allora qualche mesetto fa avevo parlato del fatto che da quando so' cambiato mi sento un po' Dr Jekyll e un po' Mr Hyde
Quote:
Originariamente inviata da piocca
Ti capisco benissimo Giova...anche per me è lo stesso... =(
Una persona vale l'altra...
Magari prima hai voglia di conoscere, di interagire con gli altri, di comunicare...ma poi scopri che le persone sono monotone, fanno sempre gli stessi discorsi, hanno sempre gli stessi obbiettivi e tirano in ballo gli stessi argomenti già collaudati .... sono tristemente prevedibili....
E quando te ne accorgi rimani completamente deluso e disilluso nei confronti della vita...
ogni individuo è facilmente "catalogabile", ci sono quelli che appartengono ad una certa categoria e quelle che invece appartengono ad un'altra e anche se all'inizio ti sembra di scorgere una certa componente "eclettica" in una persona, poi conoscendola meglio scopri invece che avevi sbagliato a giudicarla e riesci a catalogare anche lei..... 8O
E' come se ogni individuo avesse un paraocchi e proseguisse dritto davanti a sè senza badare agli altri, nei suoi convincimenti e nei suoi modi di fare caratteristici....
Mentre noi abbiamo perso quel paraocchi e veniamo distratti dal mondo...
Ed è a questo punto che subentra la nostalgia....voglia matta di regredire, di ritornare al livello degli altri, di vivere!!! e di spappolarti il cervello a furia di testate al muro pur di riuscirci.... :cry:
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questo post di piocca (a cui ho risposto anche nell'altra discussione mi ha fatto riflettere nuovamente su me stesso).
In effetti è proprio quello che percepisco....la monotonia degli altri...L'UNILATERALITà DEGLI ALTRI.
O sei uno che parla e si sa divertire o viceversa uno introverso...STOP...niente vie di mezzo...
ecco cosa ci vedono di strano in me...io sono uno introverso, coccoloso che però volendo (se lo vuole in fondo in fondo) si sa divertire e si fa rispettare per primissima cosa.
Poi stessi obiettivi, stessi argomenti...e quando te ne esci tu con un discorso un attimino più profondo (non so...il tuo pensiero sull'amore, il tuo modo di rapportarti agli altri e l'analisi di ogni tuo singolo pensierio, desiderio) o viceversa fuori dalle righe (non so...ti metti a discutere senza il minimo segno di pudore...buttandola tutto sullo scherzo) vieni visto solamente con 2 occhi da merluzzo (della serie "'zza....starai sempre zitto, ma quando apri la bocca non lo fai mai x dire una banalità...sia una scemenza sia una cosa profonda deve risaltare in qualche maniera").
Quello che mi ha fatto più pensare è stata la parte del post di piocca che affermava appunto questa unilateralità delle persone, questa catalogabilità...
io da un certo punto di vista (per quanto a volte possa esser edifficile convivere con un cervello così sempre al lavoro) mi sento 10 spanne superiore al giova di una volta (lui era semplicemente estroverso...era semplicemente uno dei tanti...uno che sapeva far ridere...ma come un qualsiasi comico di zelig...un qualsiasi estroverso....semplicemente io ero l'estroversone della mia classe, del mio quartiere....della mia zona)...
Perchè? per L'ECLETTICITà...LA DUTTILITà...
Io mi sento allo stesso tempo Dio e l'ultimo degli schiavi; mi sento allo stesso tempo un "vincente" ed uno "sfigato"; mi sento il più forte e sicuro di tutti e il più debole ed insicuro di tutti; spudorato-arrogante e riservato-timido; spiritosone e musone, coccolone e freddo.
Gli altri?...gli altri non riescono a capirlo..
ogni volta sono lì a chiedermi: "perchè? perchè un attimo sei una cosa e l'attimo dopo esattamente il contrario?".
Ecco...io penso che questo PLUSLAVORO (mi sembra di essere Marx
) del CERVELLO se indirizzato in una certa direzione sia un'arma potentissima a mia disposizione (rispetto agli altri).
Perchè? perchè posso ritrovarmi esattamente nella stessa identica situazione e allo stesso istante e reagire in 2 modi contrapposti.
Ho la sensazione che le persone reagiscono x modi già prestabiliti? c'è la ragazza xx? ottimo...quando xy le rivolgera la parola reagirà in una determinata maniera (che sia in modo imbarazzato o estroso).
Io? io sento di non avere PERSONALITà....ma non in senso negativo (cioè non senza carattere)...ma esattamente al contrario.
Cioè? cioè di essere perfettamente capace di analizzare all'istante ogni singolo mio pensiero ed emozione e di scegliere l'alternativa a me più congeniale in quel momento.
Dapprima ho razionalizzato ogni timore, paura....c'è ragazza xx? mi provoca imbarazzo? mi fa tremare e venire conati di nausea dall'emozione? ottimo...sono in grado di convincermi esattamente dell'opposto...a stimolare il mio cervello affinchè provi l'emozione esattamente contraria.
Davanti all'estroversona posso reagire seguendo il primo impulso (l'imbarazzo...un po' di timidezza); posso fare un piccolo passo (aprirmi a poco a poco a metà tra il sicuro e l'insicuro), posso approcciarmi con qualche battuta e in modo spiritoso; o ancora posso farlo con la più totale sicurezza (con gli occhi che vogliono fare intendere "guarda...mi piacerebbe averti....ma non ti supplico...sei tu a dovermi temere/desiderare") e spudoratezza...
gli altri? dagli altri (soprattutto coetanei) sento sempre discorsi:
io sono un tipo timido...
io sono un tipo estroso...
ma lo dicono in maniera che sta a significare "e non c'è verso che possa cambiare".
L'altro giorno parlavo ad un'amica (egocentrica e ciarlona)...e mi ha detto "sono egocentrica e pettegola...ma che ci posso fare? e poi non è sempre un male" --> ma nemmeno sempre un bene
un'altra volta c'era un ragazzo nuovo che si doveva unire al nostro gruppo ed uno della compagnia mi fa: "giova...tu che sai farlo...mettilo a suo agio" ---> io che so farlo?
la mia risposta è stata "mah....se proprio devo...vado...ma non potevate farlo voi? alla fine sai che sono il meno loquace di tutti...parlo a malapena con voi..."
e lui: "sì...ma tu sai anche avvicinarti ad uno sconosciuto x chiedergli qual è il suo colore preferito" --> ed è vero...
sarò introverso/riflessivo (tendenzialmente), ma credo sia proprio questa l'arma che mi rende così particolare...
mi dico "sono poco loquace e forse un po' timido? ottimo...da questo momento devo essere marpione, spiritosone e estroso/sicuro di me" --> e lo faccio...
ecco la gente è facilmente inquadrabile....e invece gli altri sono i primi ad ammettere che nonostante viva a loro contatto da mesi non riescono ad inquadrarmi....non sanno farlo...hanno dei "passaggi logici" in meno nella testa dal mio punto di vista...
tutte ste seghe mentali un loro lato positivo ce l'hanno...
io mi sento allo stesso tempo TUTTO E NULLA:
- sensibile e freddo (mi verrebbe da commuovermi davanti anche alla più smielata e banale delle cose, ma se mi dico "ok devo rimanere impassibile" ci rimango)
- riflessivo e impulsivo (posso stare giorni interi a pensare, ma se mi dico "questi 30 minuti stacco la spina lo faccio")
- insicuro e sicuro: se uno mi dice "giova fai schifo...sei sfigato..." (non me l'ha fatto nessuno....almeno non dicendomi certe cose) i pensieri che mi verebbero più spontanei il più delle volte sarebbero "io? oddio....me l'ha detto davanti a tutti...figura di m....non esco più di casa....e mo'?), ma l'attimo dopo mi metto e mi convinco a pensare "io sfigato? ha parlato...vai a giocare con le bambole...." e lo dico apertamente
- poco loquace (anzi non loquace è meglio :lol: ), ma se mi vien voglia di conoscer euna persona e di parlarle le inizio a raccontare qualsiasi cosa dalla più banale alla più profonda...
- burlone, ma serio....mi piace stare serio (forse molto di più rispetto al passato), ma un istante e sono esattamente il contrario
ecc...ecc...
SONO ARRIVATO ALLA CONCLUSIONE CHE ESSERE COME SONO OGGI NON è UN MALE (e vabbeh l'avevo già detto che avevo una forte autostima...oppure come si diceva sul forum ero "narcisista" del mio carattere :lol: )...MI DEVO SOLO DARE IL TEMPO DI CONTROLLARE PARTI DI ME COSì CONTRASTANTI.
Perchè dentro di me sento davvero che sono l'uno e l'altra faccia della medaglia...