Luna2588

Ho compiuto 35 anni, ho fatto giusto qualche esperienza lavorativa in call center, ho una laurea poco spendibile sul mercato del lavoro. Non ho competenze particolari. Per due volte ho dato dimissioni perché durante il periodo di formazione mi sono sentita totalmente in adeguata, non avendo appunto competenze precise e avendo un autostima pressoché inesistente. Mi sento veramente un disastro.
C'è qualcuno che ha le stesse difficoltà? Come state gestendo la situazione? Secondo voi potrebbe essere utile fare qualche corso professionale per acquisire delle competenze pratiche? Io non so più dove sbattere la testa onestamente. Senza contare che le offerte di lavoro sono quelle che sono, io mi brucio pure le poche possibilità che si presentano. Opterei per i tirocini, ma tanto anche in quel caso le aziende selezionano i candidati più giovani e poi avendo visto come funziona non è che da tirocinanti, spesso e volentieri, si venga trattati diversamente dagli altri, semplicemente il tirocinio viene usato come strumento per risparmiare denaro da parte dei datori di lavoro.
Non so che fare! Mi sento presa dalla disperazione più totale! 😭

Fiore Di Loto

Decisamente sì. Magari in settori in cui c'è attualmente fame di personale.

Robert_Plant 89

Anch'io ho dato due volte le dimissioni in due lavori diversi perché mi sentivo inadeguato e non dormivo più dall'ansia.
Sono una frana.
Per i corsi non ti so dire. Non li ho mai fatti

Luna2588

Come ti capisco, io ho resistito due settimane in formazione, ma l'ansia mi stava ammazzando. Gli altri erano tutti così entusiasti all'idea di iniziare. Io invece stavo morendo dentro! E adesso che ho mollato ok l'ansia si è placata, ma mi sento un fallimento totale. Non so davvero come uscirne. Sotto l'aspetto lavorativo la mia vita è una rovina! 😭

euridice_

A 35 anni non perderei più tempo nei corsi ma cercherei qualche lavoro che si può fare anche senza corsi tipo segretaria, cameriera, commessa, doposcuola privato (dato che hai una laurea potresti fare ripetizioni sulle materie che conosci) o tentare i concorsi regionali (se sei del nord sei fortunata perché ne fanno un sacco)

Robert_Plant 89

Se accetti di avere delle difficoltà, supererai anche questo senso di fallimento. Te lo garantisco. Se ti metti contro te stessa è la fine

House

Potresti provare a prendere un appuntamento con i servizi che si occupano di orientamento al lavoro, le agenzie del lavoro, ma anche il comune (almeno dove sono io) ha un servizio di orientamento. E' un modo per fare analisi del tuo percorso formativo e lavorativo, capire le tue attitudini etc. e in base alle tue esigenze/domande possono aiutarti.

cancellato25904

Lavori ne ho cambiati una decina, sono partito lavorando gratis per parenti per poi fare lavori pesanti e malpagati, quelli che fanno gli immigrati, ogni volta che trovavo una posizione migliore me ne andavo, ho sempre avuto problemi a imparare e soffrivo di ansia, ma resistevo e dopo qualche mese superavo difficoltà e paure, col tempo riuscivo a lavorare meglio dei miei colleghi.

Io non ho mai fatto formazione però ti consiglio di stringere i denti e finirla, potrebbe essere che dopo un po' ti adatti, o se no punta a lavorare da casa.

I tempi sono cambiati, io iniziai a lavorare a 16 anni, però il lavoro era e resterà sempre qualcosa di penoso per i dipendenti privati, metti in conto che a lavoro si soffre e che bisogna comunque lavorare, se non si è indipendenti si paga pegno.

Madeleine

Cosa ti piacerebbe fare?
Individua uno o più lavori che potrebbero fare per te, poi fai uno o più corsi utili per svolgere quei lavori e inizia a proporti, scegliendo bene dove farlo. Ci sono tantissimi corsi utili anche gratuiti. Io attualmente sto frequentando un corso di spagnolo base, è ben fatto, ed è gratuito. Io tra non molto andrò all'estero, perché l'Italia lavorativamente parlando è morta.

muttley

Si è vero, a lavoro si soffre, ma una personalità fragile e un senso dell'identità non coeso fanno soffrire ancora di più.
Per come la penso io, non ha molto senso cercare lavoro quando si hanno problematiche così radicate, bisogna almeno cercare di affrontarle e mentre si prosegue con l'indagine terapeutica, si passa alla ricerca lavorativa vera e propria.

PS Per la thread starter: posso domandare l'indirizzo di laurea scelto e le motivazioni della scelta?

vikingo

Al nord i centri d impiego funzionano meglio sicuramente

Demiurgo

Quella di rivelarsi come un bluff sul proprio lavoro è una paura che attanaglia anche me.

Purtroppo si tratta di una professione sempre più inflazionata in cui si prediligono i giovani che costano poco e si tende a far uscire sempre più orsi di studi ultra specifici per le varie branche.

La cosa che ti devi chiedere però è: "quanto è vero che sono impreparata e quanto è frutto di una idea fissa, una paranoia insomma"

Da quello che ho visto, di solito, più che il vero "know how" sul lavoro la fa da padrone il sapersi vendere.

È un atteggiamento fin troppo comune: le persone si presentano come un "so tutto io" e veramente a te viene il dubbio di essere inadeguata.

Ma stai attenta che la maggior parte delle volte è una paranoia

cancellato25904

Più si è sostenuti più si può scegliere con calma, da un lato è bene perché non si ha pressione e c'è sostegno economico, dall'altro lato è un male perché non prepara a inconvenienti come il decesso o impoverimento dei sostenitori, la comfort zone è deleteria è meglio lavorare soffrendo ma andare avanti e accumulare esperienza, poi una volta che si raggiunge certe skills si è liberi sia di cambiare lavoro sia di sostenersi, tenendo sempre a mente che i dipendenti sono sottoposti e ne pagano le conseguenze.

Madame du Barry

La spagna è messa molto peggio, onestamente se dovessi emigrare sceglierei Germania/Francia.
Spagna e Portogallo ottimi paesi solo per pensionati o imprenditori che non vogliono tasse elevate.
Il resto della popolazione muore letteralmente di fame.
Ha un pil che è la metà del nostro.

gaucho

Presente. Lavorativamente mi sono rovinato causa ansia depressione.
Sono convinto di aver preso decisioni sbagliate e non riesco a passarci oltre, poi affrontare tutto il senso di vergogna e rimorso da soli è ancora più tremendo.
Devo accettare di non essere come gli altri e prendere quel che viene, giorno dopo giorno, un passo alla volta.

Luna2588

Intanto, visto l'umore che è sceso nuovamente sotto terra in seguito all'ultima esperienza di totale autosabotaggio credo che mi rivolgerò ad uno psichiatra per farmi dare qualcosa e avere almeno una stampella farmacologica. Poi dovrò per forza di cose espormi e provare a fare nuove esperienze, purtroppo sono consapevole che dai blocchi psicologici è solo così che se ne esce. Se poi dovessi vedere che non ne cavo un ragno dal buco nemmeno stavolta stavo prendendo in considerazione l'idea di provare a fare un corso per OSS. Vedo persone che l'hanno fatto ed effettivamente riescono a lavorare anche nel privato perché c'è molta richiesta. Voi cosa ne pensate? Altre cose al momento non mi vengono in mente.

Fiore Di Loto

Può essere una strada, ma mi auspicherei che assieme ad un eventule supporto farmacologico vi sia anche qualcuno con cui tu ti possa confrontare per pianificare ed eventualmente metabolizzare e riflettere su quanto fatto via via.

Crepuscolo

Che esagerazione... Il pil pro capite è simile al nostro, solo un po' più basso.

Ezp97

Stai in piedi in due modi nel mondo di oggi: o fai cose che gli altri non sanno fare o non vogliono fare o fai cose che costano meno degli altri.

Robert_Plant 89

Concordo con il fatto di interpellare uno psichiatria. Io feci il test di ingresso per OSS ma non lo superai