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Vecchio 16-11-2010, 13:40   #1
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Ci si trova quotidianamente nella situazione di dover prendere una scelta, di fronte a un bivio, o peggio alla scelta tra n diverse opzioni. Non mi riferisco solo alle grandi decisioni importanti della vita, ma anche alle piccole scelte. Le condizioni in cui si prendono queste scelte, gli elementi ed il tempo a nostra disposizione per operare una scelta, sono del tutto insufficienti. Non ci si può basare neppure sulle esperienze altrui, altrimenti si rischia di fare solo ancora più confusione. Ciononostante ogni giorno miliardi di persone (me compreso) persistono a prendere delle scelte. E ciò non basta: si apprezza e si stima chi sa prendere delle scelte, ed in particolare chi è sicuro delle proprie scelte. Non trovate tutto ciò sia paradossale? Quella che si apprezza in fondo è pura incoscienza congiunta a mancanza di umiltà, in quanto non siamo onniscienti. Chi è sicuro delle proprie scelte, in genere, lo è perché non ha adeguatamente vagliato tutte le possibilità e non ha utilizzato appieno le proprie facoltà mentali, mentre se facesse affidamento alla ragione, nella maggioranza dei casi, quest’ultima comanderebbe di non scegliere. Volevo fare un elogio dell’indecisionismo cronico, ecco.
Vecchio 16-11-2010, 13:43   #2
Esperto
L'avatar di Myway
 

Alla fine anche non sceglere è una scelta
Vecchio 16-11-2010, 13:48   #3
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Mah, sinceramente la mia indecisione cronica non ha fatto altro che portare disastri nella mia vita, quindi spiace ma non condivido proprio..
Vecchio 16-11-2010, 13:52   #4
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Infatti guardate che in verità sono molto indeciso anche sul fatto che scegliere di non scegliere sia la scelta giusta.
Vecchio 16-11-2010, 13:58   #5
Intermedio
L'avatar di AmyLee
 

Forse si stima chi prende le sue scelte perchè significa anche che non si ha paura di sbagliare. O che si è capaci di assumersi la responsabilità degli sbagli commessi riuscendo ad andare avanti. Secondo me stare troppo a pensare sulle cose potrà pure essere sintomo di maggior saggezza, ma in realtà poi sono quelli che si dicono sicuri delle loro scelte e si buttano nelle cose, che vivono davvero. Indecisionismo, ok. Cronico, no.
Vecchio 16-11-2010, 14:54   #6
Esperto
L'avatar di passenger
 

Un agente intelligente dev'essere in grado di ragionare, e quindi anche di prendere decisioni circa quale azione eseguire, anche in presenza di conoscenza incompleta.
Vecchio 16-11-2010, 15:02   #7
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da moonwatcherII Visualizza il messaggio
Ci si trova quotidianamente nella situazione di dover prendere una scelta, di fronte a un bivio, o peggio alla scelta tra n diverse opzioni. Non mi riferisco solo alle grandi decisioni importanti della vita, ma anche alle piccole scelte. Le condizioni in cui si prendono queste scelte, gli elementi ed il tempo a nostra disposizione per operare una scelta, sono del tutto insufficienti. Non ci si può basare neppure sulle esperienze altrui, altrimenti si rischia di fare solo ancora più confusione. Ciononostante ogni giorno miliardi di persone (me compreso) persistono a prendere delle scelte. E ciò non basta: si apprezza e si stima chi sa prendere delle scelte, ed in particolare chi è sicuro delle proprie scelte. Non trovate tutto ciò sia paradossale? Quella che si apprezza in fondo è pura incoscienza congiunta a mancanza di umiltà, in quanto non siamo onniscienti. Chi è sicuro delle proprie scelte, in genere, lo è perché non ha adeguatamente vagliato tutte le possibilità e non ha utilizzato appieno le proprie facoltà mentali, mentre se facesse affidamento alla ragione, nella maggioranza dei casi, quest’ultima comanderebbe di non scegliere. Volevo fare un elogio dell’indecisionismo cronico, ecco.
Il tuo discorso fila... comunque l'indecisione spesso non porta grandi risultati, ed ancora meno il non scegliere...
Vecchio 16-11-2010, 15:03   #8
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da AmyLee Visualizza il messaggio
Forse si stima chi prende le sue scelte perchè significa anche che non si ha paura di sbagliare. O che si è capaci di assumersi la responsabilità degli sbagli commessi riuscendo ad andare avanti. Secondo me stare troppo a pensare sulle cose potrà pure essere sintomo di maggior saggezza, ma in realtà poi sono quelli che si dicono sicuri delle loro scelte e si buttano nelle cose, che vivono davvero. Indecisionismo, ok. Cronico, no.
Sono d'accordo. Soprattutto per la tua conclusione.
Vecchio 16-11-2010, 16:29   #9
Esperto
L'avatar di Nick
 

Questione molto interessante.

Il dubbio è sano quando viene risolto, se permane no.
In altre parole, arrivati ad un bivio, imboccatelo.

Giusto ieri leggevo circa l'elogio di Pascal al conformismo. In parole povere assumendo lo scetticismo come unico modo accettabile di ragionare al di fuori della fede non c'è nessuna scelta che possa fondarsi su un principio razionale che sia assoluto quindi tanto vale conformarsi al costume sociale.
Ma questo non risolve il fatto che bisogna pur scegliere tra diversi modelli cui conformarsi e oltretutto non tiene conto dell'istinto (il coeur) e del sentimento che egli stesso indica come criteri di argomentazione il primo e di ricerca il secondo circa la contraddizione della natura umana.
Non avendo approfondito abbastanza non capisco come possa utilizzarli e poi non tenerne conto nel momento ultimo della scelta.

Ecco il punto è questo, la prudenza dello scettico è logica e fintanto che opera a livello teorico è insuperabile, ma è irrazionale in quanto la non-azione porta a risultati sicuramente negativi mentre l'azione porta a risultati potenzialmente positivi o negativi.
In parole povere non agire non conviene, agire potrebbe convenire.
Non è questione di coraggio o viltà, è controproducente e forse inconsciamente autolesionistico.

Per risolvere la questione bisognerebbe forse portare la consapevolezza che il rischio è comunque una possibilità di miglioramento al livello del sentimento o come diremmo oggi a livello inconscio, convincersene nel profondo in modo che agire non sia più una scelta ma un riflesso spontaneo.
E' l'agire spontaneo del samurai che si prepara all'azione tutta la vita e che nel momento dell'agire sa già cosa deve fare e non sceglie ma appunto agisce "nell'arco di 7 respiri" secondo un codice assimilato al livello più profondo del proprio essere.
Vecchio 16-11-2010, 16:31   #10
Esperto
 

Ma la ragione non dovrebbe comandare di scegliere responsabilmente (includendo nella scelta anche il non scegliere)?

Se comanda di non scegliere vuol dire che si è malinconici (o con qualche altro vizio di forma a monte).
Vecchio 16-11-2010, 16:35   #11
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ho molto da dire su questo argomento, ma ne riparliamo stasera, ora non ho proprio tempo di scrivere il poema che ho intenzione di scrivere
Vecchio 16-11-2010, 16:39   #12
Esperto
L'avatar di TimeBomb
 

Quote:
Originariamente inviata da moonwatcherII Visualizza il messaggio
Ci si trova quotidianamente nella situazione di dover prendere una scelta, di fronte a un bivio, o peggio alla scelta tra n diverse opzioni. Non mi riferisco solo alle grandi decisioni importanti della vita, ma anche alle piccole scelte. Le condizioni in cui si prendono queste scelte, gli elementi ed il tempo a nostra disposizione per operare una scelta, sono del tutto insufficienti. Non ci si può basare neppure sulle esperienze altrui, altrimenti si rischia di fare solo ancora più confusione. Ciononostante ogni giorno miliardi di persone (me compreso) persistono a prendere delle scelte. E ciò non basta: si apprezza e si stima chi sa prendere delle scelte, ed in particolare chi è sicuro delle proprie scelte. Non trovate tutto ciò sia paradossale? Quella che si apprezza in fondo è pura incoscienza congiunta a mancanza di umiltà, in quanto non siamo onniscienti. Chi è sicuro delle proprie scelte, in genere, lo è perché non ha adeguatamente vagliato tutte le possibilità e non ha utilizzato appieno le proprie facoltà mentali, mentre se facesse affidamento alla ragione, nella maggioranza dei casi, quest’ultima comanderebbe di non scegliere. Volevo fare un elogio dell’indecisionismo cronico, ecco.
Non voglio essere più VIP Very Introverse Person
La mia ragione è in sciopero,ho solo lo sclero
Vecchio 16-11-2010, 17:39   #13
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Originariamente inviata da Nick Visualizza il messaggio
Questione molto interessante.

Il dubbio è sano quando viene risolto, se permane no.
In altre parole, arrivati ad un bivio, imboccatelo.

Giusto ieri leggevo circa l'elogio di Pascal al conformismo. In parole povere assumendo lo scetticismo come unico modo accettabile di ragionare al di fuori della fede non c'è nessuna scelta che possa fondarsi su un principio razionale che sia assoluto quindi tanto vale conformarsi al costume sociale.
Ma questo non risolve il fatto che bisogna pur scegliere tra diversi modelli cui conformarsi e oltretutto non tiene conto dell'istinto (il coeur) e del sentimento che egli stesso indica come criteri di argomentazione il primo e di ricerca il secondo circa la contraddizione della natura umana.
Non avendo approfondito abbastanza non capisco come possa utilizzarli e poi non tenerne conto nel momento ultimo della scelta.

Ecco il punto è questo, la prudenza dello scettico è logica e fintanto che opera a livello teorico è insuperabile, ma è irrazionale in quanto la non-azione porta a risultati sicuramente negativi mentre l'azione porta a risultati potenzialmente positivi o negativi.
In parole povere non agire non conviene, agire potrebbe convenire.
Non è questione di coraggio o viltà, è controproducente e forse inconsciamente autolesionistico.

Per risolvere la questione bisognerebbe forse portare la consapevolezza che il rischio è comunque una possibilità di miglioramento al livello del sentimento o come diremmo oggi a livello inconscio, convincersene nel profondo in modo che agire non sia più una scelta ma un riflesso spontaneo.
E' l'agire spontaneo del samurai che si prepara all'azione tutta la vita e che nel momento dell'agire sa già cosa deve fare e non sceglie ma appunto agisce "nell'arco di 7 respiri" secondo un codice assimilato al livello più profondo del proprio essere.
Risposta esemplare, come sempre.

Imboccare il bivio conviene o, meglio, potrebbe convenire.

Resta solo aperta la questione di quale parte del bivio imboccare.

Ultima modifica di MoonwatcherII; 16-11-2010 a 17:42.
Vecchio 16-11-2010, 18:14   #14
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non decidere vuol dire non affrontare i problemi e non affrontando i problemi non vi si trova soluzione, magari lo si rimanda, ma tornerà indietro più grosso di prima....
Vecchio 16-11-2010, 19:32   #15
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sono un'indecisa cronica, devo sempre affidarmi agli altri. Tanti sociofobici sono indecisi. chissà perchè
Vecchio 16-11-2010, 19:52   #16
Esperto
L'avatar di JohnReds
 

Quote:
Originariamente inviata da moonwatcherII Visualizza il messaggio
Non trovate tutto ciò sia paradossale? Quella che si apprezza in fondo è pura incoscienza congiunta a mancanza di umiltà, in quanto non siamo onniscienti.
O forse, più che pura incoscienza viene elogiata la consapevolezza di un fatto basilare: che l'ingrediente per scegliere al meglio è l'esperienza, quindi più ne abbiamo meglio è.

Non la conoscenza teorica (che si apprende osservando gli altri), ma l'esperienza vissuta, che è importante, più che per conoscere il mondo, per conoscere noi stessi.
Ho letto di recente una frase che mi ha folgorato "la vita è l'occasione che abbiamo per conoscere noi stessi".
Partendo da questo presupposto, è sempre meglio fare una scelta rispetto ad una non scelta, perché anche l'esperienza negativa costituirà un patrimonio da cui attingere per fare scelte future: e questa è, tra l'altro, una consapevolezza che si apprende tramite l'esperienza (es: passare anni a non-agire insegna che forse era meglio "buttarsi").
Può essere, forse, che "essere sicuri di se" non sia presunzione ma accettazione serena di questi ragionamenti?
Vecchio 16-11-2010, 20:00   #17
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Per fare una qualsiasi scelta, dobbiamo conoscere noi stessi, le nostre possibilità, altrimenti non serve a niente scegliere, sarebbe come andare alla cieca.
Per prima cosa dovete rispondere a questa domanda: perchè sono cosi indeciso sulle scelte da fare ?
Quando ho trovato la risposta, dopo è stato più facile scegliere.
Ricordate però che dovete conoscervi veramente bene, non superficialmente.
Vecchio 16-11-2010, 20:09   #18
Esperto
L'avatar di Who_by_fire
 

Quote:
Originariamente inviata da moonwatcherII Visualizza il messaggio
Ci si trova quotidianamente nella situazione di dover prendere una scelta, di fronte a un bivio, o peggio alla scelta tra n diverse opzioni. Non mi riferisco solo alle grandi decisioni importanti della vita, ma anche alle piccole scelte. Le condizioni in cui si prendono queste scelte, gli elementi ed il tempo a nostra disposizione per operare una scelta, sono del tutto insufficienti. Non ci si può basare neppure sulle esperienze altrui, altrimenti si rischia di fare solo ancora più confusione. Ciononostante ogni giorno miliardi di persone (me compreso) persistono a prendere delle scelte. E ciò non basta: si apprezza e si stima chi sa prendere delle scelte, ed in particolare chi è sicuro delle proprie scelte. Non trovate tutto ciò sia paradossale? Quella che si apprezza in fondo è pura incoscienza congiunta a mancanza di umiltà, in quanto non siamo onniscienti. Chi è sicuro delle proprie scelte, in genere, lo è perché non ha adeguatamente vagliato tutte le possibilità e non ha utilizzato appieno le proprie facoltà mentali, mentre se facesse affidamento alla ragione, nella maggioranza dei casi, quest’ultima comanderebbe di non scegliere. Volevo fare un elogio dell’indecisionismo cronico, ecco.
Ho sempre pensato queste cose.

Però non arrivo a fare un elogio dell'indecisione: l'indecisione causa tanti disastri... (e io sono un "indeciso" come molti di voi!)

Ultima modifica di Who_by_fire; 16-11-2010 a 20:13.
Vecchio 16-11-2010, 20:18   #19
Esperto
L'avatar di JohnReds
 

Quote:
Originariamente inviata da Mangetsu69 Visualizza il messaggio
Per fare una qualsiasi scelta, dobbiamo conoscere noi stessi, le nostre possibilità, altrimenti non serve a niente scegliere, sarebbe come andare alla cieca.
Per prima cosa dovete rispondere a questa domanda: perchè sono cosi indeciso sulle scelte da fare ?
Quando ho trovato la risposta, dopo è stato più facile scegliere.
Ricordate però che dovete conoscervi veramente bene, non superficialmente.
mah. è vero anche il contrario: ci si conosce facendo delle scelte. scegliamo, vediamo come va, vediamo come reagiamo, e dopodiché ci siamo conosciuti un pochino di più.
Vecchio 16-11-2010, 20:22   #20
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da JohnReds Visualizza il messaggio
mah. è vero anche il contrario: ci si conosce facendo delle scelte. scegliamo, vediamo come va, vediamo come reagiamo, e dopodiché ci siamo conosciuti un pochino di più.
Certo, stando fermi, non ci conosceremo mai a fondo, bisogna come minimo accumulare un pò di esperienza.
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