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10-09-2011, 22:07
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#1
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Esperto
Qui dal: Apr 2010
Ubicazione: Napoli
Messaggi: 1,066
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E' un po' che non vengo sul sito... ieri sera ho pensato di buttar giù due pensieri... non è niente di che, l'ho solo scritto di getto quindi perdonate le eventuali stron**te...
La vita scorre... Aspetto ancora che qualcosa la tronchi... Quando non è tristezza, depressione più totale, è apatia... quando non è negativo è nulla... Semplicemente noia, una terribile noia nel proseguire questa mia “vita” (?!?!)... ma non è questo il problema, questi sono momenti, piccoli attimi che passano... La questione è tutto il resto, tutto ciò che non è noia... superficialmente viene chiamato pessimismo, più approfonditamente è depressione, ma per me un unico termine non rende giustizia alle molteplici sfaccettature di questa malattia, perché è una malattia e non è giusto non poterne parlare... perché al giorno d'oggi c'è questo pudore che censura le malattie mentali giudicando chiunque ne soffra come un “pazzo”... ma è giusto definire così una persona con un deficit? Eppure mi sembra che gli storpi riscuotano una gran pena tra gli uomini che si sciolgono e s'inteneriscono di fronte ad una bambina sordo-muta... eppure io mi vergogno di dire che sono anch'io storpia, anch'io sono mutilata: mi han tolto la capacità d'esser felice... ti sembra poco? E' qualcosa che domani passerà? No, è una malattia e il ciclo può essere breve, lungo o interminabile. Vorrei guarire ma dentro di me so che la motivazione non è ancora abbastanza forte, forse non lo sarà mai, è dura trovar la forza di risollevarsi... sentire ogni giorno il peso del proprio corpo e dei propri dolori sulle gambe, dritto su per la schiena, si propaga nei muscoli... stanchi, sempre più stanchi... Non solo il peso della malattia, ma anche quello del segreto, dell'indicibile verità che nascondo per paura d'esser guardata diversamente... eppure io penso... e ragiono... e vedo... e comprendo quand'è meglio tacere perché è inutile... chi capirebbe? Non so forse solo chi c'è passato o forse nessuno perché ogni caso è a se stante...per cui superare la mia coltre di vergogna al massimo per impietosire una o due persone... non ne vale la pena... E dirò di più... non solo provo disprezzo per coloro che denigrano e ridicolizzano questa malattia, ma soprattutto per chi la sottovaluta, chi non la ritiene tale... ci sono dovuta arrivare da sola, da sola ho scoperto che è una malattia, che è grave e che va curata... non si può aspettare che passi da sola... certo può anche succedere di riuscire a guarire, ma può anche peggiorare... quando qualcuno ha un infarto, che si fa? Si aspetta perché potrebbe anche esser lieve e passar da solo o s'interviene? Questo non capisco... non c'è differenza, perché la maggior parte delle persone non lo vede? Sono così ciechi o piuttosto fanno finta di non vedere, non sentire, non percepire l'argomento tabù?
Detto questo aspetto di trovare almeno un briciolo di forza per chiedere aiuto, anche se fino ad ora non ce n'è nemmeno l'ombra...
Ora, l'unico dilemma... secondo voi è bene farlo sapere (intendo alle persone più vicine) oppure, come sostengo io, è meglio tenerselo per sé?
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10-09-2011, 22:22
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#2
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Principiante
Qui dal: Jul 2011
Messaggi: 19
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ti rispondo perchè ti capisco ed hai tutto il mio appoggio morale...dillo assolutamente alle persone a te vicine perchè nn sono del tutto "sordi"...anche se capiscono il 10 per cento è già tanto...loro hanno il diritto di non capire perchè se non lo provi nn lo sai però nel suo piccolo una persona che sta bene qualcosa può fare per te...io ho degli amici che lo sanno e a volte mi chiedono come sto...io gli rispondo...loro magari di quella risposta nn capiscono una mazza ma già il fatto che me lo chiedono vuol dire che ci tengono a me e che vogliono che un giorno io gli risponda:"sto bene finalmente,sono libero da quella dannata malattia e nn ne voglio più parlare adesso!!"... ...spero che quel giorno arrivi per tutti e lo so che è difficile......................................... ......
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10-09-2011, 22:46
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#3
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Esperto
Qui dal: Apr 2010
Ubicazione: Napoli
Messaggi: 1,066
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Quote:
Originariamente inviata da nowhere boy
ti rispondo perchè ti capisco ed hai tutto il mio appoggio morale...dillo assolutamente alle persone a te vicine perchè nn sono del tutto "sordi"...anche se capiscono il 10 per cento è già tanto...loro hanno il diritto di non capire perchè se non lo provi nn lo sai però nel suo piccolo una persona che sta bene qualcosa può fare per te...io ho degli amici che lo sanno e a volte mi chiedono come sto...io gli rispondo...loro magari di quella risposta nn capiscono una mazza ma già il fatto che me lo chiedono vuol dire che ci tengono a me e che vogliono che un giorno io gli risponda:"sto bene finalmente,sono libero da quella dannata malattia e nn ne voglio più parlare adesso!!"... ...spero che quel giorno arrivi per tutti e lo so che è difficile......................................... ......
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Si certo magari può essere confortante un "come stai?" e un po' di comprensione ma io, essendo paranoica, penso sempre che il loro non capire la situazione possa portare loro a trattarmi diversamente... in più ho paura di mostrare le mie debolezze... so che è un controsenso aver paura di aprirmi e al contempo aver bisogno della comprensione altrui, ma purtroppo il mio carattere mi porta a sembrar forte e sicura all'esterno ed estremamente fragile nel privato... è difficile toglier di mezzo la corazza e dire io sono debole come chiunque altro, probabilmente anche di più...
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10-09-2011, 23:46
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#4
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Esperto
Qui dal: Nov 2010
Ubicazione: al centro delle mie fobie
Messaggi: 3,863
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non sai quanto ti capisco. Per quanto riguarda se dirlo, in generale penso sia meglio tenerselo per sè, anche se poi la gente cmq capisce che c'è qualcosa che non va in te, anche se non capisce bene cosa. Invece per le persone che ti stanno vicino, solo tu puoi sapere se dirglielo o meno. Se pensi che ti possano capire diglielo, se invece pensi abbiano il grado di sensibilità e la delicatezza di un elefante lascia perdere, peggiorerebbe le cose.
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11-09-2011, 22:17
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#5
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Banned
Qui dal: Jul 2011
Messaggi: 272
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Anch'io non ho mai detto niente a nessuno dei miei problemi, e faccio finta che vada tutto bene. Il problema è che poi la gente si aspetta che tu nella vita renda come una persona normale, ma in queste condizioni, senza nemmeno l'aiuto di terapie, è quasi impossibile. Anch'io come te sono una persona orgogliosa, e proprio per questo motivo credo che mi umilierò chiedendo aiuto. Ormai la gente che mi sta attorno fa strane congetture, sto passando per un soggetto, per un fallito. Poi sono sicuro che uscirò da solo da questa situazione, senza l'aiuto di psicofarmaci (mi auguro), ma intanto credo sia meglio che faccia presente alla gente che mi sta vicino che ho delle debolezze, perchè poi come hai detto te uno si costruisce una corazza tale che certe fragilità sembrano impossibili.
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16-09-2011, 11:53
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#6
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Esperto
Qui dal: Apr 2010
Ubicazione: Napoli
Messaggi: 1,066
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Il problema è che non ho la minima idea di come reagirebbero... o meglio, per me non capirebbero... non perché non abbiano sensibilità o altro ma più che altro perché non conoscono il problema, per cui non saprebbero affrontare una persona del genere...
Casper è verissimo il fatto che si aspettano tu renda come una persona normale ma io ho paura che spiegando la questione possano iniziare a trattarmi e a vedermi diversamente, come una persona debole e incapace... ok, magari lo sono però io vorrei appoggio e sostegno, non pena... non so se mi spiego
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16-09-2011, 12:43
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#7
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Banned
Qui dal: Feb 2010
Ubicazione: PURTROPPO NAPOLI
Messaggi: 4,470
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siamo degli extraterrestri per le persone che non hanno mai avuto questo male, io mi auguro solo che si ammalino tutti di depressione è l'unico modo per istruire le persone a questo deletereo e mortale male......
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18-09-2011, 23:12
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#8
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Banned
Qui dal: Jul 2011
Messaggi: 272
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Quote:
Originariamente inviata da Medea
Casper è verissimo il fatto che si aspettano tu renda come una persona normale ma io ho paura che spiegando la questione possano iniziare a trattarmi e a vedermi diversamente, come una persona debole e incapace... ok, magari lo sono però io vorrei appoggio e sostegno, non pena... non so se mi spiego
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Si può essere forti anche nella propria debolezza. Se sei arrivata fin qui senza che nessuno si accorgesse del tuo malessere significa che hai carattere, e conta solo questo. L'importante non è essere giudicati come individui forti, ma avere la consapevolazza di essere forti. Dovessi parlare delle mie debolezze sarebbe soltanto un modo per cercare di migliorarmi e rafforzarmi, per ricercare un aiuto e non certo compassione. Personalmente il mio unico obiettivo in questo momento è sconfiggere l'ansia, e sono disposto anche a mettere l'orgoglio in disparte e parlarne con uno specialista. Per arrivare a questo però devo chiedere aiuto economico ai miei e ammettere che c'è qualcosa che non va, convinto che quel beota di mio padre non capirebbe, ma non me ne frega niente. Siamo noi importanti, non i giudizi idioti delle persone.
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19-09-2011, 10:36
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#9
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Banned
Qui dal: May 2010
Messaggi: 646
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Quote:
Originariamente inviata da Medea
anch'io sono mutilata: mi han tolto la capacità d'esser felice...
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Conosco bene quella sensazione di furto, solitamente associata alla Melanconia.
Prima MIA regola, non dire a nessuno. Nascondere la sofferenza, nascondersi quando si sta male. Non sopporto la compassione, non ne ho bisogno, non la voglio, non farebbe altro che peggiorare la situazione gia di per se pessima.
Se qualcuno ti è davvero vicino, si accorge da solo di quello che hai, se non ha esperienze dirette si documenta, cerca di capire e magari è lui a chiedere, a cercare di capire. Per gli altri sarebbe solo un argomento di pettegolezzo, un diventare argomento di sussurro nelle puase caffè, ti senti additato come un marziano.
Poi ognuno ha le sue paranoie e le sue regole, io personalmente cerco sempre di nascondere il mio malessere, non è detto che sia giusto ma preferisco cosi.
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19-09-2011, 11:11
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#10
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Esperto
Qui dal: Jan 2011
Messaggi: 612
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Quote:
Originariamente inviata da Medea
E' un po' che non vengo sul sito... ieri sera ho pensato di buttar giù due pensieri... non è niente di che, l'ho solo scritto di getto quindi perdonate le eventuali stron**te...
La vita scorre... Aspetto ancora che qualcosa la tronchi... Quando non è tristezza, depressione più totale, è apatia... quando non è negativo è nulla... Semplicemente noia, una terribile noia nel proseguire questa mia “vita” (?!?!)... ma non è questo il problema, questi sono momenti, piccoli attimi che passano... La questione è tutto il resto, tutto ciò che non è noia... superficialmente viene chiamato pessimismo, più approfonditamente è depressione, ma per me un unico termine non rende giustizia alle molteplici sfaccettature di questa malattia, perché è una malattia e non è giusto non poterne parlare... perché al giorno d'oggi c'è questo pudore che censura le malattie mentali giudicando chiunque ne soffra come un “pazzo”... ma è giusto definire così una persona con un deficit? Eppure mi sembra che gli storpi riscuotano una gran pena tra gli uomini che si sciolgono e s'inteneriscono di fronte ad una bambina sordo-muta... eppure io mi vergogno di dire che sono anch'io storpia, anch'io sono mutilata: mi han tolto la capacità d'esser felice... ti sembra poco? E' qualcosa che domani passerà? No, è una malattia e il ciclo può essere breve, lungo o interminabile. Vorrei guarire ma dentro di me so che la motivazione non è ancora abbastanza forte, forse non lo sarà mai, è dura trovar la forza di risollevarsi... sentire ogni giorno il peso del proprio corpo e dei propri dolori sulle gambe, dritto su per la schiena, si propaga nei muscoli... stanchi, sempre più stanchi... Non solo il peso della malattia, ma anche quello del segreto, dell'indicibile verità che nascondo per paura d'esser guardata diversamente... eppure io penso... e ragiono... e vedo... e comprendo quand'è meglio tacere perché è inutile... chi capirebbe? Non so forse solo chi c'è passato o forse nessuno perché ogni caso è a se stante...per cui superare la mia coltre di vergogna al massimo per impietosire una o due persone... non ne vale la pena... E dirò di più... non solo provo disprezzo per coloro che denigrano e ridicolizzano questa malattia, ma soprattutto per chi la sottovaluta, chi non la ritiene tale... ci sono dovuta arrivare da sola, da sola ho scoperto che è una malattia, che è grave e che va curata... non si può aspettare che passi da sola... certo può anche succedere di riuscire a guarire, ma può anche peggiorare... quando qualcuno ha un infarto, che si fa? Si aspetta perché potrebbe anche esser lieve e passar da solo o s'interviene? Questo non capisco... non c'è differenza, perché la maggior parte delle persone non lo vede? Sono così ciechi o piuttosto fanno finta di non vedere, non sentire, non percepire l'argomento tabù?
Detto questo aspetto di trovare almeno un briciolo di forza per chiedere aiuto, anche se fino ad ora non ce n'è nemmeno l'ombra...
Ora, l'unico dilemma... secondo voi è bene farlo sapere (intendo alle persone più vicine) oppure, come sostengo io, è meglio tenerselo per sé?
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cara Medea hai scritto quello che penso anche io...io ti direi che è ora di farlo sapere, basta tutelare gli altri, basta far finta di stare bene per il quieto vivere e perchè gli altri non vogliono rogne e responsabilità...la depressione è una malattia ed è un tuo diritto urlare che stai male....certo non tutti lo capiranno e ti diranno che sei pazza, ma ne va della tua salute, io son stata fino ad ora a tenermi tutto dentro per quanto riguarda la mia famiglia...ma è ora che aprano gli occhi, che guardino tutto lo schifo, io pensa te mi son rivolta a psicologi e assistenti sociali da sola, senza che quasi nessuno lo sappia perchè la mia famigliuola fa finta di niente o addirittura non sospetta nulla...devi capire che conti solo tu...gli altri che prendessero le responsabilità del fatto che tu soffra.
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20-09-2011, 18:26
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#11
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Esperto
Qui dal: Apr 2010
Ubicazione: Napoli
Messaggi: 1,066
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Quote:
Originariamente inviata da Doppelgänger
Conosco bene quella sensazione di furto, solitamente associata alla Melanconia.
Prima MIA regola, non dire a nessuno. Nascondere la sofferenza, nascondersi quando si sta male. Non sopporto la compassione, non ne ho bisogno, non la voglio, non farebbe altro che peggiorare la situazione gia di per se pessima.
Se qualcuno ti è davvero vicino, si accorge da solo di quello che hai, se non ha esperienze dirette si documenta, cerca di capire e magari è lui a chiedere, a cercare di capire. Per gli altri sarebbe solo un argomento di pettegolezzo, un diventare argomento di sussurro nelle puase caffè, ti senti additato come un marziano.
Poi ognuno ha le sue paranoie e le sue regole, io personalmente cerco sempre di nascondere il mio malessere, non è detto che sia giusto ma preferisco cosi.
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Ecco, fino ad ora l'ho sempre pensata così... ma il fatto è che da sola non riesco a guarire... Anch'io come Lila ho pensato di rivolgermi a qualche psicologo senza far saper niente a nessuno, ma, forse qualcuno potrà comprendere, non ho il coraggio, l'iniziativa nemmeno di fare una telefonata, di scendere di casa e cercare qualcuno in grado di aiutarmi... come se non avessi nemmeno più quel briciolo di istinto di sopravvivenza in grado di farmi metter da parte l'orgoglio, le paranoie e tutto il resto... Per cui ora come ora mi ritrovo in un limbo, sospesa tra l'agire e il restar ferma
E inoltre non ho nessuno di talmente vicino da capirmi... la mia famiglia conosce l'1 % del problema e per quel poco che sanno lo denigrano con considerazioni "va beh ma che ti manca?" o "sei depressa, io ti volevo portare dallo psicologo 3 anni fa ... tu non ci sei voluta andare, ora che vuoi?" o ancora "e io che posso farci? non te la posso mica trovare io la soluzione!" e vi assicuro, per chi non conoscesse il problema, a un certo punto si realizza che è meglio gettar la spugna e lasciar perdere... sia che tu stia male, sia che tu stia bene a nessuno cambia niente, a nessuno importa... Mah, secondo me il problema di fondo è che è una vita che metto altre persone prima di me stessa, vengo sempre per ultima... chissà...
P.s. Per chiunque ci sia passato... è possibile trovare il coraggio di chiedere aiuto ad un professionista (considerando le mie fobie etc etc) o è inutile e devo cambiar strada??
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Ultima modifica di Medea; 20-09-2011 a 22:10.
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20-09-2011, 18:38
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#12
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Principiante
Qui dal: Jul 2011
Messaggi: 19
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io ho fatto molta fatica a dirlo ai miei però alla fine ce l'ho fatta pensando che se non glie lo dicevo ora il mio problema sarebbe peggiorato e sarebbe risultato sempre più difficile aprirsi...poi facendo delle ricerche su internet ho telefonato a diversi specialisti fino a quando ho scelto una che mi andava bene come zona e come prezzi...con uno psichiatra poi puoi parlare veramente di tutto, di gente come te ne hanno viste a bizzeffe e sicuramente anche peggio di te...durante le prime visite sarai messa molto a tuo agio al fine di farti aprire il più possibile e poi vedrai che la strada sarà sempre più in discesa ...trova il coraggio di iniziare e poi dopo un pò vedrai che ti mangerai le mani e dirai "l'avessi fatto prima!"...per me è stato così...buona fortuna...se hai da chiedere chiarimenti fai pure
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21-09-2011, 10:07
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#13
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Banned
Qui dal: May 2010
Messaggi: 646
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Quote:
Originariamente inviata da Medea
P.s. Per chiunque ci sia passato... è possibile trovare il coraggio di chiedere aiuto ad un professionista (considerando le mie fobie etc etc) o è inutile e devo cambiar strada??
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Si, certo che è possibile. Gli psicologi-psicoterapeuti sono li per quello, se gli telefoni li rendi felici, è il loro lavoro ascoltare persone nelle tue condizioni.
Per me la parte impossibile da superare è stata non tanto la telefonata iniziale, quanto la scelta, cosa di cui sono incapace (impiego 2 ore per scegliere un dentifricio al supermercato, figuriamoci uno psicoterapeuta).
Ti consiglio di affidarti al consiglio del tuo medico, sicuramente ha qualcuno da proporti, potresti iniziare a consultare quello (per la prima telefonata aspetta un momento in cui ti senti tranquilla e non hai persone intorno, al limite prendi un ansiolitico), poi "oltrepassata la linea" tutto dovrebbe risultare piu semplice, fai una ricerca e provare a contattarne altri (se quello consigliato non soddisfa i tuoi criteri).
In internet ci sono un sacco di siti con l'elenco degli psicoterapeuti divisi per regioni.
E' una strada che sicuramente vale la pena di percorrere, fallo. Posso assicurarti che poter parlare con qualcuno liberamente, senza riserve, dà un gran senso di liberazione.
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23-09-2011, 00:38
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#14
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Esperto
Qui dal: Apr 2010
Ubicazione: Napoli
Messaggi: 1,066
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Grazie per i vostri consigli... devo solo trovare il momento propizio
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23-09-2011, 03:05
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#15
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Banned
Qui dal: Nov 2010
Ubicazione: Somewhere over ther rainbow
Messaggi: 2,996
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Farlo sapere: devi urlare col megafono sto male aiutatemi porco giuda traditore mi avete fatto del male e adesso dovete aiutarmi a uscire fuori da questa melma nella quale mi avete cacciata siete dei criminali psicologici se esistesse la violenza mentale come reato sareste al fresco da tanti anni e adesso ho voglia di stare meglio e dovete aiutarmi punto e basta, non tenere per te niente, spurga tutto l'animo dalla melma (che altri hanno messo).
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23-09-2011, 14:48
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#16
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Esperto
Qui dal: Jan 2011
Messaggi: 612
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Quote:
Originariamente inviata da Martello
Farlo sapere: devi urlare col megafono sto male aiutatemi porco giuda traditore mi avete fatto del male e adesso dovete aiutarmi a uscire fuori da questa melma nella quale mi avete cacciata siete dei criminali psicologici se esistesse la violenza mentale come reato sareste al fresco da tanti anni e adesso ho voglia di stare meglio e dovete aiutarmi punto e basta, non tenere per te niente, spurga tutto l'animo dalla melma (che altri hanno messo).
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concordo con quello che hai scritto..medea non è una perdita di tempo..fallo , devi farlo per te stessa, non ora non domani ma fallo, non è per niente facile e lo so anche io, la paura ti mangia viva però non cambiare strada, ok
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26-09-2011, 11:04
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#17
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Esperto
Qui dal: Apr 2010
Ubicazione: Napoli
Messaggi: 1,066
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Quote:
Originariamente inviata da Martello
Farlo sapere: devi urlare col megafono sto male aiutatemi porco giuda traditore mi avete fatto del male e adesso dovete aiutarmi a uscire fuori da questa melma nella quale mi avete cacciata siete dei criminali psicologici se esistesse la violenza mentale come reato sareste al fresco da tanti anni e adesso ho voglia di stare meglio e dovete aiutarmi punto e basta, non tenere per te niente, spurga tutto l'animo dalla melma (che altri hanno messo).
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Io non incolpo nessuno, né gli altri, né me stessa... per cui non chiedo aiuto di questo tipo, sarebbe troppo... semplicemente vorrei che capissero i miei comportamenti e mi sostenessero... tutto qui
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26-09-2011, 15:41
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#18
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Esperto
Qui dal: Aug 2010
Ubicazione: Milano
Messaggi: 959
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se non hai la frza per dirlo a chi ti sta vicino, vuol dire che ti devi trovare uno che più vicino sia. La forza viene dal parlare delle proprie cose, ed è più facile quando si ha a che fare con persone tutto sommato estranee ma che possono capirti più facilmente, come chi viaggia su questo forum.
Forse, a furia di mettere a fuoco quello che ti sta capitando, riuscirai a prendere una decisione a cui poterti aggrappare.
Fatti coraggio; per qualche ragione le cose vanno come dovrebbero, e non è detto che se ne debba capire il perchè.
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