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Vecchio 23-04-2011, 23:59   #1
Esperto
 

(or The Divine Wall)

Canto I-La selva oscura
Is there anybody out there?





"C'è qualcuno là fuori?" Nessuna risposta, siamo soli sia dentro la selva che dietro il muro.

Ultima modifica di Winston_Smith; 07-04-2014 a 09:10.
Vecchio 24-04-2011, 00:37   #2
Esperto
 

Canto I-L'incontro con Virgilio
Hey you


...questa mi porse tanto di gravezza
But it was only a fantasy
con la paura ch’uscia di sua vista,
the wall was too high, as you can see,
ch’io perdei la speranza de l’altezza.
No matter how he tried he could not break free

E qual è quei che volontieri acquista,
e giugne ’l tempo che perder lo face,
che ’n tutti suoi pensier piange e s’attrista;

tal mi fece la bestia sanza pace,
che, venendomi ’ncontro, a poco a poco
mi ripigneva là dove ’l sol tace.






Mentre ch’i’ rovinava in basso loco,
Hey you! Out there in the cold,
dinanzi a li occhi mi si fu offerto
getting lonely, getting old,
chi per lungo silenzio parea fioco.
can you feel me?

Quando vidi costui nel gran diserto,
Hey you, standing in the aisles
"Miserere di me", gridai a lui,
with itchy feet and fading smiles
"qual che tu sii, od ombra od omo certo!".
can you feel me?


"Ma tu perché ritorni a tanta noia?
Hey you, don't help them to bury the light
perché non sali il dilettoso monte
Don't give in without a fight.
ch’è principio e cagion di tutta gioia?".


Ond’io per lo tuo me’ penso e discerno
Hey you, don't tell me there's no hope at all
che tu mi segui, e io sarò tua guida,
Together we stand, divided we fall.
e trarrotti di qui per loco etterno



In entrambi i casi il tentativo autonomo di uscire dall'isolamento e dallo smarrimento fallisce. L'unica strada è prendere coscienza del male in cui ci si trova, fare un processo mentale a sé stesso: un processo graduale per Dante (in parte andrà avanti anche nel Purgatorio, dove la requisitoria finale verrà condotta da Beatrice), uno scatto finale per Pink, dopo essere giunto al limite estremo della propria degradazione umana.
Da notare, tra le varie associazioni, quella data dal verso don't help them to bury the light (non aiutarli a seppellire la luce) della canzone e il fatto che la lupa stia per ricacciare Dante nella zona dove 'l sol tace.

Ultima modifica di Winston_Smith; 26-02-2012 a 01:46. Motivo: Quei figli di p... di Youtube
Vecchio 24-04-2011, 00:42   #3
Banned
 

bel topic...
Vecchio 24-04-2011, 01:14   #4
Esperto
 

Grazie, è la Settimana Santa (la stessa del viaggio) che mi ispira...
Vecchio 24-04-2011, 01:21   #5
Banned
 

ah. Per festeggiare la pasquetta metti marylin manson
Vecchio 24-04-2011, 16:59   #6
Esperto
 

Canto III-L'entrata all'Inferno
Another brick in the wall part III - The last few bricks - Goodbye cruel world




’Per me si va ne la città dolente,
I have seen the writing on the wall
per me si va ne l'etterno dolore,
per me si va tra la perduta gente.’

"Noi siam venuti al loco ov’i’ t’ ho detto
che tu vedrai le genti dolorose
Don't think I need anything at all
c’ hanno perduto il ben de l’intelletto".
No don't think I'll need anything at all


E poi che la sua mano a la mia puose
I don't need no arms around me

con lieto volto, ond’io mi confortai,
I don't need no drugs to calm me

mi mise dentro a le segrete cose.
Goodbye cruel world,
I'm leaving you today.
Goodbye,
Goodbye,
Goodbye.

Goodbye, all you people,
There's nothing you can say
To make me change my mind.
Goodbye.



Della prima canzone mi ha colpito il riferimento al "writing on the wall", che resta indeterminato in The Wall. Io ho seguito la prima associazione mentale e ho pensato all'iscrizione sulla porta dell'Inferno.
Con queste tre canzoni si completa la costruzione del muro, Pink è tutto nel suo personale Inferno e ci resterà fino alla fine dell'opera, così come Dante. Tuttavia non bisogna dimenticare che Pink è un "dannato" a pieno titolo, Dante pur provando sentimenti che vanno dall'immedesimazione al distacco con le esperienze delle anime che incontra e pur compiendo una personale espiazione e purificazione, ha fin dall'inizio uno scopo e un obiettivo ben diversi nel suo viaggio. Così si spiega l'accettazione e la richiesta dell'aiuto di Virgilio contrapposti al "don't think I need anything at all" di Pink.

Ultima modifica di Winston_Smith; 25-04-2011 a 23:58.
Vecchio 28-04-2011, 23:59   #7
Esperto
 

Canto III-Gli ignavi
Sheep






E io ch’avea d’orror la testa cinta,
dissi: "Maestro, che è quel ch’i’ odo?
e che gent’è che par nel duol sì vinta?".

Ed elli a me: "Questo misero modo
Harmlessly passing your time in the grassland away;
tegnon l’anime triste di coloro
only dimly aware of a certain unease in the air.
che visser sanza ’nfamia e sanza lodo.



E io, che riguardai, vidi una ’nsegna
che girando correva tanto ratta,
che d’ogne posa mi parea indegna;
What do you get for pretending the danger's not real.
e dietro le venìa sì lunga tratta
Meek and obedient you follow the leader
di gente
, ch’i’ non averei creduto
Down well trodden corridors into the valley of steel.
che morte tanta n’avesse disfatta.



Questi sciaurati, che mai non fur vivi,
What a surprise!
erano ignudi e stimolati molto
A look of terminal shock in your eyes.
da mosconi e da vespe ch’eran ivi.
Now things are really what they seem.

Elle rigavan lor di sangue il volto,
No, this is no bad dream.
che, mischiato di lagrime, a’ lor piedi
da fastidiosi vermi era ricolto.



Sheep è tratta da un album diverso da The Wall, Animals. Richiamandosi alla metafora della Fattoria degli Animali di Orwell, l'umanità (e il sistema capitalistico in particolare) vengono descritti tramite l'allegoria degli animali (le pecore prive di spirito critico, facilmente sottomesse dai cani e dai maiali, arrampicatori sociali e potenti senza scrupoli). E' sottesa anche una critica alla religione, che indurrebbe una forzata acquiescenza (parte del salmo Il Signore è il mio pastore è riportata non a caso nella canzone).
Nella Divina Commedia, le pecore sono ovviamente gli ignavi: in vita sprecano il loro tempo "brucando oziosamente l'erba", nell'aldilà seguono "docili e obbedienti la guida", che è rappresentata dall'insegna. Fino alla "sorpresa" finale (il macello per le pecore, la pena per gli ignavi).
Vecchio 08-05-2011, 01:08   #8
Esperto
 

Canto III-Caronte e i dannati sulla riva dell'Acheronte
In the flesh? - In the flesh






(In the flesh?)
So you
thought you

Ed ecco verso noi venir per nave
might like to go to the show.
un vecchio, bianco per antico pelo,
To feel the warm thrill of confusion
gridando: "Guai a voi, anime prave!
that space cadet glow.

Non isperate mai veder lo cielo:
Tell me is something eluding you, sunshine?
i’ vegno per menarvi a l’altra riva
Is this not what you expected to see?
ne le tenebre etterne, in caldo e ’n gelo.
If you wanna find out what's behind these cold eyes
you'll just have to claw your way through this disguise.

"Lights! Turn on the sound effects! Action!"
"Drop it, drop it on 'em! Drop it on them!!!!!"


(In the flesh)
I've got some bad news for you sunshine,
Pink isn't well, he stayed back at the hotel
And they sent us along as a surrogate band
We're gonna find out where you folks really stand.

Are there any queers in the theater tonight?
Caron dimonio, con occhi di bragia
Get them up against the wall!
loro accennando, tutte le raccoglie;
There's one in the spotlight, he don't look right to me,
batte col remo qualunque s'adagia.
Get him up against the wall!
That one looks Jewish!
And that one's a coon!
Who let all of this riff-raff into the room?
There's one smoking a joint,
And another with spots!
If I had my way,
I'd have all of you shot!




In the flesh? è la prima canzone di The Wall. Verrà poi ripresa nella versione "estesa" di In the flesh verso la fine dell'album. L'ho scelta per l'analogia tra Pink che si rivolge al suo pubblico e Caronte che fa lo stesso con le anime dannate in attesa sulla riva dell'Acheronte: la potenza dell'ingresso in scena è paragonabile al solenne e brusco Ed ecco... con cui Dante annuncia sempre l'arrivo o il manifestarsi di un evento mirabile e inatteso.
In qualche modo è un discorso di "benvenuto" (si fa per dire ^^) e di preannuncio dell'inizio di un cammino doloroso (la storia di Pink e quella dei dannati): se ci si aspettava altro, non è questo il luogo giusto (Non isperate mai veder lo cielo / Non era questo quello che vi aspettavate di vedere?). *
Gli "effetti speciali" invocati alla fine della canzone culminano nel rumore di un aereo abbattuto che cade e nel pianto di un bambino (morte in guerra del padre e nascita di Pink, che danno origine alla storia), che a me ha richiamato il lampo (e il tuono descritto nel canto successivo) a causa del quale Dante perde i sensi alla fine del canto, lasciando così indeterminato il modo con cui ha passato l'Acheronte nonostante il divieto di Caronte.

La terra lagrimosa diede vento,
che balenò una luce vermiglia
la qual mi vinse ciascun sentimento
e caddi come l’uom cui sonno piglia.


In entrambe le opere, così, l'inizio del "viaggio" vero e proprio dopo i rispettivi prologhi viene affidato a un'impressione visiva e sonora che richiama degli eventi, piuttosto che descriverli.

In the flesh, invece, rappresenta in The Wall lo stadio finale a cui conduce l'isolamento del protagonista, che comincia a vedere, delirando, gli show a cui viene trascinato come delle adunate in cui aizzare i suoi fans contro coloro che non gli vanno a genio: dalla paura si passa all'odio. Anche Caronte fa indirettamente in modo che le diverse categorie di peccatori abbiano una punizione, ma ovviamente tra il suo "battere col remo" chi pensa di potersi mettere a suo agio nella barca, e il "mettere al muro" tutti i diversi da parte di Pink c'è la differenza che passa tra un impersonale esecutore di sentenze altrui e un uomo guidato dalle proprie personalissime paranoie.



* Tra l'altro quello che non ci si "aspettava di vedere" nei primi concerti di The Wall era l'apparizione di una surrogate band che suonava In the flesh? (vale a dire Di persona?, con punto di domanda non casuale) al posto dei veri Pink Floyd, indossando una maschera (Se volete scoprire cosa c'è dietro questi occhi freddi / dovrete solo scavarvi la via attraverso questa maschera).

Ultima modifica di Winston_Smith; 03-06-2011 a 10:50.
Vecchio 09-05-2011, 02:05   #9
Esperto
L'avatar di Moonwatcher
 


Ultima modifica di Moonwatcher; 09-05-2011 a 11:23.
Vecchio 09-05-2011, 11:05   #10
Esperto
 

Non riesco a vedere l'immagine, Moon.
Vecchio 09-05-2011, 11:16   #11
Banned
 

io la vedo l immagine....winston me sàààà che te devi compra un pastore tedesco con la croce rossa e un bel paio di occhiali neri
Vecchio 09-05-2011, 11:19   #12
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da SonoFelicissimo Visualizza il messaggio
io la vedo l immagine....winston me sàààà che te devi compra un pastore tedesco con la croce rossa e un bel paio di occhiali neri
O più semplicemente cambiare browser o PC

Che c'è dentro, allora?
Vecchio 09-05-2011, 11:22   #13
Banned
 

non ti sei perso niente, c è il pollice all'insù (mi piace) di facebook. Bleaaaaahhhhhhhhh
Vecchio 09-05-2011, 11:23   #14
Esperto
L'avatar di Moonwatcher
 

Ora la vedi?
Vecchio 09-05-2011, 11:27   #15
Esperto
 

Sì, adesso sì (vabbè che ora me l'aveva detto pure SonoFelicissimo).
Tutto 'sto casino per un semplice "mi piace", comunque grazie, almeno abbiamo movimentato un po' il topic, mi sentivo solo

Se qualcuno ha da dire qualcos'altro, ben venga. La colonna sonora vi sembra azzeccata? Le similitudini indovinate?
Vecchio 09-05-2011, 11:50   #16
Esperto
L'avatar di very90
 

Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith Visualizza il messaggio
Tutto 'sto casino per un semplice "mi piace"
Io mi aspettavo una critica a Fb di risposta, visto che Moon l'ha fatto rientrare anche in questo topic!
Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith Visualizza il messaggio
Se qualcuno ha da dire qualcos'altro, ben venga. La colonna sonora vi sembra azzeccata? Le similitudini indovinate?
Sì, molto. Poi comunque i commenti facilitano il tutto, se non li avessi inseriti a volte comprendere le metafore sarebbe stato più cervellotico. Anche perchè io con l'inglese ho qualche piccola difficoltà.
Vecchio 03-06-2011, 00:56   #17
Esperto
 

Canto V-Minosse
Così discesi del cerchio primaio
giù nel secondo, che men loco cinghia
e tanto più dolor, che punge a guaio.

Stavvi Minòs orribilmente, e ringhia:
Good morning, Worm your honor.
essamina le colpe ne l’intrata;
The crown will plainly show
giudica e manda secondo ch’avvinghia.

Dico che quando l’anima mal nata
the prisoner who now stands before you
li vien dinanzi, tutta si confessa;
was caught red-handed showing feelings

e quel conoscitor de le peccata
Showing feelings of an almost human nature;
This will not do.
vede qual loco d’inferno è da essa;
Since, my friend, you have revealed your deepest fears,
cignesi con la coda tante volte
I sentence you to be exposed before your peers.
quantunque gradi vuol che giù sia messa.
Tear down the wall!



L'analogia che ho immaginato stavolta è abbastanza ovvia: siamo di fronte in entrambi i casi a un processo (o trial). Da una parte il re di Creta Minosse che essamina le anime e decide la pena più opportuna per ciascuna di loro, dall'altra una vera e propria corte, con tanto di pm e giudice, che, quasi al termine di The Wall, passa in rassegna i punti fondamentali che hanno portato il protagonista Pink alla costruzione del suo muro di isolamento e incomunicabilità col resto del mondo: il rapporto con la scuola, la madre, la moglie (non a caso chiamati a testimoniare dall' "accusa").
La differenza è certamente nell'esito: nella Divina Commedia il processo non riguarda direttamente il protagonista ed è solo una delle prime tappe del suo percorso di riconquista della consapevolezza di sé. Invece in The Wall siamo al termine del processo di autodegradazione descritto in tutta l'opera, a cui Pink ha appena detto Stop!, nella canzone precedente, riuscendo alfine, con la forza della disperazione, a trovare una via d'uscita dal delirio paranoico in cui era caduto: infatti al giudice viene detto che è stato colto in flagrante nel tentativo di mostrare sentimenti quasi umani (senza riuscirci ancora, dunque), ovvero showing feelings of an almost human nature. Al termine del processo Pink sarà "condannato" ad abbattere il muro (Tear down the wall!) e a presentarsi senza difese, ma anche senza blocchi, di fronte ai suoi simili (I sentence you to be exposed / before your peers).
Ma l'elemento forse più importante, a mio giudizio, sta nel fatto che entrambi i processi sono delle farse, o meglio hanno i toni grotteschi di certe farse: Minosse si avvolge la coda intorno al corpo per indicare il cerchio di pertinenza del dannato, il giudice di The trial ha l'aspetto di un deretano con le gambe (citazione di Dickens) e tutta la canzone ha uno stile molto teatrale. E' come se entrambi non fossero nient'altro che delle proiezioni mentali delle paure e dei sensi di colpa dell'imputato, con i tratti allucinati e paradossali di un incubo. In The Wall è certamente così (il giudice si chiama Verme, come Vermi erano chiamate le incarnazioni delle paranoie di Pink in Waiting for the worms). Nell'Inferno il giudice è certamente una figura reale, ma il processo a cui si assiste non è altro che una drammatizzazione (ad uso del dannato, direi) del vero giudizio, quello divino, che ha deciso la sorte eterna dell'uomo dopo la morte. E' in quel momento che egli ha l'occasione di prendere definitivamente e completamente coscienza di ciò che è stato e di ciò a cui questo lo ha portato (dicono e odono).
Anche in questo caso, come ovunque all'interno di entrambe le opere, la parte più importante e significativa consiste nell'autointrospezione, nel viaggio dentro il lato oscuro di sé.

Ultima modifica di Winston_Smith; 14-11-2011 a 17:15.
Vecchio 12-08-2011, 00:55   #18
Esperto
 

Canto VI-Cerbero, i golosi e la profezia di Ciacco
Dogs - Pigs (three different ones)




Cerbero, fiera crudele e diversa,
You gotta be crazy, you gotta have a real need.
con tre gole caninamente latra
You gotta sleep on your toes, and when you're on the street,
sovra la gente che quivi è sommersa.
You gotta be able to pick out the easy meat with your eyes closed.

Li occhi ha vermigli, la barba unta e atra,
e ’l ventre largo, e unghiate le mani;
And then moving in silently, down wind and out of sight,
graffia li spirti ed iscoia ed isquatra.
You gotta strike when the moment is right without thinking.


(Pigs)
With your head down in the pig bin,
saying "Keep on digging."
Qual è quel cane ch’abbaiando agogna,
Pig stain on your fat chin.
e si racqueta poi che ’l pasto morde,
What do you hope to find
ché solo a divorarlo intende e pugna,
when you're down in the pig mine.

cotai si fecer quelle facce lorde
de lo demonio Cerbero, che ’ntrona
l’anime sì, ch’esser vorrebber sorde.

Noi passavam su per l’ombre che adona
You're nearly a laugh,
la greve pioggia, e ponavam le piante
you're nearly a laugh
sovra lor vanità che par persona.
but you're really a cry.


(Dogs)
"Alte terrà lungo tempo le fronti,
Deaf, dumb, and blind, you just keep on pretending
tenendo l’altra sotto gravi pesi,
that everyone's expendable and no-one has a real friend.
come che di ciò pianga o che n’aonti.
And it seems to you the thing to do would be to isolate the winner
And everything's done under the sun,
Giusti son due, e non vi sono intesi;
and you believe at heart, everyone's a killer.
superbia, invidia e avarizia sono
le tre faville c’ hanno i cuori accesi".


(Pigs)
Farinata e ’l Tegghiaio, che fuor sì degni,
Big man, pig man, ha ha charade you are. [...]
Iacopo Rusticucci, Arrigo e ’l Mosca
Bus stop rat bag, ha ha charade you are. [...]
e li altri ch’a ben far puoser li ’ngegni,
Hey you, Whitehouse, ha ha charade you are.

dimmi ove sono e fa ch’io li conosca;
ché gran disio mi stringe di savere
se ’l ciel li addolcia o lo ’nferno li attosca".

E quelli: "Ei son tra l’anime più nere;
You're nearly a laugh,
diverse colpe giù li grava al fondo:
you're nearly a laugh
se tanto scendi, là i potrai vedere.
But you're really a cry.



Come già accennato in precedenza citando la canzone Sheep, Animals è un album dei Pink Floyd ispirato al libro di Orwell La fattoria degli animali. Nelle canzoni viene rivolta una critica sarcastica e a tratti feroce a diverse categorie sociali di persone, indicate come pecore in Sheep (il "gregge", la massa che segue i dettami dei potenti e vive in maniera conformistica senza ribellarsi) e appunto come cani o maiali in Dogs e Pigs, cioè i potenti e i loro fiancheggiatori (polizia inclusa), proprio come nel libro di Orwell.
Ovviamente la prima analogia con il canto VI dell'Inferno è nominale e quasi visiva: Dogs richiama Cerbero, Pigs la massa informe e indistinta dei golosi che si rotola senza coscienza per l'eternità nel fango e nella melma dovuti alla piova / etterna, maledetta, fredda e greve che li fiacca. Cerbero stesso ha delle analogie di comportamento con il primo maiale di Pigs, che ha la testa giù nella mangiatoia (with your head down in the pig bin) e macchie sul mento grasso (pig stain on your fat chin).
Inoltre in più punti del canto viene sottolineata la coesistenza e quasi la commistione tra tratti umani e bestiali, sia in Cerbero (che, pur cane, ha barba e mani) sia nei dannati: Urlar li fa la pioggia come cani (qui lo scambio è completato). Anche Ciacco, che pure viene presentato da Dante e di cui si hanno notizie, seppur frammentarie, come uomo di una certa cultura e di frequentazioni importanti, attraversa un procedimento di momentanea riumanizzazione per poter colloquiare con il poeta. All'inizio Dante, pur avendo avuto occasione di vederlo in vita, dichiara di non riconoscerlo a causa dello stravolgimento e dello snaturamento a cui lo ha portato la sua pena, effetto di un peccato che rende l'uomo incontinente come un animale:

E io a lui: "L’angoscia che tu hai
forse ti tira fuor de la mia mente,
sì che non par ch’i’ ti vedessi mai.

Ma dimmi chi tu se’ che ’n sì dolente
loco se’ messo, e hai sì fatta pena,
che, s’altra è maggio, nulla è sì spiacente".


Alla fine, invece, Ciacco ritorna lentamente ma inesorabilmente alla sua condizione di incoscienza ferina, insieme agli altri dannati ciechi, con l'ultimo barlume nei suoi occhi che tentano fino all'ultimo di mantenere il contatto visivo con Dante, poi perdono connotazioni umane mentre il resto del corpo si china e cade giù:

Li diritti occhi torse allora in biechi;
guardommi un poco e poi chinò la testa:
cadde con essa a par de li altri ciechi.


L'inconsistenza e l'incoscienza dei dannati è richiamata anche dal passaggio in cui i poeti camminano calpestando le loro ombre, lor vanità che par persona, o meglio calpestando la sozza mistura che esse costituiscono insieme al fango del cerchio, giungendo a uno dei gradi più estremi di degradazione e umiliazione (si passa alla commistione con un oggetto inanimato) che verrà eguagliato solo nelle zone più basse dell'Inferno. Anche nel testo di Pigs mi è sembrato di ritrovare un richiamo a quest'inconsistenza della categoria di persone oggetto di sarcasmo e critica: you're nearly a laugh / but you're really a cry, sei quasi simpatico / ma in realtà sei una lagna. Chi comanda, sfrutta, opprime tenta di rendersi accettabile e di farsi considerare una persona come le altre, ma in realtà vive solo per seguire le sue ossessioni.

Ma i golosi non sono l'unica categoria di peccatori di cui si parla in questo canto, anzi si direbbe che l'interesse di Dante sia orientato molto di più verso altre tipologie di esempi negativi, che costituiscono praticamente l'oggetto unico del suo colloquio con Ciacco e di cui parla qui per la prima volta nel poema: il VI canto di ogni cantica costituisce un canto "politico", in cui la disamina dei mali più gravi della società e delle loro cause si allarga da Firenze, all'Italia, all'intero mondo cristiano dell'epoca. E le cause sono individuate fondamentalmente in "superbia, invidia e avarizia" che sono la molla di ogni tentativo di acquisire potere e ricchezza prevaricando sugli altri, come descritto sia in Dogs che in Pigs.
In Dogs sono citati gli arrampicatori sociali senza scrupoli (si potrebbe chiamarli "speculatori", prendendo a prestito un vocabolo di moda negli ultimi tempi), quelli che dormono con un occhio solo, colpiscono al momento giusto senza pensare e piantano il coltello dietro la schiena di coloro di cui si sono appena conquistati la fiducia: sono coloro che perpetuano la discrepanza e la prevaricazione da parte di alcune classi su altre, i fiancheggiatori del potere (come i cani in Animal farm), cinici, per i quali tutti sono sacrificabili. In maniera simile i Neri, nella profezia di Ciacco, estromettono i Bianchi dal potere con l'inganno e la violenza (e gli intrighi di papa Bonifacio VIII) e approfittano del loro potere senza curarsi delle lamentele altrui, o in altre parole (come è detto in Dogs) deaf, dumb and blind, sordi, muti e ciechi alle loro proteste: conta solo individuare il vincitore (isolate the winner). E come, per i "cani" di Animals, everyone's a killer, tutti in fondo sono assassini, e non vale la pena di seguire alcuna legge morale, così Ciacco rivela a Dante che l'opera dei Neri è perfezionata e agevolata dal fatto che di persone con un senso di giustizia, in Firenze, non ce n'è quasi più nessuna, e comunque nessuno vi darebbe retta (vana la speculazione se tra quei due ci fosse anche il Sommo).

(continua)

Ultima modifica di Winston_Smith; 14-11-2011 a 17:11.
Vecchio 16-08-2011, 23:49   #19
Esperto
L'avatar di Woland12
 

Commento:

Aggiungo solo un augurio a Cani e Maiali: Have a good drown, as you go down, all alone, dragged down by the stone!

Il buon Roger era stato più ottimista di Dante: aveva destinato i Cani ad una brutta fine (Who was ground down in the end, Who was found dead on the phone, Who was dragged down by the stone...).
Aveva deriso i Maiali, già dal nome, "pigs on the wing", e poi: "You're nearly a good laugh, Almost a joker", "you're nearly a laugh but you're really a cry".

Eppure... siamo circondati tutt'oggi da questi individui, ma soprattutto dalle Pecore (che hai già trattato a dovere ), e come diceva Dante di persone con senso di giustizia a Firenze non ce ne sono quasi più. Mi permetto di correggere il padre della lingua italiana: non solo a Firenze non ce ne sono più...
Vecchio 17-08-2011, 00:35   #20
Esperto
 

Sono ovviamente d'accordo con Woland

In più aggiungo l'ultima parte del post in cui avevo pensato di trattare il parallelo tra il destino finale dei dannati e quello delle categorie di persone criticate nelle canzoni di Animals.

In Pigs i protagonisti sono tre esempi (three different ones) di persone che esercitano una qualche forma di potere e lo fanno senza alcuna misura né preoccupazione per le conseguenze che ciò può arrecare agli altri. Si è discusso se fosse possibile individuare alcuni personaggi realmente esistenti nelle prime due descrizioni, dato che nella terza è chiaramente nominata l'attivista Mary Whitehouse, favorevole alla censura e ostile ai PF perché sospettati di esaltare troppo il sesso e la droga (e ovviamente rappresentata come una bacchettona puritana e ossessiva). Nella prima (salvo l'ipotesi che porterebbe al primo ministro dell'epoca) si può semplicemente pensare, come si è visto, a un generico riferimento all'avidità di sfruttatori e imprenditori senza scrupoli, nella seconda sembrerebbe di poter riconoscere la leader dell'opposizione conservatrice, Margaret Thatcher, dall'allusione all'amore per le armi e le divise (you like the feel of steel, you're hot stuff with a hatpin, and good fun with a hand gun). Anche Dante nomina alcuni personaggi, che, pur stimando per il loro modo di gestire la politica della sua città, condanna all'Inferno (e ritroverà in seguito) per peccati specifici, distinti da quelli che hanno portato Firenze al degrado presente (anche se ad esso collegati quanto al crearne, in certi casi e in qualche modo, i presupposti). L'ironia è proprio nel contrasto tra il ben far a cui puoser li 'ngegni e il loro destino finale, proprio come in quello tra you're nearly a laugh e you're really a cry di cui si diceva prima.
In conclusione, l'ultima analogia riguarda proprio la discussione sul destino finale dei dannati di cui si è parlato nel canto e delle figure negative descritte nelle due canzoni. I golosi, come tutti i dannati (quindi anche quelli che hanno provocato la discordia intestina di Firenze, anche gli approfittatori, i violenti, gli speculatori, gli oppressori) saranno destinati a un tormento più compiuto, e dunque più doloroso, dopo il Giudizio universale, dopo che la loro anima sarà riunita al corpo. Anche Waters, per una volta, s'immagina una punizione finale per i suoi antieroi. Eccola descritta in Dogs:


You gotta keep one eye looking over your shoulder.
You know it's going to get harder, and harder, and harder as you get older.
And in the end you'll pack up and fly down south,
hide your head in the sand,
just another sad old man,
all alone and dying of cancer.

And when you loose control, you'll reap the harvest you have sown.
And as the fear grows, the bad blood slows and turns to stone.
And it's too late to lose the weight you used to need to throw around.
So have a good drown, as you go down, all alone,
dragged down by the stone.


Devi guardarti sempre alle spalle.
Sai che diventerà più dura, e più dura, e più dura, man mano che invecchi.
E alla fine farai le valigie e volerai al Sud
nasconderai la testa nella sabbia
solo un altro triste vecchio
tutto solo, che muore di cancro.

E quando allenti il controllo, raccogli ciò che hai seminato.
E mentre la paura cresce, il sangue cattivo rallenta e diventa pietra.
Ed è troppo tardi per perdere il peso che ti dovevi portare dietro.
E quindi affoga bene, mentre affondi, tutto solo
trascinato giù dalla pietra.



Che il peso sia quello delle loro colpe o delle ricchezze e dei beni materiali che hanno accumulato (come avari e prodighi del cerchio successivo?), non credo faccia molta differenza.

Ultima modifica di Winston_Smith; 30-08-2011 a 14:57.
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