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Originariamente inviata da muttley
Anche se vuoi cambiare la testa degli altri, devi comunque cambiare la tua...non ce lo vedo un timido e insicuro a predicare il cambiamento: prima deve maturare assertività e convinzione, dal quale si evince che la timidezza è sempre un ostacolo alla qualità della propria vita (diversamente dall'introversione, che può anche non esserlo).
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Anche ammettendo che la tua ipotesi sia veritiera, resta possibile che qualche timido possa essere maggiormente incentivato e gratificato a maturare assertività e convinzione per cercare di modificare l'ambiente che lo circonda in maniera secondo lui più conveniente/equa, piuttosto che per rendersi conforme ai requisiti che vanno per la maggiore in termini di interazioni sociali. Per cui, se ammettiamo che bisogna sempre cambiare se stessi almeno in parte, il primo tipo di scelta potrebbe essere favorito dall'essere più stimolante e meno lesivo dell'autostima del secondo (cambio per realizzare le cose in cui credo, non per obbedire passivamente ai dettami altrui).