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Vecchio 12-11-2011, 02:35   #1
Esperto
L'avatar di Labocania
 

Su non siate timidi! Vi offro la possibilità di vendicarvi dei film che vi hanno tediato a dismisura, risvegliato pensieri suicidi, gettato in un sonno bestiale, urtato il vostro senso estetico etc.

Non prendetevela solo con i cinepanettoni, con i bersagli più facili; puntate in alto, siate spietati con i più forti, con i registi più acclamati dalla critica, anzi con gli autori che fa figo millantare di comprendere a fondo e amare senza ritegno...
Vecchio 12-11-2011, 03:15   #2
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leonardo di caprio vaff******
american pie fuck
Vecchio 12-11-2011, 08:59   #3
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Ah, purtroppo ci sono tante boiate che passano per profondissimi film d'autore.
Qualche esempio?

21 Grammi e Babel di Inarritu.
Cito una mia recensione di qualche tempo fa riguardante il primo, ma vale anche per il secondo.

"Il pretenzioso regista messicano lavora unicamente sullo stile frantumando in maniera del tutto gratuita l’improbabile racconto e infarcendolo di tutto ciò che fa “cinema d’autore” : flashback e flashforward, disorientanti e inutili ellissi, fotografia sgranata, svolazzi della macchina da presa a mano".
Entrambi i film a mio parere sono ridicoli.

In quanto a pretenziosità un vero fuoriclasse è il francese Bruno Dumont: imbarazzanti i suoi L'humanité e Twentynine Palms.
Ovviamente il primo è stato coperto di premi.
Dumont si crede il nuovo Bresson. Lasciamoglielo credere, la realtà è ben diversa.

E poi The Dreamers di Bernardo Bertolucci (uno che si tiene la fama di maestro, ma non azzecca un film dagli anni '70).
The Dreamers è autocompiaciuto e insulso fino all'inverosimile.

Per rimanere al cinema italiano inguardabili sono per me alcuni film di Tornatore, soprattutto La leggenda del pianista sull'oceano e Baarìa, così tronfi e infarciti di ruffianità varie.

Terribile il ricattatorio Le chiavi di casa di Gianni Amelio, con un imbarazzatissimo (giustamente) Kim Rossi Stuart e una irritante Charlotte Rampling.
E poi pure Vasco Rossi in colonna sonora?
No, grazie!

Squallido e sciattissimo mi è sembrato The killer inside me di Winterbottom, che a qualche critico è piaciuto.
Questo regista inglese passa da un genere all'altro spesso con l'unico intento di provocare e di dimostrarsi autore a tutti i costi. Tra insopportabili riprese videoclippare e maledettismo modaiolo (specie agli esordi), qui tocca il fondo con un film che butta alle ortiche un materiale potenzialmente interessante come è quello fornito dallo scrittore Jim Thompson.
Un film che manca completamente di progressione drammatica e con un pessimo Casey Affleck.

A proposito di videoclippari esaltati, che dire di uno dei registi più sopravvalutati del decennio in corso?
Parlo di Darren Aronofsky, specie nel suo acclamato pseudo cult Requiem for a dream: un videoclip di 1 ora e 40 minuti, appunto.
Per non dire di quel suo pastrocchio new age The Fountain e del recente (inspiegabile) successo di Black Swan.

Per il cinema americano recente aggiungo anche quel trionfo della retorica infarcito di dialoghi demenziali e insopportabili scene madri (ce ne saranno almeno dieci, tutte alla disperata ricerca di applausi e premi) che è Crash - Contatto fisico di Paul Haggis.
Retorica a palate e musica ricattatoria: vomitevole!

Vomitevole, per me, anche American Beauty di Sam Mendes e buona parte dell'ultimo Woody Allen, soprattutto Vicky Cristina Barcelona e Whatever Works, per quel loro disperato tentativo di farsi piacere dalle nuove generazioni, infilandoci poi "a cazzo" pure il tema dell'omosessualità.
"Whatever Works" sembra essere piaciuto a tutti, ma io non mi spiego il perché.

Infine un velo pietoso sul venditore di aria fritta per antonomasia del cinema contemporaneo: Lars von Trier (e in generale quasi tutti i film influenzati da lui, Dogma o non Dogma).
Però, in effetti, lui è un bersaglio piuttosto facile.

No, aspetta, l'ultima frecciata ce l'ho per Roberto Benigni: La vita è bella è una cagata pazzesca di cui dovrebbe vergognarsi

Scusate la lunghezza, e non attaccatemi per delle opinioni personali.

Ultima modifica di LeonardKraditor; 12-11-2011 a 11:08.
Vecchio 12-11-2011, 09:21   #4
Esperto
 

La vita è bella a me è piaciuto molto, non è assolutamente una cagata pazzesca (la citazione esatta di Fantozzi è questa). Non è un capolavoro, Benigni non è Fellini nè Kubrick, ma è comunque un bel film, in equilibrio tra commedia della vita quotidiana e dramma della storia. La vita nel lager è secondo me volutamente resa "soft" per rendere l'idea del sogno di Guido di addolcirla agli occhi del suo bambino (non c'è un intento di verosimiglianza come potrebbe esserci in un documentario storico sulla Shoah). E soprattutto credo che non abbia proprio nulla di cui vergognarsi. Tre palline (si dice così? )
Vecchio 12-11-2011, 10:15   #5
Esperto
L'avatar di Allocco
 

Tralasciando il discorso sulla vita è bella (de gustibus non est... oddio mo com'era...), che a me commuove irrimediabilmente...

Nomino un genere cinematografico ancora non battuto in questo thread, ma i quali componenti (siano essi film a budget milionario o produzioni casalinghe) sono tutti (nessuno escluso!!) boiate pazzesche.
Del resto anche il nome lo dice: i film catastrofici!

Mia madre ne è ghiotta, non se ne perde uno, e io perciò ho una discreta cultura sul genere..! ': )

Il peggiore che ricordi è senz'altro catastrofe dal cielo.
Una terribile tempesta di fulmini si abbatte sulla terra, solo la dottoressa tal dei tali ne conosce le cause e sa come fermarla.
Quindi... La tempesta di fulmini la insegue per impedirglielo..!
Mannaggia non ho trovato la clip... Ma in una scena i protagonisti sono in macchina (quindi completamente al sicuro dai fulmini..) e corrono a tutta velocità (perché???) su una strada... e tutti i fulmini si abbattono sul loro cammino, mentre intorno alla strada, sullo sfondo eccetera non se ne vedono manco per sbaglio..!
Vecchio 12-11-2011, 10:58   #6
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Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith Visualizza il messaggio
La vita è bella a me è piaciuto molto, non è assolutamente una cagata pazzesca (la citazione esatta di Fantozzi è questa). Non è un capolavoro, Benigni non è Fellini nè Kubrick, ma è comunque un bel film, in equilibrio tra commedia della vita quotidiana e dramma della storia. La vita nel lager è secondo me volutamente resa "soft" per rendere l'idea del sogno di Guido di addolcirla agli occhi del suo bambino (non c'è un intento di verosimiglianza come potrebbe esserci in un documentario storico sulla Shoah). E soprattutto credo che non abbia proprio nulla di cui vergognarsi. Tre palline (si dice così? )
Ma Winston, che fai, mi spieghi il film di Benigni?
No, c'hai ragione pure te, in fondo non ho argomentato, mi ero dilungato troppo.
Il film di Benigni è girato in maniera pessima, è una accozzaglia di sketch che mi hanno ricordato una puntata di Drive in (pensa un po' che modello altissimo). Una sceneggiatura che non esiste, montato a casaccio e con l'unico scopo di venerare la sua amata compagna, attrice tra le più penose che si siano viste nel panorama del cinema italiano (se la gioca con Asia Argento e Monica Bellucci, insomma), altro che riflettere su una tragedia storica mondiale!
Non ho visto Cinema nel suo film.
E' una questione di linguaggio cinematografico, insomma.
Persino certe fiction televisive sono girate meglio.
Io la penso così, mi spiace.
Vecchio 12-11-2011, 12:13   #7
Esperto
L'avatar di Moonwatcher
 

Mah, ne potrei citare tanti, a cominciare dall'intoccabile Quarto potere, però non ha senso, l'ho visto da troppo giovane, ora non so che effetto mi farebbe, lo dovrei rivedere.

Come autore sopravvalutato mi viene subito in mente Lars von Trier, oddio sopravvalutato, c'è chi lo considera il nuovo Dreyer e chi un abile friggitore di aria. La verità secondo me sta nel mezzo, alcuni suoi film sono inguardabili, altri sono un po' meglio, Antichrist comunque a mio modesto parere resta una boiata.

Ultima modifica di Moonwatcher; 12-11-2011 a 12:21.
Vecchio 12-11-2011, 12:48   #8
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Quote:
Originariamente inviata da LeonardKraditor Visualizza il messaggio
........con l'unico scopo di venerare la sua amata compagna, attrice tra le più penose che si siano viste nel panorama del cinema italiano (se la gioca con Asia Argento e Monica Bellucci, insomma), altro che riflettere su una tragedia storica mondiale!.
Come ti quoto.

Rispondendo al topic, io mi sono addormentata (letteralmente)a " eyes wide shut" acclamato da tutto il mondo. Sarà pure perché non e' stato montato da kubrick mah.
Vecchio 12-11-2011, 12:53   #9
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Quarto potere andrebbe rivisto almeno una volta l'anno
E' Cinema.

Io semmai ho qualche dubbio su un altro intoccabile: Amanti perduti di Carnè.
Te ne parlavo in privato, Moon.
Film invecchiatissimo e letterario.
E non mi sono mai spiegato come mai ben quattro uomini (di cui uno probabilmente gay) perdano la testa per una donna tutt'altro che bella come Arletty
Insomma, in tutta franchezza avrei scelto un'altra attrice per il ruolo di Garance.
Ma il film oggi appare un po' ammuffito.
Certo, va visto con gli occhi di allora, ma che nel nuovo secolo venga ancora considerato il più grande film francese di tutti i tempi mi sembra strano.

Però sono un po' OT, visto che ad ogni modo Amanti Perduti non è una boiata.
Diciamo molto sopravvalutato, secondo me.
Vecchio 12-11-2011, 13:02   #10
Esperto
L'avatar di Moonwatcher
 

Quote:
Originariamente inviata da LeonardKraditor Visualizza il messaggio
In quanto a pretenziosità un vero fuoriclasse è il francese Bruno Dumont: imbarazzanti i suoi L'humanité e Twentynine Palms.
Ovviamente il primo è stato coperto di premi.
Dumont si crede il nuovo Bresson. Lasciamoglielo credere, la realtà è ben diversa.
Se non sbaglio L'humanité ha vinto la Palma d'Oro o il Gran Premio a Cannes. Mah, ricordo le accese discussioni all'epoca sulla crudità ecc., ma non pensavo fosse così orribile. Comunque, non so dire, non avendo visto nessuno dei due film citati.

Quote:
Originariamente inviata da LeonardKraditor Visualizza il messaggio
E poi The Dreamers di Bernardo Bertolucci (uno che si tiene la fama di maestro, ma non azzecca un film dagli anni '70).
The Dreamers è autocompiaciuto e insulso fino all'inverosimile.
A me invece era piaciuto. Non un capolavoro, non uno dei miei cineasti preferiti, ma non metterei gli ultimi suoi tra le boiate, né quello, né L'assedio, né Io ballo da sola. Lascia perdere l'autocompiacimento, ma in che senso lo intendi insulso?

Quote:
Originariamente inviata da LeonardKraditor Visualizza il messaggio
Vomitevole, per me, anche American Beauty di Sam Mendes e buona parte dell'ultimo Woody Allen, soprattutto Vicky Cristina Barcelona e Whatever Works, per quel loro disperato tentativo di farsi piacere dalle nuove generazioni, infilandoci poi "a cazzo" pure il tema dell'omosessualità.
"Whatever Works" sembra essere piaciuto a tutti, ma io non mi spiego il perché.
A me infatti Basta che funzioni non è dispiaciuto, e ancora di più mi son piaciuti Match Point, Sogni e delitti e Scoop, che avevo trovato incantevole.

Ti quoto invece su Vicky Cristina Barcelona, al quale aggiungerei Incontrerai l'uomo dei tuoi sogni, due film così dimenticabili che dopo un paio di giorni già me li ero dimenticati.

In conclusione secondo me Woody non sarà sicuramente più quello di Io e Annie, ma fa tuttora buoni film, nonostante sia incostante, ma d'altronde lo è stato sempre, sennò non avrebbe fatto Stardust Memories in quello che ritengo il suo periodo migliore. Woody forever comunque, io gli sono affezionato e lo apprezzo molto.

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In massima parte ti quoto su Tornatore, Benigni, Le chiavi di casa di Amelio (il quale però si fa perdonare per i precedenti Il ladro di bambini, Lamerica e Così ridevano, "trilogia" che ritengo fondamentale, e per la successiva lunga astinenza dopo detto film e il successivo La stella che non c'è, anche quello dimenticabile a mio parere), Lars von Trier (vabbè l'avevo detto anche sopra) e infine Aronofsky (a me ha fatto dormire non poco The Wrestler, in Black Swan invece c'è la Portman, quindi non si tocca a priori! poi mi manca solo The Fountain).

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Su Benigni comunque ci sarebbe da fare un discorso a parte: che non conosca il linguaggio cinematografico è evidente e già si sapeva dai suoi precedenti da regista, però mi viene da citare qualcuno, non ricordo chi, mi pare fosse Tarkovkskij in un'intervista, che diceva (vado a memoria quindi non sarò preciso): "Chaplin e Ejzenstejn sono i due autori fondamentali per chiunque voglia studiare cinema; Chaplin è tutto contenuto e nessuna forma, Ejzenstejn tutto forma e nessun contenuto". Ecco, non è certo mia intenzione paragonare Benigni a Chaplin, però anche lui è tutto contenuto e nessuna forma.
Vecchio 12-11-2011, 13:25   #11
Esperto
L'avatar di Moonwatcher
 

Quote:
Originariamente inviata da LeonardKraditor Visualizza il messaggio
Quarto potere andrebbe rivisto almeno una volta l'anno
E' Cinema.
Mah, non so che dirti, sicuramente dovrei rivedere tutto Welles prima o poi ed è probabile lo vedrò con occhi diversi. Ma come dicevo l'ho visto tanti anni fa, gli ho preferito L'infernale Quinlan e Storia immortale, ma anche quelli non mi hanno fulminato, quindi non mi è mai venuta troppa voglia di riaccostarmi a Welles. Sicuramente all'epoca l'ho anche frainteso, ero forse troppo giovane per capirne le implicazioni psicologiche e l'ho scambiato per un film pseudo-finto-storico, su questo magnate americano, figura che sinceramente sento lontana da me che più non si può. Sì, diciamo che la scelta del personaggio e dello sfondo in cui si muove è stata perfetta per tenermene lontano.
Vecchio 12-11-2011, 13:37   #12
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Originariamente inviata da Moonwatcher Visualizza il messaggio
A me invece era piaciuto. Non un capolavoro, non uno dei miei cineasti preferiti, ma non metterei gli ultimi suoi tra le boiate, né quello, né L'assedio, né Io ballo da sola. Lascia perdere l'autocompiacimento, ma in che senso lo intendi insulso?
Mi è sembrato insulso perché non è altro che una sega mentale di un intellettuale che sembra parlare a pochi intimi, o forse solo a se stesso.
Realizzato fuori tempo massimo (sarebbe stato un film vecchio già nel 1970), ultrasnob ed ennesima occasione per estetismi e morbosità varie che francamente mi hanno stufato.
L'assedio in fondo non era così terribile, ma dovrei rivederlo.
Qualche perplessità invece su Io ballo da sola

Su Amelio ti do ragione, infatti quel film è stato una forte delusione per me.
E' un autore che ho molto amato in passato, a partire dal bellissimo Colpire al cuore e negli altri film da te nominati.
Vecchio 12-11-2011, 13:46   #13
Esperto
L'avatar di Blackrose
 

invece a me the dreamers, e requiem for a dream son piaciuti molto XD anche la vita è bella...XD

Ultima modifica di Blackrose; 12-11-2011 a 14:55.
Vecchio 12-11-2011, 13:53   #14
Esperto
L'avatar di Miky
 

Quote:
Originariamente inviata da Blackrose Visualizza il messaggio
invece a me the dreamers, e requiem for a dream a me son piaciuti molto XD
e posso anche immaginarne il motivo
Vecchio 12-11-2011, 14:16   #15
Esperto
L'avatar di Labocania
 

I film che mi hanno ispirato questo topic sono: 2001 odissea nello spazio, Il grande dittatore, Matrix, Kill Bill e - parzialmente - The Blues brothers.
Non ho il tempo ora di spiegare le mie ragioni.
Vecchio 12-11-2011, 15:33   #16
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da LeonardKraditor Visualizza il messaggio
Ma Winston, che fai, mi spieghi il film di Benigni?
No, non mi pare.

Quote:
Originariamente inviata da LeonardKraditor Visualizza il messaggio
No, c'hai ragione pure te, in fondo non ho argomentato, mi ero dilungato troppo.
Il film di Benigni è girato in maniera pessima
Più che altro si regge quasi interamente sulla figura del protagonista (a parte alcuni comprimari come lo zio, la direttrice della scuola, l'amico). Ma non è un difetto in sé, dipende.

Quote:
Originariamente inviata da LeonardKraditor Visualizza il messaggio
è una accozzaglia di sketch che mi hanno ricordato una puntata di Drive in (pensa un po' che modello altissimo).
Io mi ricordo di Drive in e di cosa ci si vedeva, penso proprio che ti sbagli

Quote:
Originariamente inviata da LeonardKraditor Visualizza il messaggio
Una sceneggiatura che non esiste, montato a casaccio
La sceneggiatura per me è in funzione di cosa si vuole rappresentare. Scimmetto che anche alcuni film d'autore sono montati a cazzo, però lì interviene il critico cinematografico a dire che se avessero uno svolgimento più consequeanziale sarebbero troppo didascalici Per rappresentare le scene di vita quotidiana del film interrotte dalla brutalità della guerra va benissimo. Bisogna entrare nel meccanismo della "favola", bisogna mettersi a guardare il film con gli occhi del figlio di Guido, non con quelli del critico d'arte che pensa al linguaggio cinematografico: ma chi se ne frega del linguaggio cinamatografico! Il cinema, per me, tranne casi rari, non è arte e non ha bisogno di regole formali da seguire. Tuttavia è in grado di produrre cose belle come questo film, non un capolavoro ma neanche una cagata pazzesca.

Quote:
Originariamente inviata da LeonardKraditor Visualizza il messaggio
e con l'unico scopo di venerare la sua amata compagna, attrice tra le più penose che si siano viste nel panorama del cinema italiano (se la gioca con Asia Argento e Monica Bellucci, insomma), altro che riflettere su una tragedia storica mondiale!
Che la Braschi faccia cagare è un conto. Ma per me è un personaggio trascurabile nello sviluppo della storia (non altera quindi il mio giudizio sul film), o meglio conta soprattutto il modo in cui Guido la idealizza.

Quote:
Originariamente inviata da LeonardKraditor Visualizza il messaggio
Non ho visto Cinema nel suo film.
E' una questione di linguaggio cinematografico, insomma.
Persino certe fiction televisive sono girate meglio.
Io la penso così, mi spiace.
Io il cinema lo scrivo con la minuscola, tranne rari casi. Mi spiace.
E' la LETTERATURA (specie quella che dico io) che va scritta con la maiuscola
Vecchio 12-11-2011, 15:36   #17
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da Moonwatcher Visualizza il messaggio
Su Benigni comunque ci sarebbe da fare un discorso a parte: che non conosca il linguaggio cinematografico è evidente e già si sapeva dai suoi precedenti da regista, però mi viene da citare qualcuno, non ricordo chi, mi pare fosse Tarkovkskij in un'intervista, che diceva (vado a memoria quindi non sarò preciso): "Chaplin e Ejzenstejn sono i due autori fondamentali per chiunque voglia studiare cinema; Chaplin è tutto contenuto e nessuna forma, Ejzenstejn tutto forma e nessun contenuto". Ecco, non è certo mia intenzione paragonare Benigni a Chaplin, però anche lui è tutto contenuto e nessuna forma.
Non a caso, per me, contenuto > forma.

Il Sommo, invece, è tale in entrambe le cose
Vecchio 12-11-2011, 15:37   #18
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da Labocania Visualizza il messaggio
I film che mi hanno ispirato questo topic sono: 2001 odissea nello spazio, Il grande dittatore, Matrix, Kill Bill e - parzialmente - The Blues brothers.
Non ho il tempo ora di spiegare le mie ragioni.
Neanche uno di questi è una cagata pazzesca, in my opinion.
Vecchio 12-11-2011, 15:44   #19
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith Visualizza il messaggio
Il cinema, per me, tranne casi rari, non è arte e non ha bisogno di regole formali da seguire.





Io il cinema lo scrivo con la minuscola, tranne rari casi. Mi spiace.
E' la LETTERATURA (specie quella che dico io) che va scritta con la maiuscola

Beh, se la pensi così abbiamo poco da discutere.
Che c'entra qui la letteratura?
No, non rispondere: è una domanda retorica
Vecchio 12-11-2011, 16:08   #20
Esperto
 

Non li ritengo proprio "boiate pazzesche" ma li trovo comunque molto meno belli di quel dicono la gente o le recensioni: District 9, Transformers e Avatar.

Ultima modifica di Rorschach.; 16-11-2011 a 00:21.
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