato per recuperare cose da vedere che si stanno accumulando sul pc e rilassarmi.
Lei mi ha detto che invidia la gente che sta bene da sola, che lei non riesce, si sente persa dopo un pò senza qualcuno da vedere o con cui parlare. Che vorrebbe visitar città da sola o andare a mangiar da sola ma senza qualcuno non riesce.
Sembrava lei in difetto, che avrebbe passato le vacanze con famiglia/amici, rispetto a me
Questo per dire che gli altri a volte non solo non ci vedono male o giudicano per quello che facciamo ( siam noi che lo immaginiamo, la maggior parte delle persone ci vede e ci dimentica un secondo dopo ), ma in rari casi possiamo pure scoprire che i cosìdetti estroversoni vorrebbero in cuor loro riuscire a far cose da soli senza la stampella sociale che si portano dietro e che a volte diventa un peso fastidioso di cui non sanno più fare a meno.

cancellato20641

Questo perché secondo me il fobico è molto giudicante di natura, di conseguenza si sente (ci sentiamo) giudicato dagli altri. Non sono religioso ma mi piace la frase di Gesù: "Non giudicate, per non essere giudicati; perché con il giudizio con il quale giudicate sarete giudicati voi e con la misura con la quale misurate sarete misurati voi" ...ma non da Dio o Gesù o chissà chi, ma da noi stessi! La frase intende che tanto è grande il giudizio che applichiamo all'esterno (agli eventi, alle persone, ecc.) tanto sarà il peso (e quindi la sofferenza) che sentiremo su di noi quando ci sentiremo giudicati dagli altri. "Sentiremo" si, perché a volte gli altri neanche ci stanno realmente giudicando. Come hai detto tu: " siamo noi che immaginiamo..." ( a volte). Ci sentiamo troppo giudicati perché il giudizio è molto presente all'interno di noi fobici, più dei normali. Il giudizio è quindi un arma a doppio taglio, e secondo me, la fonte dei nostri problemi. Le persone normali, anche loro si imbarazzano, non sanno che cavolo dire a volte, fanno brutte figure, agli appuntamenti sono tesi, allora perché loro vivono meglio? O vivono a differenza di molti di noi? Perché secondo me accettano queste parti di loro, (l'imbarazzo, il disagio, le emozioni negative) non le giudicano negative o così negative quanto il fobico. Stanno male sul momento si, ma sanno andare avanti, se ne dimenticano. Il fobico si giudica talmente tanto da rifiutare certe e parti di se ( le emozioni negative, alcuni suoi comportamenti o opinioni che rimangono solo pensieri.) secondo me che si autosabota da solo. Poi posso aver sbagliato, certo. In ogni caso scusate l'ot.

Crepuscolo

Io nei giorni di festa ho l'ansia che qualcuno mi venga ad invitare per fare qualcosa. Comunque non farò niente di che (si spera), giorno come un altro solo che probabilmente mangeremo carne alla brace.

incompresa88

Ma forse il fobico giudica perché si sente giudicato a sua volta. Non si tratta di immaginare le cose, è che il più delle volte la gente giudica proprio apertamente.

Milo

Non so io a volte mi aggrego a dei gruppi che organizzano girate su internet a volte porto anche mia madre che si stufa a stare da sola da quando è morto mio padre,vi dirò che molte volte sono gli altri a dirmi di portarla,ad esempio fra un mesetto con questo gruppo farò qualche giorno al mare e viene anche lei e onestamente non ci vedo nulla di male.

Maximilian74

Mi mettono depressione le giornate di pasquetta, santo Stefano, ferragosto. Quando sento la gente che va in giro di qua e di la mi viene nervosismo e depressione. C'è chi va al lago, al mare, in montagna con amici, con compagna/o, la gita fuori porta, io ste cose mai fatte, si quando ero piccolo mi portavano i miei in giro, ma dai 20 anni ad ora queste feste sono occasione di profondo disagio, solitudine, apatia, scazzo. Devo essere però sincero, andare in giro in posti affollati, dove c'è ressa e casino non mi ha mai attirato molto

Moon90

Nulla come sempre

Saturnino

A me quest'anno queste feste mettono parzialmente un po' di delusione....più che altro dal dover stare chiuso al lavoro mentre avrei voluto fare una gita in qualche bel posto.
Per fortuna che almeno il 25 aprile
e domenica 28 sono in festa così che farò di sicuro qualcosa a riguardo.

cancellato20641

Secondo me, il fobico, come il non fobicio giudica perche il giudizio risiede in ognuno di noi in maniera più o meno grande. E nel fobico è tanto grande. Secondo me è la ragione della bassa autostima che molto spesso si ritrova. Perché quando un fobico è in mezzo alla gente, ha paura di esprimere se stesso? Ed è sempre o quasi fortemente represso (certo dipende dai casi)? Perché lui/lei per primo si giudica (non all'altezza, non abbastanza bravo/a ecc.) Quindi, se io per primo non mi giudicassi tanto, quando la gente mi giudica apertamente (non ho mai detto che è solo immaginario), non mi farebbe ne caldo ne freddo.

Silent Bob

Mi riposo.
Per agevolarlo (perché non è scontato) ricomincio con un antipsicotico di mia vecchia conoscenza.
Ovviamente, su indicazione del mio psichiatra.
I primi 20 giorni di lavoro mi hanno ridotto in poltiglia

Labocania

Perché nel fantastico mondo del commercio non esistono le festività, esistono solo le esigenze delle famiglie composte da padre e madre che non leggono i quotidiani, i libri, non vedono film decenti e perciò loro e i loro incolpevoli figli hanno la necessità di spendere il loro inutile tempo libero nel centro commerciale a Pasqua e il successivo lunedì nel supermercato.
Il mondo della grande distribuzione al servizio degli zombi di Romero

Peste Nera

Purtroppo è così. Lo so bene dato che in casa mia c'è la corsa alle offerte di qualsiasi catena della gdo in qualsiasi periodo. Comunque adoro i film di Romero.

Abuela

Buona Pasqua ciccini

Moonwatcher

Buona Pasqua

clanghetto

Alcuni servizi vanno garantiti.

La famiglia che ha solo il weekend per passarlo insieme perché nei restanti lavorano allora hanno bisogno di alcuni servizi. Potrà essere triste passare Pasqua al Centro Commerciale ma non tutti hanno la cultura della festività.

Potrebbero passarlo al Museo ma si ripeterebbe l'indignazione per i lavoratori costretti a faticare a Pasqua per permettere ad un paio di famiglie radical chic di vedere quadri e sculture di gente morta secoli prima.

Labocania

Bentornato clang!


Perché allora in paesi tanto ammirati come Francia, Paesi Bassi e Germania questi servizi essenziali non vengono garantiti visto che i negozi là la domenica rimangono chiusi?

zoe666

saran chiusi i centri commerciali o i negozi, ma cinema pub e musei son aperti. Allo stesso modo quindi è ingiusto verso qualunque lavoratore che debba lavorare la domenica perchè la gente vuole mangiare fuori o andare al cinema o al pub a farsi una birra.
Non capisco esattamente l'astio verso i negozi aperti la domenica, ma nessuno che dica "allora chiudiamo tutti i ristoranti e i cinema perchè la gente durante il week end deve riposarsi". Non sono lavoratori comunque anche quelli?
Ma insomma, sti ignoranti che invece che leggersi un libro a casa vanno al cinema la domenica, ma pensa te!