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21-12-2015, 00:40
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#1
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Principiante
Qui dal: Feb 2014
Messaggi: 72
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Ultima modifica di Eclipse; 25-03-2016 a 19:38.
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21-12-2015, 01:33
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#2
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Esperto
Qui dal: Oct 2010
Messaggi: 576
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E' interessante quando dice "La realtà mente", la realtà vista con gli occhi del depresso, però poi fa l'esempio del videogioco e invece sembra che per i non depressi sia il contrario (cioè loro mentono sulla realtà).
La realtà fa schifo, per sopportarla bisogna o ignorarla oppure costruire un sacco di bugie che aiutino a sopportarla; ma anche i depressi sbagliano perché ingigantiscono troppo le cose negative, come dice Nietzsche se guardi troppo a lungo in faccia l'abisso alla fine l'abisso guarderà te, se ti concentri troppo sulle cose negative, tristi, su quello che fa paura, non riesci a vedere nient'altro, come se rimanessi incastrato in un gioco di specchi che rimanda all'infinito solo le immagini più cupe e tristi, la parte peggiore della realtà, da cui non c'è via d'uscita se non forse cambiando la prospettiva da cui si guarda.
"Ho imparato a dare tutto quello di cui ho bisogno" è una cosa che trovo molto bella, perché a volte tendiamo a concentrare tutte le energie su di noi (sui nostri problemi più che altro) cercando di soddisfare i nostri bisogni, così è una specie di circuito chiuso in cui non esce nulla all'esterno e niente entra dall'esterno; cercare di dare agli altri qualcosa è un'apertura che ci permette di soddisfare il bisogno di dare e allo stesso tempo ricevere qualcosa, o anche solo allentare la pressione che si crea quando teniamo tutto all'interno.
La fine a me piace perché denota una grande consapevolezza e coraggio, non credo sia facile arrivare a quel punto e non tutte le persone riescono, non solo i depressi. Credo che se chiedi a una qualsiasi persona per cosa vive, qual è il senso della sua vita, o non ti sa rispondere oppure ti dirà che vive per qualcosa che altri (la consuetudine o la "normalità") hanno scelto per lui, ad esempio che vive per il lavoro e la famiglia, ma non perché lui ha scelto così, sta semplicemente seguendo un percorso su cui non si è fatto domande, che non ha mai messo in discussione e forse nemmeno ci ha mai riflettutto davvero "perché lo sto facendo, che senso ha?".
Mi piace molto Solomon, un po' soporifero il suo modo di parlare ma come persona è davvero interessante.
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21-12-2015, 03:09
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#3
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Esperto
Qui dal: Sep 2012
Ubicazione: I'll remain unperturbed by the joy and the madness that I encounter everywhere I turn.
Messaggi: 1,955
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Quote:
Originariamente inviata da awasted
"Ho imparato a dare tutto quello di cui ho bisogno" è una cosa che trovo molto bella, perché a volte tendiamo a concentrare tutte le energie su di noi (sui nostri problemi più che altro) cercando di soddisfare i nostri bisogni, così è una specie di circuito chiuso in cui non esce nulla all'esterno e niente entra dall'esterno; cercare di dare agli altri qualcosa è un'apertura che ci permette di soddisfare il bisogno di dare e allo stesso tempo ricevere qualcosa, o anche solo allentare la pressione che si crea quando teniamo tutto all'interno.
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Concordo in maniera particolare su questo punto, sull'idea che il dare sia anche un ricevere, quindi sul suo carattere di scambio. E non si tratta solo di soddisfare materialmente i reciproci interessi, perché così saremmo in presenza di una forma di opportunismo, o comunque di una accezione del concetto particolarmente riduttiva. Quando ci si apre agli altri, e il loro piacere non ci è più indifferente, attraverso il suo appagamento otteniamo anche noi qualcosa, una soddisfazione, una pienezza, la semplice idea di aver realizzato al di là e al di fuori di noi, senza contare che, nel processo, avremo anche espresso noi stessi. Sì, perché chi dona davvero è sincero, non è più l'automatismo di cui parli alla fine del post, del tipo "faccio quel che faccio perché devo", ma lo stai facendo perché vuoi; in quel momento stai esprimendo te stesso e ti stai mettendo in discussione, in circolo, la tua volontà non è più chiusa in te ma è nelle cose, nelle persone, è assieme a tutte le altre persone che si dedicano con passione a qualcosa, magari inutile, persino ridicolo o contrario al tuo stesso interesse, ma proprio per questo ancora più degno di essere inseguito fino in fondo.
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Ultima modifica di Josef K.; 21-12-2015 a 05:50.
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21-12-2015, 20:55
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#4
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Avanzato
Qui dal: Oct 2015
Messaggi: 376
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Una gran bella testimonianza. Mi fa sempre piacere guardare video di personaggi famosi (in realtà io non sapevo chi fosse Solomon prima di mezz'ora fa) che raccontano della loro esperienza con la depressione e l'ansia.
Apprezzo molto il fatto che si sia limitato a riportare la sua storia e quella delle persone che ha intervistato senza sparare verità assolute a riguardo di queste malattie, disturbi, annebbiamenti dell'anima o come cavolo le si voglia chiamare.
Mi aspettavo un video tipo quelli "Per sconfiggere la depressione basta fare jogging" oppure "Per sconfiggere l'ansia sociale bisogna uscire per strada a parlare con la gente"*, per fortuna non è stato così.
E per fortuna non ha neanche detto che la soluzione debbano per forza essere gli psicofarmaci, quando leggo su Wikipedia che suo padre è il presidente di un'industria farmaceutica.
Ha constatato che sia la psicologia che la psichiatria ad oggi lasciano abbastanza a desiderare, ma che è comunque meglio di 50 anni fa! Ad esempio, sapevate che la sorella del presidente Kennedy venne lobotomizzata per volere del padre?
Dunque, qui si hanno le corse in montagna, qui la psicoterapia, qui la chimica e chi più ne ha più ne metta. Ognuno si giochi le sue carte cercando di trarne il maggior vantaggio possibile per stare bene.
*per carità, sarei contento per chi riuscisse a venirne fuori così facilmente.
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01-01-2016, 22:35
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#5
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Intermedio
Qui dal: Jan 2014
Ubicazione: Palermo
Messaggi: 157
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Lo vidi alcuni anni fa. E' il miglior discorso mai sentito sulla depressione. Molto schietto e onesto nell'indicare i rimedi.
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01-01-2016, 22:37
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#6
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Intermedio
Qui dal: Jan 2014
Ubicazione: Palermo
Messaggi: 157
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Quote:
Originariamente inviata da Bernardo Soares
Mi aspettavo un video tipo quelli "Per sconfiggere la depressione basta fare jogging" oppure "Per sconfiggere l'ansia sociale bisogna uscire per strada a parlare con la gente"*, per fortuna non è stato così.
E per fortuna non ha neanche detto che la soluzione debbano per forza essere gli psicofarmaci, quando leggo su Wikipedia che suo padre è il presidente di un'industria farmaceutica.
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Esatto.
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01-01-2016, 23:45
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#7
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Esperto
Qui dal: Aug 2011
Messaggi: 2,410
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Mi avete incuriosito molto con i vostri commenti... Domani appena posso lo guardo :-)
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