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Vecchio 09-01-2011, 15:40   #1
Banned
 

Questa estrema voglia di fare le cose come gli altri e come le fanno gli altri. Non la sopporto.
Dobbiamo per forza moltiplicarci e fare tutti appassionatamente le stesse cose per vivere bene? Perchè, se a me non piace la vita sociale devo farne parte per forza? Esperienza, dite? Ma esperienza di cosa? Di una cosa che non apprezzeremo mai, fino in fondo.
Gli psicologi fanno a gara per convincerci a buttarci insieme agli altri, però loro in cambio guadagnano bei soldini... noi cosa guadagniamo? Spesso e volentieri una bella minchia!
Bisogna essere sempre se stessi, non inseguire la mandria. Se non mi va di andare a quella festa, non ci vado! Se so che una volta tornato a casa starò peggio, non ci vado!
Io ho più stima per quelli che sono coerenti con se stessi e se ne fregano di quello che pensano gli altri, piuttosto che quelli che a costo di sembrare simili agli altri, fanno di tutto e di più. Spesso scendono anche a compromessi, a mio parere, evitabili.
Detto questo, penso che ognuno abbia la possibilità di fare quello che vuole.
Questo è solo il mio orgoglioso pensiero.

Vecchio 09-01-2011, 15:53   #2
Esperto
L'avatar di RobRock
 

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Originariamente inviata da maury25 Visualizza il messaggio
Questa estrema voglia di fare le cose come gli altri e come le fanno gli altri. Non la sopporto.
Dobbiamo per forza moltiplicarci e fare tutti appassionatamente le stesse cose per vivere bene? Perchè, se a me non piace la vita sociale devo farne parte per forza? Esperienza, dite? Ma esperienza di cosa? Di una cosa che non apprezzeremo mai, fino in fondo.
Gli psicologi fanno a gara per convincerci a buttarci insieme agli altri, però loro in cambio guadagnano bei soldini... noi cosa guadagniamo? Spesso e volentieri una bella minchia!
Bisogna essere sempre se stessi, non inseguire la mandria. Se non mi va di andare a quella festa, non ci vado! Se so che una volta tornato a casa starò peggio, non ci vado!
Io ho più stima per quelli che sono coerenti con se stessi e se ne fregano di quello che pensano gli altri, piuttosto che quelli che a costo di sembrare simili agli altri, fanno di tutto e di più. Spesso scendono anche a compromessi, a mio parere, evitabili.
Detto questo, penso che ognuno abbia la possibilità di fare quello che vuole.
Questo è solo il mio orgoglioso pensiero.

l'importante è che il tuo orgoglio non si trasformi in odio verso gli altri
Vecchio 09-01-2011, 15:55   #3
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da RobRock Visualizza il messaggio
l'importante è che il tuo orgoglio non si trasformi in odio verso gli altri
Sto in pace con me stesso. Tu fai quello che vuoi, io faccio quello che voglio. Fine della storia.
Vecchio 09-01-2011, 16:00   #4
Banned
 

io invece penso che l'esperienza sia importante.
potrei sbagliarmi dato che non ne ho nessuna, ma trovo che la "paura" di stare in mezzo alla gente debba essere superata, e l'unico modo è quello, non si sfugge.
starci più tempo possibile.
perché? beh magari non ci piace andare in giro per locali, ma ci sono sicuramente tante attività interessanti da fare e che magari non facciamo perché non siamo abituati all'interazione sociale, avendola sempre evitata.
così è per me, poi boh.
Vecchio 09-01-2011, 16:06   #5
Avanzato
L'avatar di PERSO
 

Quote:
Originariamente inviata da maury25 Visualizza il messaggio
Questa estrema voglia di fare le cose come gli altri e come le fanno gli altri. Non la sopporto.
Dobbiamo per forza moltiplicarci e fare tutti appassionatamente le stesse cose per vivere bene? Perchè, se a me non piace la vita sociale devo farne parte per forza? Esperienza, dite? Ma esperienza di cosa? Di una cosa che non apprezzeremo mai, fino in fondo.
Gli psicologi fanno a gara per convincerci a buttarci insieme agli altri, però loro in cambio guadagnano bei soldini... noi cosa guadagniamo? Spesso e volentieri una bella minchia!
Bisogna essere sempre se stessi, non inseguire la mandria. Se non mi va di andare a quella festa, non ci vado! Se so che una volta tornato a casa starò peggio, non ci vado!
Io ho più stima per quelli che sono coerenti con se stessi e se ne fregano di quello che pensano gli altri, piuttosto che quelli che a costo di sembrare simili agli altri, fanno di tutto e di più. Spesso scendono anche a compromessi, a mio parere, evitabili.
Detto questo, penso che ognuno abbia la possibilità di fare quello che vuole.
Questo è solo il mio orgoglioso pensiero.





Ti risponde uno che per tutta la sua vita, sin da quando era infante, non ha mai voluto fare come la massa, od assomigliare alla "massa".
Fin alle elementari (in collegio) ero "fuori standard", nel senso che non facevo minimamente quello che gli altri bambini facevano.
Sono sempre stato anticonformista; a volte senza sapere di esserlo.
Difficilmente mi "omologo" al sistema.
.
mi colloco tra queste voci:
-Anticonformista
-Anarchico (anche reazionario se serve).
-Trasgressivo (nel senso buono)
.
Al giorno d'oggi si confonde l'anticonformismo con la trasgressione... l'anticonformismo in sè ha sempre lo stesso significato ossia fuori dalla conformità, ma ognuno ne da la sua interpretazione.
La trasgressione è interpretata come anticonformismo, ed effettivamente ne è una sfumatura, ma non ne è un sinonimo.
.
Sono sempre stato uno che va controtendenza, su tutto !! Spesso sono andato "contro l'opinione generale", anche di amici, famiglia, conoscenti. Questo però non mi ha mai fatto soffrie; anzi, mi faceva sentire me stesso.
.
Non è snobbismo od eccessivo orgoglio... o forse si.. boh, !
So solo che spesso la plebaglia la sento veramente come un branco di galline.
Tutti tarati allo stesso modo.
Ecco. io sono "starato". Ma a me va benone così !
Vecchio 09-01-2011, 16:16   #6
Intermedio
 

Quote:
Originariamente inviata da maury25 Visualizza il messaggio
Questa estrema voglia di fare le cose come gli altri e come le fanno gli altri. Non la sopporto.
Dobbiamo per forza moltiplicarci e fare tutti appassionatamente le stesse cose per vivere bene? Perchè, se a me non piace la vita sociale devo farne parte per forza?
E' come la penso io. Confesso però che personalmente, da ragazzino soprattutto, ho attraversato quella stupida fase del mascherarsi....
Poi con gli anni e con un pizzico di maturità in più ho realizzato che è stupido e masochistico voler fare qualcosa che non ci si sente di fare.
Gli altri escono, vanno per locali, rimorchiano ecc. perchè è quello che gli piace fare.
A me non piace. Ok sarò diverso ma va bene così.
Ognuno deve fare quello che si sente di fare!
Vecchio 09-01-2011, 16:21   #7
Banned
 

Io Maury sono estramente elastico. Cambio spesso idea. Rivedo le mie convinzioni.
Non ho mai seguito la "massa".
Sono un eterno bastian contrario.
Però...mi è capitato di espormi e spesso e volentieri non me ne son mai pentito.
Anche perchè ho imparato a trarre insegnamento anche dalle delusioni.
Non ho mai visto negli altri "il nemico".
Mi piace la gente. Lavoro a contatto con il pubblico.
Ma se mi invitano anche a bere un caffè mi spavento.
Mi considero un pò diverso. Ma non ne sono felice. non riesco ad accettarmi.
Ho sete d'esperienze. Mi hanno aiutato a crescere di più.
Ne voglio fare tante ancora.
Ma è dura. e ho tanta paura...
Vecchio 09-01-2011, 16:30   #8
Banned
 

non so voi ragazzi ma io l'idea di aver "paura" della gente non posso proprio accettarla.
chiaro che se mi invitano a una festa e non vedo il motivo per andarci, non ci vado...
ma se penso di potermi divertire... ipoteticamente ci dovrei andare e provare a divertirmi, e così via finché non ci riesco.

naturalmente non vado mai da nessuna parte per timidezza

ma di accettare l'idea non se ne parla, non ci riesco
Vecchio 09-01-2011, 18:22   #9
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da edwin87 Visualizza il messaggio
E' come la penso io. Confesso però che personalmente, da ragazzino soprattutto, ho attraversato quella stupida fase del mascherarsi....
Poi con gli anni e con un pizzico di maturità in più ho realizzato che è stupido e masochistico voler fare qualcosa che non ci si sente di fare.
Gli altri escono, vanno per locali, rimorchiano ecc. perchè è quello che gli piace fare.
A me non piace. Ok sarò diverso ma va bene così.
Ognuno deve fare quello che si sente di fare!
guarda, io mi mascheravo fino a poco tempo fa. Poi mi sono detto "ma cosa sto facendo? Perchè devo fare l'ipocrita per piacere alla gente?".
Mi sono fermato un attimo, ho pensato a me stesso, ho riflettuto parecchio e sono arrivato alla conclusione che, dopotutto, non ne vale la pena. Non ne vale la pena scendere a dei compromessi per qualcosa che, soffermandosi un attimo, non è nemmeno una mia ambizione.
Vuol dire che sono diverso? Va bene, ma rimane comunque una mia-nostra scelta, per quanto possa sembrare assurda,anticonformista e poco funzionale.
Mi sono accorto che se di fronte alla gente mi comporto come sono davvero( e posso apparire antipatico e odioso) la gente mi giudica in una certa maniera, ma almeno io sto meglio e mi sento più in pace con me stesso.
Senza contare che a me a feste o cos'altro non hanno mai invitato. L'ho messa lì come esempio.
Comunque il concetto è questo. Il tuo post lo riassume al 100%.
se mi guardo indietro e mi rivedo in certe scelte(da ragazzino) mi vedo uno stupido immaturo e senza una personalità.
Adesso una personalità me la sto creando, bene o male. Vorrei riuscire a vivere la mia vita senza freni, con quello che voglio fare, con quello che mi piace, con quel pizzico di anticonformismo che mi fa star bene e basta. Poi la gente può anche parlare....

ok, fine del papiro.

Quote:
Io Maury sono estramente elastico. Cambio spesso idea. Rivedo le mie convinzioni.
Non ho mai seguito la "massa".
Sono un eterno bastian contrario.
Però...mi è capitato di espormi e spesso e volentieri non me ne son mai pentito.
Anche perchè ho imparato a trarre insegnamento anche dalle delusioni.
Non ho mai visto negli altri "il nemico".
Mi piace la gente. Lavoro a contatto con il pubblico.
Ma se mi invitano anche a bere un caffè mi spavento.
Mi considero un pò diverso. Ma non ne sono felice. non riesco ad accettarmi.
Ho sete d'esperienze. Mi hanno aiutato a crescere di più.
Ne voglio fare tante ancora.
Ma è dura. e ho tanta paura...
più che convinzioni, i miei sono ideali in cui credo fermamente.
Ho solo 20 anni, non posso focalizzarmi su questi pensieri e tenermeli per tutta la vita. La vita è imprevedibile. Domani potrei trovare lavoro e cambiare la mia visione e via dicendo.
Ma per adesso è così. Affronto la vita come meglio credo, assecondando i miei timori e le mie paure. Non so se sia giusto o sbagliato, non lo voglio sapere. Semplicemente vivo cercando di rimanere me stesso.
In barba a chi dice che sono da curare.
Comunque anch'io sono un bastian contrario. ..e ne vado fiero!
Vecchio 09-01-2011, 19:02   #10
Esperto
L'avatar di Stasüdedòs
 

Ovviamente quoto e condivido tutto il messaggio di maury

E' una realtà che ho negato a me stesso fino a pochi anni fa, facevo finta di niente... ma adesso no, ne prendo atto e l'ACCETTO serenamente, fino a che non avrò buoni motivi e soprattutto stimoli SPONTANEI e non forzati per cambiarla.

Di cosa sto parlando? Semplicemente:

- Non sento un vero bisogno di avere compagnie/amici (Ho imparato fin da piccolo a fare a meno degli altri spesso ostili nei miei confronti, e ormai "mi basto da solo", senza problemi, e sto bene cos&#236.

- Non sento un vero bisogno di avere una ragazza (ovvero molto più di un semplice modo per soddisfare pruriti sessuali). E se anche x assurdo la trovassi, non riuscirei a mantenere vivo il rapporto, perchè capirebbe presto di non avere motivi validi per stare con me (si divertirebbe di più con un manichino).

C'è qualcosa alla mia portata? Si, solo rapporti occasionali o superficiali con le persone... con gentilezza, onestà, correttezza, buone maniere, ecc., ma sempre e solo occasionali... questo riesco a farlo, e spesso riesco pure ad apparire "normale",... ma se si va oltre, game over.
Vecchio 09-01-2011, 19:12   #11
Esperto
L'avatar di barclay
 

Quote:
Originariamente inviata da maury25 Visualizza il messaggio
Gli psicologi fanno a gara per convincerci a buttarci insieme agli altri
Non tutti gli psicologi fanno così: il mio m'ha spiegato che, quando mi dice che non devo evitare certe situazioni, non è perché considera terapeutico il farmi stare di merda ma perché sull'apatia da evitamento non si può lavorare (ho semplificato un po' il discorso, ovviamente).
Vecchio 09-01-2011, 20:16   #12
Esperto
L'avatar di RobRock
 

Quote:
Originariamente inviata da pirata Visualizza il messaggio
non so voi ragazzi ma io l'idea di aver "paura" della gente non posso proprio accettarla.
chiaro che se mi invitano a una festa e non vedo il motivo per andarci, non ci vado...
ma se penso di potermi divertire... ipoteticamente ci dovrei andare e provare a divertirmi, e così via finché non ci riesco.

naturalmente non vado mai da nessuna parte per timidezza

ma di accettare l'idea non se ne parla, non ci riesco
ma vai allora, alla fine sono solo sensazioni, perhè ti sei abituato all'idea che ti troveresti male. devi disabituarti. ogni volta che non vai ,a che se sai che non ti divertirai peggiori.
anche perchè scommetto che sei bravo a trovare motivi per non andarci.

beati quelli come il tipo che ha aperto questa discussione che stanno in pace con se stessi. secondo me se vi lancereste non avreste grandi problemi
Vecchio 09-01-2011, 21:14   #13
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da RobRock Visualizza il messaggio
beati quelli come il tipo che ha aperto questa discussione che stanno in pace con se stessi. secondo me se vi lancereste non avreste grandi problemi
ma io sto bene ( diciamo che sto discretamente, non patisco molto, generalmente) in questa condizione. In mezzo alla gente, in mezzo alla vita sociale non credo sarebbe la stessa cosa. Non proverei i sintomi dell'ansia, ma proverei altre sensazioni... come la noia, la sensazione di perdere del tempo, la sensazione di essere fuoriluogo, e via dicendo.
per adesso sto bene così, e non vedo come la gente possa permettersi di giudicare tale condizione.( visto che è per quello che m'incazzo)
Vecchio 09-01-2011, 21:35   #14
Banned
 

Questi sono brevi momenti di euforia, la maggior parte del tempo si sta male così.

Ultima modifica di Sverso; 09-01-2011 a 21:44.
Vecchio 09-01-2011, 22:37   #15
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da Sverso Visualizza il messaggio
Questi sono brevi momenti di euforia, la maggior parte del tempo si sta male così.
Non sono momenti di euforia, sono momenti di serenità. Ricordati che ognuno è diverso e reagisce alla vita diversamente.
Vecchio 10-01-2011, 14:05   #16
Esperto
L'avatar di clementina
 

Quote:
Originariamente inviata da edwin87 Visualizza il messaggio
E' come la penso io. Confesso però che personalmente, da ragazzino soprattutto, ho attraversato quella stupida fase del mascherarsi....
Poi con gli anni e con un pizzico di maturità in più ho realizzato che è stupido e masochistico voler fare qualcosa che non ci si sente di fare.
Gli altri escono, vanno per locali, rimorchiano ecc. perchè è quello che gli piace fare.
A me non piace. Ok sarò diverso ma va bene così.
Ognuno deve fare quello che si sente di fare!
siiiiiiiiiiii
Vecchio 10-01-2011, 14:30   #17
Banned
 

20 anni son pochi x aver chiaro in mente quale sia il proprio percorso di vita da scegliere.

Bisogna provare, bisogna sperimentare, bisogna arrivare ad un limite, il proprio limite....per capire, per scegliere, per accettarsi.

Molte volte le cose non sono quel che appaiono viste dal di fuori, bisogna entrarci dentro per capirle.

Io ancora a 30anni cerco di fare il più esperienze possibile, per capire chi sono, cosa posso sceglirere di meglio per me, cosa mi và più a genio x quello che sono.
Vecchio 10-01-2011, 15:25   #18
Esperto
L'avatar di Inosservato
 

Quote:
Originariamente inviata da clementina Visualizza il messaggio
La penso esattamente come te....però specifico che la penso così solo per quanto riguarda gli svaghi...
Per il resto è opportuno "violentersi" per non finire in un baratro senza ritorno...(e io non lo sto facendo)

sono d'accordo sul fatto di sforzarsi in certi ambiti, ma anche qui non è necessario "buttarsi a capofitto" basta la politica dei piccoli passi, e sapere che nessuno ci corre dietro....

per quanto riguarda la "vita sociale" sono evitante, convinto di esserlo...
questo però non mi toglie il rammarico per cose che avrei voluto fare (seppure a modo mio) e che non ho fatto...la fase dell'orgoglio l'ho avuta per anni ma si è di molto smorzata...
Vecchio 10-01-2011, 15:35   #19
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da Yesman Visualizza il messaggio
Mi piace la gente.
Ma tu sei un estroversone!

Naturalmente scherzo , quoto tutto quello che hai scritto, anche a me piace la gggente anche se ho problemi a relazionarmici...
Vecchio 10-01-2011, 16:03   #20
Esperto
L'avatar di Woland12
 

Quote:
Originariamente inviata da maury25 Visualizza il messaggio
Questa estrema voglia di fare le cose come gli altri e come le fanno gli altri. Non la sopporto.
Dobbiamo per forza moltiplicarci e fare tutti appassionatamente le stesse cose per vivere bene? Perchè, se a me non piace la vita sociale devo farne parte per forza? Esperienza, dite? Ma esperienza di cosa? Di una cosa che non apprezzeremo mai, fino in fondo.
Gli psicologi fanno a gara per convincerci a buttarci insieme agli altri, però loro in cambio guadagnano bei soldini... noi cosa guadagniamo? Spesso e volentieri una bella minchia!
Bisogna essere sempre se stessi, non inseguire la mandria. Se non mi va di andare a quella festa, non ci vado! Se so che una volta tornato a casa starò peggio, non ci vado!
Io ho più stima per quelli che sono coerenti con se stessi e se ne fregano di quello che pensano gli altri, piuttosto che quelli che a costo di sembrare simili agli altri, fanno di tutto e di più. Spesso scendono anche a compromessi, a mio parere, evitabili.
Detto questo, penso che ognuno abbia la possibilità di fare quello che vuole.
Questo è solo il mio orgoglioso pensiero.


Per una risposta a rigaurdo più articolata di questa emoticon vedi la mia risposta su quest'altro 3D: http://www.fobiasociale.com/accettarsi-17439/pagina-3/

Mi spiace ma Woland non si ripete (cit.)

Quote:
Originariamente inviata da moonwatcherII Visualizza il messaggio
anche a me piace la gggente anche se ho problemi a relazionarmici...
A me invece la gggente (senso dispregiativo del termine) sta sul cazzo e quindi ho problemi a relazionarmici. Sono molto più coerente di te
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