24-01-2011, 23:03
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#1
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vorrei porgervi parte di un post che ho trovato sul web e che, credo, lascerà un amaro sorriso sulle labbra.
"....una gran timidezza mi ha sempre bloccato nei rapporti con l’altro sesso. Alla grande timidezza negli anni è seguita una testarda e bestiale rinuncia a questo aspetto della vita così importante, credo, per tutti noi. Mi sono chiuso in casa, ho escluso dalla mia vita quasi ogni forma di rapporto sociale, ho condotto vita monastica, ritirata.
Stavo bene, anche, o così credevo. Poi un giorno accade qualcosa, incontri qualcuno che ti rammenta cosa ti stai perdendo, cosa ti sei sempre perso. Ti svegli, ti guardi intorno e resti attonito di fronte all’osceno deserto che ti circonda.
In breve, inevitabilmente, rammenti però anche il perchè delle cose. Perchè sei ora dove sei. La timidezza è diminuita. In un certo qual modo sei cresciuto. Ma non abbastanza. Il mondo, gli altri, sono cresciuti più velocemente mentre tu stavi rinchiuso nella tua grotta. E quindi ora è peggio, sempre peggio. Una vocina insistente ti sussurra all’orecchio: “It’s too late”, è troppo tardi.
Forse potresti tornare a dormire, ma no, in verità non vuoi. Il tempo passa inesorabile, lo hai sempre saputo. Ma ora lo tocchi con mano. Ora cominci a capirlo davvero questo tempo bastardo, a sentirlo forte nel cuore che indietro non si torna, che non ci sono altre chanche, che già una gran fetta della tua vita è andata. Non tornerà. Dormire ancora ti terrorizza. Ti sconvolge l’idea del prossimo inevitabile risveglio, quando non potrà essere che peggio, forse insostenibile. Qualche volta cominci anche a pensare se sia il caso di addormentarsi per sempre. Accantoni questa possibilità, c’è sempre tempo in fondo, anche se sospetti di essere troppo vigliacco per arrivare a tanto.Ti ricomponi alla meno peggio..."
che ne pensate?
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