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10-02-2016, 20:26
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#181
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Esperto
Qui dal: Mar 2011
Messaggi: 1,970
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Secondo me sicuramente il numero di tentativi aumenta le probabilità, poi quanto sia efficace fare questa cosa dipende da persona a persona perchè le variabili in gioco sono tante.
Per quanto mi riguarda cmq non riesco a puntare sul "buttati il più possibile".
Semplicemente non fa per me, non so mai cosa dire, non ho voglia
Edit: mm no sui tentativi rettifico, leggendo gli interventi prima in effetti non è detto, uno può anche chiaramente scoraggiarsi a lungo andare, per esempio
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Ultima modifica di Clend; 10-02-2016 a 21:00.
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10-02-2016, 21:08
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#182
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Esperto
Qui dal: Oct 2015
Messaggi: 3,954
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Quote:
Originariamente inviata da GameOver
Certo che se è nullo il numero di tentativi non si farà mai niente.
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Alcuni utenti sono fermi a questo punto
Quote:
Originariamente inviata da GameOver
Ma non risolvi il problema facendo 100 tentativi, quanto piuttosto acquisire l'abilità di capire quando è l'ora di tentare.
Quando il gioco vale la candela...
Oppure, quando la cosa fa davvero per te, quando le chances ci sono. Quando sai come e quando giocare le tue carte. E non il numero in sé di volte che provi.
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E fare esperienza sul campo non è un modo per affinare queste abilità?
O studi la teoria fino alla nausea così poi ci riesci al primo tentativo?
Quote:
Originariamente inviata da GameOver
Quando il gioco vale la candela...
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Domanda: esattamente cosa ci perdi nel fare un tentativo?
se va bene va bene e se va male hai fatto esperienza per la prossima volta
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10-02-2016, 21:39
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#183
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Esperto
Qui dal: Jun 2010
Ubicazione: Near Rome
Messaggi: 11,492
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Quote:
Originariamente inviata da GameOver
Certo che se è nullo il numero di tentativi non si farà mai niente. Ma non risolvi il problema facendo 100 tentativi, quanto piuttosto acquisire l'abilità di capire quando è l'ora di tentare.
Quando il gioco vale la candela...
Oppure, quando la cosa fa davvero per te, quando le chances ci sono. Quando sai come e quando giocare le tue carte. E non il numero in sé di volte che provi.
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Quoto.....
Premesso che stiamo parlando di persone affette da fobia, fore timidezza ecc, che partono quindi da una situazione ben diversa rispetto a normaloni ed estroversi, è come paragonare uno con le gambe spezzate con uno sano o un grande atleta...si parte gia da meno 1000....
Fare tot tentativi di positivo potrebbe non avere niente , anzi avere anche risvolti molto negativi, perchè se si ricevono sempre irfiuti in modo anche cinico e sprezzante a volte, dopo 10 tentativi con questi risultati si starà forse peggio, dopo altri 10 ancora peggio....alla fine molti optano per il male minore, non ci si prova, non si risolve molto ma almeno non si ricevono bordate tremende ogni volta...
L'esperienze non te la fai riprovando 100 volte come capita, ma vedendo bene come sei, vedendo bene cosa vuoi, cercando di risolvere (meglio se cn aiuti esterni) qualche lacuna e poi facendo tentativi man mano
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10-02-2016, 22:02
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#184
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,218
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Quote:
Originariamente inviata da Antonius Block
E fare esperienza sul campo non è un modo per affinare queste abilità?
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No.
Così come correre sul bagnato con le gomme per l'asciutto, anche facendo molte esperienze, non ti aiuterà mai significativamente a correre sul bagnato.
Quote:
Originariamente inviata da Antonius Block
O studi la teoria fino alla nausea così poi ci riesci al primo tentativo?
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Ma qui non è questione di teoria!
È una questione mentale! E non la risolvi esponendoti, anzi. Esporsi è forse uno dei modi PEGGIORI per cristallizzare usanze sbagliate.
Quote:
Originariamente inviata da Antonius Block
Domanda: esattamente cosa ci perdi nel fare un tentativo?
se va bene va bene e se va male hai fatto esperienza per la prossima volta
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Ci perdi eccome: fare figure di merda a ruota non farà altro che affossarti l'autostima fino a sentirti il NULLA totale. E, se non hai ben chiare le idee su chi sei, cosa vuoi, chi fa per te e chi non fa per te, rischi solo di peggiorare gravemente la situazione.
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Ultima modifica di cancellato16916; 10-02-2016 a 22:17.
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11-02-2016, 00:50
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#185
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Esperto
Qui dal: Sep 2012
Messaggi: 10,850
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Quote:
Originariamente inviata da Myway
Premesso che stiamo parlando di persone affette da fobia, fore timidezza ecc
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parecchi che lamentano l'assenza di una ragazza son normalissimi
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11-02-2016, 00:52
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#186
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Esperto
Qui dal: Jun 2010
Ubicazione: Near Rome
Messaggi: 11,492
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Quote:
Originariamente inviata da Ansiaboy
parecchi che lamentano l'assenza di una ragazza son normalissimi
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di normalissimi arrivati a 30-40 anni senza mai aver dato un bacio io non ne conosco....
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11-02-2016, 01:07
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#187
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Esperto
Qui dal: Sep 2012
Messaggi: 10,850
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Quote:
Originariamente inviata da Myway
di normalissimi arrivati a 30-40 anni senza mai aver dato un bacio io non ne conosco....
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intendo che molti sul forum che lamentano il solito problema non han problemi di timidezza e fobia tant'è che molti una vita sociale l'hanno..
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11-02-2016, 01:19
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#188
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Esperto
Qui dal: Jan 2013
Ubicazione: Termina field
Messaggi: 2,688
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Quote:
Originariamente inviata da Ansiaboy
intendo che molti sul forum che lamentano il solito problema non han problemi di timidezza e fobia tant'è che molti una vita sociale l'hanno..
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Ma infatti. Uno può avere una buona vita sociale e non essere timido in molti contesti, ma se poi sei timido/pigro/orgoglioso con le donne e non ci provi mai o quasi, rimani a secco fino alla fine dei tuoi giorni.
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11-02-2016, 07:09
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#189
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 11,589
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Quote:
Originariamente inviata da ansiaboy
parecchi che lamentano l'assenza di una ragazza son normalissimi
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Magari fosse così!
p.s. integro un po' meglio la risposta. Io penso che i problemi con l'altro sesso non cadano dal cielo. Com'è possibile che uno abbia una vita "normale" in tutto e poi non riesca ad avere relazioni? se sei normalissimo e non hai fobie, cosa ti impedisce di costruire rapporti sentimentali?
Capirei questo discorso in casi in cui l'aspetto fisico è fortemente precludente, ma credo che siano casi del tutto eccezionali, e poi non penso che tu ti riferivi a casi di quel tipo.
La spiegazione che si può dare all'apparente "normalità" di alcuni è che i problemi hanno diverse intensità e diversi modi di manifestarsi, anche a seconda delle esperienze che uno ha fatto nella vita (come ho sempre detto), e del merito che uno ha avuto ad affrontare certi blocchi, ma certamente non si arriva ai famosi "28 anni vergine" per sfizio.
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Ultima modifica di Blue Sky; 11-02-2016 a 08:04.
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11-02-2016, 12:19
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#190
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Esperto
Qui dal: Jan 2013
Ubicazione: Termina field
Messaggi: 2,688
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Quote:
Originariamente inviata da Blue Sky
Com'è possibile che uno abbia una vita "normale" in tutto e poi non riesca ad avere relazioni? se sei normalissimo e non hai fobie, cosa ti impedisce di costruire rapporti sentimentali?
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La paura e/o la mancanza di motivazione nel provarci. La maggioranza delle donne che conosco non avrebbe mai il coraggio/voglia di provarci con un uomo, men che meno di fare decine di tentativi prima di trovare quello che ci sta, men che meno di leggere i "sì" dietro ai "no", di corteggiare senza avere niente di garantito in cambio, di scorrazzare con l'auto un non auto-munito, di pagare cene, ecc..... Eppure sono per lo più donne normalissime, con una normale vita sociale, senza particolari problemi relazionali. Se noi ci sentiamo anormali è perché la società scarica su di noi tutta la responsabilità del "lavoro sporco" e poi ci fa sentire anormali se non riusciamo ad adeguarci.
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11-02-2016, 12:47
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#191
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Esperto
Qui dal: Sep 2012
Messaggi: 10,850
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Quote:
Originariamente inviata da Blue Sky
Magari fosse così!
p.s. integro un po' meglio la risposta. Io penso che i problemi con l'altro sesso non cadano dal cielo. Com'è possibile che uno abbia una vita "normale" in tutto e poi non riesca ad avere relazioni? se sei normalissimo e non hai fobie, cosa ti impedisce di costruire rapporti sentimentali?
Capirei questo discorso in casi in cui l'aspetto fisico è fortemente precludente, ma credo che siano casi del tutto eccezionali, e poi non penso che tu ti riferivi a casi di quel tipo.
La spiegazione che si può dare all'apparente "normalità" di alcuni è che i problemi hanno diverse intensità e diversi modi di manifestarsi, anche a seconda delle esperienze che uno ha fatto nella vita (come ho sempre detto), e del merito che uno ha avuto ad affrontare certi blocchi, ma certamente non si arriva ai famosi "28 anni vergine" per sfizio.
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stai generalizzando magari estendendo la tua situazione personale agli altri (e a quanto pare non sei nemmeno fobico e c'hai pure lavoro, capirai che un utente che veramente è fobico e fatica ad aver lavoro possa sentirsi preso per il culo a leggerti.....)
alla fine ragionando così mi sa che arrivi a pensar di aver problemi in più solo perché non c'hai la ragazza quando magari sei perfettamente nella norma.. semplicemente ti secca esporti troppo e con tale frequenza
adesso se una persona secca esporsi troppo per le avances a me non mi va di affligerle chissà che problemi relazionali solo perché molti maschi non si fan problemi a broccolare anche insistentemente...
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Ultima modifica di Ansiaboy; 11-02-2016 a 12:50.
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11-02-2016, 13:46
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#192
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Esperto
Qui dal: Aug 2012
Ubicazione: Banned
Messaggi: 18,111
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Quote:
Originariamente inviata da Blue Sky
Com'è possibile che uno abbia una vita "normale" in tutto e poi non riesca ad avere relazioni?
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beh basta che ti segni tutte le differenze che ci sono tra pitturare una cancellata e provarci con una ragazza XD direi che sono 2 cose completamente diverse XD
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11-02-2016, 13:49
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#193
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 63,742
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Quote:
Originariamente inviata da Antonius Block
La proporzionalità rimane diretta in ogni caso, è matematica, non opinione.
Risultati=f(fattore x)*g(fattore y)*h(fattore z) e così via.
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Te lo ha spiegato bene Game Over, non è così.
Pensa anche che x (i tentativi, e il loro eventuale esito negativo che non dipende solo dal loro numero) può far diminuire y (l'autostima necessaria a provarci in maniera coinvolgente e interessante), per cui magari per qualcuno può valere, per certi valori di x:
Risultati = f(fattore x) / g (fattore y) ecc.
E quindi un numero troppo alto di tentativi, in certi casi, può addirittura ridurre le probabilità di successo.
Quote:
Originariamente inviata da Antonius Block
Possiamo discutere quanto vogliamo ma conoscere persone e fare tentativi avrà sempre un'influenza positiva sui risultati.
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Oggettivamente falso come una moneta da tre euro: dipende da come, chi e in che circostanza si conosce.
Quote:
Originariamente inviata da Antonius Block
Posso capire chi ha gli attacchi di panico appena mette un piede fuori di casa (esempio assolutamente generico) ma non mi sembra che l'utenza del forum sia tutta così.
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Quindi se io (generico) non ho un problema di questo tipo, perdo credibilità nel lamentarmi di essere sempre stato solo fino a 28 anni, perché vuol dire che non ho voluto muovere il culo a sufficienza oppure che aspetto la manna che scenda dal cielo, e che giustamente poco impegno ho messo e pochi risultati ottengo. Lo ha detto lo stesso muttley: o ti impegni di più oppure è inutile che ti lamenti.
E' così? La accendiamo?
Quote:
Originariamente inviata da Antonius Block
Anche se (come detto da più utenti) questo numero è uguale a zero?
Riformulo:
mi pare più che ovvio che migliorare l'efficacia dei tentativi sia utile ma mi pare altrettanto ovvio che se di tentativi non se ne fanno (o se ne fa uno ogni morte di papa) non si va da nessuna parte
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Mi pareva che la questione non fosse: "E' meglio fare qualche tentativo che non farne mai nessuno", ma "E' meglio fare N+1 tentativi che N, e più è grande N, maggiori saranno le possibilità di riuscita", che sono due affermazioni diverse e di cui è la seconda a non convincermi, non certo la prima.
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11-02-2016, 14:06
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#194
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Banned
Qui dal: Dec 2015
Messaggi: 398
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Nel mio caso ha contato tantissimo l'ambiente. Sempre e comunque. Un determinato ambiente attira una determinata tipologia di persone. E le probabilità che tra queste persone ce ne sia almeno una interessata a te aumentano anche in base all'afflusso. Per esempio, frequentando il locale adatto a noi nel posto in cui viviamo, le probabilità tenderanno a diminuire, salvo forse in grandi città o in determinati periodi dell'anno. Mentre frequentandolo in una località turistica avverrà per forza un incremento delle probabilità. Questo è senz'altro dovuto all'afflusso continuo di novità. Io ricordo che non facevo manco caso alla ragazze presenti, vuoi per le condizioni pietose, vuoi per carattere, finché queste non si presentavano con un certo interesse. A quel punto ero io a decidere se starci o meno. Di solito ci stavo. Ma questo succedeva solo un paio di volte l'anno, perché in una zona turistica ci vivevo. Scelsi di viverci. Fossi stato un estroversone, strage tutte le sere. Mentre nel paese dove sono cresciuto, una ogni tre o quattro anni. Forse. Per dire che comunque anche senza mettersi in gioco, se non nella scelta dell'ambiente giusto, è possibile combinare qualcosa. Anche senza volerlo.
Via al massacro.
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Ultima modifica di Suicitazzo; 11-02-2016 a 14:09.
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11-02-2016, 14:10
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#195
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Banned
Qui dal: Apr 2014
Ubicazione: NO
Messaggi: 3,978
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Quote:
Originariamente inviata da Blue Sky
Magari fosse così!
p.s. integro un po' meglio la risposta. Io penso che i problemi con l'altro sesso non cadano dal cielo. Com'è possibile che uno abbia una vita "normale" in tutto e poi non riesca ad avere relazioni? se sei normalissimo e non hai fobie, cosa ti impedisce di costruire rapporti sentimentali?
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Non so, però anche questa visione delle relazioni come "meritocratiche", conseguenza spontanea ed ultima di una vita "normale", mi convince ben poco.
Purtroppo, o per fortuna, mi pare che le relazioni ed i sentimenti si instaurino su tutt'altre basi e siano tutto fuorché lineari nel modo in cui si sviluppano.
Io stesso ho intrapreso una relazione sia nel periodo in cui ero più fortemente in preda ai miei problemi (ma proprio tanto), sia quando ne sono uscito ed ho sviluppato una personalità più equilibrata.
Idem mi pare di vedere intorno a moltissime persone "normali" che non trovano una persona con cui condividere qualcosa.
Molte persone che ritengo assolutamente equilibrate sole. E molte che ritengo persone di merda che non faticano ad attrarre altre persone - anche al loro perfetto opposto.
Se poi entriamo nel discorso dei disturbi affettivi e delle insicurezze non finiamo più.
Io credo che moltissime relazioni in fondo nascano da questi e che semplicemente le persone coinvolte non ne sono consapevoli. O accettano il tutto più o meno consapevolmente pur di avere una forma di affetto, finché dura.
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11-02-2016, 14:24
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#196
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Esperto
Qui dal: Sep 2012
Ubicazione: I'll remain unperturbed by the joy and the madness that I encounter everywhere I turn.
Messaggi: 1,955
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Quote:
Originariamente inviata da Ansiaboy
stai generalizzando magari estendendo la tua situazione personale agli altri (e a quanto pare non sei nemmeno fobico e c'hai pure lavoro, capirai che un utente che veramente è fobico e fatica ad aver lavoro possa sentirsi preso per il culo a leggerti.....)
alla fine ragionando così mi sa che arrivi a pensar di aver problemi in più solo perché non c'hai la ragazza quando magari sei perfettamente nella norma.. semplicemente ti secca esporti troppo e con tale frequenza
adesso se una persona secca esporsi troppo per le avances a me non mi va di affligerle chissà che problemi relazionali solo perché molti maschi non si fan problemi a broccolare anche insistentemente...
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Ma l'essere nella norma al quale ti riferisci cos'è? E la normalità di cui parliamo? Una patente che una volta rilasciata valga per tutto e per sempre? E si desumebbe dal fatto che nella nostra vita rientrino gli aspetti che più comunemente facciano parte dell'esistenza di un individuo? Quindi delimitiamo la normalità o quello che realmente siamo e vogliamo? Che si possa entrare e uscire dalla "normalità" come da una stanza, a seconda di quanto si sia in grado di sopportarne il peso in un certo momento - il peso della normalità epidermica ed esteriore chiamata in causa; il fatto che il concetto stesso di normalità sia così inafferrabile, relativo ed ambiguo, perché legato in profondità alla fibra di un individuo; che si possa essere "normali" tutti qualora ci si conformi a certi standard, e nessuno se decidiamo semplicemente di essere noi stessi, perché la mia naturalità è normale per me, altra per te; che questi standard siano spesso imposti, e li si possa vivere anche non credendoci, magari in modo non disfunzionale, ma non per questo meno vuoto, contraddittorio e doloroso; che ci siano circostanze e moventi a contestualizzare un disagio, senza conoscere i quali opererai una semplificazione, la riduzione di una persona e della sua vita ad un insieme di dati oggettivi, che tra l'altro non puoi conoscere se non dalle quattro parole incolonnate sul forum, che restano pur sempre soltanto parole; quale di questi aspetti dovrebbe essere escluso affinché tu possa decidere se lui rientri "nella norma", e in che modo questo potrebbe aiutarvi nella reciproca comprensione e risoluzione dei vostri problemi? Credo che invece sarebbe utile confrontare ed integrare il proprio punto di vista senza chiamare in causa il valore depersonalizzante della sacra Normalità, no? Un dialogo tra voi che non passi per il suo filtro, ma direttamente dall'uno all'altro. Sarà difficile riuscirci su un forum, ma proprio per questo sarebbe il caso di lasciare agli altri almeno il beneficio del dubbio prima di passarli attraverso il setaccio della nostra prospettiva, se non proprio concedergli la fiducia che i loro pensieri ed azioni possano muoversi secondo una logica interna, sebbene non si posseggano in merito informazioni sufficienti per abbracciarla e comprenderla.
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Ultima modifica di Josef K.; 11-02-2016 a 14:28.
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11-02-2016, 14:34
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#197
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Esperto
Qui dal: Sep 2012
Messaggi: 10,850
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Quote:
Originariamente inviata da Josef K.
Ma l'essere nella norma al quale ti riferisci cos'è? E la normalità di cui parliamo? Una patente che una volta rilasciata valga per tutto e per sempre? E si desumebbe dal fatto che nella nostra vita rientrino gli aspetti che più comunemente facciano parte dell'esistenza di un individuo? Quindi delimitiamo la normalità o quello che realmente siamo e vogliamo? Che si possa entrare e uscire dalla "normalità" come da una stanza, a seconda di quanto si sia in grado di sopportarne il peso in un certo momento - il peso della normalità epidermica ed esteriore chiamata in causa; il fatto che il concetto stesso di normalità sia così inafferrabile, relativo ed ambiguo, perché legato in profondità alla fibra di un individuo; che si possa essere "normali" tutti qualora ci si conformi a certi standard, e nessuno se decidiamo semplicemente di essere noi stessi, perché la mia naturalità è normale per me, altra per te; che questi standard siano spesso imposti, e li si possa vivere anche non credendoci, magari in modo non disfunzionale, ma non per questo meno vuoto, contraddittorio e doloroso; che ci siano circostanze e moventi a contestualizzare un disagio, senza conoscere i quali opererai una semplificazione, la riduzione di una persona e della sua vita ad un insieme di dati oggettivi, che tra l'altro non puoi conoscere se non dalle quattro parole incolonnate sul forum, che restano pur sempre soltanto parole; quale di questi aspetti dovrebbe essere escluso affinché tu possa decidere se lui rientri "nella norma", e in che modo questo potrebbe aiutarvi nella reciproca comprensione e risoluzione dei vostri problemi? Credo che invece sarebbe utile confrontare ed integrare il proprio punto di vista senza chiamare in causa il valore depersonalizzante della sacra Normalità, no? .
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ma a sto punto si fa prima a dire che la norma non esiste e quindi pure quelli che trovano la ragazza non rientrano nella norma e quindi il discorso che i fobici non trovano la ragazza perché tali si elimina pure in partenza
per norma io intendo che rientra nelle statistiche semplicemente.
quindi nessun problema particolare di socialità, aspetto fisico normalissimo se non carino e non brutti veri (che son rarissimi) etc.
nulla di che quindi
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11-02-2016, 15:05
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#198
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Esperto
Qui dal: Sep 2012
Ubicazione: I'll remain unperturbed by the joy and the madness that I encounter everywhere I turn.
Messaggi: 1,955
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Quote:
Originariamente inviata da Ansiaboy
ma a sto punto si fa prima a dire che la norma non esiste e quindi pure quelli che trovano la ragazza non rientrano nella norma e quindi il discorso che i fobici non trovano la ragazza perché tali si elimina pure in partenza
per norma io intendo che rientra nelle statistiche semplicemente.
quindi nessun problema particolare di socialità, aspetto fisico normalissimo se non carino e non brutti veri (che son rarissimi) etc.
nulla di che quindi
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La norma "reale" non esiste, ma esiste la norma esteriore e riduttiva dei vari status simbol, e purtroppo questi hanno il loro peso, perché nella dimensione istantanea ed epidermica che è la forma più comune del sociale l'abito fa il monaco, almeno finché non si sarà smentito incarnandone uno diverso agli occhi degli altri.
Per quanto riguarda il tuo modo di intendere "norma" ti chiedo scusa, mi sono fatto prendere la mano e l'ho approfondito fin troppo al di fuori dei suoi confini, ma la mia risposta si rivolgeva non solo e non tanto a te, ma a tutte quelle occasioni nelle quali sul forum salti fuori la famigerata "normalità" per sottovalutare i disagi e le sofferenze di chi stia parlando, sminuendone così le argomentazioni.
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