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Originariamente inviata da Winston_Smith
Com'è andata poi, Robedain?
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In realtà non c'è molto da dire (di significativo per le speranze dei timidi-fobici)...
E' stata un'esperienza che con il senno di poi NON rifarei solo per un semplicissimo motivo (che certo a priori non potevo sapere): il target di donne era troppo elevato, l'età media era sui 35-40 anni (io sono sotto i 30) e l'età prevista andava dai 25 ai 45.
Figurati che una mi ha detto scherzando che potevo essere suo figlio (peraltro ero il più "piccolo" dei maschi presenti, insieme al mio amico d'avventura)...
Comunque, arriviamo lì dopo una corsa frenetica in auto condita da un po' di musica forte, giusto per caricarci un po'...
All'ingresso ci accolgono due signorine, le organizzatrici: quella a cui pago i 25 euro d'ingresso la trovo molto carina, mi sorride e scambiamo 2 parole... "Se le partecipanti sono come lei, sarà interessante", penso...
Aspettiamo mezz'oretta che cominci il tutto, mangiando e bevendo qualcosina e guardandoci attorno in un locale piuttosto anonimo (quasi completamente bianco, dalle pareti ai tavolini alle sedie alle poltroncine): con un colpo d'occhio mi rendo già conto che non ci sarà molta scelta, tra le poche donne presenti; comunque avevo già scritto che andavo lì senza farmi illusioni, solo con l'obiettivo di star di fronte e parlare tranquillamente con donne diverse, il che devo dire mi è riuscito abbastanza bene con la maggior parte...
Ripeto che io non sono fobico ma timido e piuttosto introverso, con gradi maggiori o minori in base alle situazioni e alle persone che ho davanti, e volevo vivere quest'esperienza insolita soprattutto per stare in un ambiente angusto in mezzo a tanta gioventù e sbloccarmi un po' con le donne, con le quali in genere non sono abituato a stare a stretto contatto come vorrei...
Alle 21.30 comincia il tutto: con mia sorpresa, mi ritrovo il tavolino con il mio numero corrispondente vuoto: ci spiegano che siamo più uomini (guarda caso): un 25 contro circa 16 donne (che dovevano appunto essere 25), quindi mentre gli altri cominciano a broccolare, io mi ritrovo per tre minuti a fissare un po' la parete vuota di fronte a me, un po' a guardarmi in giro per inquadrare meglio la situazione...
Dopodichè comincio a parlare per 300 secondi (il tempo riservato a ciascuna persona) con una delle signore che potevano essere quasi mia madre, dopodichè una delle organizzatrici urla "cambio" e noi uomini ci spostiamo di un posto e cominciamo a parlare con la persona successiva.
La seconda è la numero 17, Simona, e risulta essere la più bella della serata: le stringo la mano sorridente e dico il mio nome (come faccio con ognuna di loro).
Lei è mora, capelli lisci, lunghi, occhi scuri, labbra lucide e carnose, splendido sorriso, moderatamente truccata, indossa un bel maglioncino grigio e una gonna corta.
Mi piace il suo sorriso che mi sembra sincero, la sua solarità, l'interesse che dimostra nell'ascoltare: ci congediamo e francamente mi dispiace...
Oltre a lei, in tutto metterò 4 preferenze su 16: come detto non c'era molta scelta, oltretutto sono un tipo molto selettivo...
Alla fine risulta essere un gioco piuttosto ripetitivo che non crea particolare imbarazzo (solo con una musona che parlava a monosillabi a un certo punto non sapevo più cosa dire): tutte mi chiedono dove vivo e cosa faccio nella vita, oppure se è la prima volta che vado a uno speed date e cosa mi ha spinto; solo con 2 o 3 riesco ad approfondire il discorso chiedendo cosa le piace fare e quali sono i loro interessi.
Per quello che ho potuto capire, sono tutte donne lavoratrici, in genere impiegate o insegnanti.
Solo un paio le ho trovate particolarmente interessanti: Simona e una certa Cristiana, meno bella ma dalla stretta di mano decisa, spontanea, simpatica che conosce il posto in cui vivo, una delle poche con cui ho avuto una chiacchierata differente, dai toni anche ironici...
Alle 23.00 finisce tutto: io e il mio amico ce ne andiamo via subito, commentando l'andamento della serata...
Conclusioni: a prescindere dal fatto che io sia risultato interessante o meno a qualche ragazza e che possa uscire in seguito con lei, consiglio di partecipare a uno speed date come ho fatto io, cioè senza aspettarsi nulla di concreto, senza alcuna pressione, solo con l'obiettivo di parlare con persone del sesso opposto, socializzare e possibilmente divertirsi, nel caso non abbiate molte occasioni di questo tipo.
Certo, i contro ci sono: come già detto, nel mio caso l'età (quindi se lo organizzano in grandi città come Milano e Roma, badate bene di scegliere uno speed date con un'età media simile alla vostra, io non avevo scelta...):
Anche il rumore delle voci che si accavallano, a un certo punto diventa fastidioso e devi alzare la voce per farti sentire...
3 minuti e 20 secondi sono effettivamente un tempo molto limitato (penso che una tempistica credibile sarebbe 10 minuti, ma è improponibile con un numero elevato di persone)...
I pro sono sicuramente il fatto che hai già di fronte una donna, quindi nessuna sega mentale su come approcciarla perchè è già tutto preparato: penso comunque che in 3 minuti sia molto importante il linguaggio non verbale (voce, movimenti del corpo, gestualità, sorriso, sguardo...) per colpire una donna, oltre al look esteriore e alle parole in sè...
Poi la possibilità che hai di parlare (broccolare) con loro anche dopo la serata o nella pausa o addirittura all'inizio, nell'attesa che cominci il gioco (per i più temerari)...
Capisco che per un fobico questo può essere un vero incubo, io ero un po' titubante prima d'iscrivermi, ma poi quando ero lì è filato tutto liscio, ti abitui subito all'idea di passare a parlare velocemente da una donna all'altra, oltretutto nonostante ci sia molta gente, non sei mai al centro dell'attenzione di tutti e questo è un vantaggio...
Insomma, io lo rifarei se ci fosse un'età media più adeguata alla mia: me l'avessero proposto qualche anno fa, avrei rifiutato a priori...
Che dire, ora vedrò se ci sarà stato un gradimento reciproco con qualcuna di quelle che ho selezionato...