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Vecchio 09-06-2011, 18:37   #1
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Martedì ho sostenuto un esame (orale, come tanti altri finora) in cui ho preso ventotto. Fin qui nulla di strano direte, e sono d'accordo anche io perchè dopo diversi 30 ci può stare sicuramente un voto "minore" (non vuole essere un'autocelebrazione, è solo per rendere il quadro di quello che dirò in seguito).
Minore per modo di dire, non sono di quelli che piange per un 28 perchè, citazione testuale, "a casa mi puniranno" oppure "la media è compromessa".
Quello che mi ha fatto un pò riflettere, e perchè no anche incazzare (in maniera non esagerata, chiariamo) è constatare come gente non preparatissima ma discretamente sicura nell'esposizione ed in grado di "vendersi" molto bene abbia preso il massimo o comunque un voto superiore all'effettiva preparazione, mentre magari io (ma mi risulta anche di altri con la mia stessa situazione), pur avendo studiato in maniera rigorosa e come Dio comanda, mi son ritrovato "penalizzato" perchè in certi frangenti non ho dato grande prova di sicurezza,, anche ad es. lo stesso tono di voce, poco deciso, o lo sguardo un pò timoroso, o la gestualità (molto evidente, in occasioni come le sessioni d'esame).
Probabilmente quando ho preso 30 tutto questo non si è verificato o solo in misura minore, credo.
Ora voi direte che sto rosicando perchè quelli hanno avuto il max ed io no...potrebbe anche essere così, non lo escludo, ma sto facendo una considerazione di carattere generale, partendo dal mio esempio, sull'ansia che si rivela controproducente anche in simili circostanze.
Ho sempre avuto la sensazione che la mia ansia, la forte emotività, che puntualmente si presentano in sede d'esame (succede anche agli estroversoni, l'ho notato) mi abbiano sempre penalizzato agli occhi del/della docente, non permettendomi di rendere per quanto realmente studiato...e questo fin dalle medie e superiori.
Qualcuno di voi si ritrova in quello che dico??
Si può dare l'impressione di chi ha studiato e si è impegnato ma non ha quel quid in più??
Vecchio 09-06-2011, 18:43   #2
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Mi è successo a ogni interrogazione e ogni esame. Qualche voto in meno a causa dell'emotività a me, e qualche voto in più a uno meno preparato.

Purtroppo l'insicurezza che hai su te stesso la trasmetti al professore perché lui pensa che tu sia insicuro di quello che stai dicendo (invece, dopo quello che hai studiato, ne sai parecchio), e non collega l'insicurezza dell'atteggiamento a una caratteristica della personalità, ma alla preparazione scolastica/accademica.

Che ci vuoi fare... l'unica è cercare di essere più sicuri di se stessi e non si può improvvisare.
Vecchio 09-06-2011, 18:47   #3
Esperto
L'avatar di Don Chisciotte
 

E' chiaro che il carattere di una persona incide e molto sul suo modo di esporsi. Se si parla con un tono di voce dimesso e timoroso(parlo in generale, non mi riferisco a te) l'interlocutore(in questo caso il professore) può essere condizionato negativamente. Ad ogni modo, però, se non hai studiato è difficile prendere un buon voto solo grazie al proprio modo di esporsi.
Fortunatamente, per quanto mi riguarda, non ho mai avuto problemi in questo senso né a scuola né ora all'università, anche quando non ero troppo preparato.
Vecchio 09-06-2011, 18:53   #4
Esperto
L'avatar di very90
 

L'ansia e l'emotività penalizzano tanto, è vero. Figurati che a volte alle superiori mi capitava di avere dei vuoti di memoria terribili in sede di verifiche scritte, eppure erano cose che il giorno prima avevo regolarmente studiato. Questo è il motivo per il quale se io non mi sento di essere abbastanza preparata, non mi presento proprio ad un esame orale. L'impreparazione mi genererebbe ancora maggiore ansia e mi bloccherebbe ancora di più. Mentre quando mi viene fatta una domanda su cui sono preparata, nonostante si noti la mia ansia (mi trema la voce e non riesco a stare ferma con le mani, per esempio) cerco comunque di gestirmi bene il discorso e i prof lo apprezzano.
Vecchio 09-06-2011, 19:18   #5
Intermedio
L'avatar di juju
 

come ti capisco :'(
Purtroppo capita anche a me, agli scritti e agli orali.
Come è successo questa mattina -__-
Agli scritti appena vedo che c'è qualcosa su cui ho un dubbio comincio ad andare nel pallone e non capisco più nulla. Poi arrivo a casa, riprendo in mano gli esercizi e riesco a farli.
Bah
L'importante è non mollare anche se la cosa è parecchio demoralizzante.
Vecchio 09-06-2011, 19:25   #6
Esperto
L'avatar di Don Chisciotte
 

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Originariamente inviata da very90 Visualizza il messaggio
L'ansia e l'emotività penalizzano tanto, è vero. Figurati che a volte alle superiori mi capitava di avere dei vuoti di memoria terribili in sede di verifiche scritte, eppure erano cose che il giorno prima avevo regolarmente studiato. Questo è il motivo per il quale se io non mi sento di essere abbastanza preparata, non mi presento proprio ad un esame orale. L'impreparazione mi genererebbe ancora maggiore ansia e mi bloccherebbe ancora di più. Mentre quando mi viene fatta una domanda su cui sono preparata, nonostante si noti la mia ansia (mi trema la voce e non riesco a stare ferma con le mani, per esempio) cerco comunque di gestirmi bene il discorso e i prof lo apprezzano.
Ti capisco, anche se farsi prendere dall'ansia ed avere dei vuoti di memoria durante l'esposizione succede a molte persone, e a volte anche a prescindere dal loro carattere. Devo dire che la mia tranquillità ed apatia durante gli esami a volte è inquietante, può crollarmi anche il soffitto in testa ma non mi scompongo affatto!
Vecchio 09-06-2011, 19:27   #7
Esperto
 

Lo so, il culo effettivamente può rodere.
Ma in certe circostanze (come gli esami all'università o i colloqui di lavoro) essere preparati purtroppo non basta.
Ti dirò, io ho spesso assistito ad esami di gente che sapeva TUTTO e che, per ansia ed emotività, esponeva così e così: chi parlava "a macchinetta", chi intercalava troppo, chi ripeteva senza espressione.
A costo di sembrare insopportabilmente fuori luogo, per me è giusto che in questi casi non si metta il trenta. E' il voto massimo ed in quanto tale dovrebbe essere il prodotto di un sacco di fattori, non solo la preparazione.

Però voglio aggiungere una cosa: capisco che gli esami debbano necessariamente essere a porte aperte, per motivi burocratici eccetera. Non concepisco però quegli appelli a cui assistono duecento persone, ecco, quella mi sembra una forzatura. Soprattutto quando poi capita che uno dica una corbelleria e si debba pure sentire gli sghignazzamenti della gente dietro, eh no, questo no.

Ultima modifica di chomsky; 09-06-2011 a 19:33.
Vecchio 09-06-2011, 19:32   #8
Esperto
L'avatar di Don Chisciotte
 

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Originariamente inviata da chomsky Visualizza il messaggio
Lo so, il culo effettivamente può rodere.
Ma in certe circostanze (come gli esami all'università o i colloqui di lavoro) essere preparati purtroppo non basta.
Ti dirò, io ho spesso assistito ad esami di gente che sapeva TUTTO e che, per ansia ed emotività, esponeva così e così: chi parlava "a macchinetta", chi intercalava troppo, chi ripeteva senza espressione.
A costo di sembrare insopportabilmente fuori luogo, per me è giusto che in questi casi non si metta il trenta. E' il voto massimo ed in quanto tale dovrebbe essere il prodotto di un sacco di fattori, non solo la preparazione.
Sono d'accordo, credo che per poter ben figurare in sede d'esame si debba dimostrare anche una certa maturità e capacità di esposizione, altrimenti si dà l'impressione di ripetere una filastrocca a memoria.
Vecchio 09-06-2011, 19:34   #9
Esperto
L'avatar di barclay
 

L'ansia da esame è una cosa da cui non sono mai riuscito a liberarmi, fin dalle Elementari. Ho sempre odiato/invidiato quelli che si presentano agli esami sorridenti. Comunque non mi sembra che abbia mai influito sul risultato.
Vecchio 09-06-2011, 19:43   #10
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Originariamente inviata da Don Chisciotte Visualizza il messaggio
E' chiaro che il carattere di una persona incide e molto sul suo modo di esporsi. Se si parla con un tono di voce dimesso e timoroso(parlo in generale, non mi riferisco a te) l'interlocutore(in questo caso il professore) può essere condizionato negativamente. Ad ogni modo, però, se non hai studiato è difficile prendere un buon voto solo grazie al proprio modo di esporsi.
Fortunatamente, per quanto mi riguarda, non ho mai avuto problemi in questo senso né a scuola né ora all'università, anche quando non ero troppo preparato.
A proposito del tono di voce, mi viene in mente il particolare per cui a qualche domanda di cui non sono certo della risposta (magari in quel momento non ne ho la certezza, sarebbe meglio dire, perchè a casa non c'erano problemi) a volte rispondo quasi accennando le parole, quasi a dare un'imbeccata, un input al professore, come a dire "sto andando bene?"...ed è chiaro, me ne rendo conto, che in situazioni del genere non si trasmette piena padronanza dell'argomento.
Molta gente più rilassata ed easy, invece, avrebbe risposto in modo diretto e perentorio, forse anche con la possibilità di sbagliare (che esiste sempre) ma la perentorietà depone sicuramente a favore....mentre io, nel timore di sbagliare, spreco anche l'occasione di ben figurare se (come succede il + delle volte) quella risposta è corretta.

Che sia difficile prendere un bel voto solo per il modo di esporre se non hai studiato è verissimo; infatti nelle persone di cui parlavo comunque era sottintesa una preparazione non certo scadente ma nemmeno rigorosa ai livelli miei e di altri ragazzi....forse quel tanto che bastava per essere ferrati in materia
Vecchio 09-06-2011, 19:46   #11
Esperto
L'avatar di very90
 

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Originariamente inviata da Don Chisciotte Visualizza il messaggio
Devo dire che la mia tranquillità ed apatia durante gli esami a volte è inquietante, può crollarmi anche il soffitto in testa ma non mi scompongo affatto!
Io le stimo un sacco le persone così
Infatti alle superiori, quando capitavano queste situazioni ansiogene, stavo spesso con un compagno di classe e lui era tranquillissimo. Diciamo che riusciva a trasmettere un po' di tranquillità anche a me! Mentre tendevo ad evitare le persone che erano ansiose quanto me
Vecchio 09-06-2011, 19:54   #12
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Originariamente inviata da very90 Visualizza il messaggio
L'ansia e l'emotività penalizzano tanto, è vero. Figurati che a volte alle superiori mi capitava di avere dei vuoti di memoria terribili in sede di verifiche scritte, eppure erano cose che il giorno prima avevo regolarmente studiato. Questo è il motivo per il quale se io non mi sento di essere abbastanza preparata, non mi presento proprio ad un esame orale. L'impreparazione mi genererebbe ancora maggiore ansia e mi bloccherebbe ancora di più. Mentre quando mi viene fatta una domanda su cui sono preparata, nonostante si noti la mia ansia (mi trema la voce e non riesco a stare ferma con le mani, per esempio) cerco comunque di gestirmi bene il discorso e i prof lo apprezzano.
Quasi sempre agli esami riesco ad estraniarmi da tutto il contorno, anche dalla gente presente alle spalle di cui parlava chomsky, e concentrarmi solamente sulla discussione....capitano chiaramente momenti in cui sento il vuoto ma è normale, a quanto sembra, e spesso e volentieri trovo la via d'uscita senza troppe difficoltà. Forse magari tutto questo non è accaduto martedì quindi ne ha risentito il voto e l'impressione generale fornita al prof che, cosa che non accade mai, secondo me ha pensato che avessi imparato a memoria (cosa lontanissima da me) e che, dimenticato qualche passaggio, mi fossi impapocchiato.
La gestualità delle mani anche per me è evidente, ricordo una volta un fazzoletto strappato in mille pezzi sulla cattedra al termine di un esame (credo di averne già parlato non ricordo a che proposito)
Vecchio 09-06-2011, 19:59   #13
Esperto
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Originariamente inviata da niky Visualizza il messaggio
A proposito del tono di voce, mi viene in mente il particolare per cui a qualche domanda di cui non sono certo della risposta (magari in quel momento non ne ho la certezza, sarebbe meglio dire, perchè a casa non c'erano problemi) a volte rispondo quasi accennando le parole, quasi a dare un'imbeccata, un input al professore, come a dire "sto andando bene?"...ed è chiaro, me ne rendo conto, che in situazioni del genere non si trasmette piena padronanza dell'argomento.
Beh, credo che questo accada alla maggior parte degli "interrogati", timorosi o meno.

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Originariamente inviata da very90 Visualizza il messaggio
Io le stimo un sacco le persone così
Infatti alle superiori, quando capitavano queste situazioni ansiogene, stavo spesso con un compagno di classe e lui era tranquillissimo. Diciamo che riusciva a trasmettere un po' di tranquillità anche a me! Mentre tendevo ad evitare le persone che erano ansiose quanto me
Con me avveniva il contrario, ero io a tranquillizzare gli altri, e spesso le mie più che interrogazioni erano chiacchierate "alla buona" con i professori.
Vecchio 09-06-2011, 20:08   #14
Esperto
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Originariamente inviata da niky Visualizza il messaggio
Quasi sempre agli esami riesco ad estraniarmi da tutto il contorno, anche dalla gente presente alle spalle di cui parlava chomsky, e concentrarmi solamente sulla discussione....
Anch'io. Cioè più che altro le persone presenti mi mettono ansia durante l'attesa, nel pensare "oddio mo che vado là a parlare mi ascolteranno tutti questi", però poi una volta che sto lì ad essere interrogata non ci penso proprio, mi concentro sul discorso e basta. Ma tu se ti concentri su quello che stai dicendo, non riesci anche a sviare il pensiero dall'ansia? Come ti ho detto, io la esterno comunque, però lì per lì non ci bado, è l'ansia anticipatoria che mi distrugge più che altro.
Quote:
Originariamente inviata da niky Visualizza il messaggio
La gestualità delle mani anche per me è evidente, ricordo una volta un fazzoletto strappato in mille pezzi sulla cattedra al termine di un esame (credo di averne già parlato non ricordo a che proposito)
Sì ne avevi già parlato, me ne ricordo io.
E' un vizietto che ho anch'io, ma non solo durante gli esami purtroppo. Disintegro i fazzoletti, anche se sto camminando per strada... Lascio le tracce del mio passaggio insomma
Vecchio 09-06-2011, 20:17   #15
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Originariamente inviata da Don Chisciotte Visualizza il messaggio
Con me avveniva il contrario, ero io a tranquillizzare gli altri, e spesso le mie più che interrogazioni erano chiacchierate "alla buona" con i professori.
Sì, intendevo appunto dire che quando c'erano per esempio compiti in classe io tendevo a star vicino sempre a persone che risultavano tranquille e non ansiose.
Se stavo con persone ansiose quanto me, l'ansia aumentava ancora di più!
Vecchio 09-06-2011, 20:22   #16
francesco0
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Martedì ho sostenuto un esame (orale, come tanti altri finora) in cui ho preso ventotto. Fin qui nulla di strano direte, e sono d'accordo anche io perchè dopo diversi 30 ci può stare sicuramente un voto "minore"
Azz 28 bravvo mmiiiii non eri stufo di tutti quei 30 .... skerzo cmq è vero io ho avuto gli stessi tuoi problemi all'universita ma sinceramente non per un voto da 28 a 30 diciamo che ci devi togliere 10 punti ma la situazione era uguale

Senti pero non mi dire che 28 è un voto minore se no me viene la depressione .... ma ai miei tempi con un 28 ci si metteva a festeggiare a suon di canne e birra per tutta la serata .....
azz ... e capivi veramente l'importanza di quel pezzo di carta xd

Ultima modifica di francesco0; 09-06-2011 a 20:25.
Vecchio 09-06-2011, 20:25   #17
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Boh io agli esami nn reggerei con tutta l'attenzione focalizzata addosso a me..
Vecchio 09-06-2011, 20:35   #18
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Originariamente inviata da chomsky Visualizza il messaggio
Lo so, il culo effettivamente può rodere.
Ma in certe circostanze (come gli esami all'università o i colloqui di lavoro) essere preparati purtroppo non basta.
Ti dirò, io ho spesso assistito ad esami di gente che sapeva TUTTO e che, per ansia ed emotività, esponeva così e così: chi parlava "a macchinetta", chi intercalava troppo, chi ripeteva senza espressione.
A costo di sembrare insopportabilmente fuori luogo, per me è giusto che in questi casi non si metta il trenta. E' il voto massimo ed in quanto tale dovrebbe essere il prodotto di un sacco di fattori, non solo la preparazione.

Però voglio aggiungere una cosa: capisco che gli esami debbano necessariamente essere a porte aperte, per motivi burocratici eccetera. Non concepisco però quegli appelli a cui assistono duecento persone, ecco, quella mi sembra una forzatura. Soprattutto quando poi capita che uno dica una corbelleria e si debba pure sentire gli sghignazzamenti della gente dietro, eh no, questo no.
No ma guarda mi trovi sulla stessa lunghezza d'onda del non mettere 30 perchè in quel caso non sarebbe meritato, io stesso ammetto senza problemi che, pur avendo studiato come al solito molto bene, in generale non ho reso in modo proporzionale all'impegno....certo per aver avuto 28 non sono andato da schifo, ma di sicuro mi è mancato qualcosa!
Evidentemente quando mi hanno attribuito il massimo sono stato in grado di giostrare al meglio gli argomenti, giusto così quindi, nulla da dire!
Discutevo, invece, sul fatto che spesso ansia ed emotività possano intaccare una preparazione ottimale mentre serenità e tranquillità possano sopperire, anche in parte, a qualche lacuna. Ma forse è così che va nella vita, non solo agli esami.
Sul discorso 200 persone che assistono, ormai ci ho fatto il callo...e per fortuna aggiungo, anche se indubbiamente agevola tantissimo il non averli di fronte ma alle spalle per cui il mio sguardo è concentrato solo sull'esaminatore.

p.s: parlare a macchinetta? non l'ho mai fatto di proposito, non avendo mai studiato a memoria, però mi fai pensare a quando, durante l'esposizione, spesso capita di infervorarmi ed alzare un pò il tono di voce perchè molto preso dall'argomento e, logorroico come sono quando a mio agio, rischio di sparare tipo radio
Vecchio 09-06-2011, 20:39   #19
Esperto
 

Anche io alzo molto il tono di voce. Ogni volta prima di sedermi penso "ok, ora parlo basso, così questi qua dietro non mi sentono", poi mi siedo e puntualmente mi sgolo.
Cosa che, peraltro, pare convincere molto i professori.
Vecchio 09-06-2011, 20:39   #20
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Originariamente inviata da stone Visualizza il messaggio
L'ansia da esame è una cosa da cui non sono mai riuscito a liberarmi, fin dalle Elementari. Ho sempre odiato/invidiato quelli che si presentano agli esami sorridenti. Comunque non mi sembra che abbia mai influito sul risultato.
No ma tutto sommato nemmeno io posso dire che abbia influito sul risultato in modo decisivo, ma quelle poche volte è successo
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