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11-06-2011, 03:42
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#1
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Esperto
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«C’è qualcuno in sala che sappia spiegarmi qualcosa?» (Rock Hudson alla prima del film)
«Ognuno è libero di speculare a suo gusto sul significato filosofico del film, io ho tentato di rappresentare un'esperienza visiva, che aggiri la comprensione per penetrare con il suo contenuto emotivo direttamente nell'inconscio.» (Stanley Kubrick)
Su “2001: Odissea nello spazio” è stato scritto praticamente di tutto, è stato analizzato, sviscerato, vivisezionato. 2001 è innanzitutto un’Opera d’arte, non dà delle risposte, bensì esplora, compie una ricerca artistica (principalmente visiva), sfida il linguaggio cinematografico e pone degli interrogativi. Ed è naturale che questo Dramma del Dubbio, nel quale dobbiamo aspettare quasi la fine perché uno scienziato, il dottor Floyd, ci dica che quell’oggetto a forma di parallelepipedo, nero e liscio come la grafite e che ha fatto la sua inquietante comparsa già un paio di volte sullo schermo, è la più antica testimonianza di vita intelligente mai rinvenuta, ma che le sue origini ed il suo scopo sono tuttora avvolti nel mistero più assoluto (ovvero in sostanza che non ci dica nulla), è naturale, dicevo, che ponga alti e complessi interrogativi. Ed è proprio questo a mio avviso il colpo di genio di Kubrick, che traendo spunto dal racconto “La Sentinella” di Arthur C. Clarke, ne prende lo spunto del manufatto, ma ne fa sparire la precisa origine aliena, aprendo la strada a molteplici interpretazioni circa quello che è – un po’ in tutti i sensi – il simbolo del film. In queste poche righe che sto scrivendo non voglio parlare delle svariate interpretazioni filosofiche del film: dell’apologo darwiniano e nietzschiano che esso chiaramente sottende (materia sulla quale peraltro non ho alcuna preparazione), delle interpretazioni psicanalitiche: rapporto genitore-figlio, complesso edipico, e curiosamente qualcuno ha notato che l’astronave Discovery ha la forma di uno spermatozoo, simbolismo coerente con l’idea che sia anche un film sulla nascita e sulla fecondazione (il feto astrale), delle interpretazioni numerologiche, simboliche, mitiche, e chi più ne ha più ne metta. Vorrei invece procedere per libere associazioni (sulla falsariga tra l'altro del topic di Winston sulla Divina Commedia e The Wall), perché se è vero che 2001 resta nella storia del cinema un caso a sé, un monolito isolato, un grido solitario nell’umile leggenda umana, e se è indiscutibile che il cinema successivo ha preso una direzione pressoché opposta per cui non avrebbe senso guardare ad esso facendo riferimento a 2001, le sue tracce sono comunque a mio avviso qua e là rinvenibili sia nel cinema ad esso antecedente che in quello successivo.
La trama è nota a tutti: nel primo segmento, intitolato “L’Alba dell’uomo”, osserviamo dei primati che si contendono una pozza d’acqua, inizialmente a suon di grugniti, poi, dopo la misteriosa e repentina apparizione di un grande monolito nero, uno degli ominidi, Moonwatcher, capisce che può usare un osso come arma tanto per sgominare gli avversari e prendere possesso dell’agognata pozza d’acqua, quanto per cacciare animali e cibarsene. Indi Moonwatcher scaglia l’osso in alto verso il cielo e un vertiginoso flash-forward ci porta al futuro, al 2001, e l’osso-arma si sovrappone e diventa un’arma atomica puntata verso la Terra (e non una nave spaziale – che non avrebbe alcun nesso – come spesso erroneamente riportato). C’è poi un intermezzo sulla base lunare, nel quale conosciamo il dottor Heywood Floyd, che ivi si reca perché sulla Luna è stato rinvenuto un monolito identico a quello apparso ai primati nel prologo e che emette un segnale radio diretto verso il pianeta Giove. Nella terza parte del film seguiamo la missione verso Giove del Discovery, il cui equipaggio è composto da Dave Bowman, Frank Poole e altri tre astronauti ibernati. Ma il supercomputer di bordo HAL 9000 “impazzisce” segnalando un’avaria che non c’è e, dopo aver ucciso Frank Poole, deve a sua volta essere “ucciso”. Resta quindi solo Dave Bowman che, a bordo di un Pod, prosegue per Giove e oltre l’infinito, si ritrova in una camera arredata in stile rococò dove vede sé stesso passare per tre stadi: invecchiare, morire e quindi rinascere, dopo l’ultima apparizione del monolito ai piedi del letto dove giace incartapecorito. Il feto astrale (Starchild) fluttua nello spazio avvolto in una “bolla”. Fine.
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Ultima modifica di Moonwatcher; 13-06-2011 a 13:33.
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11-06-2011, 03:43
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#2
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Non posso fare a meno di iniziare parlando di “The Tree of Life”, Palma d’oro a Cannes 2011 ed attualmente nelle sale, e nelle cui recensioni viene sistematicamente citato 2001. L’ho visto una prima volta e sono rimasto indeciso se mi era piaciuto molto o meno. Poi l’ho rivisto una seconda volta e ho deciso che sì, mi era piaciuto molto ma con qualche riserva, e nonostante sia un film non completamente riuscito. Spero di riuscire a vederlo presto una terza volta.
Il film di Terrence Malick descrive la vita di una famiglia nel Texas degli anni ‘50, gli O'Brien: padre, madre e tre figli maschi. L’infanzia dei tre bambini e i loro giuochi, la morte a diciannove anni di uno dei figli (forse in Vietnam?), il conflitto tra un padre autoritario e una madre amorevole ed empatica, il tutto visto principalmente con gli occhi del figlio maggiore, Jack, che vediamo poi anche da adulto, ed intrecciato con la cosmogonia, la nascita delle prime forme di vita, i dinosauri e la loro estinzione, ecc.
La storia è tutta qui, e gli eventi che accadono, la trama, non sono importanti quanto le immagini che si vedono sullo schermo. Devo dire che la prima parte già al primo impatto mi è sembrata la più riuscita e potente, la parte centrale, con la narrazione della vita e dei rapporti familiari, non manca qua e là di una certa grazia (è proprio il caso di dirlo ^_^), poi il film purtroppo si fa via via più debole verso il finale. Malick è professore di filosofia e il suo film è tutto centrato sul conflitto tra gli opposti: Grazia/Natura, Madre/Padre, Vita/Morte, Bene/Male. Ci sono immagini bellissime nella prima parte, bellissima è anche la colonna sonora e in particolare trovo geniale l’uso del brano dal Requiem scritto da Zbigniew Preisner per la morte di Krzysztof Kieslowski (Lacrimosa 2), musica di morte per accompagnare la nascita dell’Universo (il che la dice lunga sull’umore che doveva avere Dio quando ha creato e perché quindi è andato subito tutto a rotoli ):
Ci sono alcuni fotogrammi del cosmo che sono delle vere e proprie citazioni letterali di 2001 (sopra fotogramma da 2001, sotto dal film di Malick):
(nei post successivi invece alcuni esempi di "assonanze" che lo evocano più o meno vagamente)
Ma al di là di queste finezze, che cosa “The Tree of Life” ha in comune con 2001? Sicuramente non l’impianto narrativo, solido a parte il jazz finale in 2001, più anti-narrativo in “The Tree of Life” (ma non nel senso che non c’è una storia e ci sono immagini accostate “a caso” come ad esempio in “INLAND EMPIRE” ma nel senso che la storia è davvero semplice e minimale), così come è fondamentalmente diverso lo stile visivo, al di là di qualche assonanza, come quella di cui sopra. Penso che quello che hanno in comune sia che entrambi si pongono il quesito del senso dell’esistenza umana, ma mentre il film di Kubrick è un poema visivo che attraverso il Mito approda al Trascendente (che non è detto sia Dio, ma potrebbe essere una nuova forma sovrumana dell’essere umano, “dolorosa vergogna” quanto l’uomo lo è per la scimmia), il film di Malick segue invece uno o più flussi di coscienza (c’è chi dice solo quello di Jack, ma il fatto che la voce fuori campo non sia solo la sua, ma anche ad esempio quella della madre mi lascia abbastanza perplesso, e supporre che sia lui che pensi alla voce della madre mi sembra lambiccato oltre che sbagliato da un punto di vista del linguaggio filmico: la voce over deve essere un punto fermo e non ambiguo), e fa porre le domande alla voce fuori campo che rappresenta questo percorso interiore, sì proprio quelle domande banali che da sempre l’uomo si pone tipo “perché il male?”, insomma Malick sembra voler fare un Trattato di Filosofia in forma di preghiera, operazione più simile forse ad alcuni lavori di Tarkovskij (“Solaris”, “Stalker” ma anche “Lo specchio”) che a 2001 di Kubrick. Devo dire che l’uso della voce fuori campo in questo contesto mi lascia perplesso in più punti, io avrei tolto almeno la metà dei dialoghi, in quanto non penso ci si possa affidare alla parola quando si stanno ponendo le Domande Ultime, e in questo resto un kubrickiano convinto.
Nel film di Kubrick i primati si evolvono quando scoprono che possono usare l’osso come arma, poi vediamo che hanno imparato a costruire navi spaziali, supercomputer, ecc. Ma al progresso scientifico e tecnologico non corrisponde una parallela maturazione umana ed emotiva (e la rappresentazione di ciò lo fa spesso passare per un film freddo e razionale, quand'è tutt'altro, anzi è un film molto toccante e poetico, così come pochi avvertono l'umorismo che lo percorre, più sotterraneo ma presente come in ogni film di Kubrick). Ed è evidente che il computer HAL 9000 non serve affatto ad introdurre il tema dell’intelligenza artificiale e a mostrare quanto saranno evoluti i computer del futuro (rispetto al presente del ‘68), ma a far risaltare per contrasto la scarsa umanità degli astronauti, più freddi della macchina HAL (ecco l’ironia di cui sopra). “Ma perché andiamo a frugare l'universo quando non sappiamo niente di noi stessi?” dirà uno scienziato nel film Solaris di Tarkovskij, e potrebbe benissimo essere anche l'epitaffio degli astronauti di 2001. Poi nel finale emerge il Bambino delle Stelle (l’Oltreuomo?), e quasi tutti – me compreso – hanno visto in questa apparizione e in questo finale una risposta utopistica al pessimismo kubrickiano (di ogni altro suo film, precedente e successivo). Però bisogna ammettere che questa impressione di positività è solo emotiva (la ripetizione delle note trionfali di Richard Strauss) e non ha alcuna base razionale, per cui anche il finale è (splendidamente e coerentemente) ambiguo.
Nel film di Malick invece un dinosauro vedendo un altro dinosauro morente (non mi intendo di specie di dinosauri, quindi perdonate la ripetizione ^_^), sta per schiacciargli la testa ma poi non lo fa e va via, compiendo un gesto di pietas ancestrale diametralmente opposto al gesto di violenza primordiale del primate di Kubrick. Ed è proprio nella pietas e nell’amore come forza motrice universale che Malick trova l’unica sensata risposta alle sue domande (“se non ami, la tua vita passerà in un lampo”), e nel finale Jack, alla ricerca di sé stesso, varcando una porta si ricongiunge ai suoi affetti nell’aldilà (?). Ma sul finale (sulla cui interpretazione ci sarebbe comunque molto da dire) non aggiungo di più perché è un altro punto che a me sembra un po' debole. Mi limito a osservare che il senso che ci vedo nell'alternare la cosmogonia, la nascita e la morte dell'universo, la nascita e l'estinzione dei dinosauri, alla tragedia della famiglia O'Brien, è (detto in modo molto grossolano): “tutti siamo destinati a morire, tutto finisce, tanto vale amare e provare compassione". (“Fu durante il regno di Giorgio III che i suddetti personaggi vissero e disputarono, buoni o cattivi, belli o brutti, ricchi o poveri, ora sono tutti uguali”, da Barry Lyndon, che però, eheh, aveva tutt’un altro significato rispetto quanto ho appena scritto.) E, tra l’altro, in quest’ottica assume un senso anche il Requiem per commentare la sequenza della nascita dell’Universo.
Al di là di tutti i suoi limiti per me “The Tree of Life” resta comunque lo stato dell’arte del cinema e se qualcuno vedendo le cascate, gli alberi, le sequenze della cosmogonia, non può fare a meno di parlare di kitsch alla National Geographic, mentre a qualcun altro una mucca evoca la mucca della pubblicità Milka, beh a mio avviso non è affatto la prova che il film ha uno stile pubblicitario o televisivo, bensì la controprova che la televisione ci ha completamente fottuto l’immaginario e che per apprezzare il film bisogna (ri)vederlo con occhi vergini.
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Ultima modifica di Moonwatcher; 12-06-2011 a 12:53.
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11-06-2011, 03:44
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#3
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Esperto
Qui dal: Nov 2008
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2001
The Tree of Life
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11-06-2011, 03:45
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#4
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Esperto
Qui dal: Nov 2008
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11-06-2011, 03:47
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#5
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Esperto
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2001
The Tree of Life
E con questo sono arrivato, guarda caso , a 3001 post!
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12-06-2011, 13:48
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#6
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Esperto
Qui dal: Aug 2010
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So che ci faccio una brutta figura ma devo dirlo...
Tu sei matto, caro mio!! Quanto ci hai messo...?
ps. se riesco prima o poi lo leggo, mi piace un sacco 2001..
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12-06-2011, 21:32
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#7
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Esperto
Qui dal: Nov 2008
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Ma matto in che senso?
Non ci ho messo poi tanto e non ho scritto chissà che.
E poi lo sto postando anche su forum di cinema, lo so che qui è leggerissimamente OT.
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13-06-2011, 16:37
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#8
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
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Quote:
Originariamente inviata da moonwatcher
Vorrei invece procedere per libere associazioni (sulla falsariga tra l'altro del topic di Winston sulla Divina Commedia e The Wall)
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Fai bene a dar credito alle fonti della tua ispirazione
A proposito di libere associazioni e di PF, pare che a loro Kubrick chiese di intervenire nella colonna sonora di Arancia Meccanica (ma ricevette un rifiuto). Ma l'accoppiata di geni è stata comunque realizzata in rete:
Quote:
Originariamente inviata da moonwatcher
dobbiamo aspettare quasi la fine perché uno scienziato, il dottor Floyd, ci dica...
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13-06-2011, 17:10
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#9
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Esperto
Qui dal: Nov 2008
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Quote:
Originariamente inviata da zucchina
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Grazie Zucchina per il suggerimento!
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13-06-2011, 17:22
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#10
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Esperto
Qui dal: Nov 2008
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Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
A proposito di libere associazioni e di PF, pare che a loro Kubrick chiese di intervenire nella colonna sonora di Arancia Meccanica (ma ricevette un rifiuto). Ma l'accoppiata di geni è stata comunque realizzata in rete:
http://www.youtube.com/watch?v=vMiuTpTPUVw
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Sì, me lo avevi già mostrato. Però per quanto la canzone Us and them dei PF sia bella, non si adatta molto alle immagini per quanto ricordo io.
Invece pare che gli ultimi 23 minuti e 31 secondi siano in sincrono perfetto con la canzone Echoes:
http://bleedingspaghetti.splinder.co...-la-metafisica
http://www.glamazonia.it/board/t-pink-floyd-e-kubrick
Non ricordo se mi avevi fatto già vedere anche questo. In ogni caso sono ansioso di (ri)vedere questa sequenza, stasera.
Ah, poi faccio notare che:
Quote:
Kubrick stesso chiese ai Pink Floyd prima di realizzare il film di utilizzare musiche provenienti da "A sourceful of secrets" e "The piper at the gates of dawn", i primi due dischi dei Pink Floyd, come colonna sonora del film stesso. I Pink Floyd rifiutarono, cosa che Roger Waters ha sempre indicato come "l'errore più grande che abbiamo mai fatto".
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13-06-2011, 17:41
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#11
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
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I video inseriti nei post che hai linkato sono stati rimossi da YT, ma questo riporta Echoes per intero sugli ultimi 23 minuti e mezzo di 2001:
E comunque anche Kubrick ci ha perso qualcosina, senza la musica dei PF
Cosa sarebbe stato di Orange Clockwork se avesse avuto questa colonna sonora?
http://it.wikipedia.org/wiki/Pink_fl...el_progressive
Nello stesso anno [1971] il regista Stanley Kubrick chiede al gruppo di poter utilizzare le musiche di Atom Heart Mother per il film Arancia meccanica, ma la proposta viene rifiutata per timore di una pubblicità negativa. Kubrick avrà modo di "vendicarsi" molto più tardi, quando Waters chiederà al regista di poter usare la voce impersonale di HAL 9000, il computer di 2001: Odissea nello spazio, nel suo Amused to Death. Al rifiuto del regista, Waters replicherà includendo un messaggio registrato al contrario al principio di Perfect Sense.
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Ultima modifica di Winston_Smith; 13-06-2011 a 17:47.
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13-06-2011, 19:29
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#12
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Esperto
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Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
Cosa sarebbe stato di Orange Clockwork se avesse avuto questa colonna sonora?
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A Clockwork Orange.
Ad ogni modo a tuo giudizio com'è quella sequenza iniziale con quel brano al posto della musica di Walter Carlos?
Edit: e quale canzone dei PF è, tra l'altro? Quel Atom Heart Mother che cita wikipedia?
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Ultima modifica di Moonwatcher; 13-06-2011 a 22:48.
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13-06-2011, 23:20
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#13
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Sì, comunque la sincronia con Echoes è notevole in effetti, risulta difficile pensare che sia un caso. Ma, curiosità, il brano è proprio così? Non è stato modificato o aggiunto nulla? Compreso quel rantolo che si sente al 14' quando il Pod arriva nella camera?
Più tardi scrivo qualche commento dopo aver rivisto anche la sequenza con Us and Them, ma devo prima riprendermi dalla sensazione "plagio".
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13-06-2011, 23:33
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#14
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Quote:
Originariamente inviata da moonwatcher
A Clockwork Orange.
Ad ogni modo a tuo giudizio com'è quella sequenza iniziale con quel brano al posto della musica di Walter Carlos?
Edit: e quale canzone dei PF è, tra l'altro? Quel Atom Heart Mother che cita wikipedia?
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Non dico che sia meglio o peggio, anche perché il film è così come è stato girato e non avrebbe senso fare dei confronti su ipotesi irrealistiche. Dico solo, che nella mia ottica di appassionato dei PF, è un peccato aver perso l'opportunità di vedere cosa avrebbero potuto combinare due geni come Waters e Kubrick messi insieme.
Sì, è Atom Heart Mother.
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Ultima modifica di Winston_Smith; 13-06-2011 a 23:37.
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13-06-2011, 23:36
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#15
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Quote:
Originariamente inviata da moonwatcher
Sì, comunque la sincronia con Echoes è notevole in effetti, risulta difficile pensare che sia un caso. Ma, curiosità, il brano è proprio così? Non è stato modificato o aggiunto nulla? Compreso quel rantolo che si sente al 14' quando il Pod arriva nella camera?
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Che io sappia, e a detta di Waters, il brano è proprio così. Del resto non vedo perché avrebbero dovuto aggiustarlo, se non era previsto come soundtrack.
Quote:
Originariamente inviata da moonwatcher
Più tardi scrivo qualche commento dopo aver rivisto anche la sequenza con Us and Them, ma devo prima riprendermi dalla sensazione "plagio".
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Beh, ovvio che l'originale ha la sua identità e non ha senso stravolgerlo, dopo tanti anni. Come ho detto, resta il dubbio su ciò che sarebbe potuto essere, ma non è il caso di fare confronti.
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14-06-2011, 09:21
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#16
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E' invece questo è il topic dei confronti e quindi il confronto sì!
Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
Non dico che sia meglio o peggio
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Secondo me invece, giudicando la sequenza di Arancia meccanica con quel brano così com'è (cosa che ritengo comunque di avere il diritto di fare, visto che c'è stato chi ha il sentito il bisogno di fare quell'operazione ^^), è decisamente peggio. Un brano musicale che accompagni i titoli di testa e la prima inquadratura deve fornire il tono della pellicola, e quel brano non rende affatto quel senso di gloria e al tempo stesso di decadenza in un contesto futuribile che il brano di Walter Carlos rende così bene. Possibilissimo poi che la musica di Carlos sia discreta o perfino mediocre, mentre il brano dei PF sia della musica eccelsa, ma ciò non importa, un grande regista non ha bisogno di una firma prestigiosa, Kubrick non è Zeffirelli.
Con questo voglio dire che questo non è affatto detto:
Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
E comunque anche Kubrick ci ha perso qualcosina, senza la musica dei PF
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Se a questo si aggiunge che Kubrick, se è stato certamente un genio, da quanto ho letto ha sempre avuto poco rispetto per il lavoro altrui (probabilmente faceva suo il pensiero di Hitchcock secondo cui i collaboratori sono "bestiame" ^^), me la sarei vista comunque difficile la collaborazione con un autore così famoso e affermato come John Waters (vedi le lamentele di Gyorgy Ligeti, che apprezzò l'uso che K. fece delle sue musiche ma non il fatto di non essere stato interpellato per i diritti all'utilizzo delle sue musiche, ma anche di Gene Kelly per "Cantando sotto la pioggia", o di Nino Rota a cui K. chiese per Barry Lyndon di arrangiare un brano di Verdi ). Insomma non si esclude che Kubrick avrebbe fatto comporre decine di ore di nuova musica al buon Waters per poi magari usarne sì e no pochi secondi.
Come fece tra l'altro con la soundtrack di Alex North (anzi quella la gettò proprio completamente via) e come ha fatto anche Malick con la partitura di Desplat (penso che con la storia della musica che c'è nella colonna sonora di The Tree of Life sian rimasti davvero pochi minuti della sua soundtrack originale).
Ah, per concludere: Us and Them è bellissima ma con le immagini di 2001 fa davvero troppo effetto videoclip.
Echoes è meglio, ma anche in questo caso il commento è decisamente ridondante; interessante comunque la parte dal minuto 11 circa, quando si vedono le colline e i paesaggi di Giove insomma, con quelle urla mi ha ricordato molto il commento musicale della sequenza iniziale di Shining che peraltro ho sempre un po' associato visivamente a quella sequenza di 2001.
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Ultima modifica di Moonwatcher; 14-06-2011 a 09:28.
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14-06-2011, 09:24
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#17
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Ma qualcuno l'ha visto The Tree of Life?
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14-06-2011, 10:09
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#18
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Esperto
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Quote:
Originariamente inviata da moonwatcher
Secondo me invece, giudicando la sequenza di Arancia meccanica con quel brano così com'è (cosa che ritengo comunque di avere il diritto di fare, visto che c'è stato chi ha il sentito il bisogno di fare quell'operazione ^^), è decisamente peggio. Un brano musicale che accompagni i titoli di testa e la prima inquadratura deve fornire il tono della pellicola, e quel brano non rende affatto quel senso di gloria e al tempo stesso di decadenza in un contesto futuribile che il brano di Walter Carlos rende così bene.
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Non ci crederai, ma più leggevo questo passaggio e più mi veniva in mente che era quella l'impressione che mi dava Atom Heart Mother (forse un po' meno il contesto futuribile).
Quote:
Originariamente inviata da moonwatcher
me la sarei vista comunque difficile la collaborazione con un autore così famoso e affermato come John Waters
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Aaaaaarrrggghhhhhhh (cit.)
ROGER, non John. ROGER!!!!!!!!!!
Quote:
Originariamente inviata da moonwatcher
Ah, per concludere: Us and Them è bellissima ma con le immagini di 2001 fa davvero troppo effetto videoclip.
Echoes è meglio, ma anche in questo caso il commento è decisamente ridondante; interessante comunque la parte dal minuto 11 circa, quando si vedono le colline e i paesaggi di Giove insomma, con quelle urla mi ha ricordato molto il commento musicale della sequenza iniziale di Shining che peraltro ho sempre un po' associato visivamente a quella sequenza di 2001.
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Sei troppo condizionato dall'originale per apprezzare appieno, è normale
Ti perdono per aver bestemmiato con le parole "videoclip" e "ridondante" associate al sublime. Va' e non peccare più (cit.)
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14-06-2011, 11:09
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#19
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Esperto
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Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
Aaaaaarrrggghhhhhhh (cit.)
ROGER, non John. ROGER!!!!!!!!!!
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E' stato un lapsus, John è il regista, tra l'altro non è la prima volta che mi fai notare quest'errore.
Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
Sei troppo condizionato dall'originale per apprezzare appieno, è normale
Ti perdono per aver bestemmiato con le parole "videoclip" e "ridondante" associate al sublime. Va' e non peccare più (cit.)
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No, ma che c'entra, non è questione di bestemmiare. Ho parlato di videoclip perché ho notato che spesso nei videoclip le immagini sono associate un po' a caso o comunque la musica "si mangia" il video (come d'altronde credo sia normale, essendo la funzione quella di veicolare il brano musicale). Ecco, l'impressione che ho, sopratto per Us and Them, è quella: che "si mangi" le immagini, che sia ridondante. E sono convintissimo che non dipenda solo dall'essere condizionato dall'originale. Ma questa osservazione – non mi è chiaro se scherzi – non ha alcuna accezione negativa verso il brano stesso: se si prendesse un film a caso e ci si mettesse come commento il secondo movimento della settima sinfonia di Beethoven, per dirne una, molto probabilmente si otterebbe ugualmente un "effetto videoclip", ma ciò non toglie che la musica sia di per sé sublime.
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14-06-2011, 11:13
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#20
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Ma quindi The Tree of Life non se l'è filato proprio nessuno nessuno?
E quel bellissimo requiem che ho postato non vi fa venire voglia di correre a vederlo?
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