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30-06-2012, 03:48
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#1
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Banned
Qui dal: Mar 2012
Ubicazione: Ovunque... e da nessuna parte...
Messaggi: 6,762
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Ho trovato, sul forum di fobia sociale dei nostri "colleghi" spagnoli, un topic riguardo gli " 11 passi per superare la fobia sociale".
Vorrei riproporlo anche qui, perchè noi italiani non ci facciamo mancare niente (ogni riferimento alla finale degli Europei Spagna-Italia è puramente casuale ).
11 PASSI PER SUPERARE LA FOBIA SOCIALE
1) Non più pensieri negativi
Persone che soffrono di fobia sociale e ansia hanno hanno molti pensieri negativi e pregiudizi verso se stessi, che aggravano la loro condizione. Per queste persone è ricorrente fare pensieri del tipoi: "Sto per fare qualcosa di sciocco, sono un disastro!"; "La gente penserà che sono uno/a stupido/a"; "La mia voce inizia a tremare quando sono con gli altri o con estranei, mi umilio da solo/a"; " Nessuno è interessato a ciò che dico".
Eliminare questi pensieri è un passo necessario per iniziare a viveri liberi dalla fobia sociale e dall'ansia. Possiamo provarci da soli o con l'aiuto di uno specialista. Dobbiamo individuare i pensieri negativi "automatici", che si manifestano nei vari contesti sociali in cui viviamo.
Per esempio, in prossimità di un esame all'Università, in un colloquio di lavoro o, perchè no, di un interrogazione a scuola, iniziamo a farci accompagnare da pensieri quali: "Andrà tutto male, non so niente. Tutti penseranno che io sia un incapace. Non voglio farlo". Quel che dobbiamo fare è interrogare i nostri stessi pensieri distruttivi: "Sono sicuro/a di essere veramente impreparato/a? Anche se mi sono preparato/a, se mi agito per questo evento a cui tengo molto, anche se non giunto/a fin qui, sono veramente sicuro che gli altri mi considerino incompetente?". Attraverso questa valutazione logica dei nostri pensieri negativi, possiamo arrivare a formulare, un poco alla volta, pensieri più realistici e positivi.
2) Evitare i seguenti comportamenti:
- Lettura della mente altrui, pensare di sapere cosa pensano gli altri.
- Predire il futuro, credere che accadrà il peggio possibile. E' impossibile sapere come andranno a finire certe cose, prima di viverle. E' inutile gettarsi nello sconforto o farsi preda di ansie di ogni tipo prima di affrontare quel che ci tormenta.
- Ingrandire i nostri problemi, quando per esempio pensiamo che tutti sappiano che siamo dei sociofobici, che soffriamo d'ansia, che abbiamo scarsa vita sociale... insomma, come se sapessero chi siamo prima ancora di conoscerci.
- Paranoie, pensare che tutti si stiano concentrando su di noi. Manie da complottismo, evitare assolutamente.
3) Sviluppare un quadro realistico di noi stessi
Pensiamo di essere inferiori a chiunque, di non essere all'altezza degli altri. Inferiori a tutto e a tutti. Dobbiamo dare più importanza al nostro valore, a noi stessi. Dobbiamo avere maggior fiducia nelle nostre qualità, nelle nostre potenzialità. Perchè credere che tutto andrà storto prima ancora di metterci in gioco per qualcosa? Può andar male, come può andar bene. Abbiamo sempre il 50% di riuscita quando iniziamo una nuova sfida, molto dipende da noi stessi e dalla nostra forza di volontà
4) Sviluppare un quadro più realistico degli altri
Dobbiamo imparare a non idealizzare gli altri, spesso diffidiamo di loro semplicemente perchè abbiamo scarsa fiducia in noi stessi. Siamo soliti rimarcare gli errori commessi, ma dobbiamo renderci conto che anche gli altri sbagliano come noi. Dobbiamo tenere a mente che tutti abbiamo paura e che per avere paura non occorre essere sociofobici o soffrire d'ansia
5) Iniziare a fidarci del prossimo
Dobbiamo imparare a concedere agli altri il beneficio del dubbio, prima di criticare eventuali azioni discutibili, proviamo a metterci nei loro panni e proviamo a capire se veramente ci siano chiare intenzioni di farci del male. Il fatto di essere eccessivamente critici con noi stessi può ripercuotersi anche sugli altri, ma questa tendenza deve lasciar spazio alla tolleranza e al perdono. E se qualcuno ci ha fatto del male, ripetutamente, non possiamo e non dobbiamo fare di tutta l'erba un fascio!
6) Imparare a controllare il respiro
Quando si è ansiosi capita molto spesso di respirare con fatica o con troppa rapidità. Una pessima respirazione è alla base di ogni tipo di ansia, vertigini, vampate, sudorazione...
Imparare a respirare in modo corretto e a controllare il nostro respiro aiuta ad eliminare questi sintomi. Per farlo, quando ci ritroviamo in una posizione scomoda, dobbiamo concentrarci sul nostro respiro. Inspirare per 4 secondi, trattenete il respiro per 2 secondi ed espirare, fino a lasciare tutta l'aria nei polmoni
7) Affrontare le nostre paure
Un ottimo modo per sconfiggere la fobia sociale è quello di affrontare quelle situazioni sociali che ci danno particolarmente fastidio, piuttosto che evitarle.
Evitare le nostre paure, e le situazioni che ci causano disagio e fobia, ingigantisce il nostro problema. Più evitiamo e fuggiamo, più ampliamo i nostri problemi, più creiamo ansia al sol pensiero di doverli affrontare di nuovo. Evitare ci impedisce di fare molte cose che vorremmo fare, ci impedisce di raggiungere i nostri obiettivi. Per esempio, la paura di parlare in pubblico ci può privare del condividere le nostre idee con gli altri, con colleghi, con compagni di studi, e ciò compromette sensibilmente il nostro rapporto con gli altri, la possibilità di avere amici.
Per uscirne, dovremmo iniziare da situazioni facilmente gestibili e provare poi a percorrere un processo graduale che ci porti a non evitare più. Una volta preso il via, aumenteremo parallelamente sia la nostra autostima sia la voglia di confrontarci con gli altri
8) Riflessione quotidiana
Dobbiamo riflettere maggiormente sul potenziale che è dentro di noi. Prendere tempo per riflettere coerentemente può aiutare a ripristinare il senso delle proporzioni sulle nostre vite, le nostre lotte e, di conseguenza, stabilire un più profondo senso di pace. Dobbiamo cominciare a stabilire orari regolari ogni giorno per questa riflessione.
Qual è il mio potenziale? Cosa c'è di buono in me? Cosa posso offrire agli altri? Cosa posso fare che ancora non ho fatto?
Dobbiamo abbandonarci a queste riflessioni, lasciarci trasportare dalle loro correnti, senza pensieri negativi
9) Prendere rischi sani
Anche i rischi di piccole dimensioni possono contribuire a metterci in confronto con il mondo esterno, a capire fin dove possiamo arrivare. E anche se i risultati non dovessero aiutarci, saremmo comunque soddisfati per esserci messi in gioco
10) Concentrarci sui nostri problemi e sulle nostre paure
Sappiamo che alcune situazioni potrebbero metterci in difficoltà, ma non per questo dobbiamo vivere passivamente la nostra vita. Ciò significa che dobbiamo concentrare ed indirizzare i nostri sforzi su quel che più ci logora l'esistenza
11) Amore
L'ultimo passo per superare la fobia sociale è l'amore, l'amore per noi stessi. Diventare, sostanzialmente, più "egocentrici", più "egoisti". Possiamo iniziare col diventare più gentili, più tolleranti, perdonando eventuali difetti in noi stessi e facendocene una ragione. Anche perchè non possiamo continuare a struggerci con gli stessi pensieri.
Potremmo anche incominciare ad interessarci alle altre persone, partendo coi piedi per terra e dal presupposto che la persona con cui parliamo non è al corrente dei nostri sentimenti e potrebbe non essere interessata a noi.
L'amore è l'atto di fede più profondao e opposto alla paura
Ringrazio atenea269 per aver scritto questo topic su fobiasocial.net
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Ultima modifica di rainy; 01-07-2012 a 03:23.
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30-06-2012, 04:58
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#2
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Esperto
Qui dal: Mar 2010
Ubicazione: NA
Messaggi: 1,318
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Se non altro è un utile riassunto, ma in realtà non c'era bisogno che gli spagnoli ci dicessero tutte queste cose perchè anche il nostro forum è pieno di queste osservazioni.
E molte le hai fatte tu stesso!
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30-06-2012, 07:11
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#3
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Banned
Qui dal: May 2011
Ubicazione: MI
Messaggi: 3,173
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Il punto 5 per me é un utopia ormai...non mi fido piu di nessuno
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30-06-2012, 07:37
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#4
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Esperto
Qui dal: Feb 2011
Ubicazione: meandri della Campania
Messaggi: 2,291
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il primo punto è proprio impossibile,a meno che uno non viva su un'isola deserta.ti rendi conto che anche inconsciamente siamo portati a fare confronti con tutto e tutti?
io stamattina accendo facebook (si ho facebook,lo utilizzo per mandare allegati word e per riceverli sostanzialmente e per vedere un pò che aria tira fra la gente normale) e vedo gente che va a Kiev a vedere la finale dell'Italia,o gente che fa viaggi ovunque,o gente fidanzata,cornificata,rifidanza,cornificata e ri-rifidanzata, per non parlare di quelli che si mettono a raccontare le loro esperienze.Io di invidia nei loro confronti non ne provo;diciamo che mi sono affacciato dal balcone di casa per vedere quanto fosse alto e resomi conto della bassa altezza,ho pensato a qualche Boeing 777 che in un impeto di solidarietà mi cadesse in testa.
Ora esco,non si sa mai (magari mi becco qualche pallottola vagante)
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30-06-2012, 07:45
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#5
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Esperto
Qui dal: Mar 2012
Messaggi: 2,837
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Interessante intervento...
Proviamo ad analizzare punto per punto...
Quote:
Originariamente inviata da rainy
11 PASSI PER SUPERARE LA FOBIA SOCIALE
1) Non più pensieri negativi
Persone che soffrono di fobia sociale e ansia hanno hanno molti pensieri negativi e pregiudizi verso se stessi, che aggravano la loro condizione. Per queste persone è ricorrente fare pensieri del tipoi: "Sto per fare qualcosa di sciocco, sono un disastro!"; "La gente penserà che sono uno/a stupido/a"; "La mia voce inizia a tremare quando sono con gli altri o con estranei, mi umilio da solo/a"; " Nessuno è interessato a ciò che dico".
Eliminare questi pensieri è un passo necessario per iniziare a viveri liberi dalla fobia sociale e dall'ansia. Possiamo provarci da soli o con l'aiuto di uno specialista. Dobbiamo individuare i pensieri negativi "automatici", che si manifestano nei vari contesti sociali in cui viviamo.
Per esempio, in prossimità di un esame all'Università, in un colloquio di lavoro o, perchè no, di un interrogazione a scuola, iniziamo a farci accompagnare da pensieri quali: "Andrà tutto male, non so niente. Tutti penseranno che io sia un incapace. Non voglio farlo". Quel che dobbiamo fare è interrogare i nostri stessi pensieri distruttivi: "Sono sicuro/a di essere veramente impreparato/a? Anche se mi sono preparato/a, se mi agito per questo evento a cui tengo molto, anche se non giunto/a fin qui, sono veramente sicuro che gli altri mi considerino incompetente?". Attraverso questa valutazione logica dei nostri pensieri negativi, possiamo arrivare a formulare, un poco alla volta, pensieri più realistici e positivi.
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Ritengo che la causa di quasi tutti i pensieri disfunzionali che affollano la mente del fobico di turno in quel momento siano anche conseguenziali alle esperienze vissute...
Se una persona (come per esempio il sottoscritto) viene costantemente umiliata senza meritarselo, sia a livello lavorativo sia a livello sentimentale/amicale, trova inevitabilmente difficile riuscire a maturare pensieri realistici e positivi...
Detto questo comunque quoto...
Quote:
Originariamente inviata da rainy
2) Evitare i seguenti comportamenti:
- Lettura della mente altrui, pensare di sapere cosa pensano gli altri.
- Predire il futuro, credere che accadrà il peggio possibile. E' impossibile sapere come andranno a finire certe cose, prima di viverle. E' inutile gettarsi nello sconforto o farsi preda di ansie di ogni tipo prima di affrontare quel che ci tormenta.
- Ingrandire i nostri problemi, quando per esempio pensiamo che tutti sappiano che siamo dei sociofobici, che soffriamo d'ansia, che abbiamo scarsa vita sociale... insomma, come se sapessero chi siamo prima ancora di conoscerci.
- Paranoie, pensare che tutti si stiano concentrando su di noi. Manie da complottismo, evitare assolutamente.
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A parte che riprendo quanto ho scritto sopra..
Cioè...
I pensieri disfunzionali sopradescritti (lettura della mente, predizione del futuro, paranoie) sono conseguenziali alle nostre esperienze negative reiterate...
A meno che uno non sia automa subisce un forte condizionamento mentale da esse ed è inevitabile che sia cosi...
Bisognerebbe riavvolgere il nastro e cercare di cambiare il passato ma questo è impossibile.
Detto questo comunque affermo che in certi contesti (nel mio caso in tutti) le persone (specie le ragazze) danno un'importanza totale all''etichetta (il fatto che uno sia uno sfigato etc...) e le voci girano..
Quindi non è del tutto impossibile che le stesse conoscano realmente i nostri difetti prima di conoscerci.
Quote:
Originariamente inviata da rainy
3) Sviluppare un quadro realistico di noi stessi
Pensiamo di essere inferiori a chiunque, di non essere all'altezza degli altri. Inferiori a tutto e a tutti. Dobbiamo dare più importanza al nostro valore, a noi stessi. Dobbiamo avere maggior fiducia nelle nostre qualità, nelle nostre potenzialità. Perchè credere che tutto andrà storto prima ancora di metterci in gioco per qualcosa? Può andar male, come può andar bene. Abbiamo sempre il 50% di riuscita quando iniziamo una nuova sfida, molto dipende da noi stessi e dalla nostra forza di volontà
4) Sviluppare un quadro più realistico degli altri
Dobbiamo imparare a non idealizzare gli altri, spesso diffidiamo di loro semplicemente perchè abbiamo scarsa fiducia in noi stessi. Siamo soliti rimarcare gli errori commessi, ma dobbiamo renderci conto che anche gli altri sbagliano come noi. Dobbiamo tenere a mente che tutti abbiamo paura e che per avere paura non occorre essere sociofobici o soffrire d'ansia
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Qui quoto tutto....
Quote:
Originariamente inviata da rainy
5) Iniziare a fidarci del prossimo
Dobbiamo imparare a concedere agli altri il beneficio del dubbio, prima di criticare eventuali azioni discutibili, proviamo a metterci nei loro panni e proviamo a capire se veramente ci siano chiare intenzioni di farci del male. Il fatto di essere eccessivamente critici con noi stessi può ripercuotersi anche sugli altri, ma questa tendenza deve lasciar spazio alla tolleranza e al perdono. E se qualcuno ci ha fatto del male, ripetutamente, non possiamo e non dobbiamo fare di tutta l'erba un fascio!
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Su questo non sono assolutamente d'accordo...
Dare alla possibilità al prossimo di rifiutarci e umiliarci spalancandogli addirittura la strada?
Beh dai va bene tutto ma questo....
Essere un tantino più aperti ok ma dare fiducia al prossimo....
Quote:
Originariamente inviata da rainy
6) Imparare a controllare il respiro
Quando si è ansiosi capita molto spesso di respirare con fatica o con troppa rapidità. Una pessima respirazione è alla base di ogni tipo di ansia, vertigini, vampate, sudorazione...
Imparare a respirare in modo corretto e a controllare il nostro respiro aiuta ad eliminare questi sintomi. Per farlo, quando ci ritroviamo in una posizione scomoda, dobbiamo concentrarci sul nostro respiro. Inspirare per 4 secondi, trattenete il respiro per 2 secondi ed espirare, fino a lasciare tutta l'aria nei polmoni
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Quoto...
Quote:
Originariamente inviata da rainy
7) Affrontare le nostre paure
Un ottimo modo per sconfiggere la fobia sociale è quello di affrontare quelle situazioni sociali che ci danno particolarmente fastidio, piuttosto che evitarle.
Evitare le nostre paure, e le situazioni che ci causano disagio e fobia, ingigantisce il nostro problema. Più evitiamo e fuggiamo, più ampliamo i nostri problemi, più creiamo ansia al sol pensiero di doverli affrontare di nuovo. Evitare ci impedisce di fare molte cose che vorremmo fare, ci impedisce di raggiungere i nostri obiettivi. Per esempio, la paura di parlare in pubblico ci può privare del condividere le nostre idee con gli altri, con colleghi, con compagni di studi, e ciò compromette sensibilmente il nostro rapporto con gli altri, la possibilità di avere amici.
Per uscirne, dovremmo iniziare da situazioni facilmente gestibili e provare poi a percorrere un processo graduale che ci porti a non evitare più. Una volta preso il via, aumenteremo parallelamente sia la nostra autostima sia la voglia di confrontarci con gli altri.
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Verissimo è proprio questo il punto fondamentale...
Io lo sto mettendo in pratica da anni con moltissime difficoltà ma con qualche risultato ottenuto...
Quote:
Originariamente inviata da rainy
8) Riflessione quotidiana
Dobbiamo riflettere maggiormente sul potenziale che è dentro di noi. Prendere tempo per riflettere coerentemente può aiutare a ripristinare il senso delle proporzioni sulle nostre vite, le nostre lotte e, di conseguenza, stabilire un più profondo senso di pace. Dobbiamo cominciare a stabilire orari regolari ogni giorno per questa riflessione.
Qual è il mio potenziale? Cosa c'è di buono in me? Cosa posso offrire agli altri? Cosa posso fare che ancora non ho fatto?
Dobbiamo abbandonarci a queste riflessioni, lasciarci trasportare dalle loro correnti, senza pensieri negativi.
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Interessante...
Prendo nota....
Quote:
Originariamente inviata da rainy
[9) Prendere rischi sani
Anche i rischi di piccole dimensioni possono contribuire a metterci in confronto con il mondo esterno, a capire fin dove possiamo arrivare. E anche se i risultati non dovessero aiutarci, saremmo comunque soddisfati per esserci messi in gioco.
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Quoto...
Quote:
Originariamente inviata da rainy
10) Concentrarci sui nostri problemi e sulle nostre paure
Sappiamo che alcune situazioni potrebbero metterci in difficoltà, ma non per questo dobbiamo vivere passivamente la nostra vita. Ciò significa che dobbiamo concentrare ed indirizzare i nostri sforzi su quel che più ci logora l'esistenza.
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Quoto anche qui...
Quote:
Originariamente inviata da rainy
11) Amore
L'ultimo passo per superare la fobia sociale è l'amore, l'amore per noi stessi. Diventare, sostanzialmente, più "egocentrici", più "egoisti". Possiamo iniziare col diventare più gentili, più tolleranti, perdonando eventuali difetti in noi stessi e facendocene una ragione. Anche perchè non possiamo continuare a struggerci con gli stessi pensieri.
Potremmo anche incominciare ad interessarci alle altre persone, partendo coi piedi per terra e dal presupposto che la persona con cui parliamo non è al corrente dei nostri sentimenti e potrebbe non essere interessata a noi.
L'amore è l'atto di fede più profondao e opposto alla paura.
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Quasi impossibile da mettere in pratica per un fobico...
Presuppone, almeno la prima parte, una conformazione psicologica degna di un cyborg...
Per intendersi...
Se nessuno/a mi perdona niente anzi quasi mi contestano il fatto di essere al mondo (solo perchè sono brutto/sfigato/fobico) come faccio io stesso a perdonarmi?
Spiegatemelo...
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30-06-2012, 07:52
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#6
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Esperto
Qui dal: Feb 2011
Ubicazione: meandri della Campania
Messaggi: 2,291
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Quote:
Originariamente inviata da Markos
Se nessuno/a mi perdona niente anzi quasi mi contestano il fatto di essere al mondo (solo perchè sono brutto/sfigato/fobico) come faccio io stesso a perdonarmi?
Spiegatemelo...
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infatti uno le proprie paure se le vuole superare le supera secondo me,ma se poi il mondo esterno ostina a considerarti in un certo modo (e tu cerchi di capire il perchè partendo dall'ipotesi che sia tu a porti male),cambi sempre e la cosa continua sempre,allora devi per forza ammettere che geneticamente la natura marchi in qualche modo quelli che devono essere le vittime sacrificali della società. Che fare a quel punto?io non ne ho idea
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30-06-2012, 13:45
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#7
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Esperto
Qui dal: Mar 2011
Ubicazione: bardo
Messaggi: 4,403
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Per me sono consigli inutili, certamente possono essere vere, ma non insegnano veramente a uscire dalla fobia.
Per uscire dalla fobia servono esperienze positive, è per come fare esperienze positive che non esiste manuale.
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30-06-2012, 13:49
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#8
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Banned
Qui dal: Sep 2011
Messaggi: 2,304
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12 non pensare di agire, ma agire
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30-06-2012, 13:59
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#9
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Esperto
Qui dal: Feb 2012
Messaggi: 1,441
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Quote:
Originariamente inviata da Kitsune
Per me sono consigli inutili, certamente possono essere vere, ma non insegnano veramente a uscire dalla fobia.
Per uscire dalla fobia servono esperienze positive, è per come fare esperienze positive che non esiste manuale.
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se però si riuscissero ad eliminare i pensieri disfunzionali qualsiasi esperienza sarebbe positiva
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30-06-2012, 15:00
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#10
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Esperto
Qui dal: Jun 2012
Ubicazione: Milano
Messaggi: 4,737
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Ottimi consigli ma...tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare.
"Non avere pensieri negativi, evitare i seguenti comportamenti, sviluppare un quadro realistico di noi stessi e più realistico degli altri, controllare il respiro, affrontare le nostre paure, ecc...", questo è facile a dirsi, ma sono solo parole, tante parole. Se ci comportiamo come ci comportiamo, ciò è dovuto ad anni di delusioni sociali, umiliazioni, svergognamenti, paure di una intera vita. Sono più difficili da eliminare di quanto si pensi, di quanto creda chi scrive questi manuali. Tutti sappiamo che il nostro agire e riflettere è sbagliato, che i nostri timori non sussistono se non nella nostra mente, ma come si può migliorare se ci troviamo ogni volta a fare i conti con quella che è stata tutta la nostra vita passata, con le delusioni vissute anche molto tempo fa, che rimangono visibili e indelebili come cicatrici sulla carne, e che parimenti ancora dolgono?
Più passa il tempo più mi accorgo che l'unico modo per uscirne, forse, è ricevere aiuto da parte di qualcuno che dimostri di interessarsi intensamente a noi e che ci guidi, ottenere l'ausilio provvidenziale da parte di un angelo che è sceso dal cielo per noi...
Forse sono solo follie, ennesimi deliri.
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30-06-2012, 16:14
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#11
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Banned
Qui dal: Mar 2012
Ubicazione: Torino
Messaggi: 3,495
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Si dai.. me ne manca qualcuno qua e là... niente di chè.. va bene anche se non li risolvi tutti i punti..
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30-06-2012, 16:17
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#12
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Banned
Qui dal: Oct 2010
Messaggi: 8,236
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6) Imparare a controllare il respiro
l'unica su cui possa agire, l'evitamento entra molto in anticipo inconsciamente in tutte le altre situazioni/idee
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30-06-2012, 16:18
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#13
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Banned
Qui dal: Oct 2010
Messaggi: 8,236
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Quote:
Originariamente inviata da Sampei80
12 non pensare di agire, ma agire
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sbagliatissima, se metto in atto i miei pensieri, mi suicido domani
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30-06-2012, 16:21
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#14
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Esperto
Qui dal: Feb 2012
Messaggi: 1,441
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Quote:
Originariamente inviata da bunker
6) Imparare a controllare il respiro
l'unica su cui possa agire, l'evitamento entra molto in anticipo inconsciamente in tutte le altre situazioni/idee
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saper usare la respirazione diaframmatica è utilissimo nelle situazioni ansiogene... e soprattutto dopo un po' di tempo diventa un automatismo!
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30-06-2012, 16:24
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#15
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Banned
Qui dal: Oct 2010
Messaggi: 8,236
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Quote:
Originariamente inviata da rainbow
saper usare la respirazione diaframmatica è utilissimo nelle situazioni ansiogene... e soprattutto dopo un po' di tempo diventa un automatismo!
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purtroppo io non mi so rendere conto di quando l'ansia stia per arrivare, me ne accorgo solo quando è insopportabile
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30-06-2012, 17:48
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#16
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Banned
Qui dal: Sep 2011
Messaggi: 2,304
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Quote:
Originariamente inviata da bunker
sbagliatissima, se metto in atto i miei pensieri, mi suicido domani
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se non vuoi cambiare, migliorare è ovvio
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01-07-2012, 04:02
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#17
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Banned
Qui dal: Mar 2012
Ubicazione: Ovunque... e da nessuna parte...
Messaggi: 6,762
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Quote:
Originariamente inviata da tura854
Il punto 5 per me é un utopia ormai...non mi fido piu di nessuno
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secondo me, invece, sbagli. Perchè così precludi agli altri la possibilità di starti accanto, di provare a capirti.
Sbatti la porta in faccia a tutti, solo perchè alcuni ti hanno trattato male o ti hanno fatto star male.
Il mondo è popolato da sette miliardi di persone ed è inutile dirti che ognuno di noi è diverso dall'altro.
Siamo diversi su questo forum, figurati là fuori... nel mondo esterno
Quote:
Originariamente inviata da Fallitoperenne
il primo punto è proprio impossibile,a meno che uno non viva su un'isola deserta.ti rendi conto che anche inconsciamente siamo portati a fare confronti con tutto e tutti?
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un conto è confrontare, un altro è diventare schiavi dei nostri confronti col prossimo. Troveremo sempre qualcuno migliore di noi. E anche coloro che sono migliori di noi troveranno qualcuno migliore di loro.
E' come a scuola: ci sarà sempre quello che prende 6 e quello che prende 8, così come quello che prende 10. Ma ciò non vuol dire che colui che prende 6 sia meno sveglio o più stupido di quello che prende 10.
E' solo un diverso modo di atteggiarsi, nello studio così come nella vita
Quote:
Originariamente inviata da Fallitoperenne
io stamattina accendo facebook (si ho facebook,lo utilizzo per mandare allegati word e per riceverli sostanzialmente e per vedere un pò che aria tira fra la gente normale) e vedo gente che va a Kiev a vedere la finale dell'Italia,o gente che fa viaggi ovunque,o gente fidanzata,cornificata,rifidanza,cornificata e ri-rifidanzata, per non parlare di quelli che si mettono a raccontare le loro esperienze.Io di invidia nei loro confronti non ne provo;diciamo che mi sono affacciato dal balcone di casa per vedere quanto fosse alto e resomi conto della bassa altezza,ho pensato a qualche Boeing 777 che in un impeto di solidarietà mi cadesse in testa.
Ora esco,non si sa mai (magari mi becco qualche pallottola vagante)
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comprendo il tuo dolore, ma con mente più fredda converrai con me che lo star male per il semplice fatto che qualcuno andrà a Kiev o che sia in giro da qualche parte nel mondo è inutile.
Sia perchè, pensandoci, non migliorerai la tua situazione, non starai meglio e non troverai un biglietto per Barcellona; sia perchè occorre separare la nostra vita da quella degli altri. Ognuno per sé, gli altri se ne vanno in giro? E allora?
C'è un bambino che ogni 3 secondi muore di fame in Africa e tu smetti di mangiare per questo? C'è una donna che ogni 7 secondi viene violentata e stuprata in America e tu smetti di amare le donne o di desiderarle per questo? C'è gente che, in ogni momento e in ogni dove, che piange o sorride.
Eppure tu, di tutti questi bambini, donne o persone non te ne interessi. Non smetti di vivere per loro.
Perciò disinteressati anche dei tuoi conoscenti su Facebook e continua ad andare avanti per la tua strada
Quote:
Originariamente inviata da Markos
Ritengo che la causa di quasi tutti i pensieri disfunzionali che affollano la mente del fobico di turno in quel momento siano anche conseguenziali alle esperienze vissute...
Se una persona (come per esempio il sottoscritto) viene costantemente umiliata senza meritarselo, sia a livello lavorativo sia a livello sentimentale/amicale, trova inevitabilmente difficile riuscire a maturare pensieri realistici e positivi...
Detto questo comunque quoto...
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un altro punto specifica che bisogna imparare a conoscere gli altri, a dimensionare il prossimo.
Dobbiamo aspettarci commenti negativi da parte degli altri, perchè la gente è abituata a criticare piuttosto che apprezzare, a parlare piuttosto che riflettere...
Dobbiamo aspettarcele certe cose, ma fregarcene altamente. E' difficile, è vero. Però convinciamoci del fatto che anche noi non risparmiamo giudizi negativi nei confronti degli altri: anzi, in questo caso, estendiamo il nostro giudizio negativo su tutto il resto del genere umano, solo perchè qualcuno ci ha mancato di rispetto.
In fin dei conti, siamo tutti uguali...
Quote:
Originariamente inviata da Markos
A parte che riprendo quanto ho scritto sopra..
Cioè...
I pensieri disfunzionali sopradescritti (lettura della mente, predizione del futuro, paranoie) sono conseguenziali alle nostre esperienze negative reiterate...
A meno che uno non sia automa subisce un forte condizionamento mentale da esse ed è inevitabile che sia cosi...
Bisognerebbe riavvolgere il nastro e cercare di cambiare il passato ma questo è impossibile.
Detto questo comunque affermo che in certi contesti (nel mio caso in tutti) le persone (specie le ragazze) danno un'importanza totale all''etichetta (il fatto che uno sia uno sfigato etc...) e le voci girano..
Quindi non è del tutto impossibile che le stesse conoscano realmente i nostri difetti prima di conoscerci.
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credo sia normale pensare al futuro o lasciarsi trasportare dalle paranoie. Io credo che, un processo graduale, possa aiutare in questi casi. Limitare tutti questi pensieri ostacolandoli con la nostra volontà è un passo molto importante.
Appunto, tu parli di etichette: ma quanto possono essere affidabili?
Lasciarsi condizionare dalle etichette vuol dire soggiogare all'ipocrisia altrui. Eppure su questo forum ci sono tantissime persone intelligenti, perchè mai dovrebbero lasciarsi condizionare da queste sciocchezze, da queste etichette infondate e banali?
Se vi prendessi uno ad uno e vi chiedessi: "Cosa ne pensate delle etichette?", mi rispondereste: "Ecco, questo è quel che si suol dire becero qualunquismo".
Suvvia, le etichette non esistono. Se noi ci arrendessimo, allora potrebbero avere senso. Ma se cercassimo di risollevarci, di riscattarci... allora potremmo scrollarci di dosso ogni stupida "etichetta".
Ammesso che le "voci" girino, come sostieni tu. Perchè a volte siamo semplicemente noi a far giare queste voci... nella nostra testa...
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Originariamente inviata da Markos
Su questo non sono assolutamente d'accordo...
Dare alla possibilità al prossimo di rifiutarci e umiliarci spalancandogli addirittura la strada?
Beh dai va bene tutto ma questo....
Essere un tantino più aperti ok ma dare fiducia al prossimo....
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è chiaro che non si invita a fidarsi del primo che passa, ma ad aprirci maggiormente verso gli altri... a conceder loro almeno la possibilità di conoscerci
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Originariamente inviata da Markos
Quasi impossibile da mettere in pratica per un fobico...
Presuppone, almeno la prima parte, una conformazione psicologica degna di un cyborg...
Per intendersi...
Se nessuno/a mi perdona niente anzi quasi mi contestano il fatto di essere al mondo (solo perchè sono brutto/sfigato/fobico) come faccio io stesso a perdonarmi?
Spiegatemelo...
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forse pensi che tu debba qualcosa al mondo, ma tu non devi niente a nessuno.
La bruttezza è un fattore rilevante. Anche Leonardo di Caprio se fosse sociofobico, se soffrisse d'ansia, se fosse timido, se non avesse vita sociale, se non avesse avuto mai una storia sentimentale, se fosse stato sempre sbeffeggiato dagli altri... oggi si considererebbe "brutto e sfigato". Il valore estetico è soggettivo e, per noi, strettamente collegato alla nostra condizione.
Non dobbiamo perdonarci nulla, dobbiamo semplicemente accettarsi.
Tu hai sempre parlato di esperienze passate, ma mai del presente. Noi viviamo nel passato e nelle nostre paranoie future, ma non cerchiamo mai di goderci i nostri piccoli piaceri quotidiani: apprezzare le piccole cose, i dettagli (quasi) insignificanti
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01-07-2012, 07:18
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#18
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Esperto
Qui dal: Feb 2011
Ubicazione: meandri della Campania
Messaggi: 2,291
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Originariamente inviata da rainy
C'è un bambino che ogni 3 secondi muore di fame in Africa e ....
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per favore,basta coi moralismi.non ne posso più!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
e non c'è nessun dolore in quello che ho scritto.certo a saperlo prima che piega avrebbe preso la propria vita,uno si sarebbe adeguato sin da subito,solo questo mi rammarico.
Poi scusami,perchè Markos si dovrebbe accettare?cioè:si lo può fare ma siamo sicuri che in realtà lui non voglia altro perchè in realtà sia naturalmente un'altra persona e non forse come implicitamente fai pensare tu un agnello che vuole atteggiarsi a leone? ma che deve godersi secondo te uno che vuole un contatto con le donne e non riesce ad averlo?deve accettarsi?quindi deve rinunciare ad avere contatti con le donne?l'accettarsi non è una cosa a buon mercato che vale per tutti i problemi
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Ultima modifica di Fallitoperenne; 01-07-2012 a 07:23.
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01-07-2012, 08:35
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#19
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Esperto
Qui dal: May 2010
Ubicazione: USS Enterprise • NCC1701E
Messaggi: 16,780
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È una sintesi di quello che insegna la TCC ai pazienti. Peccato che la TCC, davati all'ennesimo fallimento, è capace solo di dire «Prova ancora»
Tanto il problema è sempre quello: metaforicamente, è come cercare di vincere la propria paura di salire su un autobus, per scoprire, quando ci sei riuscito, a costo di enormi sforzi, che tutti i posti sono occupati e mentre te ne stai in piedi, stanco ed accaldato, ti chiedi «Perché non sono mai io quello seduto?» e ti rendi conto dell'amara verità e ti rispondi «Perché io sono un essere inferiore, una merda, un menomato!!!»
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Ultima modifica di barclay; 01-07-2012 a 08:44.
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01-07-2012, 19:25
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#20
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Banned
Qui dal: Mar 2012
Ubicazione: Ovunque... e da nessuna parte...
Messaggi: 6,762
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Originariamente inviata da Fallitoperenne
per favore,basta coi moralismi.non ne posso più!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
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il mio non era moralismo, c'è una sostanziale differenza tra un paragone ed una considerazione moralista.
Il fatto che tu non abbia colto il mio esempio mi fa pensare che probabilmente non hai colto una chiave di lettura nelle mie parole e che non trovi interessanti questi "passi".
O magari non riesco a spiegarmi io
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Originariamente inviata da Fallitoperenne
Poi scusami,perchè Markos si dovrebbe accettare?cioè:si lo può fare ma siamo sicuri che in realtà lui non voglia altro perchè in realtà sia naturalmente un'altra persona e non forse come implicitamente fai pensare tu un agnello che vuole atteggiarsi a leone? ma che deve godersi secondo te uno che vuole un contatto con le donne e non riesce ad averlo?deve accettarsi?quindi deve rinunciare ad avere contatti con le donne?l'accettarsi non è una cosa a buon mercato che vale per tutti i problemi
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su questo forum, in ogni argomento trattato, si finisce sempre col parlare di donne. Se togliessimo le donne, dunque, cesserebbero i nostri problemi? Siamo veramente convinti che sia colpa delle donne il fatto che non ci piacciamo, non ci accettiamo per quello che siamo? E le donne hanno davvero una "colpa"?
Noi diamo sempre tutto per scontato, come se tutti fossero in debito con noi. La verità è che se noi per primi non sappiamo apprezzarci, come possiamo pretendere che lo facciano gli altri?
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